Una storia d'Amore...

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Mario Biondi - No Trouble On The Mountain
http://www.youtube.com/watch?v=JHBLZWJBJn4&feature=player_embedded

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Perchè la vita è strana, e si diverte a prenderti per il culo e a distruggere in un attimo tutte le tue certezze.
E poi C. era proprio il prototipo dell'uomo perfetto. Sposato, due bellissimi figli un buon lavoro una bella e devota moglie...

C. non era un santo, non lo era mai stato. Amava le donne e le donne questo lo sentivano e gli si davano, eppure con lei era andata diversamente dal solito. Per la prima volta si trovava a parlare con una donna di sè, senza finzioni, senza pensare al dopo, in totale trasparenza senza secondi fini, solo per il piacere della sua compagnia, trovando talmente tante cose in comune da rimanerne stupito e persino impaurito...

Quella sera dopo essere stati a cena fuori, la riaccompagnò in albergo in macchina, facendo un giro lunghissimo per le vie di una città invernale e stranamente deserta.
Lei gli parlava con quella sua voce dall'inflessione particolare. Aveva vissuto in Francia per anni, e lui non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo profilo e dalle sue lunghe gambe rischiarate dalle luci gialle dei lampioni.

Si fermò, poco distante dall'ingresso dell'albergo, spense il motore e l'attirò a se per baciarla.
E fu come se fosse stata la prima volta, e dire che ne aveva baciate decine e decine prima e a tutte le latitudini, ma quel bacio fu diverso da tutti, o forse era solo un po' brillo e molto eccitato...

La sua mano, iniziò ad accarezzarla, ed è allora che Lei si fece d'un tratto seria, ricomponendosi sul suo sedile.

Le parole che seguirono, lui non le capiva, non riusciva o non voleva capirle. Gli giungevano attutite e lontane, eppure quello che sentiva era un dolore vero, reale lancinante. Poi subito dopo arrivò la rabbia, una rabbia crudele, rabbia per essere stato ingannato, tradito, ridicolizzato.

L'istinto fu quello di colpirla. Non lo fece ma scese dalla macchina, allontanandosi di qualche metro. Lei rimase qualche minuto ad aspettarlo, poi scese e lui la sentì avviarsi verso l'albergo accompagnata dal suono dei suoi singhiozzi e dei suoi tacchi...

Girò per quasi due ore, fermandosi in un paio di posti aperti tutta la notte, a bere e a rimbambirsi di musica demenziale, ma non riusciva a non pensare a Lei. Chissà perche non riusciva neppure ora a pensare a Lei come a un uomo.

Si ritrovò sotto il suo albergo che era quasi mattina, sfoderò la sua faccia migliore per superare il portiere con una scusa, ma non ce ne fu bisogno, si ritrovò davanti alla sua camera.

Bussò timidamente, lasciando tutto in mano al destino e pensando che se lei non avesse sentito o non avesse aperto, se ne sarebbe andato per sempre. Se ne stava lì, in quel corridoio d'albergo appena illuminato e silenzioso. Voleva andarsene, eppure non ci riusciva.

Poi la porta si aprì, prima un solo piccolo spiraglio, poi del tutto e la vide, con i lunghi capelli neri a coprirle i seni acerbi da adolescente.

Senza parlare, la strinse e la baciò.
Richiuse la porta alle sue spalle, e forse in quel momento
si sentì un po' più uomo di quanto non fosse mai stato sino a quel giorno.




Ciao Amore


L’amore, il sentimento per eccellenza.
C’è chi lo cerca per una vita senza trovarlo e chi si sforza di credere di averlo trovato.
E poi c’è chi lo trova, lo riconosce ma ha paura di affrontarlo.
Si perché l’amore è pericoloso, è perdersi nell'altro, fondersi in modo indissolubile.
C.il suo amore lo aveva trovato, senza neanche cercarlo troppo, ma si sa le cose capitano quando vogliono capitare.
E si era innamorato di Lei, bella con un sorriso che ti accoglieva.
Anche lei amava lui,che non era proprio niente di speciale ma la faceva sentire unica.

Che meraviglia, vissero felici e contenti allora… No.

Perché purtroppo noi siamo istinto e ragione, e l’istinto a volte parla piano mentre quella stronza della ragione sta li a urlarti nelle orecchie.
Lei era dolce, sensibile, le sue labbra erano state create per essere baciate, ma non era abbastanza.
Non era abbastanza, non per C., ma per l’idea che aveva C. della perfezione.
Lei in realtà era uomo, non è corretto, Lei era di genere maschile ma assolutamente femminile nei gesti nel cuore e nella testa.
Lui lo sapeva dal secondo appuntamento e non si era scoraggiato, neanche quando ebbero il primo contatto fisico più profondo.
Non ebbe problemi a riversarsi in lei .

Lei lo faceva sentire migliore e completo, eppure C.decise di lasciarlo andare quell’amore.

Qualcuno lo potrebbe ritenere uno stupido, un codardo qualcuno forse un pervertito.
Ma lui non se lo sentiva di tenere l‘amore per se, non era in grado, era troppo forte per lui.

Allora decise di lasciarlo andare quel suo piccolo delicato amore, ogni tanto, Lei, lo chiamava durante l’anno per fargli gli auguri e per sentire come stava e lui ne era felice e in chiusura di telefonata la salutava con il suo nome:

- Ciao Amore...
 
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