Valutazione sintetica della mia esperienza:
(1/5) ★☆☆☆☆
Rendo pubblicamente noto con questo report di essere un imbecille.
Imbecille perché, dopo mesi di frequentazione economica e assolutamente soddisfacente della mia Alessandra polacca, ho voluto cambiare e mi sono impelagato in un incontro con un missile albanese. E' andata così.
Ieri, lunedì, ho fatto una ricerca sulle italiane a Firenze su bakeka, e ho trovato il missile di cui scrivo. Da notare che ieri la voce di Simona (?) mi sembrava avere un accento genuinamente italiano, e con lei mi ero accordato per un'ora a 150 con possibilità di fk, cunnilinguus e rai1. Oggi sventuratamente sono stato di passaggio in zona Le Cure, e quindi ho preso appuntamento. Lei riceve al terzo piano di un bel palazzo signorile, con ascensore, in un loft ritagliato da un appartamento più grande. Mi si presenta una ragazza albanese dall'accento - già l'inganno sulla nazionalità mi doveva mettere sull'avviso - piccolina, penso 1.60 o giù di lì, diversa dalle foto dell'annuncio, ma molto bella di viso e con un corpo obiettivamente magnifico: seno naturale grande e a dir poco stupendo, culetto durissimo e figa molto ben conformata e strettissima. Ecco, qui finiscono le note positive. Entrato le ricordo le cose che desideravo facesse e l'impegno per un'ora a 150; mi risponde che per l'fk vuole 50 in più. Rifiuto, e le chiedo se vuole andare avanti a 150 con fk oppure se devo andare via: mi risponde di rimanere. Le consegno il valsente - in una busta, come faccio sempre, e lei lo trova ridicolo - quindi mi chiede di spogliarmi, io vado a lavarmi, e tornato in stanza cerco di baciare in bocca lei nuda: si rifiuta. A quel punto cerco di ottimizzare tralasciando l'fk - di per altro sostituiti da bacetti sulle labbra ridicoli e pure dati con parsimonia - e seguo la sua richiesta di sdraiarmi e rilassarmi - anche come personalità non andiamo d'accordo. Qui comincia una cosa assurda: prende fazzoletti di carta umidificati da una scatola e mi pulisce dappertutto, poi mi pulisce il pisello sempre con i fazzoletti dandomi anche fastidio, e scusandosi, infine mi mette il preservativo - più piccolo di una taglia, come constaterò in seguito - con la bocca, in modo talmente sgraziato da farmi anche male. Cerco di parlarle per calmarla e renderla meno elettrica, ma mi zittisce dicendomi di non far rumore: ha paura di essere sentita dai vicini - la cosa tornerà utile in seguito. A questo punto prendo io l'iniziativa, la sdraio e comincio a leccarla, però dopo pochi colpi comincia a tirarsi indietro, lamentandosi dei denti, che io non stavo usando e glielo faccio notare, alla fine mi dice che non le piace essere leccata. Smetto, e con pazienza certosina mi metto in posizione e comincio a penetrarla; mi ferma, chiedendo di usare il lubrificante perché è tanto tanto stretta. Si rialza, riprende i fazzoletti, si pulisce, prende il lubrificante e intende salirmi a smorzacandela: va da sè che nel frattempo avevo perso l'erezione. Inizia una sequela di lamentazioni che ho il pisello moscio etc. etc., pensa di masturbarmi ma lo sbaglia per un crik e comincia a pompare come dovesse sollevare un tir, finché le dico che mi sta facendo male. Prova a baciarmi i capezzoli, ma anche qui prende i maledetti fazzoletti e mi pulisce il petto manco fossi un appestato; cerco di digitalizzarla ma rifiuta le dita le dita nella vagina. Alla fine, con i coglioni pieni del suo comportamento, la rimetto in posizione e comincio a penetrarla, mentre lei mi tiene stretto il pisello; le chiedo di togliere la mano, ma rifiuta, perché secondo lei è moscio e potrebbe uscire dal preservativo: era talmente moscio che penetrandola girava la testa con smorfie di dolore a ogni spinta.
E qui da incazzato mi sono scazzato.
Salto dal letto, mi tolgo il preservativo e lo butto su un tavolo, lei si permette di riprendermi - il pavimento coperto dei suoi cazzo di fazzoletti inumiditi - io le rispondo che è la peggiore put**** che abbia mai incontrato in vita mia - in verità non è stata l'unica pessima e per la palma di peggiore ci sono altre concorrenti - e che non me ne vado se non mi restituisce 50 euro, e che ci guadagnava visto il pessimo servizio. Mi oppone che era passata la mezz'ora e quindi il servizio era di un'ora: le faccio vedere il mio cell. da cui si desumeva che eravamo stati assieme una ventina di minuti. Mi dice ancora che non può restituirmeli, al che mi imbestialisco e le urlo in faccia: "COSAAAAA?!? RENDIMI SUBITO 50 EURO O NON ESCO DI QUIIIIII!!!". Si spaventa, chiede perché grido, e io ribadisco urlando: "RENDIMI SUBITO 50 EURO O NON ESCO DI QUI, CHIARO?". Fila a prendere i 50 euro, che mi rende mentre esco.
Forse avrei dovuto richiederne indietro 100 ... Se non altro con i 50 e altri 10 posso tornare dalla mia Alessandra e starci un'ora ...