NOME INSERZIONISTA: Veronica
RIFERIMENTO INTERNET: http://escortinn.org/Girl-Vicenza-ItAC0958.php
http://vicenza.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/new-new-new-veronica-h8ys47914614
CITTA DELL'INCONTRO: Vicenza nord
NAZIONALITA': sedicente inglese, :sarcastic_hand:
ETA': dichiara 23, direi non più di 25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: fotostatica rispetto al viso, e' assolutamente lei. Quanto al fisico, le foto sono un po' fuorvianti sul piano dimensionale
SERVIZI OFFERTI: basali bj,rai1 e, credo, fk. Disponibili rai2, daty e mi pare anche bbj, con sovrapprezzo
SERVIZI USUFRUITI: bj, rai1 e fk
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 35 min
DESCRIZIONE FISICA: bel viso e begli occhi, esattamente come in foto. Fisico dirompente.
ATTITUDINE: impattante, effusiva, tendenza istrionico-dominate, solida impostazione professionale appannata da gozzoviglie contingenti
REPERIBILITA': ottima e..abbondante
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: un paio di gradini al portone condominiale, poi disponibilità di ascensore al piano
INDEX RICERCHE: 32912645xx
Era quel viso che volevo. Affacciarmi all'orizzonte boreale del suo sguardo. E perdermi nel chiarore tenue della sua carnagione morbida.
Il viso, al secondo piano di una palazzina defilata, l'ho trovato. Identico. Anzi, ancor più terso che negli scatti migliori degli annunci. Il chiarore carnale pure. La morbidezza..tanta. Abbondante. Troppa.
Perché e' questo che ti fa vacillare, quando lei appare e si staglia dietro la porta, sotto il sorriso aperto e lo sguardo troiesco. Ti disorienta l'impattanza dimensionale. La fisicita' imponente.
Tu la vedi nelle foto e metti in conto di esulare, anche un bel po', dal canone velinico. La guardi ritratta nella posa più ginnica, li' dove e' assisa sul piccolo como', e ti adegui, prefigurandoli, alla coscia rotonda e al bicipite robusto. Ma non immagini che il como' e' in realta' una maxi cassettiera. Ampia, robusta. E lei, di conseguenza, e' ancora più maxi. E ancora più robusta.
Sia chiaro. Va dichiarato in premessa che talora non mi dispiace onorare il culto ancestrale e primitivo della curva femminile. Tollero,a volte, per curiosita', tanto per cambiare, quel po' di adipe in più, nei punti giusti. Sara' che io sono di fisico asciutto e longilineo, ma a volte mi arride l'idea di un po' di morbidezza. Ad attenuare gli attriti. Per l'esultanza delle forme. E a compensare lo spigolo.
Ma lei e' davvero tanta. Con i tacchi quasi mi raggiunge in quota. Dalle parti dell' 1,85. Poco male, direte, una bella valchiria dallo sguardo maialo. Si', ma non sono le verticali, le longitudinali a disorientare, bensi' le sue circonferenze, le latitudini. Nel suo bacino, il mio ci potrebbe stare comodamente tre volte. La coscia, una colonna portante. Il culo.. Il culo, un mondo intero. Anzi, un mappamondo da salone rinascimentale.
Eppure quel gran macchinario monumentale del suo corpo, ostentato con fiera sicurezza e sormontato da quel viso, mi ha convinto. Avvinto. Infine, vinto.
La seguo, cosi', verso l'aria condizionata della camera, sgomento e rapito per quel sistema di tensioni e trazioni che si dirama a partire dalla linea mediana della vita, stretta in un bustino, teso allo spasimo, che fa pendant con le calze a rete un po' retro'.
Brevi convenevoli. Si autodichiara suddita bitannica (!). Non riesco a dissimulare un sorriso ironico. Lei coglie, ma sta al gioco. Scalo l'onorario da 70 a 50, come premio di incoraggiamento, ed iniziamo il match.
Lei rivela subito un'indole volitiva e determinata. Si vede che e' di scuola navigata e di solida preparazione tecnica. Mi fissa, torbida, dritta negli occhi, sempre piu' vicina, quasi addosso, mentre, in basso, le sue mani mi slacciano la patta e afferrano l'attrezzo già reso turgido dal magnetismo del suo sguardo. Ne apprezza le dimensioni, con mugolii di approvazione, e si abbassa per titillare l'asta con colpetti di lingua, che non trascurano le palle.
Si rialza. Io mi sbottono e lei mi sfila d'imperio la camicia. Poi indietreggia e mi lascia completare l'opera. Mi guarda compiaciuta, si volta e inizia a camminare per l'ampia stanza ordinata. Il suo deambulare e' epico. La falcata poderosa mette a rischio il parquet e a dura prova la tenuta del tacco filiforme. Ogni passo e' una sfida ai limiti fisici dell'impiantito.
Si riavvicina, mi gomma, si inginocchia ed inizia un bj ben modulato, con alternanza di sguardi provocanti.
Intensi minuti di tregua. Ma la colluttazione incombe. Inesorabilmente si rialza, ancorandosi al mio uccello, che a stento resiste e la sorregge. Eccola di nuovo ad un palmo dal mio viso, l'alito non e' freschissimo. Non mi lascia il tempo per una decodifica olfattiva e mi preme col petto verso il letto, mi induce a stendermi e poi, senza pieta', mi strapiomba addosso. Sono quasi tramortito. Per un attimo mi manca il respiro. Reagisco. Lei punta i gomiti. Si solleva. Riprendo a respirare.
Si struscia, intanto, li' in basso, intimità contro intimità. Si riabbassa col busto, mi bacia il petto, il collo. Ma mi pianta le mani sui bicipiti superiori. E mi trovo di nuovo a sostenere tutto il suo peso, che quasi mi blocca la circolazione. Intanto, di sotto, con mossa abile e insospettata agilità, repentinamente si impala e mi accoglie. La copula inizia lenta, imbrigliata dalla massa inerziale. Siamo di nuovo viso a viso. Mi sfiora le guance, le labbra, s'avventura in un fk. Ma, ahime', ora avverto distintamente il suo alito, in cui si frammischiano recenti trascorsi a base di birra, altri alcolici, pesanti fritture. Che giustificano il suo sguardo, insinuante ma dilatato e vago.
Peccato. Il viso mi suscitava un certo interesse esplorativo, ma ormai cerco di eludere il fk e tento di rovesciarla di lato, per prendere le redini della situazione. Senza la sua collaborazione sarebbe stato forse impossibile. Per fortuna mi asseconda e mi ritrovo padrone del gioco. O quasi. Dopo un po' di pompate, mi propone un cambio di posizione e si dispone di tergo.
Il panorama da' le vertigini. Da bulimia chiappale definitiva. Il culo e' enorme. Compatto ma imponente. Sviluppa una volumetria almeno doppia rispetto a ciò che le foto lasciano intuire.
Ebbro di tanta abbondanza, tra suggestioni e reminiscenze trigonometriche, rappresentazioni ideali di geometria solida, mi dilungo ancora un po' ma infine termino nel gommino, abbrancato, come un naufrago, alla sua terza di tette. Non tonicissima, peraltro.
Mi riprendo. Abluzioni, chiacchiere, vestizioni. E, infine, guadagno l'uscita. Verso l'aria della sera inoltrata. Esalando, sulla soglia, quasi un ruttino. Per tanta, turbinosa, travolgente indigestione.
RIFERIMENTO INTERNET: http://escortinn.org/Girl-Vicenza-ItAC0958.php
http://vicenza.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/new-new-new-veronica-h8ys47914614
CITTA DELL'INCONTRO: Vicenza nord
NAZIONALITA': sedicente inglese, :sarcastic_hand:
ETA': dichiara 23, direi non più di 25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: fotostatica rispetto al viso, e' assolutamente lei. Quanto al fisico, le foto sono un po' fuorvianti sul piano dimensionale
SERVIZI OFFERTI: basali bj,rai1 e, credo, fk. Disponibili rai2, daty e mi pare anche bbj, con sovrapprezzo
SERVIZI USUFRUITI: bj, rai1 e fk
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 35 min
DESCRIZIONE FISICA: bel viso e begli occhi, esattamente come in foto. Fisico dirompente.
ATTITUDINE: impattante, effusiva, tendenza istrionico-dominate, solida impostazione professionale appannata da gozzoviglie contingenti
REPERIBILITA': ottima e..abbondante
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: un paio di gradini al portone condominiale, poi disponibilità di ascensore al piano
INDEX RICERCHE: 32912645xx
Era quel viso che volevo. Affacciarmi all'orizzonte boreale del suo sguardo. E perdermi nel chiarore tenue della sua carnagione morbida.
Il viso, al secondo piano di una palazzina defilata, l'ho trovato. Identico. Anzi, ancor più terso che negli scatti migliori degli annunci. Il chiarore carnale pure. La morbidezza..tanta. Abbondante. Troppa.
Perché e' questo che ti fa vacillare, quando lei appare e si staglia dietro la porta, sotto il sorriso aperto e lo sguardo troiesco. Ti disorienta l'impattanza dimensionale. La fisicita' imponente.
Tu la vedi nelle foto e metti in conto di esulare, anche un bel po', dal canone velinico. La guardi ritratta nella posa più ginnica, li' dove e' assisa sul piccolo como', e ti adegui, prefigurandoli, alla coscia rotonda e al bicipite robusto. Ma non immagini che il como' e' in realta' una maxi cassettiera. Ampia, robusta. E lei, di conseguenza, e' ancora più maxi. E ancora più robusta.
Sia chiaro. Va dichiarato in premessa che talora non mi dispiace onorare il culto ancestrale e primitivo della curva femminile. Tollero,a volte, per curiosita', tanto per cambiare, quel po' di adipe in più, nei punti giusti. Sara' che io sono di fisico asciutto e longilineo, ma a volte mi arride l'idea di un po' di morbidezza. Ad attenuare gli attriti. Per l'esultanza delle forme. E a compensare lo spigolo.
Ma lei e' davvero tanta. Con i tacchi quasi mi raggiunge in quota. Dalle parti dell' 1,85. Poco male, direte, una bella valchiria dallo sguardo maialo. Si', ma non sono le verticali, le longitudinali a disorientare, bensi' le sue circonferenze, le latitudini. Nel suo bacino, il mio ci potrebbe stare comodamente tre volte. La coscia, una colonna portante. Il culo.. Il culo, un mondo intero. Anzi, un mappamondo da salone rinascimentale.
Eppure quel gran macchinario monumentale del suo corpo, ostentato con fiera sicurezza e sormontato da quel viso, mi ha convinto. Avvinto. Infine, vinto.
La seguo, cosi', verso l'aria condizionata della camera, sgomento e rapito per quel sistema di tensioni e trazioni che si dirama a partire dalla linea mediana della vita, stretta in un bustino, teso allo spasimo, che fa pendant con le calze a rete un po' retro'.
Brevi convenevoli. Si autodichiara suddita bitannica (!). Non riesco a dissimulare un sorriso ironico. Lei coglie, ma sta al gioco. Scalo l'onorario da 70 a 50, come premio di incoraggiamento, ed iniziamo il match.
Lei rivela subito un'indole volitiva e determinata. Si vede che e' di scuola navigata e di solida preparazione tecnica. Mi fissa, torbida, dritta negli occhi, sempre piu' vicina, quasi addosso, mentre, in basso, le sue mani mi slacciano la patta e afferrano l'attrezzo già reso turgido dal magnetismo del suo sguardo. Ne apprezza le dimensioni, con mugolii di approvazione, e si abbassa per titillare l'asta con colpetti di lingua, che non trascurano le palle.
Si rialza. Io mi sbottono e lei mi sfila d'imperio la camicia. Poi indietreggia e mi lascia completare l'opera. Mi guarda compiaciuta, si volta e inizia a camminare per l'ampia stanza ordinata. Il suo deambulare e' epico. La falcata poderosa mette a rischio il parquet e a dura prova la tenuta del tacco filiforme. Ogni passo e' una sfida ai limiti fisici dell'impiantito.
Si riavvicina, mi gomma, si inginocchia ed inizia un bj ben modulato, con alternanza di sguardi provocanti.
Intensi minuti di tregua. Ma la colluttazione incombe. Inesorabilmente si rialza, ancorandosi al mio uccello, che a stento resiste e la sorregge. Eccola di nuovo ad un palmo dal mio viso, l'alito non e' freschissimo. Non mi lascia il tempo per una decodifica olfattiva e mi preme col petto verso il letto, mi induce a stendermi e poi, senza pieta', mi strapiomba addosso. Sono quasi tramortito. Per un attimo mi manca il respiro. Reagisco. Lei punta i gomiti. Si solleva. Riprendo a respirare.
Si struscia, intanto, li' in basso, intimità contro intimità. Si riabbassa col busto, mi bacia il petto, il collo. Ma mi pianta le mani sui bicipiti superiori. E mi trovo di nuovo a sostenere tutto il suo peso, che quasi mi blocca la circolazione. Intanto, di sotto, con mossa abile e insospettata agilità, repentinamente si impala e mi accoglie. La copula inizia lenta, imbrigliata dalla massa inerziale. Siamo di nuovo viso a viso. Mi sfiora le guance, le labbra, s'avventura in un fk. Ma, ahime', ora avverto distintamente il suo alito, in cui si frammischiano recenti trascorsi a base di birra, altri alcolici, pesanti fritture. Che giustificano il suo sguardo, insinuante ma dilatato e vago.
Peccato. Il viso mi suscitava un certo interesse esplorativo, ma ormai cerco di eludere il fk e tento di rovesciarla di lato, per prendere le redini della situazione. Senza la sua collaborazione sarebbe stato forse impossibile. Per fortuna mi asseconda e mi ritrovo padrone del gioco. O quasi. Dopo un po' di pompate, mi propone un cambio di posizione e si dispone di tergo.
Il panorama da' le vertigini. Da bulimia chiappale definitiva. Il culo e' enorme. Compatto ma imponente. Sviluppa una volumetria almeno doppia rispetto a ciò che le foto lasciano intuire.
Ebbro di tanta abbondanza, tra suggestioni e reminiscenze trigonometriche, rappresentazioni ideali di geometria solida, mi dilungo ancora un po' ma infine termino nel gommino, abbrancato, come un naufrago, alla sua terza di tette. Non tonicissima, peraltro.
Mi riprendo. Abluzioni, chiacchiere, vestizioni. E, infine, guadagno l'uscita. Verso l'aria della sera inoltrata. Esalando, sulla soglia, quasi un ruttino. Per tanta, turbinosa, travolgente indigestione.