CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Sonia Ricevo
RIFERIMENTO INTERNET: *This Profile is not Available.*
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': italiana
ETA': 27 (ci può stare)
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): non richiesto
SERVIZI USUFRUITI: FK, BBJ, Rai1, Rai2
COMPENSO RICHIESTO: € 200
COMPENSO CONCORDATO: € 200
DURATA DELL'INCONTRO: un'ora abbondante
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,72, carnagione scura, capelli neri e corti, occhi marroni
ATTITUDINE: porca, molto porca
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: una rampa di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33377693xx
LA MIA RECENSIONE:
Me lo avevano detto i colleghi più anziani del forum: la topa crea dipendenza! Ma io non ci volevo credere. I soliti alibi: smetto quando voglio, ho una volontà di ferro, io! Se mi dico che non ci devo andare più, non ci vado...
Ed eccomi qui, nel buio torbido della dipendenza, nel lungo tunnel dell'addiction... All'inizio era una volta l'anno, poi è diventato una volta al mese, l'ultima a distanza di 15 giorni...
E' sempre il sabato che mi frega. Nel pomeriggio spompo di un sabato qualunque (sono riuscito a citare Ligabue e Caputo in una frase sola!), la noia si fa insopportabile e cerco qualche diversivo.
Da tempo avevo notato Sonia, o meglio, Sonia Ricevo. Certo, le ragazze si inventano i nomi più fantasiosi, ma perché proprio Ricevo? Che strano cognome... Forse perché sino a qualche tempo fa non riceveva mentre ora, invece, sì e lo vuole sottolineare... Ma chi se ne frega... o meglio mi fregava troppo di lei, perché era da un po' di tempo che era sotto osservazione. Ma adesso era arrivato il momento di passare all'azione.
La chiamo e vengo travolto da un fiume in piena.:girl_smile: Lei è strabordante, incontenibile: appena risponde incomincia a ridere e scherzare come si fosse vecchi amici... voce calda e forte, accento indefinito, con una risata fragorosa e quasi mefistofelica... Impossibile descriverla compiutamente. “Certo – penso – che se scopi come parli, di me non ci rimangono manco le ossa...” Ci accordiamo per le sei e mezza del pomeriggio. Da lei ovviamente... La location si trova tra Prati e Cipro (i non romani mi scuseranno per l'imprecisione toponomastica, ma chi è romano de Roma ha capito bene), in una traversa dedicata ad un santo ciociaro. L'appartamento è di prim'ordine... parquet per terra, pareti imbiancate e, soprattutto, (cosa che a me arrazza a bestia...) letto a baldacchino...
Per farla breve. Suono ed entro nel cortile. Incrocio un tipo che mi squadra dall'alto in basso, forse sospetta qualcosa, ma – 'sta volta per davvero – chi se ne sbatte!!! Io intanto vado a trovare una strafiga, tu porta a spasso il cane... Nuovo ostacolo dopo il cancello: il portone... suono di nuovo, mi apre, entro, salgo una rampa di scale e, arrivato al piano, mi apre lentamente la porta per manifestarsi come un'epifania (che cavolata che ho scritto: è chiaro che l'epifania è una manifestazione!)... Indossava una sottoveste nera, proprio come quella delle foto, e tacco altissimo.
Mi fa accomodare sul divano. In quel momento arriva una telefonata e risponde. Mentre parla al cell, incomincia a tastarmi il pacco: il mio amico stava montando mentre io incominciavo a smontarmi... Ancora non la conoscevo, biblicamente e professionalmente, per cui poteva essere benissimo una che rispondeva al cell anche quando “spazzava”... Le faccio segno di stringere, lei afferra, non solo il pacco, ma anche il segno della mano che si apre e si chiude ad intermittenza...finita la telefonata si scusa e mi dice che sembra brutto non rispondere a clienti che la cercano da tempo... e come darle torto? Poi silenzia il cell e si parte!
Mi porta in camera, mi fa spogliare, mi sdraio sul letto... Lei incomincia a togliersi la sottoveste e rimane con gli slip... ci vuol poco per far sparire anche quelli... La vedo finalmente nuda... la pelle è ambrata, indice di origine mista, per metà araba, per l'altra metà italiana, mi spiegherà poi... Nella mia testa risuonano le parole di una canzone di un noto cantante romano: “e ti battevo i fianchi africani e bevevo alla tua bocca greca un vino di miele e ricordi lontani...” In realtà era lei che beveva alla mia fonte romana, prodigandosi in un BBJ niente male, sputandoci sopra per lubrificare il tutto...
Decido di penetrarla: le dico di mettermi il gommino. Detto fatto e mi ritrovo nella posizione del frate (d'altronde eravamo nella via del santo...), ma dopo un po' mi stufo... tenendola nella stessa posizione mi sfilo per rientrare da dietro... lei dice di fare piano, perché le fa male ed io per un po' riduco la spinta... ma quanto vuoi ridurre, quando stai lì, per vincere la resistenza, prima o poi un colpo di reni lo devi dare ed infatti lo do questo colpo di reni e finalmente entro...
Ma fa caldo e dopo un tempo indefinito a pompare (chi lo guarda l'orologio quando stai lì!) ci stacchiamo e lei si alza per accendere il ventilatore, poi torna e si ricomincia. Mi sento particolarmente ispirato e voglio continuare a vedere Rai 2 (manco ci fosse Giacobbo che presenta l'ennesima edizione di Voyager!)... allora la metto a pecos e a forza di spingere si sdraia lentamente a pancia in giù assumendo la classica posizione a quattro di bastoni...
Io allora do tutto me stesso e, nel vortice dionisiaco dell'ebbrezza sessuale, le chiedo sussurrando all'orecchio: “Chi ti scopa come me, eh? Sono sicuro che nessuna ti scopa come me...” Non me ne vogliano i colleghi, delle cui arti amatorie non dubito, è che in preda all'eccitazione si dicono tante di quelle cavolate... Lei naturalmente mi dà ragione fino a che, stanco morto, non le do un po' di tregua... L'ora pattuita è su per giù è passata e decidiamo di terminare con lei che mi succhia e mi smanetta fino a quando non esplodo... Non ha praticato un CIM, infatti quando sono venuto si è tolta...
Mi ripulisce amorevolmente ed io, rinsavito, quasi mi vergogno delle cavolate che le ho tetto... Ma si sa, omne animal triste post coitum... Mi offre l'uso del bagno, ordinato e ben arredato, ed io ne approfitto per farmi una doccia (da solo)... Poi passiamo nel soggiorno-cucina, dove beviamo qualcosa per rinfrescarci... Le offro uno dei miei sigaretti e me la godo ancora, vedendola nuda all'in piedi che fuma (il cigarillo, naturalmente, non che fuma perché l'avevo “bronzata”...:... Alta, scura di carnagione, con i capelli corti nero corvino ed un seno che sarà una quarta...
Avrei voglia di ricominciare, ma – giustamente – lei reiserirebbe il tassametro ed io, per oggi, ho esaurito la disponibilità del bancomat...
Finisco la mia avventura passeggiando per le strade di un tranquillo quartiere della Città eterna, mentre la gente si mette a tavola con la famiglia per cenare o inizia ad affollare i locali pubblici, mentre, come al solido, la mia mente vaga per orizzonti infiniti...
Grazie per l'attenzione e alla prossima...
Foto:
NOME INSERZIONISTA: Sonia Ricevo
RIFERIMENTO INTERNET: *This Profile is not Available.*
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NAZIONALITA': italiana
ETA': 27 (ci può stare)
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): non richiesto
SERVIZI USUFRUITI: FK, BBJ, Rai1, Rai2
COMPENSO RICHIESTO: € 200
COMPENSO CONCORDATO: € 200
DURATA DELL'INCONTRO: un'ora abbondante
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,72, carnagione scura, capelli neri e corti, occhi marroni
ATTITUDINE: porca, molto porca
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: una rampa di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33377693xx
LA MIA RECENSIONE:
Me lo avevano detto i colleghi più anziani del forum: la topa crea dipendenza! Ma io non ci volevo credere. I soliti alibi: smetto quando voglio, ho una volontà di ferro, io! Se mi dico che non ci devo andare più, non ci vado...
Ed eccomi qui, nel buio torbido della dipendenza, nel lungo tunnel dell'addiction... All'inizio era una volta l'anno, poi è diventato una volta al mese, l'ultima a distanza di 15 giorni...
E' sempre il sabato che mi frega. Nel pomeriggio spompo di un sabato qualunque (sono riuscito a citare Ligabue e Caputo in una frase sola!), la noia si fa insopportabile e cerco qualche diversivo.
Da tempo avevo notato Sonia, o meglio, Sonia Ricevo. Certo, le ragazze si inventano i nomi più fantasiosi, ma perché proprio Ricevo? Che strano cognome... Forse perché sino a qualche tempo fa non riceveva mentre ora, invece, sì e lo vuole sottolineare... Ma chi se ne frega... o meglio mi fregava troppo di lei, perché era da un po' di tempo che era sotto osservazione. Ma adesso era arrivato il momento di passare all'azione.
La chiamo e vengo travolto da un fiume in piena.:girl_smile: Lei è strabordante, incontenibile: appena risponde incomincia a ridere e scherzare come si fosse vecchi amici... voce calda e forte, accento indefinito, con una risata fragorosa e quasi mefistofelica... Impossibile descriverla compiutamente. “Certo – penso – che se scopi come parli, di me non ci rimangono manco le ossa...” Ci accordiamo per le sei e mezza del pomeriggio. Da lei ovviamente... La location si trova tra Prati e Cipro (i non romani mi scuseranno per l'imprecisione toponomastica, ma chi è romano de Roma ha capito bene), in una traversa dedicata ad un santo ciociaro. L'appartamento è di prim'ordine... parquet per terra, pareti imbiancate e, soprattutto, (cosa che a me arrazza a bestia...) letto a baldacchino...
Per farla breve. Suono ed entro nel cortile. Incrocio un tipo che mi squadra dall'alto in basso, forse sospetta qualcosa, ma – 'sta volta per davvero – chi se ne sbatte!!! Io intanto vado a trovare una strafiga, tu porta a spasso il cane... Nuovo ostacolo dopo il cancello: il portone... suono di nuovo, mi apre, entro, salgo una rampa di scale e, arrivato al piano, mi apre lentamente la porta per manifestarsi come un'epifania (che cavolata che ho scritto: è chiaro che l'epifania è una manifestazione!)... Indossava una sottoveste nera, proprio come quella delle foto, e tacco altissimo.
Mi fa accomodare sul divano. In quel momento arriva una telefonata e risponde. Mentre parla al cell, incomincia a tastarmi il pacco: il mio amico stava montando mentre io incominciavo a smontarmi... Ancora non la conoscevo, biblicamente e professionalmente, per cui poteva essere benissimo una che rispondeva al cell anche quando “spazzava”... Le faccio segno di stringere, lei afferra, non solo il pacco, ma anche il segno della mano che si apre e si chiude ad intermittenza...finita la telefonata si scusa e mi dice che sembra brutto non rispondere a clienti che la cercano da tempo... e come darle torto? Poi silenzia il cell e si parte!
Mi porta in camera, mi fa spogliare, mi sdraio sul letto... Lei incomincia a togliersi la sottoveste e rimane con gli slip... ci vuol poco per far sparire anche quelli... La vedo finalmente nuda... la pelle è ambrata, indice di origine mista, per metà araba, per l'altra metà italiana, mi spiegherà poi... Nella mia testa risuonano le parole di una canzone di un noto cantante romano: “e ti battevo i fianchi africani e bevevo alla tua bocca greca un vino di miele e ricordi lontani...” In realtà era lei che beveva alla mia fonte romana, prodigandosi in un BBJ niente male, sputandoci sopra per lubrificare il tutto...
Decido di penetrarla: le dico di mettermi il gommino. Detto fatto e mi ritrovo nella posizione del frate (d'altronde eravamo nella via del santo...), ma dopo un po' mi stufo... tenendola nella stessa posizione mi sfilo per rientrare da dietro... lei dice di fare piano, perché le fa male ed io per un po' riduco la spinta... ma quanto vuoi ridurre, quando stai lì, per vincere la resistenza, prima o poi un colpo di reni lo devi dare ed infatti lo do questo colpo di reni e finalmente entro...
Ma fa caldo e dopo un tempo indefinito a pompare (chi lo guarda l'orologio quando stai lì!) ci stacchiamo e lei si alza per accendere il ventilatore, poi torna e si ricomincia. Mi sento particolarmente ispirato e voglio continuare a vedere Rai 2 (manco ci fosse Giacobbo che presenta l'ennesima edizione di Voyager!)... allora la metto a pecos e a forza di spingere si sdraia lentamente a pancia in giù assumendo la classica posizione a quattro di bastoni...
Io allora do tutto me stesso e, nel vortice dionisiaco dell'ebbrezza sessuale, le chiedo sussurrando all'orecchio: “Chi ti scopa come me, eh? Sono sicuro che nessuna ti scopa come me...” Non me ne vogliano i colleghi, delle cui arti amatorie non dubito, è che in preda all'eccitazione si dicono tante di quelle cavolate... Lei naturalmente mi dà ragione fino a che, stanco morto, non le do un po' di tregua... L'ora pattuita è su per giù è passata e decidiamo di terminare con lei che mi succhia e mi smanetta fino a quando non esplodo... Non ha praticato un CIM, infatti quando sono venuto si è tolta...
Mi ripulisce amorevolmente ed io, rinsavito, quasi mi vergogno delle cavolate che le ho tetto... Ma si sa, omne animal triste post coitum... Mi offre l'uso del bagno, ordinato e ben arredato, ed io ne approfitto per farmi una doccia (da solo)... Poi passiamo nel soggiorno-cucina, dove beviamo qualcosa per rinfrescarci... Le offro uno dei miei sigaretti e me la godo ancora, vedendola nuda all'in piedi che fuma (il cigarillo, naturalmente, non che fuma perché l'avevo “bronzata”...:... Alta, scura di carnagione, con i capelli corti nero corvino ed un seno che sarà una quarta...
Avrei voglia di ricominciare, ma – giustamente – lei reiserirebbe il tassametro ed io, per oggi, ho esaurito la disponibilità del bancomat...
Finisco la mia avventura passeggiando per le strade di un tranquillo quartiere della Città eterna, mentre la gente si mette a tavola con la famiglia per cenare o inizia ad affollare i locali pubblici, mentre, come al solido, la mia mente vaga per orizzonti infiniti...
Grazie per l'attenzione e alla prossima...
Foto: