Ho visto cose che nella vita sono più o meno veritiere, pur di andare a pay ci si ingegna di tutto, ma proprio tutto.
La settimana scorsa sono stato in provincia di Varese per lavoro ed ovviamente ho approfittato della situazione per concedermi una pausa dalla solita routine, non recensisco sol perché ho già recensito in passato la stessa ragazza (Beatrice), ma quello che ho notato nel comportamento di un altro collega punter ha del fenomenale.
Non appena arrivato a malpensa, mi sono recato subito in un bar per un caffè e già da li, noto un signore intorno ai 50 che sorseggia una bevanda con un sorriso stampato in faccia, essendo anche lui siciliano, ed essendo in “terra straniera” scambiamo 2 chiacchiere, chiacchiere che si protraggono fino all’uscita per fumarsi una salutare sigaretta. Li il signore con molta tranquillità prende il cellulare lo spegne e lo ripone in tasca, ne prende un altro, di quelli che trovi nei centri commerciali a 20 euro, l’accende, attende qualche secondo e lì si trasforma, telefona subito, saluta amabilmente l’interlocutore, da tutte le indicazioni, hotel, orario di arrivo, e conferma l’appuntamento preso evidentemente giorni prima, poi si sfila l’anello al dito e lo ripone in una tasca del portafoglio.
Con molta tranquillità mi dice che ogni tanto si concede quando va in trasferta lavorativa qualche svago, non faccio in tempo preso anch’io da coraggio a spiegare che sta parlando con un collega, che già se ne va salendo in un taxi.
Detto così sembra un racconto, vi posso assicurare che quello appena descritto e pura realtà vissuta.
La settimana scorsa sono stato in provincia di Varese per lavoro ed ovviamente ho approfittato della situazione per concedermi una pausa dalla solita routine, non recensisco sol perché ho già recensito in passato la stessa ragazza (Beatrice), ma quello che ho notato nel comportamento di un altro collega punter ha del fenomenale.
Non appena arrivato a malpensa, mi sono recato subito in un bar per un caffè e già da li, noto un signore intorno ai 50 che sorseggia una bevanda con un sorriso stampato in faccia, essendo anche lui siciliano, ed essendo in “terra straniera” scambiamo 2 chiacchiere, chiacchiere che si protraggono fino all’uscita per fumarsi una salutare sigaretta. Li il signore con molta tranquillità prende il cellulare lo spegne e lo ripone in tasca, ne prende un altro, di quelli che trovi nei centri commerciali a 20 euro, l’accende, attende qualche secondo e lì si trasforma, telefona subito, saluta amabilmente l’interlocutore, da tutte le indicazioni, hotel, orario di arrivo, e conferma l’appuntamento preso evidentemente giorni prima, poi si sfila l’anello al dito e lo ripone in una tasca del portafoglio.
Con molta tranquillità mi dice che ogni tanto si concede quando va in trasferta lavorativa qualche svago, non faccio in tempo preso anch’io da coraggio a spiegare che sta parlando con un collega, che già se ne va salendo in un taxi.
Detto così sembra un racconto, vi posso assicurare che quello appena descritto e pura realtà vissuta.