CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Victoria
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/VICTORIA TOP-43324?from=regular_list
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Russa
ETA': 22
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK, Daty, BJ o BBJ, Rai1, Rai2 (+50), Cob, Cim, Cif (+50)
SERVIZI USUFRUITI: FK, Daty, BBJ, Rai1 e Rai2
COMPENSO RICHIESTO: 150
COMPENSO CONCORDATO: 150
DURATA DELL'INCONTRO: Una buona mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Alta sul metro e settanta scarso, castano chiara, poco seno, bei lineamenti
ATTITUDINE: Più che ottima (molto gfe, molto pse)
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Due gradini (uno del portone e uno della porta)
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32995113xx
LA MIA RECENSIONE: Prendo l’autostrada e vado. Passo gallerie e stazioni di servizio e uscite e città come ho fatto e rifatto decine di volte in questi mesi da Caino: il gard-rail che ogni volta quasi sfioro passando rasente in accelerazione all’uscita della galleria all’altezza di Gazzi, le case a schiera a San Filippo, che prendono tutta una collina, il cimitero sul fianco dell’autostrada dalle parti di Roccalumera, le sedie e la sdraio e il tavolino vicino una cisterna dell’acqua, sopra la parete della strada, come una sorta di belvedere sul nulla, da qualche parte, non ricordo in che punto (tra Roccalumera e Taormina). Mi covo la rottura di balle, dentro, la bile. Céline ha detto che l’odio, quello vero, viene dal profondo, e si sbagliava mica. La vita troia.
È arrivato al casello di Catania che decido di fare una chiamata e passare un po’ di tempo in santa pace, dopo le rotture di cazzo bibliche della settimana. La scelta non è difficile.
Si trova in una traversa di viale Vittorio Veneto. L’appartamento è pulito e molto ben fatto, molto attento al design. Stencil ai muri, la tenda che fa molto Mazen Kerbaj. È una bella ragazza, alta sul metro e sessantacinque-metro e settanta, castano-bionda, leggermente riccia. Ha un bel volto, un bel sorriso. Poco seno e fianchi leggermente ampi. Mi fa accomodare, indossa solo dell’intimo nero.
Pago il cucuzzario, chiedo di usare il bagno (pulitissimo e con creme e profumi di tutti i tipi sul lavello), ci spogliamo. Si mette subito sdraiata sul letto, a pancia in giù, i piedi alzati tirati indietro nella posa classica di una pinup. Guardarla così mi fa inalberare in un secondo, senza bisogno di alcunché. Le accarezzo la nuca, la bacio, lei apre la bocca, caccia fuori la lunga. Limoniamo un po’, poi le bacio la guancia, il collo, la schiena. Scendo giù, le bacio le natiche, gliele allargo leggermente, vedo quel capolavoro di buco di buco. Mi fiondo sulla fica ad uso formichiere. È un fichino bello piccolo, rasato. Me lo lecco da cima a fondo. Ci diamo il cambio, comincia a succhiarlo. Va su e giù, senza mani, s’affonda, poi si mette a segarlo, smette, l’insaliva, ricomincia. Tutto ottimo. M’incappuccia, mi sale sopra, comincia a cavalcarmi. Continuiamo a baciarci come forsennati. Poi cambiamo, senza che dica niente si unge il buchetto, c’entro, l’insifono, prima a pecora, poi con lei sdraiata sulla schiena, le gambe sollevate. Dopo una decina di minuti circa di un’inculata da oro olimpico me ne vengo nel gommino, m’abbraccia, farfuglio un Karasciò. Ride. Mentre ci rivestiamo mi chiede se voglio dell’acqua, le rispondo di sì, va nell’altra stanza e nulla. Se ne dimentica nel giro di trenta secondi. M’accompagna alla porta.
Il semaforo diventa verde,sgomma, clacsona le auto davanti, condendo tutto con sonore bestemmie. E io son lì, commosso quasi. In lui rivedo me. Applaudo, lo incito. «Vai così... vieni con me nel lato oscuro della forza!» Batto le mani contro il volante della tedmobile al ritmo di: L’accettiamo uno di noi! Uno di noi!..
NOME INSERZIONISTA: Victoria
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/VICTORIA TOP-43324?from=regular_list
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Russa
ETA': 22
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK, Daty, BJ o BBJ, Rai1, Rai2 (+50), Cob, Cim, Cif (+50)
SERVIZI USUFRUITI: FK, Daty, BBJ, Rai1 e Rai2
COMPENSO RICHIESTO: 150
COMPENSO CONCORDATO: 150
DURATA DELL'INCONTRO: Una buona mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Alta sul metro e settanta scarso, castano chiara, poco seno, bei lineamenti
ATTITUDINE: Più che ottima (molto gfe, molto pse)
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Due gradini (uno del portone e uno della porta)
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32995113xx
LA MIA RECENSIONE: Prendo l’autostrada e vado. Passo gallerie e stazioni di servizio e uscite e città come ho fatto e rifatto decine di volte in questi mesi da Caino: il gard-rail che ogni volta quasi sfioro passando rasente in accelerazione all’uscita della galleria all’altezza di Gazzi, le case a schiera a San Filippo, che prendono tutta una collina, il cimitero sul fianco dell’autostrada dalle parti di Roccalumera, le sedie e la sdraio e il tavolino vicino una cisterna dell’acqua, sopra la parete della strada, come una sorta di belvedere sul nulla, da qualche parte, non ricordo in che punto (tra Roccalumera e Taormina). Mi covo la rottura di balle, dentro, la bile. Céline ha detto che l’odio, quello vero, viene dal profondo, e si sbagliava mica. La vita troia.
È arrivato al casello di Catania che decido di fare una chiamata e passare un po’ di tempo in santa pace, dopo le rotture di cazzo bibliche della settimana. La scelta non è difficile.
Si trova in una traversa di viale Vittorio Veneto. L’appartamento è pulito e molto ben fatto, molto attento al design. Stencil ai muri, la tenda che fa molto Mazen Kerbaj. È una bella ragazza, alta sul metro e sessantacinque-metro e settanta, castano-bionda, leggermente riccia. Ha un bel volto, un bel sorriso. Poco seno e fianchi leggermente ampi. Mi fa accomodare, indossa solo dell’intimo nero.
Pago il cucuzzario, chiedo di usare il bagno (pulitissimo e con creme e profumi di tutti i tipi sul lavello), ci spogliamo. Si mette subito sdraiata sul letto, a pancia in giù, i piedi alzati tirati indietro nella posa classica di una pinup. Guardarla così mi fa inalberare in un secondo, senza bisogno di alcunché. Le accarezzo la nuca, la bacio, lei apre la bocca, caccia fuori la lunga. Limoniamo un po’, poi le bacio la guancia, il collo, la schiena. Scendo giù, le bacio le natiche, gliele allargo leggermente, vedo quel capolavoro di buco di buco. Mi fiondo sulla fica ad uso formichiere. È un fichino bello piccolo, rasato. Me lo lecco da cima a fondo. Ci diamo il cambio, comincia a succhiarlo. Va su e giù, senza mani, s’affonda, poi si mette a segarlo, smette, l’insaliva, ricomincia. Tutto ottimo. M’incappuccia, mi sale sopra, comincia a cavalcarmi. Continuiamo a baciarci come forsennati. Poi cambiamo, senza che dica niente si unge il buchetto, c’entro, l’insifono, prima a pecora, poi con lei sdraiata sulla schiena, le gambe sollevate. Dopo una decina di minuti circa di un’inculata da oro olimpico me ne vengo nel gommino, m’abbraccia, farfuglio un Karasciò. Ride. Mentre ci rivestiamo mi chiede se voglio dell’acqua, le rispondo di sì, va nell’altra stanza e nulla. Se ne dimentica nel giro di trenta secondi. M’accompagna alla porta.
*
Son lì che me ne torno a casa, quindi. Faccio un giro così largo che nemmeno il più fetente tassista sotto crack avrebbe mai fatto. Capito dalle parti del tribunale, becco il semaforo rosso, come sempre. D’un tratto ecco che sento uno sbraitare, incazzato peggio d’un Rancotte. Non è che parla a voce alta, proprio si sgola. È una iena. E potete credermi, O fratelli, in un attimo mi è tornato il buonumore. In lui ho trovato l’eletto. Un maestro d’incazzature. Son uno che sbraita come un Caino anch’io, al volante, ma tendo a far rimanere tutto dentro l’abitacolo. Maledico l’urbi e l’orbi tra me e me. Lui no, se ne fotteva alla grande. Anche l’ultimo stronzo in fila alla coda poteva sentirlo. E continuava. Sembrava il figlio di Satana. Non si capacitava di quanto fosse stronzo l’altro tizio al telefono, così incredibilmente escremento, così putricola, il più infame degli infami. Le vene gli si gonfiavano sul collo, diventava paonazzo. «Sei... la solita... merda!» se ne usciva. Che l’altro capisse bene. Glielo scandiva. Gli faceva lo spelling.
Il semaforo diventa verde,sgomma, clacsona le auto davanti, condendo tutto con sonore bestemmie. E io son lì, commosso quasi. In lui rivedo me. Applaudo, lo incito. «Vai così... vieni con me nel lato oscuro della forza!» Batto le mani contro il volante della tedmobile al ritmo di: L’accettiamo uno di noi! Uno di noi!..