L
lifeonmars
Ospite
Ospite
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforum.net/accompagnatrici/tina_na
CITTA DELL'INCONTRO: Bari, via Einaudi
DATA INCONTRO: 6 aprile 2011
NOME INSERZIONISTA: Tina
NAZIONALITA': Europa est
ETA': 26 anni
NUMERO CELLULARE: 380 43754XX
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Mah....
SERVIZI OFFERTI: BBBJ, rai1 e rai2
RATE DI PARTENZA: € 150 per mezz’ora
RATE CONCORDATO: € 100 per mezz’ora
DESCRIZIONE FISICA: bassina, tette rifatte decentemente, panza da 4^ mese di gravidanza, viso nulla di che
ATTITUDINE: sicuramente qualche attidune nella vita l'avrà, ma senz'altro non è quella del mestiere che pervicacemente e con ostinata inettitudine si ostina a mettere in pratica
REPERIBILITA': fin troppo buona...
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: gradini prima dell'ascensore
Onorevoli colleghi, animi corrotti dal vizio e dalla lussuria e immondi traviatori di anime vergini e linde, perduti sulla strada della perdizione!, sono qui oggi al vostro cospetto per relazionarvi su quanto il vostro umile compare s'è trovato a far esperienza, acciocché voi altri esimi e luridi pervertiti possiate mai miseramente fallire come io feci nell'odierno pomeriggio.
Preso da malato raptus che mai fu più insano, col preciso intento di traviar pulzelle, mi recavo tra le pieghe di quel che odiernamente nominasi "internet" alla ricerca di qualche bella e disponibile madama che soddisfacesse tal mie pruderie.
Adocchiai così la suddetta giovenca, dalle fattezze intriganti e che certamente inducevano al peccato carnale.
Così, tosto composi il suo numero privato del personal telefono mobile tal da poter così ricever in cambio informazioni circa l'ubicazione della locanda in cui ella dispensava le proprie grazie ed attenzioni carnali al bisognoso viandante.
Raggiunta la damigella come da precisa richiesta con preavviso di mezza ora, tal da farmi incautamente credere in una sua precisa volontà di preparar le sue beltà, entro in quel che di li a poco sarebbe potuta diventar nostra alcova amorosa.
Ma l'incauto e malizioso compare vostro, non completamente obnubilato da cieco ardor sessuale, s'accorgeva che s'era apprestato alla magione di una damigella che parea non esser precisamente somigliante alla Tina cui egli agognava.
Così, m'apprestai a volger ella le mie rimostranze, ma la traviata non voleva sentir ragioni, sostenendo pervicacemente la sua precisa corrispondenza alla damigella da me cercata.
Non convinto da strepiti, promesse e false lusinghe m'appresto dunque a voler favorire nuovamente l'uscio di casa per tornar di dove ero venuto, quando la suddetta traviata mi propone e propina un ritocco interessante al guiderdone da ella preteso, fino a scendere ad un più ragionevole, per quanto non giustificato, ammontare di euro cento per il suo a me concedersi carnalmente.
L'incauto vostro, dunque, cedette all'offerta allettante e si predispose per la congiunzione carnale con la immonda femmina.
A voler esser onesti, il qui presente, ha avuto l'avventura di unirsi carnalmente in passato con esemplari di gran lunga peggior fattezze (ma anche, e sopratutto non fornendo alcun compenso monetario, con donne di notevolissima e finissima fattezza estetica) e così obtorto collo si denuda propedeuticamente per la successiva copula.
Come da promessa la femmina si appresta ad assaporare senza protezione (e nemmeno reciproco entusiasmo) il rammaricato fallo del sottoscritto, che nonostante tutto si risveglia alla bisogna; proseguendo con eccessiva pratica nell'uso delle estremità prensili degli arti superiori, la traviata dopo neanche minuti due richiede al vostro relatore di voler montar (non senza disappunto da parte di chi scrive) sull' oramai vigoroso fallo.
La copule è noiosa e ripetitiva, meccanica e svogliata, e nel mentre, la putrida s'affretta di gran lena ad aumentar il ritmo dell'amplesso con il malcelato intendo di indurre nel vostro affiliato in un subitaneo quanto improbabile coito.
Ma la sventurata pur insistendo non arriva a compire il suo malefico progetto; così, tra vani lamenti che chiedevan sosta nel toccar e strizzar le sue invero poco interessanti carni, il vostro redattore chiede ella di voler prestare all'uso il di lei (a dire il vero gradevole e rotondo) deretano; a tal proposta la traviata risponde con sprezzante diniego, ponendo come improbabile giustificazione l'aver praticato un contratto di favore, e nel far questo accelera il proprio insulso ancheggiar al fine di porre fine alla già sonnolenta copula.
A tal risposta il vostro compare non ci pensa ancor su e scostata la maiala da in sul proprio prepuzio, si sfila il plastico sacchetto protettivo per scagliarlo con non violento ma deciso gesto sul talamo della traviata, precedendo con infastidito sentimento all'atto della rivestizione.
Strepiti, reclami e disquisizioni della putribonda nulla valgono al fine di porre ella nella vesti di ha ragione dalla propria parte, mentre il sottoscritto s'apprestava a congedarsi non senza aver promesso ad ella di far cattiva pubblicità riguardo il suo uso infingardo d'apprestarsi alla nobile pratica del meretricio cui ella arrecava grave nocumento.
Infilato l'uscio ella mi apostrofò con il poco lusinghiero appellativo di uomo cui piacciono altri uomini, a cui non potei che rispondere, con il sostantivo derivante dall'azione da ella svolta nell'atto del meretricio: puttana!
CITTA DELL'INCONTRO: Bari, via Einaudi
DATA INCONTRO: 6 aprile 2011
NOME INSERZIONISTA: Tina
NAZIONALITA': Europa est
ETA': 26 anni
NUMERO CELLULARE: 380 43754XX
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Mah....
SERVIZI OFFERTI: BBBJ, rai1 e rai2
RATE DI PARTENZA: € 150 per mezz’ora
RATE CONCORDATO: € 100 per mezz’ora
DESCRIZIONE FISICA: bassina, tette rifatte decentemente, panza da 4^ mese di gravidanza, viso nulla di che
ATTITUDINE: sicuramente qualche attidune nella vita l'avrà, ma senz'altro non è quella del mestiere che pervicacemente e con ostinata inettitudine si ostina a mettere in pratica
REPERIBILITA': fin troppo buona...
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: gradini prima dell'ascensore
Onorevoli colleghi, animi corrotti dal vizio e dalla lussuria e immondi traviatori di anime vergini e linde, perduti sulla strada della perdizione!, sono qui oggi al vostro cospetto per relazionarvi su quanto il vostro umile compare s'è trovato a far esperienza, acciocché voi altri esimi e luridi pervertiti possiate mai miseramente fallire come io feci nell'odierno pomeriggio.
Preso da malato raptus che mai fu più insano, col preciso intento di traviar pulzelle, mi recavo tra le pieghe di quel che odiernamente nominasi "internet" alla ricerca di qualche bella e disponibile madama che soddisfacesse tal mie pruderie.
Adocchiai così la suddetta giovenca, dalle fattezze intriganti e che certamente inducevano al peccato carnale.
Così, tosto composi il suo numero privato del personal telefono mobile tal da poter così ricever in cambio informazioni circa l'ubicazione della locanda in cui ella dispensava le proprie grazie ed attenzioni carnali al bisognoso viandante.
Raggiunta la damigella come da precisa richiesta con preavviso di mezza ora, tal da farmi incautamente credere in una sua precisa volontà di preparar le sue beltà, entro in quel che di li a poco sarebbe potuta diventar nostra alcova amorosa.
Ma l'incauto e malizioso compare vostro, non completamente obnubilato da cieco ardor sessuale, s'accorgeva che s'era apprestato alla magione di una damigella che parea non esser precisamente somigliante alla Tina cui egli agognava.
Così, m'apprestai a volger ella le mie rimostranze, ma la traviata non voleva sentir ragioni, sostenendo pervicacemente la sua precisa corrispondenza alla damigella da me cercata.
Non convinto da strepiti, promesse e false lusinghe m'appresto dunque a voler favorire nuovamente l'uscio di casa per tornar di dove ero venuto, quando la suddetta traviata mi propone e propina un ritocco interessante al guiderdone da ella preteso, fino a scendere ad un più ragionevole, per quanto non giustificato, ammontare di euro cento per il suo a me concedersi carnalmente.
L'incauto vostro, dunque, cedette all'offerta allettante e si predispose per la congiunzione carnale con la immonda femmina.
A voler esser onesti, il qui presente, ha avuto l'avventura di unirsi carnalmente in passato con esemplari di gran lunga peggior fattezze (ma anche, e sopratutto non fornendo alcun compenso monetario, con donne di notevolissima e finissima fattezza estetica) e così obtorto collo si denuda propedeuticamente per la successiva copula.
Come da promessa la femmina si appresta ad assaporare senza protezione (e nemmeno reciproco entusiasmo) il rammaricato fallo del sottoscritto, che nonostante tutto si risveglia alla bisogna; proseguendo con eccessiva pratica nell'uso delle estremità prensili degli arti superiori, la traviata dopo neanche minuti due richiede al vostro relatore di voler montar (non senza disappunto da parte di chi scrive) sull' oramai vigoroso fallo.
La copule è noiosa e ripetitiva, meccanica e svogliata, e nel mentre, la putrida s'affretta di gran lena ad aumentar il ritmo dell'amplesso con il malcelato intendo di indurre nel vostro affiliato in un subitaneo quanto improbabile coito.
Ma la sventurata pur insistendo non arriva a compire il suo malefico progetto; così, tra vani lamenti che chiedevan sosta nel toccar e strizzar le sue invero poco interessanti carni, il vostro redattore chiede ella di voler prestare all'uso il di lei (a dire il vero gradevole e rotondo) deretano; a tal proposta la traviata risponde con sprezzante diniego, ponendo come improbabile giustificazione l'aver praticato un contratto di favore, e nel far questo accelera il proprio insulso ancheggiar al fine di porre fine alla già sonnolenta copula.
A tal risposta il vostro compare non ci pensa ancor su e scostata la maiala da in sul proprio prepuzio, si sfila il plastico sacchetto protettivo per scagliarlo con non violento ma deciso gesto sul talamo della traviata, precedendo con infastidito sentimento all'atto della rivestizione.
Strepiti, reclami e disquisizioni della putribonda nulla valgono al fine di porre ella nella vesti di ha ragione dalla propria parte, mentre il sottoscritto s'apprestava a congedarsi non senza aver promesso ad ella di far cattiva pubblicità riguardo il suo uso infingardo d'apprestarsi alla nobile pratica del meretricio cui ella arrecava grave nocumento.
Infilato l'uscio ella mi apostrofò con il poco lusinghiero appellativo di uomo cui piacciono altri uomini, a cui non potei che rispondere, con il sostantivo derivante dall'azione da ella svolta nell'atto del meretricio: puttana!