CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Veronica
RIFERIMENTO INTERNET: http://roma.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/la-tua-ragazza-italiana-3saj100643331
CITTA DELL'INCONTRO: Roma zona Centocelle
NAZIONALITA': italiana
ETA': 26 pressappoco
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto vere
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bbj, Rai1
SERVIZI USUFRUITI: bbj, ball-licking, 69, daty, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 30'
DESCRIZIONE FISICA: biondina di statura minuscola, seno minuscolo
ATTITUDINE: gentile, disponibile
REPERIBILITA': semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
INDEX RICERCHE : 3883772721
LA MIA RECENSIONE:
Mi piacciono i piedi delle donne, l'ho detto e ridetto, sono monotono, ma Arturone è così, prendere o lasciare. Piedi di donne curati, con unghie smaltate. Certo, ho molti pregiudizi, sono schizzinoso, devono essere come dico io, ma comunque "piedi di donne, a me!". Ciò premesso ho sondato questa ragazza non per i piedi (anche se menzionati nel suo annuncio), ma perché al telefono è stata uno spettacolo. Le pay sono delle vere deficienti al telefono, specie le straniere. Sono scazzate, fredde, sbrigative. Capisco che ricevono mille telefonate e che molti sono dei perditempo, ma non puoi stare a rispondere monosillaba o mezzabbocca con la solita frase di rito "poi quando vieni ci mettiamo d'accordo". La telefonata è importante, le parole sono importanti, il tono di voce è importante. Sudamericane minchione e scazzate, sciò. Aria. Italiane scazzate, con il timbro di voce modificato dall'eccesso di nicotina, uguale, sciò. Ecco perché Veronica. Perché è simpatica, alla mano sin dalla prima telefonata. Io pure ci metto del mio, tono piuttosto tranquillo, come se parlassi ad una amica. "Ehilà, ciao, come va? Ho letto l'annuncio, senti, ma le foto sono davvero le tue? In tal caso complimenti, sei uno spettacolo". Così, tanto da renderla duttile, qualche complimento fa sempre bene all'anima e predispone all'incontro. Mi spara il menù che per il culo sale a 100. Vabbuò, poi vediamo.
Arrivo, palazzina semi sfasciata di Centocelle, una come tante. Parcheggio comodissimo, no ascensore e salgo su a fette. Mi apre la porta questa ragazzetta che probabilmente vista in giro in strada o in un centro commerciale, non attirerebbe l'attenzione di un mio commento, non più di un "mbeh" di approvazione, del tipo "passabile". In realtà sono severo. Mi piacciono i donnoni alti, mi piace la carne (nel giusto dosaggio), mentre lei è magra e molto piccolina. Un genere quasi teen, mi verrebbe da pensare, ma tanto teen non è. Comunque è biondina con gli occhi chiari e con zero tette. Parliamo del più e del meno e intravedo (intrasento più che altro) alcune uscite di dialetto ciociaro. Parla romano, sembra di Roma, ma ogni tanto esce quel "so' 'n po' shtanga" per dire "so' 'n po' stanca". Oppure "quande volte m'è successo" anziché "quante volte".
La casa è notevolissima, un appartamento appena ristrutturato, semivuoto, col parquet ovunque ed un bagno carino e perfetto. E un buon odore di pulito.
La camera da letto è nuovissima, sembra di stare da Mondo Convenienza. Cmq mi spoglio e mi mostro nudo. Lei sorride sorniona. Sono finiti i tempi in cui quasi tutte le puttane mi domandavano che sport facessi. Porco giuda rosico troppo. Non sono propriamente un frequentatore assiduo di pay (ho passati anche anni senza andare), ma comunque fino a qualche tempo fa la domanda era sempre quella "vai in palestra? che sport fai?" ed io "no, niente, giusto calcetto ogni tanto" e loro "seeeee, bugiardo, chissà quanto tempo passi in palestra". L'avesse detto una, al massimo due, avrei pensato ad una presa in giro. Invece per anni - e dico anni - mi è capitato di sentirmelo dire da un mucchio di pay. E oggi che faccio sport per davvero (lo devo fare per la mia salute), non mi dicono un cacchio. ZERO. Mi spoglio ed è tutto normale. Normale un cazzo, rivoglio i complimenti sui miei addominali. Non si vedono pù? Niente niente? Diamine. Devono essere i miei 40 anni suonati. Rosico troppo, fanculo al tempo che passa. Baro. Pancia indietro ed indurisco gli addominali, provo a darmi un tono, ma vuoi la scarsa luce, vuoi la differenza netta di età, Veronica non mi dice niente. Ci resto male. Vabè. La butto sulla simpatia, le strappo qualche risatina e lei risponde divertita, ma è quasi come un'automa ben programmato. Forse con altri sarà più simpatica, più genuina, a me è parsa una che lo fa apposta. E lo fa per bene, 'sto mestiere, ma come dire, si nota un piglio di professionalità. E poi sarà che non mi piace e non scocca la scintilla. Qualche sera fa con amici sono stato ad un addio al celibato in un locale, dopo qualche drink ci siamo uniti a diversi tavoli di addii al nubilato, ragazzine al massimo trentenni. Ed avevo pure acchiappato un paio che avrei voluto trombarmi, ma che data la presenza di amici non potevo rimorchiare, data la mia situazione ufficiale. Così mentalmente mi ipnotizzo e penso che Veronica sia una di quelle ragazzine che potevo farmi e che mi erano scappate. Ci provo ed il risultato è buono. E perché è BUONO? Ve lo dice Arturone! E' buono perché i piedi di Veronica sono perfettamente curati. E perché porta splendide scarpe col tacco alto e col plateau colore crema di caffè. Uno schianto per i miei occhi. Da queste scarpe spuntano le dita dei piedi ed hanno uno smalto grigio chiaro, lucente, molto di classe devo dire. Lei non se le toglie ed andiamo su questo letto nuovo nuovo a baciarci e a sfiorarci. Faccio come fosse la mia fidanzata. Le bacio il collo, salgo sui lobi, dietro le orecchie, poi labbra, guance, collo di nuovo. Lei mi stringe al collo, allarga le gambe e continuiamo così finché con una mano non cerco tra le sue mutandine l'umido rivelatore. Spero che ci sia. Spero che ci sia. Spero che ci sia. C'è!!! C'è!!!! Okay, dai, le vado a genio. Si è bagnata. Continuo col genere passionale. Lei è stesa sul letto, ha il babydoll addosso, le mutandine e le scarpe. Io sono nudo. Che figata. Io nudo e lei mezza vestita. Mi arrapa. Mi indurisco e lei lo prende. Esclama un "ollalà" di cordialità e poi inizia a tirarmelo su e giù. Le bacio i piccoli seni poi scendo giù e sposto le mutandine. Spunta fuori una fighetta carina, rosa, con una peluria bionda sul pube. Inizio a leccare, è tutto okay, tutto pulito. Dati i miei 41 anni, dopo qualche esplorazione trovo il punto migliore per usare la mia esperienza. Lei mugugna, gemiti che non so decifrare, ma sti cazzi, io pago ed io godo. Non so se gode pure lei e mi interessa il giusto. Cmq vederla godere, o fingere, mi fa arrapare e quindi insisto. Dopo un po' mi alzo, lei me lo ciuccia un po' e quindi ci mettiamo al 69. Ho la mia età, so come fare il mio lavoro di leccatore, ma non è che mi ritenga chissà chi. Comunque, per farla breve, lei è autenticamente bagnata, liquidi chiari fuoriescono e mi inzuppano labbra e naso. Ad un certo punto impongo un ritmo blando e imperterrito che a lei piace, sussurra qualcosa del tipo "no, dai no, fermo" e poi ha degli scatti di brividi. Si blocca, freme e si leva dalla posizione. Mi dice "aspetta aspetta" e ancora sussulta un pochino. Mi fermo a guardarla stesa sul letto, lei si riprende un attimo. "Io non devo godere, capito? Mannaggia". "Vabbuò" dico io "ogni tanto ci vuole". Vero orgasmo o fintissimo orgasmo non so, comunque ci fermiamo un minutino. Parliamo del più e del meno, del mio lavoro, del suo, di questa sua attività recente. Poi ricominciamo e lei mi dice "mo scopiamo". Mi protegge con uno dei suoi guanti di gomma e stavolta è trombata classica che finisce con una pecos.
Anzi no. Sono maliardo. Sto per venire e mi fermo.
La giro, le tolgo le scarpe col tacco, le afferro un piedino e mi ciuccio l'alluce. Sono perfetti questi piedini, davvero bellini. Lei si toglie l'altra scarpa, mi strofina le palle, io mi sego e le vengo sui piedi (restando gommato, si intende). Smalto messo alla perfezione, penso, una rarità tra le pay. Lavatina, chiacchiere sul tempo e sulla pioggia, poi qualche accenno introspettivo. "Chissà quanti uomini strani incontri, eh?". E lei "davvero tanti, i peggio sono i vecchietti". Vado avanti incuriosito mentre mi rivesto. "Mi sono sempre chiesto in effetti come fate. Voglio dire, io non sarò un adone, ma almeno sono pulito e profumato. Prima di fare certe cose mastico pure caramelle alla menta, immagino non siano tutti così". E lei desolata "infatti a volte arrivano tipi improponibili. Li faccio lavare in bagno più volte, però non sempre si riesce a renderli presentabili. Specialmente i vecchietti. In tanti arrivano, vorrebbero fare, ma non riescono. Hai voglia a mettere mano e tirarglielo, quando non ce n'è, non ce n'è. Mi shtangano davvero tando".
Eccoci qui, al volgere della giornata. L'ultima scivolata verso la cara terra Ciociara mi fa uscire un sorriso ed una specie di simpatia per tal Veronica. O chissà come si chiama. Bacio sulle labbra e bye bye.
Non credo tornerò, lei è carina, per qualcuno forse è il tipo adatto, ma per me il suo lato migliore sono gli occhi ed i piedi, peraltro troppo piccoli per i miei gusti. Sono carini e curati, ma troppo perbene. Diversamente non so spiegare, perché tanto è tutto frutto della mia mente. Vedete, io cerco cose differenti in questi incontri, devono esaudire i miei desideri contrastanti e volubili. Cercavo piedi più lunghi, lei porterà una 36 e mezzo a dire tanto. Cercavo tette grandi, lei ha una seconda ad essere generosi. Cercavo una ninfomane ed ho trovato una perfetta e bravissima attrice. Partecipativa, carina, dolce, con tanto di bacio alla francese quanto volete, ma professionale in qualche modo. La voglio zoccola, sfrontata, alla mano, con i piedi sexy e che mi faccia sentire voluto. Arturone è così, ma magari a qualcuno questa rece servirà a farsi un'idea. Ad maiora.
NOME INSERZIONISTA: Veronica
RIFERIMENTO INTERNET: http://roma.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/la-tua-ragazza-italiana-3saj100643331
CITTA DELL'INCONTRO: Roma zona Centocelle
NAZIONALITA': italiana
ETA': 26 pressappoco
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto vere
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bbj, Rai1
SERVIZI USUFRUITI: bbj, ball-licking, 69, daty, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 30'
DESCRIZIONE FISICA: biondina di statura minuscola, seno minuscolo
ATTITUDINE: gentile, disponibile
REPERIBILITA': semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
INDEX RICERCHE : 3883772721
LA MIA RECENSIONE:
Mi piacciono i piedi delle donne, l'ho detto e ridetto, sono monotono, ma Arturone è così, prendere o lasciare. Piedi di donne curati, con unghie smaltate. Certo, ho molti pregiudizi, sono schizzinoso, devono essere come dico io, ma comunque "piedi di donne, a me!". Ciò premesso ho sondato questa ragazza non per i piedi (anche se menzionati nel suo annuncio), ma perché al telefono è stata uno spettacolo. Le pay sono delle vere deficienti al telefono, specie le straniere. Sono scazzate, fredde, sbrigative. Capisco che ricevono mille telefonate e che molti sono dei perditempo, ma non puoi stare a rispondere monosillaba o mezzabbocca con la solita frase di rito "poi quando vieni ci mettiamo d'accordo". La telefonata è importante, le parole sono importanti, il tono di voce è importante. Sudamericane minchione e scazzate, sciò. Aria. Italiane scazzate, con il timbro di voce modificato dall'eccesso di nicotina, uguale, sciò. Ecco perché Veronica. Perché è simpatica, alla mano sin dalla prima telefonata. Io pure ci metto del mio, tono piuttosto tranquillo, come se parlassi ad una amica. "Ehilà, ciao, come va? Ho letto l'annuncio, senti, ma le foto sono davvero le tue? In tal caso complimenti, sei uno spettacolo". Così, tanto da renderla duttile, qualche complimento fa sempre bene all'anima e predispone all'incontro. Mi spara il menù che per il culo sale a 100. Vabbuò, poi vediamo.
Arrivo, palazzina semi sfasciata di Centocelle, una come tante. Parcheggio comodissimo, no ascensore e salgo su a fette. Mi apre la porta questa ragazzetta che probabilmente vista in giro in strada o in un centro commerciale, non attirerebbe l'attenzione di un mio commento, non più di un "mbeh" di approvazione, del tipo "passabile". In realtà sono severo. Mi piacciono i donnoni alti, mi piace la carne (nel giusto dosaggio), mentre lei è magra e molto piccolina. Un genere quasi teen, mi verrebbe da pensare, ma tanto teen non è. Comunque è biondina con gli occhi chiari e con zero tette. Parliamo del più e del meno e intravedo (intrasento più che altro) alcune uscite di dialetto ciociaro. Parla romano, sembra di Roma, ma ogni tanto esce quel "so' 'n po' shtanga" per dire "so' 'n po' stanca". Oppure "quande volte m'è successo" anziché "quante volte".
La casa è notevolissima, un appartamento appena ristrutturato, semivuoto, col parquet ovunque ed un bagno carino e perfetto. E un buon odore di pulito.
La camera da letto è nuovissima, sembra di stare da Mondo Convenienza. Cmq mi spoglio e mi mostro nudo. Lei sorride sorniona. Sono finiti i tempi in cui quasi tutte le puttane mi domandavano che sport facessi. Porco giuda rosico troppo. Non sono propriamente un frequentatore assiduo di pay (ho passati anche anni senza andare), ma comunque fino a qualche tempo fa la domanda era sempre quella "vai in palestra? che sport fai?" ed io "no, niente, giusto calcetto ogni tanto" e loro "seeeee, bugiardo, chissà quanto tempo passi in palestra". L'avesse detto una, al massimo due, avrei pensato ad una presa in giro. Invece per anni - e dico anni - mi è capitato di sentirmelo dire da un mucchio di pay. E oggi che faccio sport per davvero (lo devo fare per la mia salute), non mi dicono un cacchio. ZERO. Mi spoglio ed è tutto normale. Normale un cazzo, rivoglio i complimenti sui miei addominali. Non si vedono pù? Niente niente? Diamine. Devono essere i miei 40 anni suonati. Rosico troppo, fanculo al tempo che passa. Baro. Pancia indietro ed indurisco gli addominali, provo a darmi un tono, ma vuoi la scarsa luce, vuoi la differenza netta di età, Veronica non mi dice niente. Ci resto male. Vabè. La butto sulla simpatia, le strappo qualche risatina e lei risponde divertita, ma è quasi come un'automa ben programmato. Forse con altri sarà più simpatica, più genuina, a me è parsa una che lo fa apposta. E lo fa per bene, 'sto mestiere, ma come dire, si nota un piglio di professionalità. E poi sarà che non mi piace e non scocca la scintilla. Qualche sera fa con amici sono stato ad un addio al celibato in un locale, dopo qualche drink ci siamo uniti a diversi tavoli di addii al nubilato, ragazzine al massimo trentenni. Ed avevo pure acchiappato un paio che avrei voluto trombarmi, ma che data la presenza di amici non potevo rimorchiare, data la mia situazione ufficiale. Così mentalmente mi ipnotizzo e penso che Veronica sia una di quelle ragazzine che potevo farmi e che mi erano scappate. Ci provo ed il risultato è buono. E perché è BUONO? Ve lo dice Arturone! E' buono perché i piedi di Veronica sono perfettamente curati. E perché porta splendide scarpe col tacco alto e col plateau colore crema di caffè. Uno schianto per i miei occhi. Da queste scarpe spuntano le dita dei piedi ed hanno uno smalto grigio chiaro, lucente, molto di classe devo dire. Lei non se le toglie ed andiamo su questo letto nuovo nuovo a baciarci e a sfiorarci. Faccio come fosse la mia fidanzata. Le bacio il collo, salgo sui lobi, dietro le orecchie, poi labbra, guance, collo di nuovo. Lei mi stringe al collo, allarga le gambe e continuiamo così finché con una mano non cerco tra le sue mutandine l'umido rivelatore. Spero che ci sia. Spero che ci sia. Spero che ci sia. C'è!!! C'è!!!! Okay, dai, le vado a genio. Si è bagnata. Continuo col genere passionale. Lei è stesa sul letto, ha il babydoll addosso, le mutandine e le scarpe. Io sono nudo. Che figata. Io nudo e lei mezza vestita. Mi arrapa. Mi indurisco e lei lo prende. Esclama un "ollalà" di cordialità e poi inizia a tirarmelo su e giù. Le bacio i piccoli seni poi scendo giù e sposto le mutandine. Spunta fuori una fighetta carina, rosa, con una peluria bionda sul pube. Inizio a leccare, è tutto okay, tutto pulito. Dati i miei 41 anni, dopo qualche esplorazione trovo il punto migliore per usare la mia esperienza. Lei mugugna, gemiti che non so decifrare, ma sti cazzi, io pago ed io godo. Non so se gode pure lei e mi interessa il giusto. Cmq vederla godere, o fingere, mi fa arrapare e quindi insisto. Dopo un po' mi alzo, lei me lo ciuccia un po' e quindi ci mettiamo al 69. Ho la mia età, so come fare il mio lavoro di leccatore, ma non è che mi ritenga chissà chi. Comunque, per farla breve, lei è autenticamente bagnata, liquidi chiari fuoriescono e mi inzuppano labbra e naso. Ad un certo punto impongo un ritmo blando e imperterrito che a lei piace, sussurra qualcosa del tipo "no, dai no, fermo" e poi ha degli scatti di brividi. Si blocca, freme e si leva dalla posizione. Mi dice "aspetta aspetta" e ancora sussulta un pochino. Mi fermo a guardarla stesa sul letto, lei si riprende un attimo. "Io non devo godere, capito? Mannaggia". "Vabbuò" dico io "ogni tanto ci vuole". Vero orgasmo o fintissimo orgasmo non so, comunque ci fermiamo un minutino. Parliamo del più e del meno, del mio lavoro, del suo, di questa sua attività recente. Poi ricominciamo e lei mi dice "mo scopiamo". Mi protegge con uno dei suoi guanti di gomma e stavolta è trombata classica che finisce con una pecos.
Anzi no. Sono maliardo. Sto per venire e mi fermo.
La giro, le tolgo le scarpe col tacco, le afferro un piedino e mi ciuccio l'alluce. Sono perfetti questi piedini, davvero bellini. Lei si toglie l'altra scarpa, mi strofina le palle, io mi sego e le vengo sui piedi (restando gommato, si intende). Smalto messo alla perfezione, penso, una rarità tra le pay. Lavatina, chiacchiere sul tempo e sulla pioggia, poi qualche accenno introspettivo. "Chissà quanti uomini strani incontri, eh?". E lei "davvero tanti, i peggio sono i vecchietti". Vado avanti incuriosito mentre mi rivesto. "Mi sono sempre chiesto in effetti come fate. Voglio dire, io non sarò un adone, ma almeno sono pulito e profumato. Prima di fare certe cose mastico pure caramelle alla menta, immagino non siano tutti così". E lei desolata "infatti a volte arrivano tipi improponibili. Li faccio lavare in bagno più volte, però non sempre si riesce a renderli presentabili. Specialmente i vecchietti. In tanti arrivano, vorrebbero fare, ma non riescono. Hai voglia a mettere mano e tirarglielo, quando non ce n'è, non ce n'è. Mi shtangano davvero tando".
Eccoci qui, al volgere della giornata. L'ultima scivolata verso la cara terra Ciociara mi fa uscire un sorriso ed una specie di simpatia per tal Veronica. O chissà come si chiama. Bacio sulle labbra e bye bye.
Non credo tornerò, lei è carina, per qualcuno forse è il tipo adatto, ma per me il suo lato migliore sono gli occhi ed i piedi, peraltro troppo piccoli per i miei gusti. Sono carini e curati, ma troppo perbene. Diversamente non so spiegare, perché tanto è tutto frutto della mia mente. Vedete, io cerco cose differenti in questi incontri, devono esaudire i miei desideri contrastanti e volubili. Cercavo piedi più lunghi, lei porterà una 36 e mezzo a dire tanto. Cercavo tette grandi, lei ha una seconda ad essere generosi. Cercavo una ninfomane ed ho trovato una perfetta e bravissima attrice. Partecipativa, carina, dolce, con tanto di bacio alla francese quanto volete, ma professionale in qualche modo. La voglio zoccola, sfrontata, alla mano, con i piedi sexy e che mi faccia sentire voluto. Arturone è così, ma magari a qualcuno questa rece servirà a farsi un'idea. Ad maiora.