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Ma di quello che c'è (o c'era) in via Boldrini non ricordo il nome che era anche sponsorizzato dal trombatore della Centopercento si sà qualcosa ?
LAP DANCE A BOLOGNA
- Creatore Discussione franco1962
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Se intendi il lap dance Enigma , ha chiuso dopo l'immatura scomparsa del titolare Ivan , stante la manifesta incapacità della moglie di gestirlo . Se intendi il club privè credo sia anch'esso chiuso (ripeto , credo , perchè ne ho solo sentito parlare dato che non frequento i privè)
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e il Dolcenera in Via Boldrini come night. Mi sembra che anche il Tita in via Calzoni non sia più operativo.
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Si il Tita Club ha chiuso. Dicono che torneranno ma non ci sono informazioni più specifiche, cmq il Carosello è molto meglio ma un secondo locale in zona poteva sempre tornare utile.
Al Dolcenera ci sei stato? Da quello che vedo in rete non mi attira per niente. Dalle foto non sembra esserci una pedana per spettacoli inoltre mi insospettiscono le tante recensioni positive da parte di donne che ci sono su Google. Che ci vanno a fare le donne li? Non vorrei fossero scritte da amiche della proprietaria o da ragazze che lavorano li.
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Brigitte, la proprietaria ungherese del Dolcenera, è brava a trovare ragazze nuove a questo lavoro ed indottrinarle alla profumeria per cui specie nel weekend puoi trovare belle ragazze e studentesse, anche molto giovani, ma ti sconsiglio di privatizzare perché è tutto molto castigato ai livelli del Carosello se non peggio: ammesso di ottenere un balletto in topless potrebbe essere un'esperienza per nulla seducente proprio per l'incapacità della ragazza alle prime armi. Ovviamente non aspettarti tutte ragazze di questa tipologia.... la maggior parte non sono degne di nota alcuna.
L'unica cosa positiva è che si può tentare di farsi dare il contatto dalle neo arrivate... proprio perché relativamente "vergini" a questo lavoro, se scatta simpatia e fiducia, si trova una sugar fidanzatina genuina. Io lo scorso anno ero riuscito a convincerne una ad inscenare un malessere per uscire prima per poi concludere la serata in hotel.
La pedana ci sarebbe pure ma non viene utilizzata se non in rarissime occasioni che vengono puntualmente segnalate sui social
Secondo me sopravvive grazie a qualche turista e durante le fiere per la posizione comoda in centro... sopravvive e non penso che le ragazze abbiano fisso per cui la tua ipotesi sulle recensioni ci sta. Però può succedere che comitive di uomini e donne, spesso anche giovani, ci vadano semplicemente a bere qualcosa in orari in cui tutto il resto è chiuso.
Diciamo che in genere a Bologna a locali siamo messi malino malino, a te piace il Carosello ma io sto cercando da un anno di farmi tornare la voglia di tornarci!
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Prostituzione, sequestrato un locale notturno in via Boldrini: privé e spogliarelli
Si tratta del The Blonde, ex Dolcenera di cui si scriveva sopra. Evidentemente sotto la profumeria c'era altro...
Si tratta del The Blonde, ex Dolcenera di cui si scriveva sopra. Evidentemente sotto la profumeria c'era altro...
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Come scritto di frequente, tutti i locali , viaggiano a diverse velocità. C'è la facciata, per fare capire che non è uno spaccio di pandori, ed altri livelli. Per essere ammessi ,occorre una affidabile frequentazione ,che dimostri interesse e disponibilità finanziare,ed anche tendenza a NON spargere troppo la voce....E seccante spendere per aver poco ,ma funziona così..... Per quanto riguarda l incriminazione,essa dipende unicamente da una falla della protezione,a causa di mancati pagamenti ,o dall' esser fatti bersaglio da parte di concorrenti,per in interesse o puntiglio,concorrenti più progetti che muovono le loro pedine meglio di chi ci casca.. rammento che basta qualche toccatina a pagamento per fare incorrere il gestore in grossi guai, non serve l amplesso.... sempreché QUALCUNO i guai sia seriamente intenzionato a procurarli.......inoltre......qualcuno ,no cerca le vie alternative se il parco femminile è sgradevole, e se trova elementi gradevoli preferisce coltivai in esclusiva.......... Per chi vuole fare nei locali, bisogna che si faccia vedere ,che spenda con assiduità, che sia prodigo di mance ,e che impieghi mesi...a meno che non trovi scorciatoie.... Una volta conquistata la fiducia ,troverà porte aperte per quel che cerca.... Quattro volte l anno ,con un prive e due bevute ,non servono,ammenoche non sia il sosia di qualche noto puttaniere..............in ogni caso qui ,il Dolcenera ha avuto sospensione solo per mancati contratti ( nessuno è in regola) droga,e per presenza di pregiudicati....oltreché di minorenne.....non c'entra la prostituzione. ..sono motivi leciti a norma.... Quella del covo della mala è cosa che salta agli occhi, e costituisce valido motivo per impedirne o ingresso....e per ottenere qualche coltellata
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non so se tu hai piu info ma si fa esplicitamente riferimento a un provvedimento aggiuntivo e diverso rispetto a quello di mesi fa, che era stato per i motivi da te scritti
(che poi mi chiedo: che cazzo di colpa ne ho io se vengono nel mio locale pregiudicati? sopratutto se il locale è pubblico e non club che ci posso fare?)
(che poi mi chiedo: che cazzo di colpa ne ho io se vengono nel mio locale pregiudicati? sopratutto se il locale è pubblico e non club che ci posso fare?)
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Valgono le considerazioni precedenti......È previsto dal tulps che il titolare 1) NON possa impedire senza legittimo motivo l ingresso nel "locale privato aperto al pubblico" purché lu desideri e possa pagare il prezzo della fornitura.....(il "luogo pubblico " e il municipio ,la caserma ,la scuola) .....2) il titolare è tenuto ad impedire l ingresso a maggiorenni in stato di ebbrezza , a pregiudicati che intendano farne luogo di incontro ,giocatori d azzardo...Spesso i titolari o gestori , abusano del primo caso ,e sono passibili di sanzione amm di circa 500 euro a sospensione licenza poi revoca. Sempreché impedendo legittimo spostamento ,non commettano violenza privata ..... La seconda è delicata perché ricordo un caso di due pregiudicati in trattoria dove uno rimprovero l ex del capobanda all' ergastolo ,per esser a cena in letizia con un amico, che alle rimostranze dall' oste ,lo uccisero con sette colpi e paralizzarono la di lui moglie con altri sei....( Poi prese ergastolo anche lui , a Bad'e'caross col suo capo,quello che uccise per sbaglio il figlio dell' unico poliziotti onesto, coi mitra sottratti dall' ufficio corpi di reato da un famoso altro maresciallo delinquente, sul conto del quale il primo indagava che espresse il suo disappunto per la faccenda ,mangiandogli il fegato nell' ora d aria....senza cipolle come a Venezia oppure nel film "Silence of the lambs"...evidentemente le cipolle sono fiction)
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Bologna, 22 novembre 2023 – Prima si esibivano in uno spettacolo di spogliarello, poi le ragazze – molte delle quali studentesse universitarie, italiane di altre regioni, che si mantenevano così gli studi o arrotondavano le entrate di qualche centinaio di euro – si intrattenevano in intimità con i clienti all’interno dei privé. I guadagni, calcolati in base alla permanenza nella sala privata, venivano in seguito suddivisi tra la proprietaria del night e le giovani lavoratrici. Un’attività che è andata avanti fino ai giorni scorsi, quando gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Stefano Dambruoso, hanno posto sotto sequestro preventivo un locale notturno nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Bologna, precisamente in via Boldrini.
Secondo le verifiche effettuate dagli inquirenti e grazie alle fondamentali testimonianze delle ragazze che prestavano servizio nel locale, all’interno del club a luci rosse si svolgeva un’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nel mirino degli uomini della Mobile è finita anche la titolare dell’attività, un’imprenditrice ungherese residente a Bologna, alla quale è stata notificata la misura cautelare del divieto di dimora nella Città metropolitana.
La donna, secondo le prime ricostruzioni, era pienamente a conoscenza di quanto avveniva all’interno dei privé tra i clienti del locale e le sue lavoratrici: non solo, a seguito della prestazione offerta dalle ragazze, la maitresse incassava i guadagni della serata suddividendoli e tenendone una parte per sé. Ma lo stesso night club di via Boldrini era anche il luogo dove i clienti avevano la possibilità di accordarsi con le ragazze per organizzare successivi incontri. Durante questi appuntamenti, che avevano luogo all’esterno del locale, venivano consumati dei rapporti sessuali completi. Ecco che, anche in questo caso, torna in gioco l’imprenditrice ungherese. La donna, infatti, a seguito di questi incontri richiedeva alle ragazze il versamento di una percentuale delle cifre incassate per le prestazioni sessuali con i clienti.
Il night club nelle vicinanze della stazione ferroviaria non è nuovo a fatti di cronaca. Già lo scorso giugno era finito nel mirino della polizia quando aveva ricevuto dal questore un decreto di sospensione delle attività, della durata di 15 giorni, per una serie di irregolarità amministrative e violazioni della normativa di sicurezza. Tra le altre cose, la polizia aveva riscontrato che all’interno del locale di via Boldrini stava lavorando una ragazza minorenne. A questo si era unita anche la presenza di dipendenti senza un regolare contratto e il mancato rispetto della regolamentazione sul tesseramento dei clienti.
Secondo le verifiche effettuate dagli inquirenti e grazie alle fondamentali testimonianze delle ragazze che prestavano servizio nel locale, all’interno del club a luci rosse si svolgeva un’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nel mirino degli uomini della Mobile è finita anche la titolare dell’attività, un’imprenditrice ungherese residente a Bologna, alla quale è stata notificata la misura cautelare del divieto di dimora nella Città metropolitana.
La donna, secondo le prime ricostruzioni, era pienamente a conoscenza di quanto avveniva all’interno dei privé tra i clienti del locale e le sue lavoratrici: non solo, a seguito della prestazione offerta dalle ragazze, la maitresse incassava i guadagni della serata suddividendoli e tenendone una parte per sé. Ma lo stesso night club di via Boldrini era anche il luogo dove i clienti avevano la possibilità di accordarsi con le ragazze per organizzare successivi incontri. Durante questi appuntamenti, che avevano luogo all’esterno del locale, venivano consumati dei rapporti sessuali completi. Ecco che, anche in questo caso, torna in gioco l’imprenditrice ungherese. La donna, infatti, a seguito di questi incontri richiedeva alle ragazze il versamento di una percentuale delle cifre incassate per le prestazioni sessuali con i clienti.
Il night club nelle vicinanze della stazione ferroviaria non è nuovo a fatti di cronaca. Già lo scorso giugno era finito nel mirino della polizia quando aveva ricevuto dal questore un decreto di sospensione delle attività, della durata di 15 giorni, per una serie di irregolarità amministrative e violazioni della normativa di sicurezza. Tra le altre cose, la polizia aveva riscontrato che all’interno del locale di via Boldrini stava lavorando una ragazza minorenne. A questo si era unita anche la presenza di dipendenti senza un regolare contratto e il mancato rispetto della regolamentazione sul tesseramento dei clienti.
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Niente di nuovo sotto il sole.....la differenza è che il locale i la gestione , hanno omesso qualche versamento ,oppure hanno prestato certi piedi, o tutte e due le cose....gli aspetti negativi della faccenda sono due....con la clandestinità,i prezzi risultano altissimi......poi chi rimane fuori del cartello, è esposto a fuoco concentrico dalla banda dei concorrenti protetti da ufficiali corrotti
C'è un servizio in rete..una studentessa tedesca in un locale . "Ja,Ich strippe ...und dann". Si mi spoglio e allora?
C'è un servizio in rete..una studentessa tedesca in un locale . "Ja,Ich strippe ...und dann". Si mi spoglio e allora?
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Comprendo il tuo punto di vista e immagino possa essere vero.
Ma nell'articolo si parla di "fondamentali testimonianze delle ragazze che prestavano servizio nel locale". Come valuti elementi come competizione e gelosia tra colleghe senza il fisso e l'inesperienza? Come scrissi un anno fa quel locale "impiegava" spesso tipe alla loro prima volta in un locale, come poi si è dimostrato a giugno, anche molto giovani. Immagino che in questo contesto sia bastato l'arrivo di una tipa magari figa ma soprattutto di facili costumi per far saltare l'economia di sopravvivenza di una studentessa che torna a casa dopo una notte di lavoro con pochi euro.
Peraltro la concorrenza ha recentemente rinnovato la stand line... per cui fare 2 + 2 è facile!
Ad ogni modo a Bologna la situa è davvero drammatica
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a volte ingegnere, a volte avvocato, a volte storico... ohibò che bravo
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Il primo,gli studi fatti il secondo gli attuali ,il terzo una cera passione,dopo naturalmente i motori................ però attualmente quello che mi piacerebbe sarebbe essere su una spiaggia privata ,sorseggiare bevande, guardare intorno , accesso riservato a sole donne giovani e belle, spiaggia francese,dove ci si può intrattenere con quindicenni, e vederle giocare a beach volley nude ,tuffarsi dal trampolino nude, prendere il sole nude, e quando venisse voglia schioccare le dita e accogliere la o le predilette in quel momento. Senza fretta o assillo ,problemi e così via...
Può darsi anche che sia stata la gelosia a fare scattate la molla, comunque in questo caso ,tutto finirebbe in una bolla di sapone...quando le acvusatrici fossero chiamate a testimoniare, non vorrebberò essere esposte alla berlina un brutti viatico per studentesse ,e cercheranno di sottrarsi ,e minimizzare. ........Funzionava tempo addietro una coop , figuravano in parecchie stradali comproprietarie di una villetta ,che aveva porte più dure di Fort xnox che esercitavano a vari livelli , la casa età a due passi,quindici metri solamente dalla strada ,ma coperta da alberi e arbusti ,non davano scandali e la cosa andò avanti per decenni A Bologna a quel tempo non occorreva spendere ....ma penso che ci siano molte possibilità oggi. Trovandole
Può darsi anche che sia stata la gelosia a fare scattate la molla, comunque in questo caso ,tutto finirebbe in una bolla di sapone...quando le acvusatrici fossero chiamate a testimoniare, non vorrebberò essere esposte alla berlina un brutti viatico per studentesse ,e cercheranno di sottrarsi ,e minimizzare. ........Funzionava tempo addietro una coop , figuravano in parecchie stradali comproprietarie di una villetta ,che aveva porte più dure di Fort xnox che esercitavano a vari livelli , la casa età a due passi,quindici metri solamente dalla strada ,ma coperta da alberi e arbusti ,non davano scandali e la cosa andò avanti per decenni A Bologna a quel tempo non occorreva spendere ....ma penso che ci siano molte possibilità oggi. Trovandole
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