Hei,guarda quello-
Mi giro dall'altra parte della strada.
-Tutte le sere quel vecchio schifoso si mette li' ad aspettare le zoccole,come faranno
a farsi toccare da quello!!-
La faccia della mia collega di lavoro e' stravolta da una smorfia di disgusto e
riprovazione. Annuisco e rispondo con un grugnito, mentre aggrotto lievemente la fronte.
Certo, il soggetto mi pare male in arnese, si intravede dentro l'abitacolo di una
city car, che si guida anche senza patente B, probabilmente perche' non ha piu'
superato gli esami.
Un tempo mi sembra facesse il tassista, l'hobby delle troie se lo porta dietro dal tempo
della Merlin. Ora e' pelato, gobbo, sdentato, ci vede poco, ma tutte le sere e' li' ad
aspettare qualche otr.
Ne conoscevo un altro, che tra noi ragazzini era considerato leggenda, aveva una
concessionaria di moto, a 70 anni suonati si portava sul sellino della honda delle
fiche dell'est, che di solito raccattava al night Mundo de noches.
Piccolino, giubbotto nero, naso aquilino, le poche troie che passavano in citta'
venivano spesso battezzate da lui.
Lo hanno trovato ultraottantenne, in una mattina livida, all'interno dell'auto in zona
stadio, forse si era appartato con una nera e ci e' rimasto secco.
Mentre scendo la rampa che immette al parcheggio, la mia amica parla gia' di altro, ma
quel suo viso deformato dal disprezzo mi rimane stampato nella mente.
Se conoscesse il mio segreto, avrebbe un'altra opinione di me.
La sua lingua tagliente ed innocente, mi ha fatto provare una vergogna ed un senso
di imbarazzo che non sentivo da tempo.
Mi sono immedesimato in quel vecchio, ed ho provato un misto di compatimento, ribrezzo
e pieta'.
Come tutte le umane cose c'e' un tempo per iniziare ed uno per finire.
Guardando ai fatti, potrei pensare che un puttaniere dovrebbe tenere bene a mente
di non oltrepassare quella terra di nessuno oltre la quale rimane solo
il ridicolo.
La domanda che mi pongo e' semplice: quando smettere di andare a puttane e
soprattutto perche'?
Quale misteriosa forza mi ha spinto in tutti questi anni a cercare in ogni dove
amore e sesso, con donne con cui spesso l'unico dato comune erano
i soldi?
Centinaia di corpi, culi,tette,visi, ormai sconosciuti,
odori dimenticati,sguardi, tutto quel caleidoscopio che e' stata la mia vita erotica.
E' giunto il momento di contemplarla, di contare le tacche delle mie prede?
Per fare poi che, portare a spasso i nipotini? o iscriversi alla bocciofila?
Senza indulgere troppo in seghe pseudofilosofiche
intuisco confusamente che il motore che mi ha spinto tutti questi anni e' stato
la ricerca della Bellezza, nella veste dell'Eterno Femminino, ricerca che non
teme il ridicolo.
Oggi,oggi sento la fatica di questo viaggio, perche' scopro con amarezza che
in questo mondo la Bellezza si e' tramutata nella sua matrigna..... il Kitsch.
O forse non e' mai esistita, creata solo dalla mia fervida immaginazione.
In fondo "siamo fatti della stessa sostanza dei sogni."
Mi giro dall'altra parte della strada.
-Tutte le sere quel vecchio schifoso si mette li' ad aspettare le zoccole,come faranno
a farsi toccare da quello!!-
La faccia della mia collega di lavoro e' stravolta da una smorfia di disgusto e
riprovazione. Annuisco e rispondo con un grugnito, mentre aggrotto lievemente la fronte.
Certo, il soggetto mi pare male in arnese, si intravede dentro l'abitacolo di una
city car, che si guida anche senza patente B, probabilmente perche' non ha piu'
superato gli esami.
Un tempo mi sembra facesse il tassista, l'hobby delle troie se lo porta dietro dal tempo
della Merlin. Ora e' pelato, gobbo, sdentato, ci vede poco, ma tutte le sere e' li' ad
aspettare qualche otr.
Ne conoscevo un altro, che tra noi ragazzini era considerato leggenda, aveva una
concessionaria di moto, a 70 anni suonati si portava sul sellino della honda delle
fiche dell'est, che di solito raccattava al night Mundo de noches.
Piccolino, giubbotto nero, naso aquilino, le poche troie che passavano in citta'
venivano spesso battezzate da lui.
Lo hanno trovato ultraottantenne, in una mattina livida, all'interno dell'auto in zona
stadio, forse si era appartato con una nera e ci e' rimasto secco.
Mentre scendo la rampa che immette al parcheggio, la mia amica parla gia' di altro, ma
quel suo viso deformato dal disprezzo mi rimane stampato nella mente.
Se conoscesse il mio segreto, avrebbe un'altra opinione di me.
La sua lingua tagliente ed innocente, mi ha fatto provare una vergogna ed un senso
di imbarazzo che non sentivo da tempo.
Mi sono immedesimato in quel vecchio, ed ho provato un misto di compatimento, ribrezzo
e pieta'.
Come tutte le umane cose c'e' un tempo per iniziare ed uno per finire.
Guardando ai fatti, potrei pensare che un puttaniere dovrebbe tenere bene a mente
di non oltrepassare quella terra di nessuno oltre la quale rimane solo
il ridicolo.
La domanda che mi pongo e' semplice: quando smettere di andare a puttane e
soprattutto perche'?
Quale misteriosa forza mi ha spinto in tutti questi anni a cercare in ogni dove
amore e sesso, con donne con cui spesso l'unico dato comune erano
i soldi?
Centinaia di corpi, culi,tette,visi, ormai sconosciuti,
odori dimenticati,sguardi, tutto quel caleidoscopio che e' stata la mia vita erotica.
E' giunto il momento di contemplarla, di contare le tacche delle mie prede?
Per fare poi che, portare a spasso i nipotini? o iscriversi alla bocciofila?
Senza indulgere troppo in seghe pseudofilosofiche
intuisco confusamente che il motore che mi ha spinto tutti questi anni e' stato
la ricerca della Bellezza, nella veste dell'Eterno Femminino, ricerca che non
teme il ridicolo.
Oggi,oggi sento la fatica di questo viaggio, perche' scopro con amarezza che
in questo mondo la Bellezza si e' tramutata nella sua matrigna..... il Kitsch.
O forse non e' mai esistita, creata solo dalla mia fervida immaginazione.
In fondo "siamo fatti della stessa sostanza dei sogni."