RIFERIMENTO INTERNET: http://cagliari.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/sonya-i9-anni-per-635c32402757
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari (Quartu)
NOME INSERZIONISTA: Sonya
NAZIONALITA': Ungherese di confine (secondo me rumena 100%)
ETA': 25/30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: direi che è lei
SERVIZI OFFERTI: Fk, bbj, fingering, anal
COMPENSO RICHIESTO: da 70 a 100
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 40 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: 1,60, seconda di seno, culo prominente e sodo, pelle liscia, viso carino
ATTITUDINE: non espertissima (o perlomeno così fa credere), secondo me un valore aggiunto. Molto simpatica.
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: qualche scalino
INDEX RICERCHE: 34628595xx
LA MIA RECENSIONE:
E mentre la città ed i suoi abitanti dormono il sonno dell’ingenuo, nel cuore della notte il nostro Oblomov si dirige spedito verso la tana della piccola Sonya. Alla faccia delle varie sudamericane unte e lardellate ed alla faccia di quei concittadini che tanto le incensano.
Partita di calcetto, era da mesi che non giocavo. Sarà stato il caldo, sarà stata la trance agonistica, signori non so cosa fosse ma al triplice fischio qualcosa ha incominciato a scalpitare. Sarà stata anche colpa di alcune fregature recenti fatto sta che mi servivano un paio di chiappe da sfasciare. Ho dovuto interrompere un lungo post partita servendomi di una scusa pietosa e col palmare in mano mi sono infilato come un ladro in auto.
Negli ultimi giorni sono entrato clamorosamente in fissa per un culo tanto da mettermelo come screensaver nel palmare e così la prima cosa che ho fatto nel chiuso dell’abitacolo è stata quella di zoomare sul buco. Che meraviglia!
La foto di un bel culo tosto e bianco illuminava nell’oscurità il mio volto sogghignante. Chiunque mi avesse osservato in quell’istante non sarebbe potuto rimanere indifferente alla vista dei miei lineamenti deformati dalla lussuria.
In realtà era tutto il giorno che me lo rigiravo tra le mani. Totalmente imbambolato sembravo uno di quei foruncolosi adolescenti cicciobomba che si impallano davanti al cellulare di ultima generazione.
Ho stampata in mente l’immagine di me stesso con le labbra cadenti e la lingua penzoloni, perfino il naso smoccolato, che fermo in mezzo alla strada zoomo con due dita sul buco del culo. In trance completa, con la mano ormai diventata chela, apro e chiudo le dita sul quel culo rotondo. Un ebete.
Non potevo non insospettire chi in quel momento era con me. Ho dovuto inventare una balla assurda.
Anticipo che quella stessa chela, ovvero medio e pollice, sarebbe diventata protagonista della serata.
Devo premettere che in passato Sonya aveva rimbalzato le mie richieste di sodomizzarla: no grazie, non me la sento; e così, vista la sua intransigenza, la ripagai con altrettanta severità negandole la mia visita e soprattutto la mia pecunia. Invece, guidato da qualche nume tutelare, ho fatto un ulteriore tentativo e alla rinnovata proposta di incularla ha risposto: possiamo provare.
Oh gioia, oh felicità, quelle due parole hanno avuto su di me un effetto travolgente, un’eccitazione incredibile iniziava a scuotere il mio corpo fino a concentrarsi evidentemente in un unico punto.
Possiamo provare, due semplici parole ma con un significato enorme. Rivelavano infatti una scarsa abitudine alle pratiche anali, cosa di per sé eccitantissima, ma soprattutto una disponibilità recente che mi illuse di essere tra i pochi fortunati, forse uno dei primi. In sostanza mi aveva concesso una piccolissima possibilità e l’idea di infilarmi in quello spiraglio mi mise addosso la febbrile voglia di farne una breccia. Novello Colombo volevo colonizzare un territorio vergine per goderne insieme a lei ed infine, una volta bonificato e civilizzato, consegnarlo a tutta l’umanità. Sto parlando del suo culo, è evidente.
Al telefono mi ha fatto un divertito interrogatorio sulle dimensioni del pisello, a cui seguirà in casa un’accurata ispezione.
Tesoro è piccolo e non fa male, le ho detto, non preoccuparti andrà tutto bene.
E’giustamente spaventata dai volumi di cazzo esagerati, d’altra parte il culo è il suo, poveraccia. Ovviamente lui, il pisello, se stupido non è al momento giusto avrà cura di ritirarsi drasticamente per poi veleggiare tranquillo e serafico in porto, tra i chiapponi. Così ha fatto il mio, si è rimpicciolito al momento del controllo, per poi riprendere la sua magnifica conformazione.
Sono sempre andato a trovarla ad orari impossibili, nel cuore della notte, e lei mi ha sempre (e dico sempre) accolto assonnata, paziente, sorridente, pulita. E’ una situazione eccitante oltre ogni limite riportarla a colpi di cazzo nel culo dal torpore del sonno al torpore della veglia, sino a quello del piacere. Lentamente e con complicità .
A me lei piace. E’ una biondina giovane, sarà intorno ai 25 anni, e dal viso simpatico. La pelle è chiara e liscia, ancora tesa vista l’età. I fianchi sono stretti, in ossequio al tipico stile slavo, ed il culo sodo e prominente. Ha un accenno di pancia, forse un po’ più di un accenno, ma essendo abituato ai ventri sblusati di tutta quella melma sudamericana che mi son dovuto sorbire per anni, son riuscito perfino a farmelo piacere. Tra l’altro non disturba affatto.
Il seno è piccolo e verginale, come quello di quasi tutte le rumene che mi sono fatto.
Il viso è simpatico e carino. Certo non ci si inginocchia in estasi dalla bellezza, ma risulta ugualmente sexy nella sua commistione di malizia e giovinezza. E poi i lineamenti sono delicati, ed è questo quello che importa.
L’accordo è 80 per il classico bocca-culo-bocca, senza poter venire in bocca. Il bacio con lingua è possibile, ma rimane qualcosa di delicato per poi aumentare quando i motori si accendono e la situazione diventa più calda. Certo, bisogna che i motori si accendano.
Niente a che vedere col linguone della collega Katty e col suo bacio Moulinex.
Sonya è calda, hot, sexy. Almeno con me. Si lascia accarezzare, baciare, sfiorare senza isterismi, senza scatti. Senza che prenda iniziative maldestre ed aggressive. Tutto fluisce in una danza carnale dal ritmo lento in cui i ruoli sono ben definiti, sebbene l’incontro sia a pagamento. L’uomo è uomo e fa l’uomo concedendosi qualche iniziativa. La donna è donna e fa la donna. Finalmente.
Per chi cerca il puttanone che fa roteare i vibratori come dei revolver o che si avventa sul cazzo come un pitbull affamato, be’ ha sbagliato indirizzo.
Qua siamo davanti ad una esperienza GFE, con la pseudo fidanzata che, passiva per finta o per davvero, ti lascia prendere ogni iniziativa e ti asseconda.
L’orale è discreto, non profondo, molto delicato, condito da piacevoli carezze ai testicoli e alla zona perianale.
Quando arriva il momento del culo, con gli occhi umidi ed un sorriso imbarazzato mi implora di fare piano.
Ehi baby, tranquilla. Non potevi essere in mani migliori.
Si cosparge di lubrificante e si abbandona in una pecorina eccessiva. Una posizione apertissima e coraggiosissima. Quasi incosciente.
Ma il buco rimane asserragliato, impossibile entrarci. E’ talmente lubrificata che appena poggio il cazzo scivola giù, come risucchiato dall’altro buco.
Decido di usare la chela. Lei oppone resistenza ma dopo alcuni istanti capisce che la manovra è a fin di bene e si abbandona alle esperte mani del nostro eroe.
Il pollice nel culo supera la resistenza dell’anello anale per poi sprofondare nell’ampolla rettale. Sonya non vuole, protesta sommessamente, ma le carezze, i baci e il timbro calmo della mia voce la tranquillizzano.
Esco e rientro trovando un ambiente meno ostile. Sonya non protesta più.
Il secondo dito entra nella vagina. Io nel mentre affilo lo strumento per lo scasso finale.
La chela continua il suo eccitante lavorio e prepara il terreno senza interrompere la tranquillità della giovane biondina, che si leva perfino qualche umida soddisfazione.
Una volta pronta affondo lentamente il cazzo, duro come un marciapiede di granito, godendomi i sospiri e fissando estasiato le sue mani stringere il lenzuolo.
Sono in un periodo di frenesia sessuale, mi capita di scopare tutto ciò che si muove, pertanto l’inculata và per le lunghe e Sonya riesce a prendere confidenza con ogni posizione: si acquatta, si allunga, si apre e si lascia aprire, mi permette di ammirare il suo buco del culo deformato ed ancora farcito. Credo si ecciti nell'avvertire il mio sguardo nella sua zona più intima così brutalmente esposta. Nel mentre la bacio, si bagna, le infilo le dita davanti, poi in bocca e lei succhia mimando un rapporto orale. Poi, dopo molto, bisbiglia in spagnolo (preferisce lo spagnolo all’italiano) che incomincia a sentire dolore. Esco subito senza farmelo ripetere.
Mi finisce con le mani e la bocca facendomi sentire la carezza dei suoi denti, poi si stacca e attraverso le palpebre socchiuse scorgo il suo viso offuscato che mi sorride. Vengo dipingendo nell’aria un geroglifico di sperma, mentre la mia mente e tutto il suo caos si rintanano in un punto indefinito del mio petto.
p.s.
Social time divertentissimo.
Oblo ravishes Romania.
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari (Quartu)
NOME INSERZIONISTA: Sonya
NAZIONALITA': Ungherese di confine (secondo me rumena 100%)
ETA': 25/30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: direi che è lei
SERVIZI OFFERTI: Fk, bbj, fingering, anal
COMPENSO RICHIESTO: da 70 a 100
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 40 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: 1,60, seconda di seno, culo prominente e sodo, pelle liscia, viso carino
ATTITUDINE: non espertissima (o perlomeno così fa credere), secondo me un valore aggiunto. Molto simpatica.
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: qualche scalino
INDEX RICERCHE: 34628595xx
LA MIA RECENSIONE:
E mentre la città ed i suoi abitanti dormono il sonno dell’ingenuo, nel cuore della notte il nostro Oblomov si dirige spedito verso la tana della piccola Sonya. Alla faccia delle varie sudamericane unte e lardellate ed alla faccia di quei concittadini che tanto le incensano.
Partita di calcetto, era da mesi che non giocavo. Sarà stato il caldo, sarà stata la trance agonistica, signori non so cosa fosse ma al triplice fischio qualcosa ha incominciato a scalpitare. Sarà stata anche colpa di alcune fregature recenti fatto sta che mi servivano un paio di chiappe da sfasciare. Ho dovuto interrompere un lungo post partita servendomi di una scusa pietosa e col palmare in mano mi sono infilato come un ladro in auto.
Negli ultimi giorni sono entrato clamorosamente in fissa per un culo tanto da mettermelo come screensaver nel palmare e così la prima cosa che ho fatto nel chiuso dell’abitacolo è stata quella di zoomare sul buco. Che meraviglia!
La foto di un bel culo tosto e bianco illuminava nell’oscurità il mio volto sogghignante. Chiunque mi avesse osservato in quell’istante non sarebbe potuto rimanere indifferente alla vista dei miei lineamenti deformati dalla lussuria.
In realtà era tutto il giorno che me lo rigiravo tra le mani. Totalmente imbambolato sembravo uno di quei foruncolosi adolescenti cicciobomba che si impallano davanti al cellulare di ultima generazione.
Ho stampata in mente l’immagine di me stesso con le labbra cadenti e la lingua penzoloni, perfino il naso smoccolato, che fermo in mezzo alla strada zoomo con due dita sul buco del culo. In trance completa, con la mano ormai diventata chela, apro e chiudo le dita sul quel culo rotondo. Un ebete.
Non potevo non insospettire chi in quel momento era con me. Ho dovuto inventare una balla assurda.
Anticipo che quella stessa chela, ovvero medio e pollice, sarebbe diventata protagonista della serata.
Devo premettere che in passato Sonya aveva rimbalzato le mie richieste di sodomizzarla: no grazie, non me la sento; e così, vista la sua intransigenza, la ripagai con altrettanta severità negandole la mia visita e soprattutto la mia pecunia. Invece, guidato da qualche nume tutelare, ho fatto un ulteriore tentativo e alla rinnovata proposta di incularla ha risposto: possiamo provare.
Oh gioia, oh felicità, quelle due parole hanno avuto su di me un effetto travolgente, un’eccitazione incredibile iniziava a scuotere il mio corpo fino a concentrarsi evidentemente in un unico punto.
Possiamo provare, due semplici parole ma con un significato enorme. Rivelavano infatti una scarsa abitudine alle pratiche anali, cosa di per sé eccitantissima, ma soprattutto una disponibilità recente che mi illuse di essere tra i pochi fortunati, forse uno dei primi. In sostanza mi aveva concesso una piccolissima possibilità e l’idea di infilarmi in quello spiraglio mi mise addosso la febbrile voglia di farne una breccia. Novello Colombo volevo colonizzare un territorio vergine per goderne insieme a lei ed infine, una volta bonificato e civilizzato, consegnarlo a tutta l’umanità. Sto parlando del suo culo, è evidente.
Al telefono mi ha fatto un divertito interrogatorio sulle dimensioni del pisello, a cui seguirà in casa un’accurata ispezione.
Tesoro è piccolo e non fa male, le ho detto, non preoccuparti andrà tutto bene.
E’giustamente spaventata dai volumi di cazzo esagerati, d’altra parte il culo è il suo, poveraccia. Ovviamente lui, il pisello, se stupido non è al momento giusto avrà cura di ritirarsi drasticamente per poi veleggiare tranquillo e serafico in porto, tra i chiapponi. Così ha fatto il mio, si è rimpicciolito al momento del controllo, per poi riprendere la sua magnifica conformazione.
Sono sempre andato a trovarla ad orari impossibili, nel cuore della notte, e lei mi ha sempre (e dico sempre) accolto assonnata, paziente, sorridente, pulita. E’ una situazione eccitante oltre ogni limite riportarla a colpi di cazzo nel culo dal torpore del sonno al torpore della veglia, sino a quello del piacere. Lentamente e con complicità .
A me lei piace. E’ una biondina giovane, sarà intorno ai 25 anni, e dal viso simpatico. La pelle è chiara e liscia, ancora tesa vista l’età. I fianchi sono stretti, in ossequio al tipico stile slavo, ed il culo sodo e prominente. Ha un accenno di pancia, forse un po’ più di un accenno, ma essendo abituato ai ventri sblusati di tutta quella melma sudamericana che mi son dovuto sorbire per anni, son riuscito perfino a farmelo piacere. Tra l’altro non disturba affatto.
Il seno è piccolo e verginale, come quello di quasi tutte le rumene che mi sono fatto.
Il viso è simpatico e carino. Certo non ci si inginocchia in estasi dalla bellezza, ma risulta ugualmente sexy nella sua commistione di malizia e giovinezza. E poi i lineamenti sono delicati, ed è questo quello che importa.
L’accordo è 80 per il classico bocca-culo-bocca, senza poter venire in bocca. Il bacio con lingua è possibile, ma rimane qualcosa di delicato per poi aumentare quando i motori si accendono e la situazione diventa più calda. Certo, bisogna che i motori si accendano.
Niente a che vedere col linguone della collega Katty e col suo bacio Moulinex.
Sonya è calda, hot, sexy. Almeno con me. Si lascia accarezzare, baciare, sfiorare senza isterismi, senza scatti. Senza che prenda iniziative maldestre ed aggressive. Tutto fluisce in una danza carnale dal ritmo lento in cui i ruoli sono ben definiti, sebbene l’incontro sia a pagamento. L’uomo è uomo e fa l’uomo concedendosi qualche iniziativa. La donna è donna e fa la donna. Finalmente.
Per chi cerca il puttanone che fa roteare i vibratori come dei revolver o che si avventa sul cazzo come un pitbull affamato, be’ ha sbagliato indirizzo.
Qua siamo davanti ad una esperienza GFE, con la pseudo fidanzata che, passiva per finta o per davvero, ti lascia prendere ogni iniziativa e ti asseconda.
L’orale è discreto, non profondo, molto delicato, condito da piacevoli carezze ai testicoli e alla zona perianale.
Quando arriva il momento del culo, con gli occhi umidi ed un sorriso imbarazzato mi implora di fare piano.
Ehi baby, tranquilla. Non potevi essere in mani migliori.
Si cosparge di lubrificante e si abbandona in una pecorina eccessiva. Una posizione apertissima e coraggiosissima. Quasi incosciente.
Ma il buco rimane asserragliato, impossibile entrarci. E’ talmente lubrificata che appena poggio il cazzo scivola giù, come risucchiato dall’altro buco.
Decido di usare la chela. Lei oppone resistenza ma dopo alcuni istanti capisce che la manovra è a fin di bene e si abbandona alle esperte mani del nostro eroe.
Il pollice nel culo supera la resistenza dell’anello anale per poi sprofondare nell’ampolla rettale. Sonya non vuole, protesta sommessamente, ma le carezze, i baci e il timbro calmo della mia voce la tranquillizzano.
Esco e rientro trovando un ambiente meno ostile. Sonya non protesta più.
Il secondo dito entra nella vagina. Io nel mentre affilo lo strumento per lo scasso finale.
La chela continua il suo eccitante lavorio e prepara il terreno senza interrompere la tranquillità della giovane biondina, che si leva perfino qualche umida soddisfazione.
Una volta pronta affondo lentamente il cazzo, duro come un marciapiede di granito, godendomi i sospiri e fissando estasiato le sue mani stringere il lenzuolo.
Sono in un periodo di frenesia sessuale, mi capita di scopare tutto ciò che si muove, pertanto l’inculata và per le lunghe e Sonya riesce a prendere confidenza con ogni posizione: si acquatta, si allunga, si apre e si lascia aprire, mi permette di ammirare il suo buco del culo deformato ed ancora farcito. Credo si ecciti nell'avvertire il mio sguardo nella sua zona più intima così brutalmente esposta. Nel mentre la bacio, si bagna, le infilo le dita davanti, poi in bocca e lei succhia mimando un rapporto orale. Poi, dopo molto, bisbiglia in spagnolo (preferisce lo spagnolo all’italiano) che incomincia a sentire dolore. Esco subito senza farmelo ripetere.
Mi finisce con le mani e la bocca facendomi sentire la carezza dei suoi denti, poi si stacca e attraverso le palpebre socchiuse scorgo il suo viso offuscato che mi sorride. Vengo dipingendo nell’aria un geroglifico di sperma, mentre la mia mente e tutto il suo caos si rintanano in un punto indefinito del mio petto.
p.s.
Social time divertentissimo.
Oblo ravishes Romania.
