Sono a rischio? Necessarie analisi?

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Buongiorno a tutti,
mi scuso in anticipo se faccio una domanda stupida, ma sono un po' spaventato.
I fatti: dieci giorni fa, preso da un'insana voglia, ho voluto fare un tentativo OTR con un trans in una nota località in cui mi trovavo di passaggio.
Essendo la mia prima esperienza OTR sono partito chiedendo un BJ. Mentre si preparava le ho preso in bocca il ninnolo, giusto pochissimi secondi, il tempo di percepire il cattivo odore (sudore) e tornare rapidamente al mio posto. Lei mi ha coperto subito, ha cominciato il lavoro in maniera veramente pessima, infatti dopo pochi secondi l'ho fermata ed è passata all'HJ, e dopo poco sono venuto (per levarmela di torno, più che altro).
La cosa inquietante è che tirava su con il naso come una pazza perché (mi ha confidato) aveva fatto un tiro da poco.
Le domande: 1) le modalità di contatto sono tali da escludere un'HIV, giusto? Ed altri tipi di patologie?
2) Dopo dieci giorni non ho sviluppato disturbi e/o sintomi di nessun tipo, né dermatologici né secrezioni di nessun genere: le altre note MST possono rimanere asintomatiche per una decina di giorni?
3) E' meglio fare comunque delle analisi, e se sì quali? Per motivi personali non posso farmele prescrivere dal medico di famiglia.
La mia paranoia è data dal fatto che giusto un anno fa (in un periodo di totale assenza di rapporti con pay) ho avuto una piccola (ma dolorosa/fastidiosa) infezione batterica ad un testicolo di origine imprecisata, e ora mi sto facendo tutti i trip perché mi pare di sentire dolorini in alto a sinistra rispetto al pube, più che altro muscolari, ed anche l'anno scorso in partenza l'infezione mi fu scambiata per una pubalgia dovuta all'attività sportiva...per poi finire al pronto soccorso.
(Comunque, mai più OTR, solo fidate)
Grazie per la pazienza e per le risposte!
 
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Non mi sembra di ravvedere le condizioni per qualche forma di contagio.
Certo però che andare a succhiare cazzi raccattati per strada non è una pratica esente da rischio.
 
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  • #3
Non mi sembra di ravvedere le condizioni per qualche forma di contagio.
Certo però che andare a succhiare cazzi raccattati per strada non è una pratica esente da rischio.

Eh, ora lo so. O meglio, lo sapevo anche prima, ma da ora in poi sarò certamente in grado di tenere a freno l'ormone.
Quindi per il momento eviteresti/evitereste di fare analisi?
(Se qualcuno più esperto di me mi dicesse "stai tranquillo" mi farebbe un favore e la smetterei di rompere i cosiddetti)
 
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Direi di stare tranquillo (in ogni caso fare le analisi male non fa) se effettivamente trattasi di pochissimi secondi. Avrai valutato le condizioni generali e sicuramente ti sarai reso conto se avesse in punta di cazzo qualche agente patogeno con i controcoglioni o la pelle a brandelli a causa di MST.
 
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  • #5
Direi di stare tranquillo (in ogni caso fare le analisi male non fa) se effettivamente trattasi di pochissimi secondi. Avrai valutato le condizioni generali e sicuramente ti sarai reso conto se avesse in punta di cazzo qualche agente patogeno con i controcoglioni o la pelle a brandelli a causa di MST.

Sarò ben contento di prendermi i tuoi sfottò per le mie paranoie, ma mi pare la punta di non averla neanche sentita...aveva il cazzo moscio e dopo un secondo con quell'odore l'ho mollato, non sono certo andato a scappellarlo (per quel secondo comunque non ho avvertito nulla di anomalo)!
 
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Sto ironizzando perché secondo me non c'è nulla di cui preoccuparsi.
:wink:
 
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aristocat

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Ma non li leggi gli altri post? Se non c'è eiaculazione in bocca con ingoio del liquido non c'è nessun rischio per quanto attiene l'hiv. E non c'entra un bell'accidente, in ambito hiv, il fatto di leccarlo moscio e maleodorante.
 
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  • #8
Ma non li leggi gli altri post? Se non c'è eiaculazione in bocca con ingoio del liquido non c'è nessun rischio per quanto attiene l'hiv. E non c'entra un bell'accidente, in ambito hiv, il fatto di leccarlo moscio e maleodorante.

Grazie aristocat.
La mia preoccupazione infatti non è per l'HIV, ma per le altre mst; la domanda principale è se, passati dieci giorni senza sintomi o disturbi in bocca o in zona genitale, possa stare tranquillo.
 
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Grazie aristocat.
La mia preoccupazione infatti non è per l'HIV, ma per le altre mst; la domanda principale è se, passati dieci giorni senza sintomi o disturbi in bocca o in zona genitale, possa stare tranquillo.

10 giorni senza disturbi non sarebbero ancora sufficienti a dire il vero... ma da ciò che hai raccontato non mi sembra debba preoccuparti.
 
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robin71

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Per hiv io fossi in te non mi preoccuperei (esiste solo una remotissima possibilità se fosse avvenuto contatto con liquido spermatico preeiaculatorio) . Infatti come sai il contagio potrebbe avvenire tra mucose come saprai. Non è il tuo caso dai. ...e che cavolo!!!!! Allora si sarebbe estinto mezzo pianeta!!! Io per pura tranquillità farei il test anche per gli altri virus . Proprio per toglierti il tarlo che ti è entrato ormai nel cervello. Ma non per motivi reali. Se ti rechi in un reparto di malattie infettive in ospedale te lo fanno gratis e, inoltre, lo puoi fare anche subito perché loro ricercano gli antigeni (o come cavolo si chiamano) che si individuano quasi subito. Perdona l' inproprietà di linguaggio ma il contenuto è giusto! Secondo me se sei proprio sfigato ti potresti essere beccato magari i codilomi (che con una seduta di crioterapia a 80 euro circa elimini definitivamente se individuati subito). Se mi trovassi al tuo posto non farei nulla. ...ma sai il tarlo al cervello se lo hai lo sai solo te...e con una semplice analisi risolvi tutto subito. Fai però tesoro per il futuro....certamente ricorderai l' esperienza. Se leggi qui nei forum leccare le patatine è abitudine comune e certamente è molto più pericoloso di quanto hai fatto tu!!!! Un abbraccio e stai tranquillo.
 
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Grazie robin,
era esattamente ciò di cui avevo bisogno.
Farò serenamente (grazie a te) le analisi per togliermi il tarlo e senza fissarmi sui dolorini in giro per il corpo che mi sto inventandol
Grazie mille!
 
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Voglio farvi un aggiornamento - in fondo un forum serve anche a questo, a chiedere aiuto ma anche poi a condividere la propria esperienza, no? - e tirare qualche conclusione perché quanto mi è accaduto possa essere di aiuto anche ad altri in futuro.
Dopo 40 giorni di paranoie assurde, notti in cui ho dormito poco o nulla, ricerche spasmodiche in giro per il web che dicevano tutto ed il contrario di tutto, linee guide italiane, svizzere, liquidi preseminali, possibilità di trasmissione tramite rapporto orale e quant'altro, dopo 40 giorni circa ho fatto il test.
Inutile dire che in questi 40 giorni ho sentito (...immaginato) tutti i sintomi di questo mondo, dal mal di gola ai linfonodi ingrossati (credo di essermeli ingrossati io da solo a forza di palparmeli)
Altrettanto inutile dire che tra il giorno che ho fatto il test e quando mi hanno dato il risultato ho visto le streghe, con la paura più grossa non per me, ma per la mia ragazza e per la possibilità di averle potuto attaccare qualcosa per la mia imbecillità, e per le "conseguenze".
Ebbene, oggi ho ritirato il test. Negativo.
Credo che possiate immaginare il sollievo ed il senso di leggerezza che provo, e come ora tutti gli altri problemi li veda sotto un'altra luce.
Ora cercherò di capire se è il caso o meno di ripeterlo a tre mesi dal fatto, magari cercherò di parlare con un medico del reparto dove ho fatto le analisi (ospedale cittadino, ambulatorio del reparto malattie infettive, basta presentarsi e dire che si vuole fare il test e te lo fanno subito, gratis), anche se un po' ovunque ho letto che è solo un scrupolo e con i test di oggi il risultato a 40 giorni si può considerare sostanzialmente definitivo.
Qualche conclusione tra il serio e il faceto.
1) Forse ci vuole un'esperienza del genere per capirlo, ma a maggior ragione se sapete di essere paranoici/ipocondriaci, evitate questo hobby;
2) Per qualche tempo mi troverete dunque su qualche forum di numismatica;
3) OTR si trovano veramente dei brutti ceffi;
4) - SERIA - Evitate come la peste il numero verde aids (800 861 061) del ministero di sta ceppa. Io ci ho parlato due volte nel giro di pochi giorni: due volte perché credevo di aver avuto sfiga con il primo operatore e ho voluto riprovare, con identica sorte.
Non so se chi risponde ha qualche minima competenza in materia, così ad occhio credo proprio di no: tutte e due le volte ho trovato gente che in pratica "riproponeva" a macchinetta quanto avevo letto qua e là su internet. Solo che se chiamo un numero verde, e vi segnalo la delicatezza del dover raccontare la propria esperienza in materia per telefono ad uno sconosciuto (si parla di trans, non di bulloni), e quindi lo stato psicologico di chi chiama, ci vorrebbe perlomeno un minimo di empatia da parte di chi risponde. Perché a dire solo "fai il test" sa fare anche una macchinetta; perché se chiamo un numero verde sarà perché ho paura e mi serve qualche informazione in più di quello che posso trovare da internet, di cui magari non mi fido; perché non chiedo di essere rassicurato a tutti i costi (sarebbe altrettanto poco professionale), però voglio il parere di una persona competente - altrimenti che ho chiamato a fare?! - e non uno che mi dice "fai il test" e che fa i saldi mortali in modo quasi grottesco per non pronunciarsi. Anzi, a una mia domanda un operatore si è anche seccato e ha chiesto "lei sta cercando di contrattare un po' di tranquillità"...ma vaffanculo, maledetto te e il tuo call center di merda.
Detto ciò, grazie a tutti dei consigli che mi avete dato!
 
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smith

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Voglio farvi un aggiornamento - in fondo un forum serve anche a questo, a chiedere aiuto ma anche poi a condividere la propria esperienza, no? - e tirare qualche conclusione perché quanto mi è accaduto possa essere di aiuto anche ad altri in futuro.
Dopo 40 giorni di paranoie assurde, notti in cui ho dormito poco o nulla, ricerche spasmodiche in giro per il web che dicevano tutto ed il contrario di tutto, linee guide italiane, svizzere, liquidi preseminali, possibilità di trasmissione tramite rapporto orale e quant'altro, dopo 40 giorni circa ho fatto il test.
Inutile dire che in questi 40 giorni ho sentito (...immaginato) tutti i sintomi di questo mondo, dal mal di gola ai linfonodi ingrossati (credo di essermeli ingrossati io da solo a forza di palparmeli)
Altrettanto inutile dire che tra il giorno che ho fatto il test e quando mi hanno dato il risultato ho visto le streghe, con la paura più grossa non per me, ma per la mia ragazza e per la possibilità di averle potuto attaccare qualcosa per la mia imbecillità, e per le "conseguenze".
Ebbene, oggi ho ritirato il test. Negativo.
Credo che possiate immaginare il sollievo ed il senso di leggerezza che provo, e come ora tutti gli altri problemi li veda sotto un'altra luce.
Ora cercherò di capire se è il caso o meno di ripeterlo a tre mesi dal fatto, magari cercherò di parlare con un medico del reparto dove ho fatto le analisi (ospedale cittadino, ambulatorio del reparto malattie infettive, basta presentarsi e dire che si vuole fare il test e te lo fanno subito, gratis), anche se un po' ovunque ho letto che è solo un scrupolo e con i test di oggi il risultato a 40 giorni si può considerare sostanzialmente definitivo.
Qualche conclusione tra il serio e il faceto.
1) Forse ci vuole un'esperienza del genere per capirlo, ma a maggior ragione se sapete di essere paranoici/ipocondriaci, evitate questo hobby;
2) Per qualche tempo mi troverete dunque su qualche forum di numismatica;
3) OTR si trovano veramente dei brutti ceffi;
4) - SERIA - Evitate come la peste il numero verde aids (800 861 061) del ministero di sta ceppa. Io ci ho parlato due volte nel giro di pochi giorni: due volte perché credevo di aver avuto sfiga con il primo operatore e ho voluto riprovare, con identica sorte.
Non so se chi risponde ha qualche minima competenza in materia, così ad occhio credo proprio di no: tutte e due le volte ho trovato gente che in pratica "riproponeva" a macchinetta quanto avevo letto qua e là su internet. Solo che se chiamo un numero verde, e vi segnalo la delicatezza del dover raccontare la propria esperienza in materia per telefono ad uno sconosciuto (si parla di trans, non di bulloni), e quindi lo stato psicologico di chi chiama, ci vorrebbe perlomeno un minimo di empatia da parte di chi risponde. Perché a dire solo "fai il test" sa fare anche una macchinetta; perché se chiamo un numero verde sarà perché ho paura e mi serve qualche informazione in più di quello che posso trovare da internet, di cui magari non mi fido; perché non chiedo di essere rassicurato a tutti i costi (sarebbe altrettanto poco professionale), però voglio il parere di una persona competente - altrimenti che ho chiamato a fare?! - e non uno che mi dice "fai il test" e che fa i saldi mortali in modo quasi grottesco per non pronunciarsi. Anzi, a una mia domanda un operatore si è anche seccato e ha chiesto "lei sta cercando di contrattare un po' di tranquillità"...ma vaffanculo, maledetto te e il tuo call center di merda.
Detto ciò, grazie a tutti dei consigli che mi avete dato!

In verità io sarei pronto a scommettere il contrario.
Se eri in paranoia, se anche l'operatore di turno ti avesse detto che non eri a rischio, facile che tu saresti rimasto in paranoia finchè non ti saresti deciso a fare un test, con risultato negativo.

Quindi io, quelli del numero verde, non li biasimo più di tanto.

Tu sarai stato sfortunato, io invece fortunato, perchè, invece, col numero verde ho avuto un'esperienza positiva. Benchè li abbia chiamati una solo volta.
Era un rapporto orale (quasi come il tuo) dove io ero ricevente e all'epoca avevo ancora non gran conoscenza e mille paranoie.
Mi hanno tranquillizzato dicendo che il rapporto non era a rischio. Mi hanno anche chiesto se avevo avuto penetrazioni vaginali scoperte. Io ho risposto che le avevo avute ma protette e loro mi hanno ribadito che allora potevo stare tranquillo.

Io mi ero calmato un po' in quel modo e così ho poi fatto con più calma il test HIV per scrupolo e paranoia mia. Che infatti era negativo.

Guarda, sui siti e forum americani specializzati in merito, dove sono molto bravi e competenti a mio avviso, fanno esattamente come ha fatto il numero verde.

Valutano la tua situazione in base a quello che descrivi e ti dicono se secondo loro sei a rischio o no.
Ma soprattutto, visto che anche loro hanno a che fare con molta gente che, di fatto, ci perde il sonno alla notte rispondono spesso (quasi sempre) "La tua situazione non è a rischio MA, SE ANCORA NON TI SENTI TRANQUILLO E TI PUO' AIUTARE A STAR MEGLIO, FAI UN TEST TRA TOT TEMPO (ANCHE SE NON CI SAREBBE BISOGNO)".

Quindi come vedi, non troppo diversamente da quello che facciamo noi italiani.
 
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In verità io sarei pronto a scommettere il contrario.
Se eri in paranoia, se anche l'operatore di turno ti avesse detto che non eri a rischio, facile che tu saresti rimasto in paranoia finchè non ti saresti deciso a fare un test, con risultato negativo.

Quindi io, quelli del numero verde, non li biasimo più di tanto.

Tu sarai stato sfortunato, io invece fortunato, perchè, invece, col numero verde ho avuto un'esperienza positiva. Benchè li abbia chiamati una solo volta.
Era un rapporto orale (quasi come il tuo) dove io ero ricevente e all'epoca avevo ancora non gran conoscenza e mille paranoie.
Mi hanno tranquillizzato dicendo che il rapporto non era a rischio. Mi hanno anche chiesto se avevo avuto penetrazioni vaginali scoperte. Io ho risposto che le avevo avute ma protette e loro mi hanno ribadito che allora potevo stare tranquillo.

Io mi ero calmato un po' in quel modo e così ho poi fatto con più calma il test HIV per scrupolo e paranoia mia. Che infatti era negativo.

Guarda, sui siti e forum americani specializzati in merito, dove sono molto bravi e competenti a mio avviso, fanno esattamente come ha fatto il numero verde.

Valutano la tua situazione in base a quello che descrivi e ti dicono se secondo loro sei a rischio o no.
Ma soprattutto, visto che anche loro hanno a che fare con molta gente che, di fatto, ci perde il sonno alla notte rispondono spesso (quasi sempre) "La tua situazione non è a rischio MA, SE ANCORA NON TI SENTI TRANQUILLO E TI PUO' AIUTARE A STAR MEGLIO, FAI UN TEST TRA TOT TEMPO (ANCHE SE NON CI SAREBBE BISOGNO)".

Quindi come vedi, non troppo diversamente da quello che facciamo noi italiani.

Capisco il tuo punto di vista, ma non sono del tutto d'accordo.
Ero in paranoia, è vero, ma se fossi stato rassicurato con un minimo di credibilità sulla pericolosità dell'accaduto avrei aspettato di arrivare ad un mese (che poi sono stati 40 giorni perché ero via) un briciolo più serenamente invece che in paranoia...
Comunque la mia principale lamentela è sulla mancanza di "umanità" delle persone con cui ho parlato: hanno ascoltato la mia storia e mi hanno detto "faccia il test", punto.
Alla mia domanda sul rischio, si sono limitati a dire "faccia il test". Mi sono spiegato meglio allora, chiedendo chiarimenti, e mi sono beccato osservazioni generiche e poco convincenti. Come se avessero il dovere contrattuale di usare meno parole possibili.
Spesso il numero verde è il primo (temporalmente) vero interlocutore per chi ha paura: chi risponde ne dovrebbe tener conto, tutto lì.
In conclusione, per chi può sempre meglio rivolgersi ad un medico faccia a faccia, secondo me!
 
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..più che dell'HIV io se fossi in te mi preoccuperei di più delle epatiti e della sifilide......molto più facili da contrarre e non sempre dai sintomi così evidenti......
 
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..più che dell'HIV io se fossi in te mi preoccuperei di più delle epatiti e della sifilide......molto più facili da contrarre e non sempre dai sintomi così evidenti......

L'epatite dovrebbe essere scongiurata, dopo un paio di settimane ho fatto le analisi per altri motivi (ma neanche a farlo apposta proprio per il fegato!) ed era tutto a posto; per la sifilide non so, ma per il resto non ho alcun sintomo! Però mi informerò, grazie!
 
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smith

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In conclusione, per chi può sempre meglio rivolgersi ad un medico faccia a faccia, secondo me!

E quello ce l'hai praticamente a disposizione 5 giorni su 7.
Si chiama medico della mutua, o medico curante, o medico di famiglia, chiamalo come vuoi.
Ha il dovere e la competenza per visitarti, parlarti, consigliarti.
 
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E quello ce l'hai praticamente a disposizione 5 giorni su 7.
Si chiama medico della mutua, o medico curante, o medico di famiglia, chiamalo come vuoi.
Ha il dovere e la competenza per visitarti, parlarti, consigliarti.

Sì, in teoria.
Spesso ragioni di opportunità lo impediscono.
Nel mio caso, il mio medico curante è un amico di famiglia, del tipo che mi ha visto nascere, e non è proprio il caso di andargli a raccontare queste cose.
Credo sia un problema comune per più di un punter!
 
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