Un anno fa...

S

satiro

Ospite
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...come accade ora la primavera stava lentamente e dolcemente scalzando i freddi invernali.
Mi si accappona la pelle a ripensare a quelle serate
e non è per il vivido ricordo della brezza che si infilava tra le maglie rade del gilet di cotone... no.
Quelle passeggiate sotto i portici, credo me le porterò scolpite nella memoria sino alla tomba.
E' accaduto davvero? Potrebbe essere stato tutto frutto dell' immaginazione.
Una notte agitata, la stanchezza... ecco un sogno! No.
I sogni svaniscono, sono i segni che rimangono.

Perchè percorrere una strada buia a tentoni?
Io volevo farmi male, lo desideravo inconsciamente.
"Non mettere le mani avanti, anche se sicuramente cadrai"
Questo mi ripetevo.
E la caduta è arrivata puntuale.
Rompersi la testa, sentire in fronte il refrigerio del sangue che scende,
ne avevo bisogno per sentirmi vivo.

Ma sono guarito... forse.
Quando rivedo quelle foto, dal profondo delle viscere parte un sussulto
che mi squassa e per un attimo la mia testa sanguina ancora.

QUASI FACILE
Mi sento un pazzo tutte le volte che devo venire a un compromesso
perché ho paura, sono ostinato nei miei modi.
Ed é così che dev' essere.
Per quanto tempo ho creduto che l'amore avesse più peso dell' ignoranza?
Dallo sguardo sul tuo volto, forse ho forzato le cose fino al limite.
Non sono pazzo, non sono pazzo
Non sono pazzo... non sono - non pazzo
Torna da me, é quasi facile
Torna ancora, é quasi facile

Torna da me, fammi rivivere il dolore della caduta ancora una volta.
Sono pronto, voglio rivedere i tuoi occhi bui illuminarsi di un sorriso,
un sorriso che taglia l' anima, come l' ultima volta.
Ma come? Non ero guarito?
La verità: molto probabilmente non guarirò mai del tutto.
E' una sorta di dipendenza, ma non è fisica... peggio.
So che mi farà soffrire, ma quando scorgo quel calice
ricolmo di delizioso veleno
l' unico desiderio che ho è trangugiarne un sorso
avidamente
per sentire le fiamme bruciarmi da dentro.

VELENO
[...]
Lascio che le cose ora succedano.
Quante circostanze si riattivano
fuori dai circuiti della volontà.
[...]
Oggi tradisco la stabilità
senza attenuanti e nessuna pietà.
Oggi il mio passato mi ricorda che
io non so sfuggirti senza fingere.
E che non posso setirmi libero
dalla tua corda, dal tuo patibolo.
E un' altra volta mi avvicinerò
alla tua bocca mi avvicinerò.
E un' altra volta mi avvelenerò,
del tuo veleno mi avvelenerò.

[...]
E sarò cieco, forse libero,
solo nell' alba di un patibolo.
Dentro una storia senza più titolo,
scegliendo un ruolo senza credito,
strappando il fiore più carnivoro.
Io cerco il FUOCO e mi BRUCERO'.

Aspettami, sono sicuro che ci rivedremo.
 
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I ricordi, belli o brutti, sono come i mattoni.
Se ci costruisci qualcosa, ti puoi voltare indietro ogni tanto e congratularti con te stesso per le tracce che hai lasciato.
Se te li porti dietro in un sacco e basta, finiscono per impedirti di fare qualunque cosa.
Tanto, alla fine, ti tocca lasciarli tutti perché il tempo corre in una sola direzione...almeno in questo mondo.
Un anno fa ero in paradiso.
Quello che ho costruito con quei mattoni ha retto solo in parte, ma ...si può sempre ricostruire e meglio.
:bye:
 
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"carpe diem" satiro....l'importante è stare bene in quel momento, quello che succede dopo si vedrà....:wink:
:bye:
 
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