[2009]
Yulya, bellissima ragazza russa che veniva da Khabarovsk, città situata nel lontanissimo est asiatico, quasi dall'altra parte del mondo.
Era una ragazza mora, non tanto alta, con gli occhi verdi e con capelli neri lisci e lunghissimi che le arrivavano al fondoschiena, spesso legati in una lunga treccia. Portava gli occhiali con una montatura blu scuro, di forma squadrata.
Questa ragazza era veramente particolare, enigmatica, di poche parole. Forse perchè non sapeva parlare italiano a parte le parole più semplici e quelle "di rito".
E' stata solo pochi mesi qui in Italia ed in quel periodo l'ho caricata diverse volte. Lavorava in silenzio, ma lo faceva come una dea, bbj profondissimi da favola, sempre disponibile anche alla digitalizzazione. Al termine degli incontri non diceva nulla, se incrociava il mio sguardo lanciava sorrisi spontanei, per poi immergersi nuovamente nei suoi pensieri. Capii che la ragazza soffriva di malinconia. Mi faceva tenerezza tanto che negli ultimi due incontri la caricai senza fare nulla. Durante gli scarsi e difficoltosi social time, appresi che aveva un figlio piccolo nella sua lontanissima città che la stava aspettando. Il suo desiderio non era fare soldi, ma era quello di andare subito via dall'Italia.
Era chiaro: la ragazza era stata indotta a venire qui da noi con le solite promesse, infrante miseramente sui marciapiedi fiorentini.
Che mondo ingiusto.
Successivamente durante i miei tour, mi accorsi che la ragazza non c'era più. Una sera decisi quindi di caricare una vecchia conoscenza (recensita) che lavorava poco più avanti. Ne approfittai per chiederle che fine aveva fatto Yulya. La risposta: "E' scappata ed è tornata a casa..."
Yulya, bellissima ragazza russa che veniva da Khabarovsk, città situata nel lontanissimo est asiatico, quasi dall'altra parte del mondo.
Era una ragazza mora, non tanto alta, con gli occhi verdi e con capelli neri lisci e lunghissimi che le arrivavano al fondoschiena, spesso legati in una lunga treccia. Portava gli occhiali con una montatura blu scuro, di forma squadrata.
Questa ragazza era veramente particolare, enigmatica, di poche parole. Forse perchè non sapeva parlare italiano a parte le parole più semplici e quelle "di rito".
E' stata solo pochi mesi qui in Italia ed in quel periodo l'ho caricata diverse volte. Lavorava in silenzio, ma lo faceva come una dea, bbj profondissimi da favola, sempre disponibile anche alla digitalizzazione. Al termine degli incontri non diceva nulla, se incrociava il mio sguardo lanciava sorrisi spontanei, per poi immergersi nuovamente nei suoi pensieri. Capii che la ragazza soffriva di malinconia. Mi faceva tenerezza tanto che negli ultimi due incontri la caricai senza fare nulla. Durante gli scarsi e difficoltosi social time, appresi che aveva un figlio piccolo nella sua lontanissima città che la stava aspettando. Il suo desiderio non era fare soldi, ma era quello di andare subito via dall'Italia.
Era chiaro: la ragazza era stata indotta a venire qui da noi con le solite promesse, infrante miseramente sui marciapiedi fiorentini.
Che mondo ingiusto.
Successivamente durante i miei tour, mi accorsi che la ragazza non c'era più. Una sera decisi quindi di caricare una vecchia conoscenza (recensita) che lavorava poco più avanti. Ne approfittai per chiederle che fine aveva fatto Yulya. La risposta: "E' scappata ed è tornata a casa..."