La mia storia tra le dita...il mondo di AXL

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Ovunque c'è profumo di donna
...La tua,Roby, è quella opposta alla mia...
Due poli opposti si attraggono!...:pleasantry:
Se abitassi vicino al lago di Garda... :umnik2:
E se solo avessi 15 anni di meno... :cray:
Ah già, poi c'è anche l'odore... :scratch_one-s_head:

Tieni pure le chiavi, il nostro, purtroppo, è un amore impossibile...

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Nel tempo ho capito che lei si comporta come si comportò a sua volta mia nonna.
La differenza con me è che io non ho messo al mondo dei figli per riversare poi su di loro i miei problemi.
Lei,purtroppo,ha fatto questo.
E' una donna,per farvi un esempio, che se legge che una ragazza è stata molestata o violentata,dice subito che se l'è cercata,che è stata lei a provocare.

Difficile che chi è nato e cresciuto in un'altra epoca, come i nostri genitori, possa avere idee diverse da quelle imperanti nel contesto nel quale si formò.
Da rivedere, a conferma, il documento Rai "Processo per stupro" del 1979 ( https://www.youtube.com/watch?v=ZNvxfxZSUfI ) .
A sostenere la ragazza vittima dell'abuso furono poche donne coraggiose: l'avvocato Tina Lagostena Bassi, ed un manipolo sparuto di attiviste delle associazioni femministe.
Le donne delle famiglie di provenienza degli stupratori ( giusto all'inizio del video) si dichiaravano invece del tutto certe che la ragazza vittima dello stupro se la fosse andata a cercare: non lo facevano solo per legame familiare, ma perché totalmente convinte del principio nel quale credevano.
Ed erano l'assoluta maggioranza, in un'Italia nella quale lo stupro non era codificato come delitto contro la persona, ma contro la moralità pubblica ed il buon costume.

Lei non è una bella donna,non si è mai curata,si vede che non si è mai voluta bene,ma purtroppo ha mortificato anche i figli.

Mi ricorda la descrizione che De Amicis fa della madre di Franti nel suo romanzo Cuore.
La ricorda anche Umberto Eco nel suo Diario Minimo ( al capitolo Elogio di Franti: https://www.nazioneindiana.com/2016/02/20/elogio-di-franti/), quando spiega brevemente, ma a mio avviso giustamente, che l'Enrico Bottini alter ego di De Amicis evita colpevolmente ogni approfondimento umano sulla figura di quella donna, quando una maggiore attenzione all'aspetto di costei avrebbe spiegato tante difficoltà sociali, tanti dolori, tanta fatica nel vivere in un'epoca difficile.

Almeno quando morirà non vivrò con rancori e rimorsi per essermi allontanata da tutti per i suoi problemi.Li ho affrontati e l'unica soluzione è il perdono..

E la comprensione.
Se i nostri genitori non hanno fatto di più, spesso non è stato per ignavia o cattiveria, ma perché proprio non potevano.
In ogni possibile senso.
 
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Troppi argomenti tutti insieme ...

Capitolo odore
L'unica cosa che mi da fastidio sono gli odori sgradevoli. Per il resto, l'odre dell'umanità non mi dispiace. Quello artificiale non l'ho mai cercato e forse nemmeno apprezzato ma non mi disturba quindi non mi limita una relazione. Sessualmente, se gli odori sono comunque attribuibili a persone igienicamente nella norma, non mi danno fastidio o non mi attizzano particolarmente. Boh?! Faccio fatica a capirla come limitazione mentre posso comprenderla come miglioria.

Capitolo caccia
Adoro essere cacciatore. A livello punteristico credo sia la differenza tra otr e loft, in un certo senso. Guardare le figurine, scegliere dal catalogo, non è come buttarsi lungo la strada calandosi in mezzo alle ragazze della via cercando ammiccamenti, situazioni particolari e, a volte, anche improvvise ed incontrollabili. L'arte della pianificazione (l'avere uno scopo) e dell'improvvisazione (adeguarsi al momento e saper cogliere l'attimo) che in comunella ti portano ad avere le avventure migliori. Anche peggiori talvolta, ma in fondo è questo rischio che rende tutto più bello.

Capitolo famiglia
Altra limitazione. La famiglia è parte di noi e va vissuta, non ho dubbi in merito, ma non deve essere una limitazione. Quello che ci hanno inculcato da bimbi deve poi essere elaborato da grandi altrimenti saremmo qui tutti a credere ancora a Babbo Natale. Come lo si fa per le scemenze lo si deve fare anche per le cose più importanti.

Detto questo, odori, famiglia e amore per la caccia. Sono tante limitazioni auto-imposte cara AXL. Sembrano quasi sinonimo di non voler lasciarsi andare. Non si può controllare tutto nella vita, bisogna accettare ciò che viene e goderselo in quel momento. L'odore non è perfetto ma comunque buono? Fottilo. La famiglia mi intristisce? Vivila il necessario. Voglio essere il cacciatore? Sta bene, arriviamo in fondo ma alla fine se si scopre che l'altro è cacciatore a sua volta godiamoci il fatto di poter essere anche preda talvota. Vivere ... Che bello vivere!
 
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Cara AXL, prima di tutto volevo complimentarti quello che hai scritto. Ci vuole davvero coraggio per rivelare ad estranei certi fatti così personali, episodi che ti hannno segnata da piccola. Minare la confidenza dei propri figli, invece di sostenerli, fargli credere che gli altri siano sempre migliori di loro; questa è la cosa peggiore che un genitore possa fare, e ne ho visti di casi così. Il fatto che tu sia riuscita a superare questo da sola, senza aiuto di analisti o psicologi, denota davvero un forza interiore non indifferente. Sulla tua situazione attuale posso solo consigliarti di volerti bene e di "lasciarti andare". Credo che ciò che tu ci hai raccontato abbia avuto come consequenza su di te il lasciarti crescere dentro una corazza; cosa questa neceasaria, ma che ti impedisce di lasciarti andare e di godere di certi momenti. Fuor di metafora, se un ragazzo ti piace escici e non farti tanti problemi (insomma, non uscirci solo per amicizia...). Non posso credere che tu non sia capace di provare piacere fisico con un uomo, a meno che egli non possegga l'odore che tanto ti piace. E se fossi in te (so che tante volte te l'abbiamo detto e che non servirà a nulla ripetertelo, ma tant'è, ci riprovo) lascerei perdere questo Sborolo, una patetica macchietta, uno dei personaggi più tristi che abbia mai sentito. E non perchè sia stato stronzetto con te, alla fine tu sapevi che non era l'amore della tua vita. É per fatto che lui poteva averti quando voleva, ed invece ha fatto di tutto per alllontanarsi da te. E tutto questo perché voleva mostrare di essere lui quello che era in controllo della situazione, mentre avrebbe pohuto passare, e soprattutto farti passare, dei bei momenti. E tu ti precludi potenziali storie, anche magari brevi, per farti condizionare da lui? Ma lascialo cuocere nel suo brodo, piuttosto. Qualsiasi maschio con un po' di materia grigia e di ormoni non solo si sarebbe tenuto le chiavi, ma si sarebbe accampato davanti alla tua porta! E lui invece rimane inattivo per mesi, e viene da te solo se tu lo chiami. Per non parlare del fatto che non hi ha mai invitato a casa sua. Tu non devi elemosinare niente, tantomeno da lui. Un forte abbraccio
 
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Così è nato il discorso delle chiavi.Impazzivo all'idea che lui entrasse mentre dormivo,che mi scopasse e poi se ne andasse al lavoro.

Seguo questo post con profonda attenzione e ringrazio Axl per consentire anche a me di poter scrutare la vastità dell’universo femminile dalla piccola finestra che qui ci ha dischiuso. Tra tante cose, ovviamente, la mia attenzione si è focalizzata molto sull’aspetto godereccio, considerando anche le analogie con il mio stile di vita : esco tutte le mattine alle 6:30 per abitudine, non ho vincoli lavorativi (posso fare quel che mi pare) ed ogni mattino lascio a letto la mia compagna solitamente con un bacio di cui non avrà memoria quando si sveglia alle 10. Mi ha gasato il pensiero di uscire come al solito, fare colazione come tutte le mattine per poi tornare ad un orario decente (le 9?) magari con delle bontà per l’aftercare, introdurmi in camera già incazzato come l’ultimo dei mohicani (il pensiero già mi eccita tuttora) sfilarle delicatamente gli slip con cui abitualmente dorme di fianco... e poi qui mi perdo. Dovrei svegliarla, come ? Dolcemente, veementemente ? Baciandola, lubrificandola ? In silenzio, sussurrandole porcate o dolcezze all
orecchio ? Ma non è che poi mi denuncerebbe per abuso sessuale in condizioni di dormiveglia ? :prankster2:
Insomma si può approfondire questa cosa, a titolo personale, non vorrei che una così bella fantasia la trasformo in un film horror...
 
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Da rivedere, a conferma, il documento Rai "Processo per stupro" del 1979 ( https://www.youtube.com/watch?v=ZNvxfxZSUfI ) .
A sostenere la ragazza vittima dell'abuso furono poche donne coraggiose: l'avvocato Tina Lagostena Bassi, ed un manipolo sparuto di attiviste delle associazioni femministe.

Ricordo quel vergognoso processo, sul quale la Lagostena Bassi costruì una fama.
La donna presunta "vittima" non denunciò ma venne indotta a denunciare. Non vi fu violenza ma venne presunta sullo stato di passività-consenso della tizia. Se non ci sta è stupro, ma è stupro pure se ci sta.

Il primo processo nazi-femminista della storia d'Italia, dove la presunzione di colpevolezza l'ha fatta da padrona.

Episodio vomitevole di barbarie giuridica condita da giustizialismo televisivo, sbatti l'imputato in TV e mettilo per bene alla gogna, è uomo dunque è colpevole.

Il "femminismo" divenne criterio di interpretazione dei fatti, e la sentenza venne ovviamente influenza dal dibattito mediatico che si sviluppò a seguito della trasmissione. Oggi per fortuna questo non si fa più, ma un conto è trasmettere in TV, come si faceva all'inizio, il processo per scippo a mezzanotte, che apriva uno spaccato su situazioni di disagio sociale, e un conto è un processo per stupro, con gli imputati messi alla gogna e abbandonati al linciaggio mediatico, in prima serata, per fare ascolti.

Gli imputati erano totalmente innocenti e in qualsiasi altro tribunale sarebbero stati assolti.

La vittima, drogata e fatta, aveva appena avuto un "diverbio" col suo uomo, anch'egli dedito a più sostanze, che le aveva fatto un occhio nero e, se ben ricordo, l'aveva lasciata. Andò prima a bere e poi per strada, fatta di più sostanze, e scopò coi primi giovani arrapati che incontrò. Mentre scopava per strada, venne fermata dall'intervento di un solerte carabiniere, che interruppe il coito stradale.
Poi andò a farsi medicare per le percosse avute dall'uomo suo, e in ospedale venne letteralmente "convinta" dal carabiniere e dalle femministe di professione a sporgere denuncia non verso quello che l'aveva menata, ma verso quelli con cui aveva consensualmente scopato (forse anche per evitare a sé stessa una accusa di reato che, a quel punto, era evidente ed ineludibile).

I giovani si difesero male. Ricordo uno che disse "Ma che sarà mai! Per una scopata!", si difesero male, ma erano sicuramente innocenti, la violenza, che è necessario vi sia in un processo per violenza sessuale, non venne mai nemmeno presa in considerazione. La ragazza aveva l'AIDS, era drogata, era pure ubriaca, era stata picchiata dal suo uomo, quindi era vittima, povera donna vittima del Maschio. Gli altri erano maschi e dunque carnefici. L'idea che una donna volesse consensualmente scopare per strada con più uomini era naturalmente un'idea degli avvocati della difesa, che trattano la donna come troia-oggetto, questa la narrazione televisiva.
Il sottinteso giuridico era: gli avvocati cercano sempre di dimostrare che la vittima è troia, quindi i processi per stupro sono difficili per le vittime, l'ipotesi che la vittima sia troia va completamente eliminata per il solo fatto che ha sporto denuncia.

Se ben ricordo vennero assolti in appello, che non venne trasmesso in TV. Ci fu chi si scandalizzò: come ha osato la corte d'appello assolvere chi è stato condannato davanti al tribunale del popolo televisivo?

Sondaggi non vennero fatti, ma ricordo che più o meno il pubblico normale non considerava la situazione uno stupro. Fu la stampa nazi-femminista che si accanì contro gli imputati, creando un brutto clima di giudizio in un paese che non aveva mai vissuto un processo in questo modo.
 
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@Iodianninehocinquanta

credo abbiamo già parlato di quel caso in altro thread, sicché non ci ritorno sopra.
Quel che mi premeva era solo segnalare che quanto AXL contestava a sua madre, ossia di essere una persona fortemente prevenuta verso chi è vittima di uno stupro, dipende probabilmente dal fatto che la madre di AXL si è formata in un'epoca nella quale una forte prevenzione verso la vittima di quel tipo di reato era condivisa da tante donne: basta ascoltare quelle che si esprimono giusto in apertura del video che avevo allegato.
In ogni caso, e per ogni altra considerazione su quel tipo di fatti, io mi fermo qui: abbiamo entrambi già constatato in passato di avere posizioni ed idee diverse su tante cose, questa non è la prima né sarà l'ultima, trovo inutile ribadirlo ulteriormente attraverso uno scambio tra noi due.
Stai in gamba.
:hi:
 
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Madame AXL, visto che da tanto tempo non Vi si legge, si spera che tutto vada bene per Voi.
Io intanto approfitto del Vostro spazio per lasciare qui una recensione di un filmetto che ho visto giorni fa.
Confido nel Vostro consueto permesso e Vi auguro ogni bene.

C'era una volta a... Hollywood ( di Q. Tarantino, Usa /UK 2019)

E allora come mai è, questo atteso e celebrato film di Tarantino, che sia l'ultimo o il penultimo che egli mai farà?
Lungo, anzitutto: due ore e quarantuno minuti: per giunta senza intervallo, almeno per come è stato programmato nella centralissima bomboniera cinematografica Sala Fulgor di Rimini, ove l'ho visto in compagnia di banda di amici ben motivati (dieci me compreso) , tra i quali una cara amica ex escort che ha accettato di unirsi perché cultrice del Tarantino Quentin medesimo.
Il quale Tarantino Quentin mette troppa carne al fuoco: qualche critico ha scritto che si tratta di un film sull'empatia, io direi piuttosto che si tratta di un film sulla saturazione.
Saturazione di cinema di genere, saturazione di telefilm di genere, saturazione di attori e comparse, di stuntman e di vecchie glorie, di abiti e di auto d'epoca.
Tutto è saturazione, in questo film, compresa la deriva feticistica di inquadrare piedi femminili belli e curati ( quelli della decisamente bella Margot Robbie) ma anche meno belli e callosi ( quelli della carinissima Margaret Qualley).
La sequela di serie tv del passato citate ad ogni scena è impressionante: difficile però che possa dire qualcosa allo spettatore europeo in generale, ed italiano in particolare, poiché se la serie Bonanza passò e ripassò sulle nostre televisioni private, le serie Lancer e THE FBI ( quella degli anni sessanta!) invece passarono sui nostri piccoli schermi assai poco ed assai male, non dando luogo ad alcun culto.
Culto che invece il Tarantino coltiva, quasi come risposta alla smania di serie tv ed internet che sembra diffondersi come una peste iniziatica: così come egli coltiva da sempre – aridaje! – il culto dei B-movie italiani, tanto da glorificare in un dialogo Sergio Corbucci come secondo miglior regista di spaghetti-western della storia ( sic).
Di Caprio e Pitt sono bravi: accettano di risultare imbolsiti e un po' sfigati, così da fungere da involontari detonatori delle ( poche) scene dinamiche della pellicola: tra tutte, la notevole rissa tra il Pitt e Bruce Lee ( interpretato da Mike Moh in modo del tutto caricaturale).
Al Pacino fa una comparsata di pochi minuti simpatici, niente di più.
Margot Robbie è una meraviglia già di suo, truccata da Sharon Tate lo è ancora di più: una cosa centrata del film è la riproduzione dello spirito easy going dell'epoca, nella quale un'attrice stra-stra-figa alla guida di una splendida Porsche 911 dava un passaggio ad una ragazza autostoppista mai vista, la portava a destinazione, e già che c'era l'abbracciava pure augurandole ogni bene come se fossero vecchie amiche.
E' tuttavia l'insieme a non funzionare in pieno: se il pregio di Tarantino era in passato quello di “far lievitare” una scena d'azione dopo una lunga preparazione di tensione, qui la tensione resta in sottofondo, come se non potesse crescere ( e sì che la storia di Charles Manson e dei suoi folli forniva materiale in abbondanza): salvo dare luogo ad un finale senz'altro straripante e scoppiettante, ma fuori tempo massimo per consolare chi si aspettava qualcosa di più che una mera proposizione contro-storica della realtà dei fatti.
Insomma, cari amici: il film, allo scorrere dei titoli di cosa ( che dovete vedere tutti, mi raccomando, perché mentre passano c'è pure una sorpresina di Di Caprio) non mi è parso 'sto granché.
Mi tocca però dar conto di una cosa.
All'uscita dalla sala, in Corso d'Augusto , si è svolta una votazione tra gli amici che erano con me in sala: cinque hanno gradito il film, quattro ( tra i quali la mia amica ex escort) non l'hanno gradito, io mi sono astenuto mentre fumavo la rituale sigaretta.
Perché l'astensione?
Perché so già che tra qualche giorno ripenserò a questo film e mi sembrerà più bellino, come già ora mi sembra interessante ricordare il dialogo del sottofinale sugli attori della cattiva tv che meriterebbero una punizione: sicché vorrò rivederlo, 'sto film, e magari ne riparleremo.
Un saluto.
Lafayette.
 
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Ultimo messaggio del 23/9 e topic finito in quinta pagina ... Mi dispiaceva troppo lasciarlo cadere nell'oblìo.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
AXL è scomparsa dal mese di ottobre.
Spero che l'assenza sia dovuta solo a problemi pratici di abitazione e lavoro, e che non sia fuggita in Albania con Sborolo...:prankster2:... Nel qual caso almeno un piccolo addio ce lo poteva lasciare.

Ma si sa, le donne sono così...
Noi uomini ci ricordiamo anche delle peggiori scopate della nostra vita da punter e non solo, le donne si dimenticano perfino dei loro più grandi amori...:pardon:

...IL MONDO DI AXL
 
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smith

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Caro Roby PG, quanto è vera la tua frase prima della tua ultima emoticon...
 
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ritorno sull'argomento a più di un anno di distanza.

AXLOO..... stai bene?,,, rassicuraci... non t' abbiamo dimenticato
 
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M

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Io l'ho conosciuta verso la fine della sua permanenza in questo forum. Mi ricordo delle chiacchierate in auto e della pizza che siamo andati a mangiare. Era veramente un piacere ascoltarla e stare con Lei. Si è parlato un pò di tutto. Mi ricordo ancora del suo sorriso tenero e disarmante. Una bella donna.
Se vi ricordate aveva problemi con il computer e Lei e la tecnologia non andavano di pari passo. Comunque a me aveva dato il numero di cellulare e di li a poco aveva anche whats app.
Poi come tutte le cose belle ci siamo persi di vista. Qualche tempo fa provai a richiamarla, ma mi sembra che l'operatore telefonico mi desse numero inesistente. Pazienza.
Comunque ho conosciuto una persona interessante e bella. Anche dentro.
 
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