RIFERIMENTO http://www.rosa-rossa.com/annunci/girls/milano/yasmin-girls-accompagnatrice--MTAzODQtNzE3Y2Fl.html
CITTA DELL'INCONTRO: MILANO, Corso lodi
NOME INSERZIONISTA: YASMIN
NAZIONALITA': BRAS
ETA': 35-40
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100% ma nelle foto rende meglio
SERVIZI OFFERTI: BBJ (accennato)/ANAL (alla missionaria)
RATE DI PARTENZA: 100 (½ h)
RATE CONCORDATO: 100 (½ h)
DESCRIZIONE FISICA: culone, tettone con sostegno, vitino stretto, ma non è una bella bambolona alta e procace: l’effetto complessivo è quello del collage di formosità importanti ma squilibrate, comunque arrapanti, soprattutto se non trombi da una settimana
ATTITUDINE: oca giuliva, logorroica, ma poi si concede senza eccessivi panegirici
Note positive: non si sottrae al martirio anale, anche se alla missionaria
Note negative: parla troppo, mi rifiuta bbj perché il mio cazzo non le piace
REPERIBILITA': immediata
INDEX : 32044271XX
SOCIAL TIME: ok
PAGELLA: Fisico 7/Sex 7/Social time 6
LA MIA ESPERIENZA
Classico esponente del troiame brasilero: natiche pasciute e prominenti, vitino 42, tettone con sostegno. Una topolona per arrapati con esigenze basiche, carne in quantità su cui riversare tonnellate di testosterone in pochi minuti. Non è una stangona, soprattutto se scende dai tacchi e non è nemmeno così ben modellata come sembrava: guardi quel culo, voluminoso sì, ma molto debordante dalla curva perfetta che ti eri prefigurato e a momenti ti chiedi che ci fai lì. Ma la ruota gira e ogni tanto una brazza stagionata col suo culone in saldo ci può anche stare. E comunque è la prima che mi risponde nella pausa pranzo, ho poco tempo e voglio levarmi lo sfizio, lo sfizio di incularmi quelle chiappone laidamente profferte in ogni inquadratura. So benissimo che nelle foto c’è molto marketing fotografico, molta tele-vendita che, facendo fulcro su quel culo florido, si affida ai meccanismi erettili che sarà capace di innescare la visuale della signora a 90°. Ma non pensavo che la realtà fosse così grossolana.
La realtà è solo carne, tanta carne, ri-proporzionata a fatica: si capisce subito che il chirurgo ha fatto quello che poteva per sfrondare e dare la forma di un culo grosso ad una massa carnosa esagerata, chissà quanto esagerata inizialmente!. Ma sono lì per un intermezzo scarica-scroto, va bene così, almeno per oggi, anche se la tipa mi sta subito sul cazzo, con la sua voce chioccia e le sua mitomanie tele-visionarie. Mi dice che vorrebbero contrattualizzarla (ma chi?) per un programma cult su Italia 1, ma che lei ci sta pensando, perché il mondo dello spettacolo la spaventa, anche se conosce bene tizio, ma anche caio e sempronio: “ … Sai quello lì calvo, con la barbetta …”. Dieci minuti di minchiate sul tema, inginocchiata sul letto e la mano ad accarezzarmi il coso. Sto per dirle: “Bella … hai finito? Quand’è che attacchi a ciucciare che devo tornare al lavoro …”
Forse lei intuisce la mia irritazione o mi legge nel pensiero, abbandona con un sospiro il cicaleggio gossipparo e attacca a spompinarmi, ma poi si ferma, mi incappuccia subito, dice che il mio cazzo non le piace. “Ok, facciamo culo?” Butto lì rudemente, mi sono stufato. “Sì ma…” “Ma …?!” sto per mettere mano alla pistola. “ … Devi fare piano, perché non sono abituata …”. Respiro, mi rilasso, ritorno sornione: “Massì, non ti preoccupare, lo so che, insomma …”. La guardo predisporre il budello posteriore con un gel che esce copioso da un flacone rosso e intanto mi porto alle sue spalle. “Ehi … non così, cominciamo cosà … dai, non sono abituata, poi vediamo …”. Poi vediamo? Questa è una scassaminchia, lo sapevo, ma accetto la missionaria con retrospettiva pur di metterla a tacere.
Appena solleva le gambette, entro di colpo, complice la copiosa lubrificazione. I suoi occhi spalancati per la sortita, mi chiedono di fermarmi. No problem, non ho alcuna intenzione di affondare subito, mi godo le piacevoli vibrazioni che scuotono i miei neuroni: l’anticamera di cui ho preso possesso intanto si fa sempre più spaziosa e ospitale. Quando la sento inarcare di nuovo la schiena, scatto in avanti, strappandole un altro fremito di sincero stupore. Sono quasi tutto dentro, stavolta ho sentito con plastica nettezza il cedimento dei tessuti rettali, lei mugola qualcosa, ma non ostacola la mia azione, anzi ruota il culo sempre più a mio favore. Forse non è poi così scassaminchia.
Mi adagio su di lei, le stringo le tette e parto con l’affondo finale. Lei garrisce come una bestiola definitivamente ghermita da un predatore che aveva sottovalutato. Mi godo la sensazione di avvolgimento totale del cazzo per qualche istante, slinguazzando i capezzoli ambrati. Poi restando aggrappato alle tette, affondo la faccia nei capelli corvini e le scopo il culo, con studiata ritmica blues. Passano pochi ma davvero pochi minuti e le terminazioni nervose del glande mi mandano già chiari segnali di resa. Non riuscirò a farmela alla pecorina, questo è chiaro. Abbandono la presa sulle tette, le afferro i fianchi e salgo bruscamente di due ottave, sordo a ogni pietoso singulto. Vorrei fermarmi per girare lo spartito, cambiare musica, ma un crescendo inarrestabile mi avvia verso il finale e sbatacchiando la tizia come un tamburo esplodo in un acuto tenorile degno della migliore tradizione.
Rif. forum: http://community.punterforum.com/yasmin-milano-rosa-rossa-vt98820.html
Foto
CITTA DELL'INCONTRO: MILANO, Corso lodi
NOME INSERZIONISTA: YASMIN
NAZIONALITA': BRAS
ETA': 35-40
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100% ma nelle foto rende meglio
SERVIZI OFFERTI: BBJ (accennato)/ANAL (alla missionaria)
RATE DI PARTENZA: 100 (½ h)
RATE CONCORDATO: 100 (½ h)
DESCRIZIONE FISICA: culone, tettone con sostegno, vitino stretto, ma non è una bella bambolona alta e procace: l’effetto complessivo è quello del collage di formosità importanti ma squilibrate, comunque arrapanti, soprattutto se non trombi da una settimana
ATTITUDINE: oca giuliva, logorroica, ma poi si concede senza eccessivi panegirici
Note positive: non si sottrae al martirio anale, anche se alla missionaria
Note negative: parla troppo, mi rifiuta bbj perché il mio cazzo non le piace
REPERIBILITA': immediata
INDEX : 32044271XX
SOCIAL TIME: ok
PAGELLA: Fisico 7/Sex 7/Social time 6
LA MIA ESPERIENZA
Classico esponente del troiame brasilero: natiche pasciute e prominenti, vitino 42, tettone con sostegno. Una topolona per arrapati con esigenze basiche, carne in quantità su cui riversare tonnellate di testosterone in pochi minuti. Non è una stangona, soprattutto se scende dai tacchi e non è nemmeno così ben modellata come sembrava: guardi quel culo, voluminoso sì, ma molto debordante dalla curva perfetta che ti eri prefigurato e a momenti ti chiedi che ci fai lì. Ma la ruota gira e ogni tanto una brazza stagionata col suo culone in saldo ci può anche stare. E comunque è la prima che mi risponde nella pausa pranzo, ho poco tempo e voglio levarmi lo sfizio, lo sfizio di incularmi quelle chiappone laidamente profferte in ogni inquadratura. So benissimo che nelle foto c’è molto marketing fotografico, molta tele-vendita che, facendo fulcro su quel culo florido, si affida ai meccanismi erettili che sarà capace di innescare la visuale della signora a 90°. Ma non pensavo che la realtà fosse così grossolana.
La realtà è solo carne, tanta carne, ri-proporzionata a fatica: si capisce subito che il chirurgo ha fatto quello che poteva per sfrondare e dare la forma di un culo grosso ad una massa carnosa esagerata, chissà quanto esagerata inizialmente!. Ma sono lì per un intermezzo scarica-scroto, va bene così, almeno per oggi, anche se la tipa mi sta subito sul cazzo, con la sua voce chioccia e le sua mitomanie tele-visionarie. Mi dice che vorrebbero contrattualizzarla (ma chi?) per un programma cult su Italia 1, ma che lei ci sta pensando, perché il mondo dello spettacolo la spaventa, anche se conosce bene tizio, ma anche caio e sempronio: “ … Sai quello lì calvo, con la barbetta …”. Dieci minuti di minchiate sul tema, inginocchiata sul letto e la mano ad accarezzarmi il coso. Sto per dirle: “Bella … hai finito? Quand’è che attacchi a ciucciare che devo tornare al lavoro …”
Forse lei intuisce la mia irritazione o mi legge nel pensiero, abbandona con un sospiro il cicaleggio gossipparo e attacca a spompinarmi, ma poi si ferma, mi incappuccia subito, dice che il mio cazzo non le piace. “Ok, facciamo culo?” Butto lì rudemente, mi sono stufato. “Sì ma…” “Ma …?!” sto per mettere mano alla pistola. “ … Devi fare piano, perché non sono abituata …”. Respiro, mi rilasso, ritorno sornione: “Massì, non ti preoccupare, lo so che, insomma …”. La guardo predisporre il budello posteriore con un gel che esce copioso da un flacone rosso e intanto mi porto alle sue spalle. “Ehi … non così, cominciamo cosà … dai, non sono abituata, poi vediamo …”. Poi vediamo? Questa è una scassaminchia, lo sapevo, ma accetto la missionaria con retrospettiva pur di metterla a tacere.
Appena solleva le gambette, entro di colpo, complice la copiosa lubrificazione. I suoi occhi spalancati per la sortita, mi chiedono di fermarmi. No problem, non ho alcuna intenzione di affondare subito, mi godo le piacevoli vibrazioni che scuotono i miei neuroni: l’anticamera di cui ho preso possesso intanto si fa sempre più spaziosa e ospitale. Quando la sento inarcare di nuovo la schiena, scatto in avanti, strappandole un altro fremito di sincero stupore. Sono quasi tutto dentro, stavolta ho sentito con plastica nettezza il cedimento dei tessuti rettali, lei mugola qualcosa, ma non ostacola la mia azione, anzi ruota il culo sempre più a mio favore. Forse non è poi così scassaminchia.
Mi adagio su di lei, le stringo le tette e parto con l’affondo finale. Lei garrisce come una bestiola definitivamente ghermita da un predatore che aveva sottovalutato. Mi godo la sensazione di avvolgimento totale del cazzo per qualche istante, slinguazzando i capezzoli ambrati. Poi restando aggrappato alle tette, affondo la faccia nei capelli corvini e le scopo il culo, con studiata ritmica blues. Passano pochi ma davvero pochi minuti e le terminazioni nervose del glande mi mandano già chiari segnali di resa. Non riuscirò a farmela alla pecorina, questo è chiaro. Abbandono la presa sulle tette, le afferro i fianchi e salgo bruscamente di due ottave, sordo a ogni pietoso singulto. Vorrei fermarmi per girare lo spartito, cambiare musica, ma un crescendo inarrestabile mi avvia verso il finale e sbatacchiando la tizia come un tamburo esplodo in un acuto tenorile degno della migliore tradizione.
Rif. forum: http://community.punterforum.com/yasmin-milano-rosa-rossa-vt98820.html
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