Escort Tamara 3510498729

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Località
Friuli
Numero di telefono: 3510498729
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L'incontro è avvenuto Più di un mese fa
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Milano
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 75% - Non aggiornate, photoshop

Nome della girl/escort: Tamara
Nazionalità: italiana
Età: 28
Altezza: 1.6
Descrizione fisica: Con qualche kg in più

Reperibilità: Difficile, non sempre reperibile
Compenso concordato: 150 / h
Durata dell'incontro: fino a 60 minuti
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: HJ (ricevere masturbazione), Fetish

Privacy: Ottima, lontano da occhi indiscreti
Facilità di parcheggio: Discreta con parchimetro o a pagamento
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulito e ordinato
Presenza di barriere architettoniche: Si

La mia recensione:
Buongiorno a Tutti.

La voglia di fetish e di depravazione era forte in me, tanto da aver approfittato di una trasferta di lavoro per operare indisturbato nel caotico ambiente della capitale economica.

Milano è in effetti anche la capitale dei piedi, e qui infatti si trovano le principali mistress e fetish girl della penisola.

Fra queste, Tamara: avevo intuito fosse fica ma volevo appurare quanto, e dunque l'ho contattata, abbiamo fissato e mi sono recato all'ora stabilita presso il suo ufficio.

Mi ha aperto con il dress code che le avevo richiesto, e sopra di esso un volto angelico e mediterraneo, quasi fosse una berbera.

Due meloni maturi e tesi facevano capolino da un body molto piccolo che li faceva traboccare come buona birra da un boccale medievale.

Le ho chiesto di portarmi e pisciare e ho srotolato il mio uccello già significativamente ingranditosi fuori dalla patta: lei ha fatto una faccia che avrei voluto fotografarla (stupita, un po' irritata dalla mia sfacciataggine ma anche un po' esaltata dalla novità).

Mi ha preso il cazzo e gli ha dato le spalle, tirandomi come fossi al guinzaglio e in bagno avevo ormai il boma di un catamarano al posto del cazzo e lei l'ha piegato per farmi pisciare, e quando è partito il getto ha cominciato un po' a segarmi: bello cazzo.

Dopo mi ha lavato il cazzo e mi ha fatto accomodare sul divano, dove ha cominciato un dirty talk tutto incentrato sulla bellezza di sentire le vene del mio cazzo contro i suoi piedi.

Io non ci stavo più dentro e ho cominciato a leccare quei piedi che avevano tutto: l'odore la consistenza e la grandezza giusti.

Quel footjob oleato con sputi e creme è culminato in una sega (purtroppo eseguita con dei guanti di lattice) e lei che ha cominciato ad avvicinarsi sempre di più con gli occhi e la bocca alla mia faccia: un bacio così vicino, così lontano, che mi ha fatto alzare il volume quasi senza accorgermene e altrettanto inaspettatamente ho cominciato a sborrare copiosamente sulla sua mano, sui suoi piedi.

Alleluja.

U.
 

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