RIFERIMENTO: http://cagliari.bakecaincontrii.com/don ... dk25551319
http://cagliari.bakecaincontrii.com/don ... 4825601505
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari (Quartu)
NOME INSERZIONISTA: Booooh
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': 35 più o meno
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: No. Per farsi un’idea bisogna riferirsi esclusivamente al primo link
SERVIZI OFFERTI: tutto meno rai1, per il completo aveva alzato la posta a 150
RATE DI PARTENZA: 100 (proposto telefonicamente per il servizio completo ma non mantenuto)
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: ben fisicata ma tracagnotta. Genere vaccone ma con un viso discreto.
ATTITUDINE: troppo navigata
REPERIBILITA': facile, chiede una mezz’oretta di preavviso
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: piano terra
38069939xx – 37011499xx
In una giornata un po’ triste, bisognoso di conforto e gratificazione, ho deciso dopo mesi di ributtarmi nella mischia. E’ stato un rientro col botto!
Questa qua è veramente un puttanone one oone ooone.
Tracagnotta, palestratissima e con un culo enorme e duro che si innalza verso il cielo come un’opera di Calatrava. E’ inspiegabile, non si capisce proprio come sia possibile una cosa del genere, deve esserci sotto un nuovo ritrovato della chirurgia estetica: il culo strallato. Ragazzi, è davvero grande ma è pure così sodo e alto che probabilmente c’è qualche trucco nascosto. Oppure anni di palestra, come sostiene lei. Un culone superbo, niente da dire.
E poi gli addominali perfetti. Purtroppo ha il solito tatuaggio venezuelano, una specie di scarabocchio che dal ventre scollina nella gnocca. Roba da ergastolani.
Il viso non è male sebbene non più giovanissima. I lineamenti sono delicati e ha un bel sorriso. Le tette sono rifatte, manco a dirlo.
Appena entrato mi ha circuito con mille strusciamenti e con baci più o meno profondi, dei quali a fine incontro mi sarei amaramente pentito espiando il tutto in una scatarrata da guinness. Nel frattempo le sue mani si insinuavano ovunque.
La luce era veramente scarsa e non è stato possibile verificare con precisione la qualità estetica della tipa, però in compenso sentivo bene quel che mi sussurrava all’orecchio. Ha infatti snocciolato un menù coi fiocchi: tutto, tutto, tutto e, dulcis in fundo, mi ha promesso una sontuosa leccata di culo come non ne avevo mai visto prima.
Prego???
Evidentemente legge pure nel pensiero. Per non creare malintesi ho subito messo in chiaro che la lingua doveva essere tassativamente la sua ed il culo il mio. Fossi matto, non ero affatto propenso all’inversione dei compiti, perlomeno non in questo caso.
Insomma, ha deciso tutto da sola e ciò che ha promesso ha poi mantenuto.
La mia presenza è servita soltanto per trattare sul prezzo e per sborrare, passività allo stato puro. A dire il vero mi sono dato da fare nei primi cinque minuti, accanendomi sul culo: l’ho massaggiato ed aperto come un’albicocca gigante. Una goduria giocare con tutta quella carne, però bisogna evitare di avvicinare bocca e lingua, meglio fidarsi del proprio olfatto.
Lei è un po’ troppo aggressiva per i miei gusti, troppo navigata per potermi regalare un’erezione soddisfacente. Vuole mantenere il controllo totale della situazione, un atteggiamento dispotico che su di me ha l’effetto del bromuro. Sembrerà strano ma sono un tipo emotivo.
Le ho chiesto “il solito grazie”, così come si fa al bar, sollevando pure il dito. Mi sono infatti limitato ad un consueto bocca-culo-bocca per 100 fasolari; voleva che sganciassi di più a causa della famigerata leccata di culo, ma peggio per lei che ne ha fatto un vanto.
Cazzi tuoi tesoro. L’hai proposta tu e ora la fai, d'altronde chi ti ha chiesto niente?
E’ disponibile anche al bacio con lingua. Inutile sottolineare che me ne sono ben guardato dal provarci e pure per quanto riguarda lappate e ciucciate su di lei, come mia abitudine ho accuratamente preferito non approfittarne.
Il pompino è ottimo, giochi di saliva, grandi succhiate di palle e abbondante leccata di culo. Insisteva che voleva un’aggiunta per tale servizio ma una volta capito che non era aria si è messa sotto dedicandosi a questa sua stravagante passione con inaspettata generosità. Stavo per concludere lì, pronto alla grande eruzione. Come dicevo prima, è infatti molto esperta nell’orale, forse troppo e pertanto la mia consistenza ne ha risentito. Sembrava che tutto quel piacere mi avesse colto impreparato inibendo il raggiungimento di un’erezione decente; ma ormai è da tempo che l’ho capito, per me la pompa moscia equivale ad una venuta imminente. L’ho avvisata.
Non sia mai, mi ha detto. Devi farmi il culo.
E va bene, ci proverò.
E’ opportuno chiarire che la sua insistenza nel voler essere sodomizzata non dipendeva certo da chissà quale risveglio di lussuria. O almeno credo. Erano appena passati sì e no cinque minuti da quando avevo sfoderato l’uccello e nel caso di una mia precoce e tutt’altro che improbabile debacle, la tipa sapeva bene che non me ne sarei andato tanto facilmente, soprattutto senza pretendere di ritrattare gli accordi.
E dunque siamo arrivati all’inculata.
Cremina e pecorina sul bordo del letto. Digitalizzazione del buco, giusto per prendere un po’ di confidenza ed allentare la tensione muscolare, ma soprattutto per eccitare il mio attrezzo. Poi via dentro.
Le chiappe sono enormi e solide, è dunque necessario separarle, separarle e separarle, insomma bisogna saper nuotare a rana. Il rischio è quello di perdersi là in mezzo e di ridursi a fottere due pagnotte senza raggiungere la meta, cioè il buco. Durante tutte queste manovre purtroppo ho perso ulteriormente durezza, ma comunque alla fine sono entrato lo stesso, anche se un po’ barzotto.
Una volta all’interno ho preso a scoparla in modo brioso, allargandole con forza i chiapponi per gustarmi la scena: una meraviglia. Le mani traboccavano della sua ciccia soda ed il buco pulsava sotto le mie spinte, sembrava una ventosa. La cosa è andata avanti per qualche minuto poi ha iniziato a rompere che dovevo finire. Dai, dai e ridai ho perso ancora consistenza, irrimediabilmente questa volta. Una disfatta.
La scena che avevo davanti era adesso diventata grottesca. Circondato da due globi enormi e stretto dentro un buco ostile, vedevo il mio cazzetto smilzo che cercava di dimenarsi come un bruco sopra una mela, senza riuscire ad avanzare di un millimetro. Le proporzioni erano identiche, bruco-cazzo mela-culo. Ero ormai ridotto a fare gli stessi movimenti che quel simpatico invertebrato compie nel tentativo di perforare la scorza del frutto proibito. Il culone aveva avuto la meglio su di me, era lui il vincitore, tramutando la penetrazione in un esercizio ridicolo: la cappella, stretta a tenaglia dal suo buco, era prigioniera all’interno del culo, tutto il resto del pisello invece, sempre più sottile, rimaneva chiuso fuori e si allungava come un elastico che ora si tende e ora si smolla nel patetico tentativo di guadagnare terreno. Basta, meglio porre fine a quello strazio e così ho rivendicato il mio diritto alla sborrata in bocca, precedentemente pattuita.
E sborrata fu.
Eccomi di nuovo sdraiato con lei a novanta gradi tra le mie cosce, occhi negli occhi. Pompino salivato, succhiata di palle, sontuosa leccata di culo e nel mentre, non so come, sono pure riuscito a metterle due dita dentro il culo. Poi via con la mega sbroffata in bocca. Ha avuto una delicatezza quasi materna nel non abbandonarmi subito, continuando con una leggera stimolazione fatta di affettuosità palatali, fili di bava a fior di labbra e giochi di sborra.
Un’artista sensibilissima, non c’è che dire.
Poi l’addio.
Durata 15 minuti circa. Amici, forse sarà il caso che ritorni al mio letargo. Forse.
Per 150 offre il doppio shot, dice lei. Ma mica tutti i clienti saranno balenghi come me, dico io.
p.s.
Prima di iniziare ha messo un lenzuolo che pareva pulito e alla fine si è lavata la bocca, se abbia lavato pure il resto non lo so. Io invece, una volta a casa, mi sono immerso nell’amuchina.
http://cagliari.bakecaincontrii.com/don ... 4825601505
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari (Quartu)
NOME INSERZIONISTA: Booooh
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': 35 più o meno
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: No. Per farsi un’idea bisogna riferirsi esclusivamente al primo link
SERVIZI OFFERTI: tutto meno rai1, per il completo aveva alzato la posta a 150
RATE DI PARTENZA: 100 (proposto telefonicamente per il servizio completo ma non mantenuto)
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: ben fisicata ma tracagnotta. Genere vaccone ma con un viso discreto.
ATTITUDINE: troppo navigata
REPERIBILITA': facile, chiede una mezz’oretta di preavviso
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: piano terra
38069939xx – 37011499xx
In una giornata un po’ triste, bisognoso di conforto e gratificazione, ho deciso dopo mesi di ributtarmi nella mischia. E’ stato un rientro col botto!
Questa qua è veramente un puttanone one oone ooone.
Tracagnotta, palestratissima e con un culo enorme e duro che si innalza verso il cielo come un’opera di Calatrava. E’ inspiegabile, non si capisce proprio come sia possibile una cosa del genere, deve esserci sotto un nuovo ritrovato della chirurgia estetica: il culo strallato. Ragazzi, è davvero grande ma è pure così sodo e alto che probabilmente c’è qualche trucco nascosto. Oppure anni di palestra, come sostiene lei. Un culone superbo, niente da dire.
E poi gli addominali perfetti. Purtroppo ha il solito tatuaggio venezuelano, una specie di scarabocchio che dal ventre scollina nella gnocca. Roba da ergastolani.
Il viso non è male sebbene non più giovanissima. I lineamenti sono delicati e ha un bel sorriso. Le tette sono rifatte, manco a dirlo.
Appena entrato mi ha circuito con mille strusciamenti e con baci più o meno profondi, dei quali a fine incontro mi sarei amaramente pentito espiando il tutto in una scatarrata da guinness. Nel frattempo le sue mani si insinuavano ovunque.
La luce era veramente scarsa e non è stato possibile verificare con precisione la qualità estetica della tipa, però in compenso sentivo bene quel che mi sussurrava all’orecchio. Ha infatti snocciolato un menù coi fiocchi: tutto, tutto, tutto e, dulcis in fundo, mi ha promesso una sontuosa leccata di culo come non ne avevo mai visto prima.
Prego???
Evidentemente legge pure nel pensiero. Per non creare malintesi ho subito messo in chiaro che la lingua doveva essere tassativamente la sua ed il culo il mio. Fossi matto, non ero affatto propenso all’inversione dei compiti, perlomeno non in questo caso.
Insomma, ha deciso tutto da sola e ciò che ha promesso ha poi mantenuto.
La mia presenza è servita soltanto per trattare sul prezzo e per sborrare, passività allo stato puro. A dire il vero mi sono dato da fare nei primi cinque minuti, accanendomi sul culo: l’ho massaggiato ed aperto come un’albicocca gigante. Una goduria giocare con tutta quella carne, però bisogna evitare di avvicinare bocca e lingua, meglio fidarsi del proprio olfatto.
Lei è un po’ troppo aggressiva per i miei gusti, troppo navigata per potermi regalare un’erezione soddisfacente. Vuole mantenere il controllo totale della situazione, un atteggiamento dispotico che su di me ha l’effetto del bromuro. Sembrerà strano ma sono un tipo emotivo.
Le ho chiesto “il solito grazie”, così come si fa al bar, sollevando pure il dito. Mi sono infatti limitato ad un consueto bocca-culo-bocca per 100 fasolari; voleva che sganciassi di più a causa della famigerata leccata di culo, ma peggio per lei che ne ha fatto un vanto.
Cazzi tuoi tesoro. L’hai proposta tu e ora la fai, d'altronde chi ti ha chiesto niente?
E’ disponibile anche al bacio con lingua. Inutile sottolineare che me ne sono ben guardato dal provarci e pure per quanto riguarda lappate e ciucciate su di lei, come mia abitudine ho accuratamente preferito non approfittarne.
Il pompino è ottimo, giochi di saliva, grandi succhiate di palle e abbondante leccata di culo. Insisteva che voleva un’aggiunta per tale servizio ma una volta capito che non era aria si è messa sotto dedicandosi a questa sua stravagante passione con inaspettata generosità. Stavo per concludere lì, pronto alla grande eruzione. Come dicevo prima, è infatti molto esperta nell’orale, forse troppo e pertanto la mia consistenza ne ha risentito. Sembrava che tutto quel piacere mi avesse colto impreparato inibendo il raggiungimento di un’erezione decente; ma ormai è da tempo che l’ho capito, per me la pompa moscia equivale ad una venuta imminente. L’ho avvisata.
Non sia mai, mi ha detto. Devi farmi il culo.
E va bene, ci proverò.
E’ opportuno chiarire che la sua insistenza nel voler essere sodomizzata non dipendeva certo da chissà quale risveglio di lussuria. O almeno credo. Erano appena passati sì e no cinque minuti da quando avevo sfoderato l’uccello e nel caso di una mia precoce e tutt’altro che improbabile debacle, la tipa sapeva bene che non me ne sarei andato tanto facilmente, soprattutto senza pretendere di ritrattare gli accordi.
E dunque siamo arrivati all’inculata.
Cremina e pecorina sul bordo del letto. Digitalizzazione del buco, giusto per prendere un po’ di confidenza ed allentare la tensione muscolare, ma soprattutto per eccitare il mio attrezzo. Poi via dentro.
Le chiappe sono enormi e solide, è dunque necessario separarle, separarle e separarle, insomma bisogna saper nuotare a rana. Il rischio è quello di perdersi là in mezzo e di ridursi a fottere due pagnotte senza raggiungere la meta, cioè il buco. Durante tutte queste manovre purtroppo ho perso ulteriormente durezza, ma comunque alla fine sono entrato lo stesso, anche se un po’ barzotto.
Una volta all’interno ho preso a scoparla in modo brioso, allargandole con forza i chiapponi per gustarmi la scena: una meraviglia. Le mani traboccavano della sua ciccia soda ed il buco pulsava sotto le mie spinte, sembrava una ventosa. La cosa è andata avanti per qualche minuto poi ha iniziato a rompere che dovevo finire. Dai, dai e ridai ho perso ancora consistenza, irrimediabilmente questa volta. Una disfatta.
La scena che avevo davanti era adesso diventata grottesca. Circondato da due globi enormi e stretto dentro un buco ostile, vedevo il mio cazzetto smilzo che cercava di dimenarsi come un bruco sopra una mela, senza riuscire ad avanzare di un millimetro. Le proporzioni erano identiche, bruco-cazzo mela-culo. Ero ormai ridotto a fare gli stessi movimenti che quel simpatico invertebrato compie nel tentativo di perforare la scorza del frutto proibito. Il culone aveva avuto la meglio su di me, era lui il vincitore, tramutando la penetrazione in un esercizio ridicolo: la cappella, stretta a tenaglia dal suo buco, era prigioniera all’interno del culo, tutto il resto del pisello invece, sempre più sottile, rimaneva chiuso fuori e si allungava come un elastico che ora si tende e ora si smolla nel patetico tentativo di guadagnare terreno. Basta, meglio porre fine a quello strazio e così ho rivendicato il mio diritto alla sborrata in bocca, precedentemente pattuita.
E sborrata fu.
Eccomi di nuovo sdraiato con lei a novanta gradi tra le mie cosce, occhi negli occhi. Pompino salivato, succhiata di palle, sontuosa leccata di culo e nel mentre, non so come, sono pure riuscito a metterle due dita dentro il culo. Poi via con la mega sbroffata in bocca. Ha avuto una delicatezza quasi materna nel non abbandonarmi subito, continuando con una leggera stimolazione fatta di affettuosità palatali, fili di bava a fior di labbra e giochi di sborra.
Un’artista sensibilissima, non c’è che dire.
Poi l’addio.
Durata 15 minuti circa. Amici, forse sarà il caso che ritorni al mio letargo. Forse.
Per 150 offre il doppio shot, dice lei. Ma mica tutti i clienti saranno balenghi come me, dico io.
p.s.
Prima di iniziare ha messo un lenzuolo che pareva pulito e alla fine si è lavata la bocca, se abbia lavato pure il resto non lo so. Io invece, una volta a casa, mi sono immerso nell’amuchina.
