Tassabile la prostituzione.

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@Francostars
Gli argomenti trattati erano in topic. Tu hai giustamente riportato che il fisco chiede di render conto della ricchezza percepita perché oggetto di imposizione è la capacità contributiva. Hai osservato, sempre giustamente, che l'attività di meretricio non è illecita, perciò i relativi proventi sono oggetto di imposizione e non di confisca.
Questo quanto alle notizie che ci hai fornito. Siccome però il forum è un luogo di discussione, queste informazioni aprono all'argomento che l'imposizione possa aver luogo nei modi ordinari. Come sappiamo è possibile dichiarare proventi diversi senza precisarne la fonte ma trattandosi spesso di una attività svolta professionalmente (secondo la definizione fiscale e amministrativa di professionalità, quando questa attività è la principale fonte di reddito e la si pratica con continuità) è giusto domandarsi anche se la si possa esercitare in regime di impresa. Siccome è palese che un'impresa non può funzionare stipulando esclusivamente contratti nulli perché il codice ATECO dell'impresa di truffe non lo abbiamo, tocca capire se il contratto di meretricio è valido. Questo è stato lo sviluppo della discussione. Anche perché onestamente sul fatto che i proventi da prostituzione siano oggetto di imposizione fiscale non c'è molto da discutere e non è nemmeno una gran notizia: tutti i proventi sono oggetto di imposizione!

Ricordo a tutti quanti che il nostro sistema legislativo è composto anche da una costituzione che contiene norme che sono sì generiche ma vanno osservate e ha forza di legge, prioritaria rispetto alle altre leggi ma non ne è eslclusa l'applicazione diretta. Se l'amministrazione finanziaria individua un soggetto dotato di capacità contributiva ha il dovere di assoggettarlo ad imposta.

Per quanto riguarda coloro che hanno aperto una posizione con codice ATECO 96.09.09 bisognerebbe conoscere anche la descrizione testuale che hanno depositato della loro attività, perché questo ci farebbe comprendere se hanno registrato un'impresa individuale di servizi sessuali oppure una diversa impresa di copertura.

Ho l'infelice impressione che a ciascun partecipante di questo thread faccia piacere discutere di ciò che conosce bene ed è già assodato. L'ho definita infelice perché lo scopo delle discussioni è proprio scoprire cose nuove con il contributo di tutti, mettere in discussione le proprie convinzioni e prepararsi a perfezionarle con l'integrazione di quelle che provengono da altri.
Se dobbiamo star quì a parlare ancora sempre del medesimo codice attività e delle obbligazioni naturali, invariate dal 1942, probabilmente abbiamo già finito. Però se credi Francostars ti invito a chiedere ai moderatori di spostare quella parte della discussione che tratta di argomento collaterale in un altro thread. Io sono favorevole ed aspetterò un pochino a proseguirla per dare il tempo eventualmente di farlo.
 
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il codice ATECO 96.09.09 mi pare non citi la attività di prostituzione.....ne altre assimilabili......
 
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@Francostars
Gli argomenti trattati erano in topic. Tu hai giustamente riportato che il fisco chiede di render conto della ricchezza percepita perché oggetto di imposizione è la capacità contributiva. Hai osservato, sempre giustamente, che l'attività di meretricio non è illecita, perciò i relativi proventi sono oggetto di imposizione e non di confisca.
Questo quanto alle notizie che ci hai fornito. Siccome però il forum è un luogo di discussione, queste informazioni aprono all'argomento che l'imposizione possa aver luogo nei modi ordinari. Come sappiamo è possibile dichiarare proventi diversi senza precisarne la fonte ma trattandosi spesso di una attività svolta professionalmente (secondo la definizione fiscale e amministrativa di professionalità, quando questa attività è la principale fonte di reddito e la si pratica con continuità) è giusto domandarsi anche se la si possa esercitare in regime di impresa. Siccome è palese che un'impresa non può funzionare stipulando esclusivamente contratti nulli perché il codice ATECO dell'impresa di truffe non lo abbiamo, tocca capire se il contratto di meretricio è valido. Questo è stato lo sviluppo della discussione. Anche perché onestamente sul fatto che i proventi da prostituzione siano oggetto di imposizione fiscale non c'è molto da discutere e non è nemmeno una gran notizia: tutti i proventi sono oggetto di imposizione!

Ricordo a tutti quanti che il nostro sistema legislativo è composto anche da una costituzione che contiene norme che sono sì generiche ma vanno osservate e ha forza di legge, prioritaria rispetto alle altre leggi ma non ne è eslclusa l'applicazione diretta. Se l'amministrazione finanziaria individua un soggetto dotato di capacità contributiva ha il dovere di assoggettarlo ad imposta.

Per quanto riguarda coloro che hanno aperto una posizione con codice ATECO 96.09.09 bisognerebbe conoscere anche la descrizione testuale che hanno depositato della loro attività, perché questo ci farebbe comprendere se hanno registrato un'impresa individuale di servizi sessuali oppure una diversa impresa di copertura.

Ho l'infelice impressione che a ciascun partecipante di questo thread faccia piacere discutere di ciò che conosce bene ed è già assodato. L'ho definita infelice perché lo scopo delle discussioni è proprio scoprire cose nuove con il contributo di tutti, mettere in discussione le proprie convinzioni e prepararsi a perfezionarle con l'integrazione di quelle che provengono da altri.
Se dobbiamo star quì a parlare ancora sempre del medesimo codice attività e delle obbligazioni naturali, invariate dal 1942, probabilmente abbiamo già finito. Però se credi Francostars ti invito a chiedere ai moderatori di spostare quella parte della discussione che tratta di argomento collaterale in un altro thread. Io sono favorevole ed aspetterò un pochino a proseguirla per dare il tempo eventualmente di farlo.
Ho dimenticato di scrivere che nel Codice 96.09.09 è stato testualmente menzionato: "Altre attività di servizi alla persona non comuni altrove - prostituta".
Giustamente, il fatto della nullità o meno del contratto prostitutivo, potrebbe essere leggermente in tema. A riguardo, si dovrebbe prendere anche la pornografia, la quale, che io sappia, non è affatto esente da tasse, pur essendo contraria al buon costume ed avendo una disciplina di solo pubblico adulto.
 
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il codice ATECO 96.09.09 mi pare non citi la attività di prostituzione.....ne altre assimilabili......
Il Codice ATECO 96.09.09 corrisponde alla descrizione di: "Altri servizi alla persona non comuni altrove". E' uno dei codici semi generici per meglio inquadrare quelle attività non espressamente descritte dagli altri codici in merito.
Da quello che so, anni fa ne esisteva uno solo generico totale: "Altre attività non comuni altrove". Adesso hanno creato quelli semi-generici, al fine d'inquadrare meglio il relativo servizio non presente nelle altre descrizioni.
Non capisco proprio chi mai possa aver detto alle Sex Workers, che hanno cercato d'aprire la Partita IVA relativa, che quest'operazione non si poteva fare, siccome la prostituzione non è un'attività inquadrata dall'ATECO. Certo! Non è espressamente prevista dai connessi codici, però, è facile comprendere che in questo caso bisogna utilizzare uno di quelli semi-generici ed il migliore penso che sia il suddetto.
 
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smith

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Codice ATECO 96.09.09: ho trovato il seguente link.
http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3&codice=S-96.09.09
Qualcuno sa dirmi se è corretto e aggioranto?
Perchè, io non me ne intendo affatto, ma leggendo la descrizione delle categorie considerate, quella di prostituta non compare.

96.09.09 Altre attività di servizi per la persona nca[Nascondi descrizione]
- attività di astrologi e spiritisti
- servizi di ricerca genealogica
- servizi di lustrascarpe, addetti al parcheggio di automobili eccetera
- gestione di macchine a moneta per servizi alla persona (cabine per fototessera, bilance pesapersone, macchine per misurare la pressione del sangue, armadietti a chiave funzionanti a moneta)
- assistenza bagnanti (bagnini)
- servizi domestici svolti da lavoratori autonomi
Dalla classe 96.09 sono escluse:
- attività di veterinari, cfr. 75.00
- attività delle agenzie di collocamento e fornitura del personale, cfr. 78.10
- affissioni di manifesti, cfr.82.99
- macchine per gioco d'azzardo e videogiochi funzionanti a moneta, cfr. 92.00
- lavatrici funzionanti a moneta, cfr. 96.01


Io poi la mia idea in verità me la sarei fatta.
Qui è come il film di War Game: sentenza della cassazione o meno, attualmente, l'unica mossa vincente apparentemente sarebbe non giocare...
 
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Hawkeye

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Visto che citiamo tanto i codici ATECO, almeno cerchiamo di citarli giusti. Altri servizi alla persona non classificabili altrove (e il "prostituta" non l'ho mai sinceramente letto in nessuna tabella). Precedentemente era "Altre attività non classificabili altrove".

Ora, tutto sommato, li hanno fatti abbastanza completi, tanto che è addirittura presente il codice

01.44.00 Allevamento di cammelli e camelidi- allevamento e riproduzione di cammelli (dromedari) e camelidi

Sapete tutti benissimo che allevamenti di cammelli sono presenti in maniera capillare in tutto quanto il territorio.....

Ora, se avessero veramente voluto inserire nei codici anche la prostituzione, non l'avrebbero fatto?

p.s. Per la cronaca i camelidi sono gli animali andini quali il lama, l'alpaca, il guanaco e la vigogna.
 
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Visto che citiamo tanto i codici ATECO, almeno cerchiamo di citarli giusti. Altri servizi alla persona non classificabili altrove (e il "prostituta" non l'ho mai sinceramente letto in nessuna tabella). Precedentemente era "Altre attività non classificabili altrove".

Ora, tutto sommato, li hanno fatti abbastanza completi, tanto che è addirittura presente il codice

01.44.00 Allevamento di cammelli e camelidi- allevamento e riproduzione di cammelli (dromedari) e camelidi

Sapete tutti benissimo che allevamenti di cammelli sono presenti in maniera capillare in tutto quanto il territorio.....

Ora, se avessero veramente voluto inserire nei codici anche la prostituzione, non l'avrebbero fatto?

p.s. Per la cronaca i camelidi sono gli animali andini quali il lama, l'alpaca, il guanaco e la vigogna.
Sì, è vero è proprio non classificabili altrove. Giustamente, la/il prostituta/o non è ancora stato menzionato con un codice preciso, ma non penso che ciò tolga la possibilità di utilizzare di conseguenza il detto Codice semi generico, del quale sono state elencate alcune categorie nella descrizione postata in precedenza. Difatti, al relativo terzo trattino è menzionato l'"eccetera".
 
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mah .. io speravo che la presenza di tanta gente .. seisette milioni .. gli avrebbe dato tanto alla testa da far sì che decidesse di trasferirsi con tutta la sua corte dei miracoli in quelpaese lontano .. invece torna .. ah se torna ..
e il popolo dei legulei e degli azzeccagarbugli continuerà a prosperare e a ingrassare .. così proseguirà l'interminabile e a tanti necessario gioco dei guardieladri .. e noi continueremo a sorbirci i soliti blablabla ..
 
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smith

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Sta diventando più che altro una questione "d'ordine pubblico".
Non avendo strumenti adatti a "risolvere" la questione dal punto di vista "dell'ordine pubblico" usano quelli sgangherati e piuttosto inadatti dal punto di vista fiscale.
Giustamente, hanno fallito con i Fogli di Via Obbligatori, stanno fallendo con le normative locali comunali ed adesso hanno trovato la giusta escamotage, la quale però si può evitare con la relativa apertura di Partita IVA. Questo però significa un quasi "addio alla politica proibizionista in merito". Difatti, a tutt'ora ho notato pochissimi articoli on line in merito. Penso che i meretriciofobici non siano affatto contenti di ciò e lo sono io :)
In effetti, lo Stato, come per il tabacco ed il gioco d'azzardo, difficilmente promuoverà l'interdizione legale di quest'attività, siccome perderà i relativi introiti fiscali.
 
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smith

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In effetti, lo Stato, come per il tabacco ed il gioco d'azzardo, difficilmente promuoverà l'interdizione legale di quest'attività, siccome perderà i relativi introiti fiscali.

Premessa: a me piace anche parecchio fare delle filosofia, andando nel contempo fuori tema.

E' interessante il tuo accostamento (inconscio?).
Perchè si potrebbe fare, tra le tante deduzioni possibili, quella che lo stato dovrebbe interdire legalmente sia la vendita di tabacco (accertato che nuoce alla salute) che il gioco d'azzardo (che può nuocere alla salute se diventa compulsivo), rinunciando nel contempo anche ai guadagni (come sarebbe "giusto", "morale" che fosse?).
Ma dall'accostamento fatto allora dovrebbe interdire legalmente anche la prostituzione (essendo potenzialmente nociva se diventa compulsiva come il gioco d'azzardo?) rinunciando anche qui ai gudagni (anche qui "ingiusti"? "Immorali"?).
Quindi dall'accostamento si dedurrebbe che invece che in una direzione verso la regolamentazione ci si dovrebbe muovere proprio verso un proibizionismo del fenomeno.

Fine della filosofata e del Off-topic pesante.
 
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Premessa: a me piace anche parecchio fare delle filosofia, andando nel contempo fuori tema.

E' interessante il tuo accostamento (inconscio?).
Perchè si potrebbe fare, tra le tante deduzioni possibili, quella che lo stato dovrebbe interdire legalmente sia la vendita di tabacco (accertato che nuoce alla salute) che il gioco d'azzardo (che può nuocere alla salute se diventa compulsivo), rinunciando nel contempo anche ai guadagni (come sarebbe "giusto", "morale" che fosse?).
Ma dall'accostamento fatto allora dovrebbe interdire legalmente anche la prostituzione (essendo potenzialmente nociva se diventa compulsiva come il gioco d'azzardo?) rinunciando anche qui ai gudagni (anche qui "ingiusti"? "Immorali"?).
Quindi dall'accostamento si dedurrebbe che invece che in una direzione verso la regolamentazione ci si dovrebbe muovere proprio verso un proibizionismo del fenomeno.

Fine della filosofata e del Off-topic pesante.
Forse non mi hai capito e non siamo tanto OT, visto che la mia politica pro tassazione della prostituzione è svolta dal sottoscritto proprio per tale motivo.
In altre parole, lo Stato se tassa il meretricio, difficilmente accetterà una politica di proibizione, almeno totale, di questo.
Un altro esempio possono essere i videopoker, i quali anni fa erano demonizzati dai media. Tale condizione è sparita dopo che i medesimi hanno avuto la gestione e tassazione da parte dei Monopoli di Stato.
Spero di essere stato chiaro in merito.
 
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In effetti, lo Stato, come per il tabacco ed il gioco d'azzardo, difficilmente promuoverà l'interdizione legale di quest'attività, siccome perderà i relativi introiti fiscali.
Forse non mi hai capito e non siamo tanto OT
In altre parole, lo Stato se tassa il meretricio, difficilmente accetterà una politica di proibizione

Se Smith ti ha capito non lo so (mi pare di sì), io ho capito. Però rimane che delle tre attività menzionate, il tabacco è oggettivamente nocivo e produrlo e venderlo è oggettivamente immorale perché sfrutta la dipendenza (causa meccanica e involontaria) da una sostanza nociva per incrementare i guadagni, il gioco d'azzardo è oggettivamente immorale perché si basa su un'attesa di arricchimento ingiusta e l'attesa è razionalmente contraria alle previsioni statistiche quindi a rigore rientrerebbe nelle fattispecie di truffa se non fosse regolato, la prostituzione non possiede alcuna di queste caratteristiche e l'argomento che si possa disporre commercialmente del proprio consenso al rapporto sessuale è oggetto di valutazione personale, non oggettiva come negli altri due casi.
Attenzione perché per difendere una cosa che si ritiene corretta quì si finisce per legittimare le peggio porcate e io non lo trovo produttivo. Che cosa volevi dire si capisce benissimo ma l'accostamento è infelice.
 
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Il compenso della prostituta è spesso definito "regalino", ci sono professioniste, ci sono sfruttate, ci sono semiprof.
Ne viene fuori un guazzabuglio ingovernabile, risolvibile in parte con una tassazione forfettaria, previa regolamentazione dell'attività.
Per regolamentare fiscalmente la prostituzione occorrerebbe anche vietare rapporti con prostitute senza partita IVA, con adeguate sanzioni. e siamo al semiproibizionismo.
Faccio però presente che oggi lo Stato non riesce a evitare che una percentuale rilevante di prostitute soprattutto straniere, venga sfruttata, figuriamoci se potrebbe lottare contro l'abusivismo. Di sicuro una tassazione degli introiti delle prostitute farebbe lievitare il costo delle prestazioni. I COSTI DEI BENI E DEI SERVIZI RICADONO SEMPRE SUI CONSUMATORI FINALI. Chi crede che non sia così ignora in maniera assoluta le basi dell'economia.

Ci faremo fare la fattura o la ricevuta fiscale ?
I celibi potranno portarle in detrazione, magari come gli scontrini dei ticket sanitari ?
L'IVA sarà detraibile ?
Che aliquota IVA applicare ? Il 22 % per tutte o solo per quelle di lusso ? Oppure il 4 % per la mano, il 10 % per la bocca e la fica ( però per pompino scoperto si passa all'aliquota superiore), il 22% per il culo.
Io proporrei comunque l'aliquota ridotta al 4% per le ultracinquantenni a prescindere dal servizio offerto (così una volta per tutte la finirebbero di barare sull'età).
Agli sposati sempre l'aliquta del 22% perche una donna ce l'hanno già, e quindi la prostituta per loro sarebbe un bene voluttuario; resta però il problema dei fidanzati e dei conviventi, che diventerebbero non evasori, ma elusori
 
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Il compenso della prostituta è spesso definito "regalino", ci sono professioniste, ci sono sfruttate, ci sono semiprof.
Ne viene fuori un guazzabuglio ingovernabile, risolvibile in parte con una tassazione forfettaria, previa regolamentazione dell'attività.
Per regolamentare fiscalmente la prostituzione occorrerebbe anche vietare rapporti con prostitute senza partita IVA, con adeguate sanzioni. e siamo al semiproibizionismo.
Faccio però presente che oggi lo Stato non riesce a evitare che una percentuale rilevante di prostitute soprattutto straniere, venga sfruttata, figuriamoci se potrebbe lottare contro l'abusivismo. Di sicuro una tassazione degli introiti delle prostitute farebbe lievitare il costo delle prestazioni. I COSTI DEI BENI E DEI SERVIZI RICADONO SEMPRE SUI CONSUMATORI FINALI. Chi crede che non sia così ignora in maniera assoluta le basi dell'economia.

Ci faremo fare la fattura o la ricevuta fiscale ?
I celibi potranno portarle in detrazione, magari come gli scontrini dei ticket sanitari ?
L'IVA sarà detraibile ?
Che aliquota IVA applicare ? Il 22 % per tutte o solo per quelle di lusso ? Oppure il 4 % per la mano, il 10 % per la bocca e la fica ( però per pompino scoperto si passa all'aliquota superiore), il 22% per il culo.
Io proporrei comunque l'aliquota ridotta al 4% per le ultracinquantenni a prescindere dal servizio offerto (così una volta per tutte la finirebbero di barare sull'età).
Agli sposati sempre l'aliquta del 22% perche una donna ce l'hanno già, e quindi la prostituta per loro sarebbe un bene voluttuario; resta però il problema dei fidanzati e dei conviventi, che diventerebbero non evasori, ma elusori
Non penso proprio che la prostituta possa essere detraibile e deducibile sulle spese per qualcuno. Non dovrebbe valere la relativa utilità anti stress post lavoro.
L'aliquota IVA relativa dovrebbe essere l'attuale 22%.
 
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Se Smith ti ha capito non lo so (mi pare di sì), io ho capito. Però rimane che delle tre attività menzionate, il tabacco è oggettivamente nocivo e produrlo e venderlo è oggettivamente immorale perché sfrutta la dipendenza (causa meccanica e involontaria) da una sostanza nociva per incrementare i guadagni, il gioco d'azzardo è oggettivamente immorale perché si basa su un'attesa di arricchimento ingiusta e l'attesa è razionalmente contraria alle previsioni statistiche quindi a rigore rientrerebbe nelle fattispecie di truffa se non fosse regolato, la prostituzione non possiede alcuna di queste caratteristiche e l'argomento che si possa disporre commercialmente del proprio consenso al rapporto sessuale è oggetto di valutazione personale, non oggettiva come negli altri due casi.
Attenzione perché per difendere una cosa che si ritiene corretta quì si finisce per legittimare le peggio porcate e io non lo trovo produttivo. Che cosa volevi dire si capisce benissimo ma l'accostamento è infelice.
Non centra il fatto che il tabacco ed il gioco d'azzardo siano dannosi. Questo si sa. Ho semplicemente detto che lo Stato non proibisce questi grazie alle tasse relative.
 
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Il mio intevento voleva essere ironico, dal tono pensavo si fosse capito.
Sinceramente non se ne può più di tasse e di fissati con le tasse.
Stiamo andando a rotoli per le troppe tasse, è inutile dare la colpa agli evasori, primo: siamo tutti evasori, secondo se lo Stato incassa un 10% in più, SPENDE un 20% in più (quasi sempre spreca)
 
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http://www.milanotoday.it/politica/...ro-proposta-lega-lombardia.html#commentLast_0
Certo. La prostituzione in Italia, a livello nazionale è già tassata e quindi la Regione può aggiungere altre tasse in merito. Però, esiste la Convenzione ONU 1949/51 http://www.webalice.it/cstfnc73/convenzioneonu.htm , ratificata dall'Italia nel 1980, a differenza di altri Stati, la quale prevede all'articolo 6 il divieto di menzionare le prostitute in registri speciali e di conseguenza, queste caratteristiche a livello regionale, al fine di essere lecite, devono riguardare tutti i liberi professionisti e non solo le meretrici.
 
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