NOME INSERZIONISTA: Vanessa
RIFERIMENTO INTERNET:
https://www.pablitoescort.com/vanessa-37-42972/3/
CITTA DELL'INCONTRO: Piacenza
NAZIONALITA': dice Finlandese, secondo me Est Europa
ETA': 37 stimati
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: totale, le foto sono di qualche anno fa, ma non è cambiata molto
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Non ha limiti (se non il buonsenso), non ho chiesto per pissing e robe varie, ma per scopare credo che faccia tutto. Non mi ha proposto cabrio.
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, FK, DATY, 69, Rai1&2, Ass Fingering (io a lei), Ass Licking reciproco
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 70 min
DESCRIZIONE FISICA: genere milf, con il peso degli anni che comincia a farsi sentire, non sodissima, tettone con areola gigante, bel viso angelico
ATTITUDINE: la zoccola definitiva – GFE/PSE totale
REPERIBILITA': Highlander del meretricio
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: 2 rampe di scale
TELEFONO: 3409442587
LA MIA RECENSIONE:
Da mesi e mesi vedevo comparire i suoi annunci su PC. Poi in certi periodi su Lecco. La sua ricerca era diventata una sorta di sfida. O di scacciapensieri. Su decine di telefonate, perpetrate per settimane, lei risponde allo 0,01% dei tentativi. Per dirti poi in maniera sbrigativa che non può. A un certo punto diventa quasi come un passatempo. O una slot machine, provi a infilare la monetina e vedi se con una botta di culo elargisce. Qualche giorno fa mi sono impuntato. Mi risponde sbrigativamente, dicendomi solo che non può. Non so come nè perchè, ma una vocina mi diceva di fare un tentativo in più. Faccio passare un'oretta e la chiamo da una seconda scheda. Risponde. Vado subito all'attacco:
- Ciao, possiamo vederci oggi?
- Si certo
- Alle ore X sono da te
- Ok, fammi solo uno squillo di conferma dieci minuti prima, mi trovi in via XXXX etc.
Non ho trattato servizi. Nè il prezzo. Quel breve dialogo costituiva una prenotazione ticket troppo ghiotta per non essere approfondita in loco. Il rischio pacco era elevato, ma memore delle decine e decine di tentativi andati a vuoto, la sola promessa di conferma valeva il rischio. Stavo per incontrare l'Highlander del meretricio. Lo Yoda delle puttane emiliane. Il Dinamite Bla delle troie. Il colonnello Kurtz fatto a zoccola. L'Hattori Hanzo delle bagasce. A quel punto, ogni ragionamento su di lei, che fino a quel momento era solo qualche foto su qualche sito di incontri, decade. Ogni riflessione sul perchè non rispondeva MAI, sul perchè con il cellulare A mi dici di no, e con il cellulare B un'ora dopo mi dici di si, era decaduta. Questo alone mistico, quasi inarrivabile, di mistero che aleggiava su codesta battona, d'improvviso si scioglie di fronte a quella sua promessa. Pertanto studio la logistica, e mi reco all’appuntamento. La ragazza si vende in un bilocale in via Taverna, in un posto dove ci si va solo a piedi perché non c’è uno straccio di parcheggio. Io che non sono di PC ho scarpinato un po’ per arrivarci. La richiamo, mi da il tiro, vado al secondo piano facendo due rampe di scale buie. Al pianerottolo trovo una porta socchiusa, che si apre da sola. Ho anche pensato che fosse comandata dalla Pinguina dei Blues Brothers. Non sarà così. Entro e mi trovo di fronte Vanessa. E’ quella delle foto, senza ombra di dubbio. Qualche chilo di meno, ha un babydoll trasparente nero, ma è totalmente aperto sul davanti dove strabordano quelle due rotonde che ha al posto dei capezzoli. Alta sul 1.70, di tratto biondo nordico. Io sono quasi folgorato. Non tanto dalla bellezza – perché comunque si tratta di una bella ragazza – ma dal suo modo semplice di fare. Ha una voce bassa e delicata. Mi fa accomodare in questo piccolo trilocale, pulito, ma con tutto l’occorrente. Mi fa spogliare subito, e mi manda in bagno. Mi chiede cosa vogliamo fare, e io quasi imbarazzato le dico “tutto”. Lei mi fa capire che la fase della trattativa è solo un ostacolo al motivo per cui siamo lì: la voglia di scopare. Mi dice che per “tutto” sono 100 sesterzi, ma che posso pagare con Ri.Ba. a fine prestazione. Quando esco dal bagno mi attende sul letto, battendo le dita sulle lenzuola. “Vieni che adesso ci divertiamo”. Mi siedo di fianco a lei e ci guardiamo negli occhi. Mi parcheggia la lingua in bocca prendendomi contemporaneamente la nerchia in mano. Come questa prende consistenza, mi fa stendere sul letto e inizia a spompinarlo a crudo. Un lavoro di fino, fatto con perizia. Non mancano leccate all’asta, agli zebedei, e diversi affondi in gola profonda style. Io comincio a palpeggiarle quelle tettone. Poi alterna il pompino al FK, cosa che adoro. Le sale la pressione, come a me del resto. Le parcheggio una mano in fica, totalmente depilata e allagata di umori. Ha un paio d’ali di farfalla al posto delle labbra. Le lecco i capezzoloni penzoloni, e comincia a roteare gli occhi. E’ recettiva la ragazza, eccome se è recettiva. Le chiedo il 69, che mi concede immediatamente. La lecco furiosamente. Lei si esalta. Le lecco il buco del culo, e lei va fuori di testa. Più glielo lecco e più prende in gola il mio cazzo. Andiamo avanti per diversi minuti. A un certo punto, sempre a 69, alzo e apro le mie gambe. E lei inizia a leccarmi il culo. Io ho visioni paradisiache. Mi sto letteralmente mangiando la sua fregna, preso dall’estasi le infilzo prima uno, poi due dita in culo, l’indice ed il medio. Un orifizio che probabilmente ha visto diverse Crociate, infatti è elasticissimo. Vado fino in fondo senza problemi, lei mi incita. E suda. Io ero in quelle situazioni di totale autocontrollo, ma di erezione stabile e costante, dove dentro di te ti dici “adesso le faccio male”. Devo passare al trombo, mi gomma con la bocca, spompinandomi. E’ una furia. Si sdraia a mission e la infilzo. E’ calda, molto calda. Suda. Gode. Suda e gode. E io le parcheggio la lingua in bocca. Ha le gambe totalmente spalancate, nessuna resistenza. Mi incita, mi dice che le piace. Sposto la conversazione sul dirty. Le faccio confessare a se stessa che è una puttana cui piace il cazzo. E lei confessa. Fino a venire con un mio affondo energico, tanto che mi stringe a sé strizzando gli occhi. Ma io non ho finito, e lei è ben contenta. E’ una di quelle fighe che più ne hanno e più ne vorrebbero.
- “Ti piace il cazzo eh puttana”?
- “Si mi piace cazzo”
- “dimmi dove lo vuoi, forza!”
- “dammelo dietro”
Si gira, appoggia la testa sul letto, tira su quel bel culo, apre un po’ le ginocchia e mi attende. Io ho un pezzo di marmo, e senza tanti complimenti entro dietro come un coltello bollente può fiocinare un panetto di burro. Lei si sgrilletta. E mi incita. Certi colpi glieli do infilandoglielo fino alla radice. E lei gradisce. Ogni tanto esco, e verifico il lavoro di rialesatura. Mi esalto, lei non si tira indietro di fronte a nulla. Poi mi metto a ranocchietto, comincio sul serio a spingere. E lei che si da della puttana da sola. A quel punto, la giro di schiena.
-“Ti piace guardare mentre lo prendi dietro”?
- “Si mi piace”
Detto fatto. Girata a mission e via. Con una mano la prendo per la nuca, per farla guardare meglio la sodomizzazione. Mi incita mentre incassa colpi abbastanza energici. Io ero carichissimo. Mi rimetto a ranocchietto, con lei a missionaria. Le inarco le gambe, le faccio arrivare le ginocchia quasi sulle spalle. Ha il culo a una spanna da terra. Le prendo in bocca gli alluci dei piedi. A quel punto ho la missilistica pronta, carico come un toro infuriato, glielo dico. Le vengo in culo come un uragano, limonando. Stramazzo di lato. Sudati entrambi come schiavi egizi. Resto dentro di lei per diversi minuti, abbracciati come fidanzati. Lei inizia un giro di coccole e carezze totalmente spontaneo. E affettuoso. Questa cosa mi è rimasta. Vanessa non è un’esercente il meretricio. E’ una PUTTANA. Il suo fine non è l’autocompiacimento, né il lucro. Lei scopa per passione. Questa è l’idea che mi sono fatto. Mi ha fatto sentire il suo fidanzato. Dopo un buon quarto d’ora di coccole reciproche vado in bagno a ricompormi. E lei continuava ad accarezzarmi, non avrebbe più smesso. Se non fosse stato che il mio tempo si era esaurito, mi avrebbe tenuto lì ancora a lungo.
Le ho chiesto di memorizzarsi il mio numero, perché ho intenzione di ripetere l’esperienza. Ha annuito, ma non mi è sembrata molto sincera. Vedremo, quando riavrò il budget per ripetere verificherò se si ricorderà, o se tornerà un fantasma.
Al mio risveglio, sudaticcio sul divano, due granny ciociare si contendevano un ex contadino lucano ora in pensione ad Amici di Maria De Filippi. Un vero trip.
Ad maiora!