Senza capirlo, ho scopato un trans operato...

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Personalmente mai stato cn trans però penso di essere capitato un paio d volte con trans operati, che dire per me anche se ricostruita rimane una donna , nn mi interessa bdel passato, rispetto chi decide di dare un taglio al passato e ricostruire una vita e soprattutto se la lei operata ama il cazzo come le donne perché nn accontentarla? Ci sono donne che nn vedono il sesso come valvola ma per cultura antica o indotta dalle madri solo come un qualcosa per procreare o trarre poco piacere, altre invece che lo vorrebbero tutti i giorni, e le trans operate? Per me rientrano nella categoria femminile che vuole sentirsi donna e soprattutto ama il cazzo.... Poi prima dopo, ma cazzo c'è ne fotte, l'importante che chi ho di fronte nn ha il birillo.
 
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Ho letto ora questa tragicomica esperienza di Lone Wolf e pensavo a varie cose. Probabilmente concordo sul fatto che sarebbe stato corretto avvisare prima dell'incontro, cioè dal momento che l'interazione che si prospetta è di tipo sessuale, penso avrebbe dovuto dichiarare il suo stato M to F, ma solo per correttezza, almeno lui avrebbe potuto valutare. Al di là di ciò leggevo che qualcuno diceva che se all'anagrafe è registrata come donna, allora è donna. Su questo non sono per niente d'accordo perché è pieno di persone a cui alla nascita è stato assegnato un genere e che non si sentono di corrispondere a quel genere. Vuoi che sia disforia di genere, vuoi che sia un vissuto personale, l'unica cosa che identifica il genere di una persona è il genere al quale lei/lui si sente di appartenere, non un pezzo di carta. Se capitasse a me sarei anche curioso di vedere come viene ricostruita la vulva dopo l'intervento di cambio sesso, se la persona fosse di mio gusto non escluderei di averci un rapporto penso.
 
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Si, sarebbe stato abbastanza corretto che la lei/lui avvisasse prima di cominciare l'incontro sui suoi trascorsi, meglio ancora se lo avesse fatto non dico nell'annuncio ma almeno per telefono. Purtroppo, e mi riferisco a Lone Wolf, non c'è molto da incolparsi o darsi del pirla perchè tutti quelli che lui ha citato come campanelli d'allarme (voce, tette distanziate, etc) potevano essere tranquillamente scambiati per altre situazioni (tette rifatte in una donna qualsiasi, per esempio). Purtroppo il problema è sempre lo stesso: c'è bisogno di correttezza con chiunque incontriamo ed in qualsiasi contesto.
 
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Mariano Pomelli

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Per consolazione diciamo che è sempre meglio rispetto a chi pensa di andare scopare una supergnocca e poi sul più bello scopre che sotto lo slip c'è una sorpresa non ancora operata.

Che a sua volta è sempre meglio di quello che pensa di farsi una bella leccata di fica dando le prime slinguate senza togliere le mutande e si trova a leccare un glande.
 
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Penso sia successo anche a me, quando ero un punter per modo di dire.

Si faceva chiamare Violetta, e durante il rapporto avevo notato qualcosa di strano: tette di marmo, ed avevo capito che si trattava di protesi, e durante la pecora di ordinanza notai anche i fianchi erano stranamente larghi e duri come il seno. In breve realizzai che erano protesi anche quelle e mi domandai per quale motivo una donna giovane e bella dovesse farsi le protesi ai fianchi.
La mente della donna è insondabile, e quindi sul momento conclusi che si trattava di un vezzo femminile. Dopo qualche giorno invece pensai che forse si trattò di un trans. Spiegazione molto più plausibile.
Tuttavia sono ancora vivo e non sono traumatizzato, ma continuo a preferire e cercare le donne che così sono nate.
 
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Vediamo di fare il punto partendo da quanto stabilisce la legge italiana in materia di cambio sesso, prendendo in esame quanto stabilito in particolare dall'art. 9 e dall'art. 10

L’articolo 9 afferma il diritto della persona ad ottenere il rilascio di documenti che riportino il nuovo sesso attribuito e il nome modificato. Ai sensi del comma 1, l’ufficiale di stato civile, a seguito dell’annotazione nell’atto di nascita, provvede al rilascio dei nuovi documenti di identità personale e, al fine di evitare rischi di mancato coordinamento tra uffici pubblici, comunica l’avvenuta modificazione all’Agenzia delle entrate per il rilascio di un nuovo Codice fiscale e una nuova Tessera Sanitaria, nonché all’Ufficio della Motorizzazione civile per il rilascio di una nuova patente di guida (comma 2).
Il comma 3 prevede che, con regolamento del Ministro dell’interno, sono stabilite le modalità per il rilascio di copie e duplicati debitamente corretti dei titoli conseguiti e di tutti gli altri documenti in esame che per loro natura non sono soggetti a modifiche nel tempo, rilasciati da autorità o istituzioni pubbliche e private. Si pensi, per esempio, ai titoli di studio, come il certificato di laurea, che dovranno riportare il nuovo nome e, laddove riportato, il sesso d’elezione della persona. Anche in questo caso il comma 4 prevede che il rilascio della predetta documentazione sia esentato da qualsiasi costo.

L’articolo 10 impone, come già in parte previsto dalla legge n. 164 del 1982, che in seguito alla correzione degli atti dello stato civile, non sia fatta menzione dell’attribuzione di sesso e del nome precedenti, sia da parte di soggetti pubblici che di soggetti privati. Quindi, in ottemperanza alle norme in materia di protezione dei dati personali, e in particolare dei dati sensibili, la violazione di tale obbligo è punita ai sensi dell’articolo 167 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Quindi se ne deduce che chi effettua la transizione ha il diritto, stabilito dalla legge, di mantenere riservate tutte le informazioni circa la propria identità, prima del cambio di sesso. Motivo per cui la pay oggetto di questo 3d non ha nessun obbligo o dovere di rivelare la sua precedente appartenenza di genere. Ovvio che nel caso di una relazione sentimentale che può sfociare in una convivenza o ad un matrimonio diventa inevitabile dover mettere al corrente l'altra parte. Sarebbe impossibile giustificare l'assenza di fotografie del periodo precedente l'intervento, come l'impossibilità di avere figli.
In tutti gli altri casi informare o meno di aver subito un intervento di cambio sesso è e deve essere solo una scelta della persona interessata che va assolutamente rispettata.
 
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Come rispettabile è chi vuol aver sesso SOLO con donne nate geneticamente tali e non divenute tali chirurgicamente ed anche anagraficamente (a spese nostre).
 
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Vediamo di fare il punto partendo da quanto stabilisce la legge italiana in materia di cambio sesso, prendendo in esame quanto stabilito in particolare dall'art. 9 e dall'art. 10

L’articolo 9 afferma il diritto della persona ad ottenere il rilascio di documenti che riportino il nuovo sesso attribuito e il nome modificato. Ai sensi del comma 1, l’ufficiale di stato civile, a seguito dell’annotazione nell’atto di nascita, provvede al rilascio dei nuovi documenti di identità personale e, al fine di evitare rischi di mancato coordinamento tra uffici pubblici, comunica l’avvenuta modificazione all’Agenzia delle entrate per il rilascio di un nuovo Codice fiscale e una nuova Tessera Sanitaria, nonché all’Ufficio della Motorizzazione civile per il rilascio di una nuova patente di guida (comma 2).
Il comma 3 prevede che, con regolamento del Ministro dell’interno, sono stabilite le modalità per il rilascio di copie e duplicati debitamente corretti dei titoli conseguiti e di tutti gli altri documenti in esame che per loro natura non sono soggetti a modifiche nel tempo, rilasciati da autorità o istituzioni pubbliche e private. Si pensi, per esempio, ai titoli di studio, come il certificato di laurea, che dovranno riportare il nuovo nome e, laddove riportato, il sesso d’elezione della persona. Anche in questo caso il comma 4 prevede che il rilascio della predetta documentazione sia esentato da qualsiasi costo.

L’articolo 10 impone, come già in parte previsto dalla legge n. 164 del 1982, che in seguito alla correzione degli atti dello stato civile, non sia fatta menzione dell’attribuzione di sesso e del nome precedenti, sia da parte di soggetti pubblici che di soggetti privati. Quindi, in ottemperanza alle norme in materia di protezione dei dati personali, e in particolare dei dati sensibili, la violazione di tale obbligo è punita ai sensi dell’articolo 167 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Quindi se ne deduce che chi effettua la transizione ha il diritto, stabilito dalla legge, di mantenere riservate tutte le informazioni circa la propria identità, prima del cambio di sesso. Motivo per cui la pay oggetto di questo 3d non ha nessun obbligo o dovere di rivelare la sua precedente appartenenza di genere. Ovvio che nel caso di una relazione sentimentale che può sfociare in una convivenza o ad un matrimonio diventa inevitabile dover mettere al corrente l'altra parte. Sarebbe impossibile giustificare l'assenza di fotografie del periodo precedente l'intervento, come l'impossibilità di avere figli.
In tutti gli altri casi informare o meno di aver subito un intervento di cambio sesso è e deve essere solo una scelta della persona interessata che va assolutamente rispettata.
...e speriamo che con questo, sia finalmente tagliata la testa al toro.
 
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Ovviamente. Così come non esiste alcun obbligo da parte della professionista di dichiarare la presenza di protesi al seno, ai glutei, alle labbra e via discorrendo.
 
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Dico la mia.
Il mondo di cui si parla in questo forum - basta leggere le inserzioni delle/degli esercenti - è fatto al 99% di false promesse, di false foto, di falsi attributi, di false disponibilità. Tutti sanno che il nostro vero scopo è stanare quel prezioso 1% nel quale troviamo grosso modo realizzate le nostre aspettative e che magari cerchiamo di fidelizzare. Quindi la caccia è sempre aperta, e la preda (che in realtà vuole predarci) mette in atto tutti i trucchi che conosce per farsi predare. Ad ogni avventura, ognuno di noi si aspetta con ragionevole certezza di restare parzialmente o totalmente fregato e quando avviene il contrario (raramente) restiamo sempre meravigliati...
Non vedo dunque di che stupirsi se qualcosa si nasconde o qualcosa si aggiunge. Il gioco è dichiaratamente senza regole, con l'unica eccezione del versamento del pattuito e del diritto ad una anche misera venuta.
Nello specifico del tema, credo che esistano tre categorie:
1) le neodonne venute male, che sono costrette a dichiararsi "trans operate" per non negare l'evidenza.
2) le neodonne venute bene, che si dichiarano donne, con 2 sottocategorie: a) quelle venute veramente bene, che molti di voi si stanno scopando senza saperlo (ne conosco bene una qui a Roma, con tutte recensioni positive, tranne una che adombra la possibilità di trattarsi di un ex-maschio, smentita con sdegno da tutti gli altri; b) quelle con qualche tratto dubbio, che attirano curiosità e discussioni ma che hanno il loro mercato.
3) le donne che vengono ritenute ex-uomini da molti, ma sono veramente donne. Anche queste hanno il loro fiorente mercato.
Concludendo, ricordo la poesia di Lorenzo: "...chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza...", e un detto romanesco: "A chi tocca nun se ingrugna".
 
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Mariano Pomelli

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Quando si arriva a scomodare le leggi per parlare del mondo balordo credo si sia al fondo del barile.

Non ci sono leggi nel mondo balordo, non vige alcuna regola.

Il trans che si pubblicizza come donna è fasullo così come la donna che mette foto false. Entrambi tentativi di raggiro, entrambi truffaldini.
Poi il punter si trova lì e deve scegliere: rimango con la tipa che invece che avere la quinta di seno, occhi azzurri e capelli biondi è bassa, tarchiata e nera come un culo?
Oppure: rimango con Antonella che ieri era Carlo e vado a leccare roba di gomma?

Per chi cerca donne trovarsi un ex uomo è una sciagura.
Ma continueranno a spacciarsi per donne reali quindi non resta che tenere alta l'attenzione, recensire e al limite fare girotacco quando ci si trova in questa situazione balorda.
 
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