Titolo: “IL GRANCHIO BLU e ALTRE PICCOLE OSSERVAZIONI”
Sottotitolo: Osservazioni amichevoli e prive di interessi occulti per neofiti e per tutti gli altri.
Zona geografica di interesse: Carinzia ed in particolare il locale Wellcum.
Autore Cobracan
Sottotitolo: Osservazioni amichevoli e prive di interessi occulti per neofiti e per tutti gli altri.
Zona geografica di interesse: Carinzia ed in particolare il locale Wellcum.
Autore Cobracan
Buongiorno a tutti,
premetto che non si tratta di una recensione e non saprei esattamente dove inserirla, ma avendo elaborato alcune riflessioni in merito alle ultime pagine del thread “Wellcum”, penso stia bene nella sezione Austria.
Come da sempre sostengo, nessuno di noi è un unico nel mondo, in un modo o in un altro siamo sempre in simbiosi, e se l’equilibrio viene meno, poi accadono disastri e dissapori, che spesso derivano dalla mala interpretazione (ma non sempre), soprattutto perché si parte da presupposti diversi.
Le donne nei locali non sono le nostre dominatrici (a meno che non vi piaccia il genere), ma ci dobbiamo rapportare con loro alla pari, in un rapporto “do ut des” professionale, sentimenti e simpatie possono venire nel tempo, ma sempre e comunque bisogna partire dall’equità, quando uno dei due resta sbilanciato, meglio cambiare passo e andare oltre.
Vedo che è venuto meno un sano spirito critico, nel giudicare in modo oggettivo i fatti e come ci si deve relazionare con il prossimo (senza prese in giro, senza autoritarismi, senza offese, senza raggirare i nuovi arrivati).
Il discorso è molto ampio, perché non si rivolge solo alle persone che scrivono (o leggono) su questo Forum, ma si rivolge anche a tutto un ecosistema del locale, che è fatto dalle ragazze, dai gestori del locale, e da noi che, fondamentalmente, saremmo la linfa vitale dello stesso in quanto clienti.
Spirito critico in senso buono, perchè se le critiche da un lato devono essere accettate, in quanto funzionali ad un miglior rendimento dei servizi, dall’altra non devono avere carattere negativo, nell’instillare nervosismi o per colpire la determinata persona (o anche l’aver timore di scrivere qualcosa). Ricordandosi sempre che in forma scritta è un attimo essere male interpretati, anche quando si hanno buone intenzioni, ed il litigio sterile non porta a nulla.
Ultimamente è venuta meno la regola clientocentrica del mondo e dei locali, sempre più spesso leggo di nuovi clienti neofiti che escono dal locale Wellcum scontenti o moralmente a terra, sinceramente la cosa mi dispiace perché, prima o poi, la situazione danneggerà anche me che, minimamente, so destreggiarmi in questo strano ambiente. Ma questi sono punti di vista, perché personalmente per ora mi trovo sempre bene, in quanto ritengo il Wellcum ancora a misura d’uomo, ha dei difetti, ma infondo sono trascurabili per le mie esigenze, anche se sono consapevole dei cambiamenti in atto.
Proprio recentemente, mentre ero nel giardino del Wellcum, ho sentito due ragazze urlare a squarciagola ad un ragazzo lontano che prendeva il sole “Hey tuuuu, sei bello grosso, ce la fai con due?”, allora, dico, questo ragazzo sarà pesato 200 kg, è venuto in Fkk perché, magari, solo qui riesce ad andare con delle donne, voleva stare in pace e queste lo deridono? Parliamone. Come deve essersi sentito nel suo intimo questo ragazzo che, magari, è già pieno di complessi per suo conto? Le sexworkers vanno rispettate, ma anche loro devono rispettare i clienti, clienti che, fra le altre cose, gli permettono di vivere.
Oppure quando senti dei clienti over sessanta dire ad una ragazza le peggiori offese, del tipo “Ma lo sa tua mamma che fai la puttana?”. Devo commentare? Qualcosa non va.
Qualcosa si deve essere incrinato, vuoi la nuova clientela senza troppa spina dorsale, vuoi le eccessive aspettative create da recensioni irreali, vuoi le nuove generazioni di sexworkers che sono poco propense al tipo di lavoro e a rispettare chi hanno di fronte (i clienti non sono da disprezzare, non sempre almeno), vuoi anche che i locali si fanno consigliare da persone troppo accondiscendenti, vuoi le difficoltà pratiche a gestire fisicamente una struttura molto grande (in un momento storico in cui le risorse economiche di molti stanno calando).
Non sono qui a fare statistica o un trattato socio-economico, ma semplicemente per cercare di placare gli animi e dare una scossa (in senso buono) a coloro che si stanno affacciando all’ambiente, e a quelli che ci sono già all’interno.
Purtroppo un ecosistema è fragile e quando il “granchio blu” si viene ad inserire crea del danno, io la vedo come una metafora della nuova mentalità, che ritengo sbagliatissima, di alcuni nuovi fruitori del locale che cercano di edulcorare la realtà (tutto bello, tutte brave, tutto buono), portando acqua al loro povero mulino. Mi piacerebbe fosse così, ma non è la realtà, si sta bene, ma per stare bene bisogna evitare di fare errori di scelta. A volte mi sento io fuori dal mondo, ma poi capisco che sono molti i clienti a vivere in una altra dimensione, il rispetto del prossimo lo si attua anche con la verità oggettiva.
Se una specie aliena invade un ecosistema con lei non compatibile, nel giro di breve tutte le specie autoctone vengono assorbite, si snatura l’habitat, e tutto l’ecosistema viene meno, e, prima o poi, tutti indistintamente, ci rimettono (compresa la specie aliena che per sopravvivere si dovrà cannibalizzare).
Su cosa si fa, su come si arriva, su quanto si paga, ci sono pagine su pagine e non serve ribadire cose facili da trovare. Purtroppo il neofita è troppo in buona fede e spesso non si rende conto che si sta addentrando in un ambiente molto complesso, e non dovrebbe affidarsi agli altri, ma alla propria capacità personale di giudizio (ahimè questo comporta fatica, ma fidatevi di me, un piccolo sforzo di comprensione oggi, vi farà prendere stima domani, e diffidate sempre di chi vi racconta delle favolette troppo belle per essere vere, la realtà non è mai una favola).
Quello che si è perso è il rispetto reciproco, la verità nelle opinioni, l’accettazione della critica in contraddittorio, il mantenimento della parola data (purtroppo è abitudine comune di molte ragazze giocare sul fatto della cattiva comprensione linguistica per poi cambiare le carte in tavola in camera, ma è scorretto), basterebbe poco, mi sento ancora così tanto ingenuo che la gente possa capire le mie parole. Ma ogni tanto mi sveglio e vedo che sono vane speranze, vorrei essere contraddetto nel concreto, me lo auguro di cuore.
Un saluto.