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In Francia è stato trasmesso su Canal+ in prima serata e ha suscitato un enorme dibattito, in Italia "Student services", film sulla prostituzione studentesca, arriverà nei cinema il 26 agosto. La pellicola, diretta da Emanuelle Bercot, prende spunto da un libro di una studentessa francese di 19 anni, Laura D., che in "Mes chères études" racconta come abbia iniziato a prostituirsi per pagare l'affitto e gli studi universitari, a cui teneva moltissimo. Il film ripercorre in maniera piuttosto cruda il suo percorso, dalle prime difficoltà economiche fino ad una spirale di sesso a pagamento. Secondo uno studio condotto in Francia nel 2006 il numero di studentesse francesi che si prostituiscono part-time per pagare gli studi è di circa 40.000. In Italia non c'è finora nessuna statistica su questo fenomeno, come ha spiegato alla presentazione del film la sociologa di Telefono Azzurro Nicoletta Calizia: "Del fenomeno si è parlato in Italia grazie ai media, in particolare ad un servizio de Le iene, ma non è stata fatta nessuna ricerca scientifica, la cosa sicura è che Internet ha facilitato la prostituzione volontaria e occasionale, come è quella studentesca". Donatella Poselli, dell'Unione Italiana Genitori ha sottolineato: "Il film ha evidenziato un problema vero, che tutti sappiamo che esiste e non riguarda solo le ragazze ma anche i ragazzi. Viviamo in una società che colpevolizza ma non entra nel merito dei problemi veri, invece ci vorrebbe una grossa compartecipazione per affrontare queste problematiche, che non riguardano solo le famiglie". Laura D. ha dedicato il suo libro a tutte le "sorelle" che rimangono nell'ombra e la regista ha specificato: "Non spetta al film offrire la constatazione sociologica di un fenomeno che, certo, merita di essere preso in considerazione; piuttosto il mio obiettivo era di renderlo visibile attraverso il ritratto di una di queste ragazze e la sua storia. In un momento in cui il corpo dovrebbe svegliarsi all'amore ma in cui, a volte, per necessità, viene venduto in cambio di denaro".
In Francia è stato trasmesso su Canal+ in prima serata e ha suscitato un enorme dibattito, in Italia "Student services", film sulla prostituzione studentesca, arriverà nei cinema il 26 agosto. La pellicola, diretta da Emanuelle Bercot, prende spunto da un libro di una studentessa francese di 19 anni, Laura D., che in "Mes chères études" racconta come abbia iniziato a prostituirsi per pagare l'affitto e gli studi universitari, a cui teneva moltissimo. Il film ripercorre in maniera piuttosto cruda il suo percorso, dalle prime difficoltà economiche fino ad una spirale di sesso a pagamento. Secondo uno studio condotto in Francia nel 2006 il numero di studentesse francesi che si prostituiscono part-time per pagare gli studi è di circa 40.000. In Italia non c'è finora nessuna statistica su questo fenomeno, come ha spiegato alla presentazione del film la sociologa di Telefono Azzurro Nicoletta Calizia: "Del fenomeno si è parlato in Italia grazie ai media, in particolare ad un servizio de Le iene, ma non è stata fatta nessuna ricerca scientifica, la cosa sicura è che Internet ha facilitato la prostituzione volontaria e occasionale, come è quella studentesca". Donatella Poselli, dell'Unione Italiana Genitori ha sottolineato: "Il film ha evidenziato un problema vero, che tutti sappiamo che esiste e non riguarda solo le ragazze ma anche i ragazzi. Viviamo in una società che colpevolizza ma non entra nel merito dei problemi veri, invece ci vorrebbe una grossa compartecipazione per affrontare queste problematiche, che non riguardano solo le famiglie". Laura D. ha dedicato il suo libro a tutte le "sorelle" che rimangono nell'ombra e la regista ha specificato: "Non spetta al film offrire la constatazione sociologica di un fenomeno che, certo, merita di essere preso in considerazione; piuttosto il mio obiettivo era di renderlo visibile attraverso il ritratto di una di queste ragazze e la sua storia. In un momento in cui il corpo dovrebbe svegliarsi all'amore ma in cui, a volte, per necessità, viene venduto in cambio di denaro".