[RECE] Monica/Veronica (ROM/"POL") - OTR notturna - Osio Sotto (BG)

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CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sotto (BG)
ZONA: nessuno ha postato coordinate precise della sua ultima postazione, ma dovrebbe essere in zona-Michela (45.610488, 9.589208)
NOME: Monica, secondo i più, Veronica, secondo alcuni
NAZIONALITA': Rumena, probabilmente di Constanta, ma sedicente polacca
ETA': 24 nel 2012 (1988?)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (mission, smorza, pecos), no RAI2
COMPENSO RICHIESTO: 20 per BJ, 30 per BJ+RAI1, 40 BJ per BJ+RAI1+DATY, 50 per BJ+RAI1+DAT* (en voiture); 100 (loft)
COMPENSO CONCORDATO: idem
DURATA DELL'INCONTRO: per alcuni "non mette fretta", per altri "è abbastanza sbrigativa"
DESCRIZIONE FISICA: "Alta piu di 1.70 ... Fisico perfetto ... Un sogno", "gran cavalla ma fisico asciutto", "culo da sballo..tette sodissime", "biondissima ... Bellissima", "occhioni azzuri"
ATTITUDINE: "incappuccia con bocca e parte", "il bj è lento", "Bj non male....poca mano", "con leccatine e colpi di lingua che sono sempre ben graditi", "molto morbido..ma anche molto breve", "Non toglie il top ma le mie mani possono entrare", "Non posso toccarla li e nemmeno entrare...", "Cavalcata (smorza) buona", "mi sto pecorinizzando una figa stratosferica", "Discreta mission con lei che caccia dei mugolii fintissimi", "emette mugolii come una pornostar", "finge bene ovviamente", "Unica pecca è la patata..veramente stile traforo del MonteBianco", "mi pare aperta su rai2 ma lei dice che non concede"; "simpaticissima ... A tratti sembra stupida", "simpatica e carina, non mette fretta", "dice che per quelli serve ancora un deca", "La ragazza è abbastanza sbrigativa", "anche se usa sempre una certa educazione"

LA MIA RECENSIONE:

Poiché rumours raccolti nel mare magnum di internet ("Raga, è ufficiale: è tornata!!! che figa") la danno per rientrata lungo la SS 525, non posso che inserirla nella mia lista dei desideri, dato che nella stagione 2012 non ero mai riuscito a incontrarla (più che altro perché mi ero sempre fermato sul lato opposto della strada...). Per il momento, mi sono limitato a fare la conoscenza del suo avatar e sotto segue il racconto, forse un po' asettico, del nostro "incontro" virtuale :) Come al solito, pieno credito a tutti i colleghi che hanno tenuto vivo il maxi-thread della SS 525, con le loro testimonianze!

[1130] malatoanonimo il 02-06-12, 21:57 ha scritto:
?incredibile
Purtroppo non posso fare una rece dettagliata in quanto scrivo dall 'iphoneStatale 525 angolo via termini in osio sotto
Testata ieri VERONICA 24 anni biondissima ... Bellissima e simpaticissima ... A tratti sembra stupida con quel suo sorriso da vamp... Alta piu di 1.70 ... Fisico perfetto ... Un sogno

Rai 1 + bj all'apero con lei che emette mugolii come una pornostar
Dice che e' qui da poco e e' di passaggio perche' dice che va in germania..
Io potendo ci vado tutte le sere perche' e' spettacolare!!
Davvero ... La migliore mai testata fino ad ora!!!

[1146] malatoanonimo il 04-06-12, 19:49 ha scritto:
ieri sera sono tornato sul luogo del misfatto.. VERONICA non riesco a togliermela dalla testa.. ora che scrivo dal pc sarò un po' più preciso ... allora ieri non era nel punto indicato precedentemente.. (in quel punto ieri c'era una bella bionda con caschetto..) lei (VERONICA e la sua amica) erano alla rotonda dopo ..esattamente qui: 45.629908,9.602818 nella "piazzetta" all'inzio di corso italia come vedete.

VERONICA a mio avviso , assomiglia molto a http://static.qnm.it/fotogallery/qnm...alendario5.jpg Laura Drzewicka ex grande fratello..

vabbe' .. la carico al volo.. è bellissima. andiamo in un posto tranquillo per un outdoor ... lei si conferma molto allegra e sempre sorridente..anzi ride sempre.. la classica bambola...

bhe.. il bj è lento..e ti guarda negli occhi.. con uno sguardo da rischio venuta imminente.. mi ha ricordato silvia saint e i suoi occhi.. roba eccezionale... si gira per una pecora... la palpo tutta.. le tette.. le gambe.. il culo.. lei gode (finge bene ovviamente)
la sensazione è stupenda.. mi sto pecorinizzando una figa stratosferica come piace a me.. bionda bellissima...

mi aveva promesso il cell.. ma nulla.. nemmeno sta volta.. dice di essere di passaggio.. io stasera ci ritorno.. :w00tmesalia::give_heart2:[...]

[1148] enjoy il 05-06-12, 08:52 ha scritto:
Ieri sera Maria presso locale M.Bonita non c'era per cui mi sono messo alla ricerca delle segnalazioni di malatoanonimo ma ad Osio Sotto nel posto da lui segnalato non ho trovato nessuna VERONICA ma una gran figa bionda di nome Iris che non ho fatto perchè diceva di non voler fare la pecos perchè troppo alta...Poi mi sono recato alla ricerca della castana alta di Villa d'Almè facendomi quei 15 km. senza però alcun risultato....caro amico potresti essere un pò più preciso nelle segnalazioni così questa sera riprovo? Grazie x enjoy

[1152] enjoy il 06-06-12, 00:53 ha scritto:
[...] POi vado a cercare VERONICA e forse l'ho vista ma non sono pronto per un'altra galoppata per cui rimando alla prossima.

[1162] Curiosonebergamasco il 08-06-12, 08:51 ha scritto:
[...] Vado verso la siad e alla rotonda prima vedo due bionde. Una e' stupenda. Mi fermo e chiedo. 50-30. Ok andiamo.
Andiamo li vicino...la guardo bene..ok salta bj e facciamo tuuto. Social carino. Lei si chiama MONICA polacca e ha lavorato in Germania.
Ci fermiamo e mi elenca il prezziario
50-30 bj
50-20 bj e rai1
50-10 bj rai1 e leccata di f..
50 bj rai1 e leccata di tutto
50*2 casa a 5 minuti.
Vada per bj e rai1.
Toglie pantaloncini e a 90 sul sedile passeggero. Non toglie il top ma le mie mani possono entrare.
Incappuccia con bocca e parte.
La mia mano palpa le tete l altra va dietro. Non posso toccarla li e nemmeno entrare...mi pare aperta su rai2 ma lei dice che non concede.
Bj non male....poca mano se non quando ti guarda negli occhi. Deep fatto..leccate ecc. Non il migliore ma buono...
Ok rai1 e mi invita di la...dico di no e di cavalcare. Dice che per quelli serve ancora un deca. Faccia da bravo ragazzo e dico che non li ho...minimo rimprovero con sorriso e poi salta sopea..buona cavalcata...w mi dice guatda come mi scopi.
Cavalcata buona e fisico da urlo. Viso dolce...insomma da rifarci. Alla fine mi dice che la prossima la facciamo a casa cosi siamo piu comodi.
Unico difetto la location.
E' nel parcheggio del complesso industriale appena prima della siad.
Ci saranno stati almeno 4 colleghi...e quindi un via e va di fari e un maledetto guardone che continuava a girare

[1164] malatoanonimo il 08-06-12, 20:41 ha scritto:
E'quella segnalata da me.. Evidentemente ho capito male.. MONICA nn VERONICA..
scusate ma ero scosso dalla bellezza..

[1176] anaconda il 13-06-12, 01:55 ha scritto:
[...] Ragazzi ho visto la polacca di CuriosoneBergamasco.credo sia lei..sta alla rotondina dopo la perlettina con amica bionda che prima stazionava dove c'era il missile da me recensito??comunque abbiamo chiaccherato un bel po..gran patata mi ha detto che per VUx2 fa a casa.Non mi sono fidato,forse il mio giudizio stasera era compromesso dalla missilata!Avete avuto esperienza in appartamente con la polacca?

[1183] anaconda il 14-06-12, 03:14 ha scritto:
Ciao Cicciobg..allora mi sa che stiamo facendo un po di confusione...non per colpa tua...è che le donzelle si spostano.
Nel punto da te indicato ora non c'è piu la polacca MONICA(oVERONICA?).C'è Iris(stanga cap corti e missile)e altra bionda piu bassa..amico chip dice che si chiama Alexandra.A proposito Amico Chips..ho riguardato le pagine in dietro ma nn ho trovato nessuna tua rece su di lei..mi/ci saresti di aiuto se indicassi pag della rece..grazie!!
Alla rotonda successiva dir Bg..c'è la polacca bionda con l'altra bionda rumena che prima stazionava dove c'era Iris e Alaxandra.
Insomma un bel casino...ma spero di esser stato d'aiuto

[1260] giuglione il 19-07-12, 21:07 ha scritto:
eccomi qua...felice di fare un po di recensioni finalmente :
VERONICA , DICE POLACCA e sembra sia vero
Statale 525 angolo via termini in osio sotto , la vedo , bionda alta circa 1,70 , gran cavalla ma fisico asciutto..occhioni azzuri..che fregna penso..mi fermo contratto per 30 euri in the car , rai 1 e bj nella norma , simpatica e carina non mette fretta, Il bj e' senza uso di mani con leccatine e colpi di lingua che sono sempre ben graditi. Dice che si ferma fino a fine luglio e dopo va in germania o in belgio perche' qui si lavora poco . Veramente una grandissima patata , forse la piu' bella che ho visto fino ad oggi in queste zone .
[...]

[1351] anaconda il 14-09-12, 02:51 ha scritto:
[...]Noto con piacere nuove arrivate..tra qui una gran bella figa bionda,parte opposta distributore katya e co.Intervistata chiede 50-20.Veramente bellina..penso sia russa o giu di li..pero qualcosa non mi convinceva..desisto.[...]

[1357] anaconda il 16-09-12, 06:34 ha scritto:
Parlando con amici..a proposito della bionda..sembra che si tratti della MONICA(polacca),gia recensita da qualche collega ma mai vista precedentemente causa mia assenza,sembra che stazionasse fino a 2 mesi alla rotonda dopo la perlettina.Confermate?

[1358] enjoy il 16-09-12, 11:03 ha scritto:
confermato, MONICA(VERONICA la figa che fa poco sangue perchè meccanica ed a banda larga (figa a tunnel) ma ripeto per l'ennesima volta che è rumena al 100%

[1363] enjoy il 17-09-12, 14:26 ha scritto:
Citazione:
Originariamente Scritto da Francostars
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Allora è proprio vero che i punter italiani sono stanchi di andare con le romene!
non è proprio così visto che anche ieri sera mi sono accoppiato con Michela l'altra bionda che si trova nella stessa location di MONICA/VERONICA (non recensisco perchè già fatto in passato ed è inutile ripetermi).[...]

[1386] anaconda il 24-09-12, 02:19 ha scritto:
Testata la famosa MONICA polacca:come segnalato da qualche collega trattasi di finta polacca..la donzella è romulana doc.
Mi senbra inutile la scheda tecnica visto i precedenti post..confermo tutto quello detto dai colleghi..veramente una strafiga..alta,culo da sballo..tette sodissime. Ahime confermo anche la location..dietro in centro commerciale(non propio antisgamo).Bj di pregevole fattura molto morbido..ma anche molto breve..dopo 3 min chiede di montarla.Pecos e smorza non chiesti vista sua e mia altezza proibitiva per tali pratiche.Discreta mission con lei che caccia dei mugolii fintissimi.La ragazza è abbastanza sbrigativa,lo si nota anche se usa sempre una certa educazione.Unica pecca è la patata..veramente stile traforo del MonteBianco,raramente ho trovato fighe così larghe.Nonostante la bellazza l'incontro non mi ha lasciato soddisfatto..in macchina non rende..da provare a casa 100 40min 1 shot..ci farò un pensierino.[...]

[1633] enjoy il 20-03-13, 12:59 ha scritto:
Qualcuno sa se Michela (la bionda che stazionava con l'altra bonda più alta rumeno/polacca ad Osio Sotto di fronte al distributore ex Katia/Denise) sia tornata? Sue colleghe parlavano di un suo ritorno a Marzo ma fino alla settimana scorsa non c'era.

[1693] buko il 21-04-13, 19:07 ha scritto:
ciao a tutti, provato anche io Giorgia. Hai ragione Frank, con il condom il BJ è da 4. Inoltre da lontano sembra meglio, mentre vista da vicino (in auto) di viso non è il max (pelle un po' segnata, lienamente non stupendi)... in definitiva: per me è NO! Ho invece notato diverse nuove presenze e alcuni rientri (tra cui MONICA, bionda cavallana) a Osio in zona eden ma presenza di alinei che stazionavano praticamente fissi...peccato!

[1700] enjoy il 22-04-13, 15:50 ha scritto:
Parlate del rientro di MONICA zona Eden ad Osio (altra parte della ex famosa stazione di servizio di Katia) ma siete sicuri di non confondervi con Michela (anche lei bionda alta)? Michela è tornata di sicuro (già ritestata con grande piacere) ma io MONICA non l'ho ancora vista.

[1701] buko il 22-04-13, 18:46 ha scritto:
Ciao, ho parlato io di MONICA: ora mi fai venire il dubbio che in realtà fosse Michela...Non so dire con certezza! Non ho chiesto il nome, ma ricordavo la ragazza presente mesi fa e poi sparita per l'inverno ed ero convinto fosse MONICA.

[1702] enjoy il 22-04-13, 19:58 ha scritto:
Allora era Michela e non MONICA. Erano in due bionde una alta e formosa (il giusto ma forse sono di parte perchè Michela mi piace un casino) ed una ancora più alta e sexi (ma a mio parere missile). MONICA la chiamavano polacca ma era assolutamente rumena, entrambe sono rientrate a casa ma ora Michela è rientrata a suo dire da una settimana.
 
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come anticipato nel mega thread sulla statale dell'amore ieri ho ceduto alla sua bellezza e ho investito 30 euro per incontro conoscitivo. La rece-non rece di oscart raccogle già praticamente tutte le info su di lei, in ogni caso in breve:
CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sotto (BG)
ZONA: (45.610488, 9.589208)
NOME: Monica
NAZIONALITA': non ho chiesto, credo ROM
ETA': 25 circa
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (mission, smorza, pecos), no RAI2
COMPENSO RICHIESTO: 30 per BJ+RAI1, 100 (loft) 150 (loft 2 shot)
COMPENSO CONCORDATO: 30 BJ
DESCRIZIONE FISICA: cavalla bionda alta 1.70/1.80 (difficile stabilire con i taccazzi che porta) olta carina di viso, seconda naturale e soda) bel culo.
Difetti fisici difficili trovarne. A me personalmente piacciono più piccoline ma lei merita decisamente un 8 pieno.
ATTITUDINE: nella parte dell'intervista e nel social time si mostra simpatica e socievole


La becco al secondo passaggio appena e le chiedo un po' di info mi spara un prezziario' contorta e alto rispetto alla media: BJ e RAI1 per 30 rose, solo BJ idem. Tutto coperto. IIn auto si spoglia ma se si vuole leccare o infilare dita si passa a extra (50 rose).
In casa riceve per 100 rose e promette 69, daty e altre meraviglia ma non scende di prezzo neanche a piangere. Per un doppio shot con calma 150 rose.
Direi caruccia se consideriamo no orale scoperto e no rai2.

Fatta la premessa dei prezzi decido di provare solo la prestazione auto, che praticanel parcheggio dietro a dove staziona così come le altre sue colleghe (c'è un discreto via vai di auto). Non è il massimo ma fortunatamente non è successo nulla. Confermo che incapuccia usando la bocca e che la pratica orale la esegue bene, con discreti affondi.
proviamo solo l'orale quindi non ho altro da aggiungere.

Nel compleso e sicuramente una gran figa ma -mia opinione- sprecata in auto e troppo esosa in casa (praticamente la quasi totalità delle colleghe sulla SDA opera per 70/80 e con 120 concedono l'ora e 2 shot. Diciamo che nonostante le sia stata anche simpatica e gentile non è scattato quel feeling particolare (forse perchè ero preso male dall'imbosco?)
Non so se ci tornerò!
 
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A me l'anno scorso ha fatto lo stesso effetto ...forse è la più bella ma come una bambola , svolge il compitino senza il minimo coinvolgimento.... non ci sono più tornato....anche vero che a quei tempi, c' era la bellissima e super sexy katia che per me era insuperabile .Speriamo che ritorni un giorno di questa estate !!!
 
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CITTA DELL'INCONTRO: Osio Sotto (BG)
ZONA: 45.610488, 9.589208 (stessa mattonella di Michela, temporaneamente assente)
NOME: Monica
NAZIONALITA': Rumena, ma sedicente polacca
ETA': 23 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (mission, pecos), HJ
COMPENSO RICHIESTO: 80, nel suo loft
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: circa 35-40' totali
DESCRIZIONE FISICA: alta poco più di 1,70, soda e con tutte le curve curve al punto giusto, pelle leggermente brunita dalle lampade, ampio tatuaggio tribale nella parte bassa della schiena, capelli biondi tinti, bel viso, occhi chiari, boccuccia sensuale
ATTITUDINE: in crescendo (partita probabilmente con l'idea di sbrigare la pratica con facilità, ha progressivamente aumentato il suo impegno e coinvolgimento); non padroneggia proprio perfettamente l'italiano e non si apre più di tanto, ma ci si può parlare

LA MIA RECENSIONE:

Il rientro da una missione di lavoro nel Triveneto mi dà l'occasione per fare una puntata infrasettimanale lungo la SS 525 (peraltro a orari meno antelucani del solito, perché abbandonerò il campo di battaglia non più tardi delle 2), con il chiaro obiettivo di riuscire a incontrare la leggendaria Monica/Veronica, che è probabilmente una delle ultime "perle" che mancano il mio personale "tesoro della corona". Transito un paio di volte, ma - essendoci una sola bionda - da lontano non riesco a capire se si tratti della Michela già incontrata un paio di settimane fa o della tanto agognata Monica/Veronica. Quando finalmente si presenta la condizione di traffico ottimale, decido che posso azzardare l'intervista: se, da vicino, dovessi riconoscere Michela, proporrei la soluzione loft e, sapendo che lei ne è priva, avrei la scusa per potermi congedare :) Se invece fosse Monica, non avrei che da darle il benvenuto sulla mia macchina :)

Stavolta, la bionda non sta sul marciapiede di sinistra ma su quello di destra, praticamente davanti alle vetrine del Benaglia Frutta. Appena accosto, interrompe il suo chiacchiericcio con la collega mora e mi si avvicina, con il sorriso stampato sulle labbra (che, alla fine dell'incontro, troverò un po' artefatto). La scruto meglio (non è decisamente Michela :-)), la saluto e le domando se disponga solo dell'opzione "en voiture" o anche di un appartamento dove si possa fare con più calma e meno rischi. Con accento spagnol/portogheseggiante, mi dice che la cosa è certamente possibile e che costa 100. "Facciamo 80?", cerco subito di riallinearla agli standard di mercato. Ci pensa un secondo (anzi, direi un nanosecondo) e subito accetta: "Per 80 è mezz'ora, va bene?". Ovviamente, a queste condizioni, non posso che accettare anch'io: "Va bene: andiamo!".

Appena sale sulla macchina, ancor prima di poterci presentare a vicenda, vengo letteralmente narcotizzato dall'essenza di cui si è abbondantemente aspersa. "Forse hai messo un po' troppo profumo :), però è proprio buono! Qual è?", è il mio esordio. "Ti piace? E' Dolce & Gabbana", mi spiega la fanciulla, il cui nome ancora ignoro. Prima di poter fare la sua conoscenza, c'è ancora da sbrigare una piccola formalità burocratica, perché mi chiede di spostarci con la macchina verso l'angolo dell'edificio, in modo che possa recuperare un sacchetto contenente un paio di scarpe più comode (delle ballerine, vedrò poi).

UNA RUMENA DI CRACOVIA

Finalmente si parte per il loft e possiamo fare la rispettiva conoscenza. "Piacere, io sono XXX. Tu come ti chiami?", le domando, porgendole la mano. "Piacere, io sono Monica", mi risponde, ricambiando il mio saluto di benvenuto. "Bingo!", è il mio primo pensiero; "Ma quanto è bella!", è il secondo, dopo avere ammirato il suo volto, che richiama decisamente quello di Victoria Silvstedt:

Victoria_Silvstedt_resized.jpg

Mentre attendiamo di poterci immettere sulla SS 525 in direzione sud, inizio l'intervista di rito, per la corretta compilazione della scheda tecnica. "Sei anche tu rumena, come le altre ragazze, giusto?", è la mia domanda trabocchetto. "No, sono polacca", mi corregge subito Monica. "Di che città?", mi mostro abbastanza stupito. "Di Cracovia", mi spiega. "Davvero? Ci sono stato un paio di volte!", fingo entusiasmo, sapendo benissimo che è polacca quanto lo sono io per avere avuto il poster di Zibì Boniek da bambino. Si apre quindi una breve parentesi su Cracovia, da cui Monica è abile a svicolare, portando il discorso sul fatto che, grazie al caldo (si fa per dire ...), è tornata da pochi giorni in Italia.

"E invece, quando fa freddo, dove lavori?", le chiedo. "Quest'inverno sono stata in Belgio" e - come aveva fatto Jasmine - inizia a raccontarmi un po' della sua esperienza nelle vetrine del quartiere a luci rosse di Bruxelles. "Tu, invece, da dove vieni?", mi domanda. "Da Milano", è la mia risposta di rito. "Ah sì, è facile arrivare qua con l'Autobahn", commenta Monica. "Ma allora parli anche tedesco! Dove hai lavorato in Germania? A Berlino? A Colonia?", è la mia domanda successiva, al che lei mi sciorina un curriculum degno di un'interprete che abbia lavorato all'Unione Europea (ma lei non ha sicuramente affinato lì le sue doti linguistiche :-)): "Parlo inglese, tedesco, francese, spagnolo ... e ovviamente anche italiano". Mi racconta quindi che ha esercitato a Colonia, Stoccarda e Monaco di Baviera, ma non a Berlino. Dato che il suo italiano è un po' stentato e ha un fortissimo accento della penisola iberica, immagino che Monica non abbia mancato di allietare anche i nostri colleghi in loco.

Al termine di questa intervista preliminare (che la ragazza ha ovviamente passato col massimo dei voti :-)), siamo finalmente al parcheggio nei pressi del suo appartamento di Brembate (che, per il momento, è lo stesso in cui vive con una sua collega). Non prima che Monica mi abbia raccomandato il massimo silenzio, scendiamo dalla macchina e ci incamminiamo verso il cancello che dà accesso al cortile interno del fabbricato. Lo varchiamo e, utilizzando il display del cellulare a mo' di torcia, mi guida su per le ripide scale. Come immaginavo, si tratta di un appartamento di ringhiera, che raggiungiamo proprio alla fine del ballatoio. Un ultimo giro di chiave e siamo finalmente dentro.

IL LOFT

L'appartamento è un bilocale, con un ampia cucina/soggiorno sulla sinistra, il bagno (di cui non potrò fruire) di fronte e una camera da letto (quella ove evidentemente dormono Monica e la sua amica) sulla destra. E' chiaro che non si tratta di un semplice scannatoio, ma di un locale abitato. "E' quello il segreto della tua bellezza?", domando ridendo a Monica, quando noto una confezione di cereali al cioccolato appoggiati sulla credenza. "Sì, li mangio sempre a colazione col latte", mi risponde col sorriso sulle labbra. Il frigorifero, un modello che probabilmente è vecchio quanto me (sicuramente più di Monica ...) è completamente tappezzato di adesivi e figurine, tra cui uno scudetto della Fiorentina, che mi ha quasi venire l'orticaria :) "Ma non l'avete arredato voi, vero?", le chiedo ancora. "No, no, l'abbiamo trovato così. L'unica cosa che abbiamo aggiunto è quello ...", mi dice, indicando un giaciglio un po' precario che è stato posizionato davanti al divano e che intuisco immediatamente essere la nostra alcova d'amore. Monica ci si siede sopra e si molleggia un po'; poi, sempre ridendo, mi dice: "Vieni a sentirlo, è un materasso ad aria". La raggiungo, mi siedo accanto a lei e lo sento afflosciarsi sotto il mio peso, come avrebbe fatto un materassino da spiaggia. Non posso non notare l'inconfondibile sfrigolio del gommone di plastica e quindi avanzo le mie timide rimostranze, sperando che ci si possa trasferire sul lettone nell'altra camera: "Ma non farà un po' troppo rumore e poi svegliamo i tuoi vicini?". E' però evidente che l'altro locale è off-limits (chiamiamolo pure il tempio delle Vestali ...) e che questa è la minestra da mangiare: "Tranquillo, vedrai che quando saremo sopra sarà come un materasso normale".

A questo punto, iniziamo a svestirci. Man mano che Monica si spoglia, è come se un'opera d'arte si svelasse dinanzi ai miei occhi. Prima si sfila la maglietta e il reggiseno, mettendo in mostra un busto davvero tonico: tanto è piatto l'addome, quanto sostenuti sono i suoi seni a coppa, di una taglia attorno alla 3°. Si sfila quindi gli attillatissimi pantaloni bianchi (che già lasciavano poco spazio all'immaginazione ...) e le mutandine e, finalmente, è del tutto nuda davanti a me. Non saprei paragonarla a nessuna delle mie (ex) "predilette": è sicuramente un po' più alta di Katia e potrebbe avere quasi la stessa statura di Anna; tuttavia, senza affatto essere grassa (anzi, è davvero tonica ovunque), ha una costituzione intrinsecamente più formosa sia di Anna (che è forse anche sin troppo esile) che di Katia (che, soprattutto dalla cintola in giù, era proprio slim). Monica deve notare che sono lì inebetito ad osservarla, ancora mezzo vestito, e mi domanda: "Cosa c'è, sei timido?". Non che sentirla parlare sia di grande aiuto nel risvegliarmi dal mio stato di estasi, perché l'effetto dei suoi occhi magnetici e della sua bocca, che protende con fare albapariettesco, è addirittura ipnotico su di me. Quando finalmente riesco a mettere in moto un paio di neuroni, non mi escono di bocca parole migliori di queste: "Complimenti! Ma è tutto naturale?". "Sì, sì, tutto naturale!", non può che confermare Monica. "Tranne l'abbronzatura :)", mi sembra giusto puntualizzare. Lei si mette a ridere e mi dice: "Sì, quella è fatta con la lampa :)". Quindi mi volge la schiena e indica un piccolo triangolino di pelle più chiara, sopra la piega tra le natiche: "Qui si vede il segno del costume che avevo su". Tempo un minuto e anch'io sono pronto per raggiungerla sul materassone, dove nel frattempo si è spostata ad aspettarmi.

LA RECE VERA E PROPRIA

Mi sdraio nel mezzo e, contrariamente a quanto mi aspettassi, non è così rumoroso. Forse perché una macchina passa sul pavè sottostante proprio in quell'istante e rimaniamo quasi assordati, come se fosse decollato un aereo. "Ma come fai a dormire, con questo casino?", le domando. "Ma io e la mia amica dormiamo di là! Questo materasso lo abbiamo appena messo solo per lavorarci!", mi risponde.

Con mia sorpresa, non si posiziona di fianco a me, ma mi divarica le gambe e si accovaccia tra di loro, per dare inizio al BJ coperto (dev'essere lo stile della famosa "scuola di Bruxelles", perché anche Jasmine è partita esattamente allo stesso modo settimana scorsa). Se da un lato è davvero eccitante vedere Monica che mi fissa in continuazione con i suoi bellissimi occhi, mentre si muove su e giù lungo il mio fratellino, dall'altro è frustrante non poterla toccare. Per come si è disposta, solo il suo braccio destro è appoggiato un po' più avanti e, per questo, devo accontentarmi di carezzarle quello, che è l'unica parte del suo corpo a portata di mano. E' già sorprendente che la visione di lei che finge di divorarmi con gli occhi sia sufficiente a far prendere un po' di turgore all'asta. Ma, ovviamente, in mancanza di altri stimoli, ciò non mi basta certo ad essere pronto per la copulazione.

Resasi conto che non sarà una passeggiata addomesticarmi alle sue consuetudini, dopo un paio di minuti Monica si interrompe e si solleva gattoni. Avanza quindi verso di me, portandosi col suo busto sopra il mio (ma ancora ad almeno un paio di spanne di distanza). Immagino che voglia calarsi su di me, come ho già visto fare ad altre ragazze, per tentare di stuzzicarmi con un po' di petting e qualche succhiotto qua e là. Probabilmente neppure lei ha chiaro cosa voglia fare: in un primo momento, inizia effettivamente ad scendere verso di me, avendo solo cura di piegare il fratellino verso il basso, probabilmente per essere certa che non entri subito in contatto con la sua vagina, in questa fase preliminare. Però, quasi subito si arresta, si risolleva e mi domanda: "Che cosa ti piace?". "Ti va di fare a smorzacandela?", le propongo. "Com'è?", mi chiede, avendo forse poca familiarità con la terminologia italiana. "Io sdraiato e tu sopra. Però - ed è inevitabile guardare il mio fratellino che è solo a 3/4 del turgore - direi che non siamo ancora pronti ..."

COME FAR TACERE UNA OTR

Monica ci pensa un attimo ed esce con la sua controproposta: "Facciamo il contrario: vienimi sopra tu e vedrai che diventa duro subito". Eseguo prontamente i suoi ordini e ci scambiamo di posizione. Adesso è lei ad essere sdraiata supina, pronta ad accogliermi tra le sue gambe. Il tempo che lei si insalivi le dita e inumidisca un po' le labbra della sua vulva e siamo pronti per l'allineamento. In questo caso, preferisce fare tutto lei e usa una tecnica abbastanza strana, che vedo mettere in pratica per la prima volta: anziché infilarlo per intero, ne introduce 3-4 cm (praticamente solo il glande) e inizia a strofinarli un po' avanti e indietro. Quindi ne fa entrare altri 3-4 ed effettua la stessa operazione di strusciamento, che viene ripetuta sino a completa penetrazione del pene. A questo punto, mi appoggio completamente su di lei, la abbraccio da dietro e inizio a stantuffarla. Effettivamente aveva ragione, perché - cercando di premere verso l'alto - sento una discreta stimolazione sul mio glande e percepisco che il tugore sale rapidamente, sino a giungere a pieno regime. All'inizio, Monica tiene la mano all'imbocco della vagina (probabilmente per assicurarsi che il profilattico non si sfili); poi la rimuove e mi cinge pure lei con entrambe le braccia, cominciando a carezzarmi la schiena e, ogni tanto, a strizzarmi i glutei. I 6-7 minuti successivi sono davvero piacevoli, perché posso serrare stretta al mio corpo una ragazza davvero bella e, al contempo, farmi inebriare dal suo profumo. Come al solito, ogni tanto devo fermarmi a riprendere fiato e, in quelle fasi di momentaneo riposo, spingo fortemente il mio pube contro il suo, facendoli strisciare l'uno contro l'altro. L'operazione non deve giungerle nuova, perché pure lei ricambia, inarcando con forza il suo bacino e contrapponendo il suo movimento al mio. Almeno per la prima metà della copulazione, Monica è più infervorata degli ultrà della curva sud ("Sì, dai scopami!", "Sì, spingi più forte!", "Sì, senti come è duro!", etc, etc). Poi, finalmente smette di recitare e sembra godersi il momento (o i suoi pensieri), limitandosi ad ansimare in modo più naturale.

IL MONTONE IN PIEDI, LA PECORELLA SUL MATERASSO

Se fosse per me, andrei avanti così all'infinito. Lei, però, ha una cognizione del tempo che è sicuramente molto migliore della mia (o forse, è più infastidita di me del fatto che i nostri corpi cominciano a essere perlati di sudore). Per questo, a un certo punto, mi domanda: "Non ti va di cambiare posizione?". "Perché no, cosa ti va di fare?", le chiedo. "Pecorina?", mi propone Monica. Mi sfilo con cautela e mi metto ginocchioni, convinto che assuma la classica posizione "doggy style". Così è, ma in realtà lei si dispone proprio sul ciglio del materassone, facendomi cenno di scendere e di mettermi in piedi proprio dietro il suo fondoschiena, "Ahi, ahi, qui come minimo mi becco il colpo della strega!", penso tra me e me, poco prima che riprendano le operazioni. Anche stavolta, Monica inserisce il mio fratellino in 4-5 colpi e poi si può finalmente partire. Mi àncoro alla sua vita e inizio il mio moto oscillatorio, che è sempre abbastanza piacevole ma che per me non è mai appagante come nelle posizioni in cui i due corpi sono completamente a contatto. Se non altro, nelle brevi fasi interlocutorie in cui rallento per riprendere fiato, posso saggiare la consistenza dei suoi glutei e carezzarle la schiena e le cosce. Quando sono trascorsi almeno 4-5 minuti, comincio a sentire le prime fitte lancinanti nei polpacci (dato che lei è un po' oltre il bordo del materasso, non sono in posizione perfettamente verticale ma leggermente chino in avanti e dunque tutto l'arco dorsale è in forte tensione). Cerco di tenere duro (più che altro perché non so se, un'ipotetica seconda volta, Monica sarà così disponibile), ma dopo un po' devo proprio gettare la spugna e fare fare una sosta più prolungata, perché sento che manca davvero un'inezia, non all'eiaculazione ma alla comparsa dei crampi! "Cosa succede? Perché ti sei fermato?", mi chiede. "Niente di grave... mi si sono solo induriti un po' i polpacci", cerco di minimizzare.

UN BJ A DUE MANI, PER FINIRE

Non gliel'avessi mai detto, perché Monica è lesta a cogliere la palla al balzo: "Dài, che ti finisco di bocca!". In men che non si dica, lei si rigira su se stessa e si siede davanti a me, iniziando a masturbare il mio membro con entrambe le mani. Ciò non è certo la cosa più interessante, perché per quasi tutta la durata dell'HJ non smette di fissarmi con i suoi stupendi occhi e di protendere la sua boccuccia verso di me, sussurrando qua a là un po' di incitamenti. Da parte mia, trovo il tempo di dedicare le dovute cure ai suoi seni, che manipolo lungamente, stuzzicandole anche i capezzoli. Man mano che mi avvicino al climax, mi chino sempre più verso di lei, massaggiandole con intensità crescente le mammelle su un lato e il collo sull'altro. Alla fine, la sua azione diventa così intensa che non posso più resistere e, finalmente, taglio il traguardo. "Adesso ho capito perché non volevi fare in macchina! Non sarei mai riuscita a farti venire solo con la bocca!", esclama Monica, tronfia di essere riuscita ad addomesticare anche questo puledro che faceva un po' le bizze.

Le operazioni di pulizia non sono il massimo, perché il bagno non è fruibile (a questo punto, dovrebbero mettere un bel cartello "Privato", come appare in certi ristoranti) e dunque si deve procedere coi soli fazzolettini. L'acuto finale di Monica è stato così intenso che il fratellino rimane in erezione per un altro paio di minuti e quindi mi sento anche un po' ridicolo ad aspettare che si sgonfi, prima di ricominciare a rivestirmi. Fortuntamente, la fanciulla si reca nell'altra stanza per recuperare un altro paio di pantaloni (bianco e attillato sono comunque il must della stagione, nelle lande "polacche"), cosicché anch'io posso prendermi i miei tempi e fare con calma. Quando finalmente siamo pronti, abbandoniamo lo scannatoio, ripetiamo la pericolosa navigazione al buio lungo il ballatoio e già per le scale, ci chiudiamo il cancello dietro di noi e saliamo in macchina, pronti per tornare a Osio.

NON FACCIO NIENTE SCOPERTO, NON DO IL CULO, NON BACIO IN BOCCA

Il viaggio di ritorno inizia con una breve telefonata che Monica riceve dalla sua amica. Sia l'esordio (un bell'Alo in rumeno e non certo un Tak slucham in polacco) che la successiva conversazione (con una cadenza molto simile al portoghese) permettono di confermare definitivamente le sue origini carpatiche :)

Esaurita la telefonata, riprendiamo a parlare un po', di argomenti prettamente inerenti la sua professione. Mi racconta di come avvenga il processo di schedatura da parte dei CC, quando una nuova ragazza appare lungo la SS 525 (oltre ai dati anagrafici, vengono anche raccolte le "emprinte" digitali). La cosa, in sè, non sembra essere vissuta con particolare fastidio, se non che l'attesa in caserma può essere anche abbastanza lunga (2-3 ore), a seconda di quante OTR vengano "rastrellate" per l'identificazione.

Le chiedo se, come in Austria o in Germania, anche in Belgio i controlli sanitari siano obbligatori ma gratuitamente a disposizione delle ragazze. Come mi aspettavo, mi conferma che anche lì le visite devono essere effettuate ogni mese, in modo che un medico possa certificare periodicamente che le ragazze sono in buona salute e che possano continuare ad esercitare la professione. Qui in Italia, come noto, siamo rimasti al medioevo, per cui l'effettuazione delle visite ginecologiche è rimessa al buon senso delle singole OTR. Monica mi dice di essere molto attenta alla sua salute: "Non faccio niente scoperto, neanche il BJ, non do il culo, non bacio in bocca". Su quest'ultima lapidaria sentenza, sono ovviamente pronto a raccogliere le più disparate smentite da parte dei colleghi :)

Quando siamo di nuovo al suo showroom, la sua amica mora è ancora lì e le due si scambiano un'occhiata d'intesa, appena i loro sguardi possono incrociarsi. Ci congediamo, Monica parlotta un attimo con la sua "amica" e poi si dirige lesta verso il suo ripostiglio, per rimettere in buon ordine il sacchetto con le scarpe "da passeggio"; io invece volgo la prua in direzione Bergamo, per concedermi un'ultima lustrata d'occhi prima di calarmi tra le braccia di Morfeo (in realtà, prima che ciò accada, mi calerò tra quelle di Luana Cristina :-)).
 
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Per completezza informativa, riporto qualche dettaglio del mio secondo incontro con Monica, che credo sia utile per comprendere meglio le molteplici sfaccettature dell'attitudine della ragazza.

La tentazione di caricare la Perlettina sarebbe fortissima (perché, per la prima volta, la vedo ancheggiare lungo il ciglio della strada in un abitino minimal-dozzinale il cui orlo non supera la metà delle sue chiappe :-)), ma tengo duro e proseguo verso Osio Sotto. Passo una vetturetta dei CC intenta a intervistare le nuove arrivate della "scuola di Bruxelles" (probabilmente sono uscite troppe nuove rece in questo forum e qualcuno ha deciso che era giunto il momento di schedare le nuove arrivate :-)) e infine sono in zona Eden. Giusto per smentirmi:

Comunque, per ora non l'ho vista indossare altro che pantaloni bianchi attillatissimi (persino quando li ha cambiati nell'appartamento, ne ha calzato un altro paio identico), per cui non dovresti rischiare di confonderla con Michela.

Monica non indossa i suoi classici pantaloni bianchi, ma una minigonna del medesimo colore, che valorizza decisamente le sue lunghe gambe, ulteriormente slanciate dalle scarpe col tacco che indossa. Così abbigliata, svetta di una buona lunghezza rispetto alle altre due more che stazionano assieme a lei sul marciapiede davanti al Benaglia (non c'è Michela, per la cronaca).

Nonostante siano trascorsi solo quattro giorni dal nostro precedente incontro, non riconosce né me né la mia macchina (il che trovo, tutto sommato, positivo). Per evitare di condurre l'intervista proprio lì sullo svincolo, le faccio cenno che farò il giro del fabbricato e che mi riaffaccerò dal parcheggio interno. Tempo 20 secondi e sono presso la location ove conserva la sua "borsetta da viaggio". Pur non ricordandosi di me neppure in questo frangente, non ha problemi a confermare le stesse condizioni della volta precedente (80 per mezz'ora, nel suo appartamento) e quindi è presto mia ospite. A questo punto, finge di riconoscermi ma quanto accadrà nei minuti successivi mi farà capire che la sua è stata una mera cortesia di circostanza o che mi ha banalmente scambiato per un altro cliente incontrato in questi ultimi giorni.

LA SUA MEMORIA E' PROPRIO CORTA

Durante il tragitto, raccolgo qualche informazione in più sul suo passato professionale spagnolo, che risale a ben quattro anni fa, in un puticlub malegueno. Poi, come tante altre fanciulle, anche lei ha abbandonato quello che sembrava l'Eldorado d'Europa, per andare a cercare maggior fortuna altrove. Quando arriviamo all'incrocio di Brembate ove si affaccia quella che ho definito una "comune rumena", Monica mi dice: "L'altra volta qui avevamo girato a destra. Stavolta, invece prosegui diritto". Non le dico nulla, ma un dubbio e una certezza si affacciano nella mia mente: (1) era probabilmente una delle ragazze che tiravano l'alba chiacchierando e fumando, nel soggiorno dell'appartamento dove ho incontrato Jasmine, pure lei appartenente alla "scuola di Bruxelles"; (2) deve lavorare a ritmi infernali, per non ricordarsi neppure dove ha condotto un cliente quattro giorni prima!

Ho solo il tempo di sorridere a tutte quante (non si sa mai :-)) ma non riesco a focalizzare bene i loro volti, perché lambiamo solamente il soggiorno e ci dirigiamo subito verso l'uscita. Una di loro (una bionda), mi dirà poi Jasmine, è arrivata proprio oggi dalla Romania (per cui immagino che presto andrà ad arricchire il già vasto campionario della SS 525)

"Adesso, invece gira a sinistra, ché siamo quasi arrivati al mio nuovo posto", mi dice più o meno un minuto dopo. "Se mi fai parcheggiare là a sinistra, dietro quella Ypsilon, direi proprio che il tuo posto non è così nuovo :) Anzi, se mi dai le chiavi, stavolta ti faccio strada io ;-)", mi pavoneggio un po'. "Ma davvero ti ho già portato qua?", mi domanda interdetta Monica, mentre procede al cambio delle calzature. Le cito un paio di dettagli su come si presenti l'interno della palazzina e sembra convincersi. Dopo essere sgattaiolati più silenziosi di Pocahontas su per le scale e lungo il ballatoio, siamo finalmente dentro. Monica però, è come San Tommaso: "Ma sei proprio sicuro che siamo venuti qua dentro?". "Aspetta che provo il materasso ... Secondo me è ad aria ...", le dico, mentre saggio con la mano la consistenza del gommone. Lei si mette a ridere, ma - per fugare ogni dubbio - le indico anche dove stavano i cereali al cioccolato che mangia per colazione. Sempre ridendo, mi spiega che adesso si sono spostati in un'altra credenza accanto al frigorifero e, finalmente, sembra essersi convinta di essere già stata lì dentro assieme a me.

LUCI E OMBRE

L'incontro sembra prendere una piega positiva, perché Monica, una volta spogliatasi, mi passa accanto, dicendomi: "Vado un attimo in bagno a fare il bidet". "Poi posso usarlo anch'io?", le chiedo. "Certo!", è la sua risposta, che mi perviene in dolby surround dall'interno del bagno. Segno quindi un punto a favore, rispetto al primo incontro, ove la pulizia era avvenuta solo con i fazzolettini. Quando è il mio turno per darmi una sciacquata al basso ventre, mi rendo conto che non si tratta certo della toilette di uno scannatoio professionale, perché manca il classico "rotolone Regina". Infatti, mentre sono seduto sul bidet, Monica mi raggiunge, porgendomi un piccolo rotolo di carta igienica, da usare come surrogato per asciugarmi.

Prima di regolare gli aspetti burocratici, Monica cerca di convincermi ad acquistare una time-extension: per soli 20 in più, è possibile ampliare di ben(!) 10 minuti il tempo a disposizione e fruire anche di DATY e 69. Accampo un paio di pretesti, per declinare gli extra da lei offerti ("Sono in piedi da stamattina alle 5 e sono abbastanza stanco, per cui non riuscirei a godermi il tempo in più ...", è la prima scusa; "Per questioni di igiene, non faccio mai il 69", è la seconda). "Perché non vuoi leccarmi la f..a? Guarda che l'ho lavata!", mi risponde Monica, stupita del mio diniego, come se si trovasse di fronte a un marziano. La mia preoccupazione non è tanto di assaporare gli umori suoi o di qualche collega che mi ha preceduto, quanto di fare la conoscenza di una nutrita flora batterica, che potrebbe non essere così amichevole per il mio cavo orale (è fresca nella mia mente la notizia di Michael Douglas, che ha attribuito il tumore alla gola proprio al papilloma virus, contratto con ripetuti cunnilingus).

Tra l'altro, quando mi scopro privo dei giusti pezzi colorati e devo porgergliene due tinti di arancione, non è neppure abbastanza lesta da fingere di non avere il resto, che riesce a recuperare - seppure dopo qualche ricerca - all'interno della sua borsetta. Con una Katia, giusto per fare un esempio, commettere una leggerezza del genere sarebbe stato imperdonabile come concedere a un tennista una volée sotto rete e i 20 in più sarebbero stati persi per sempre (pur ricevendone debita soddisfazione, in cambio ;-))

KOMPRESSOR

Riguardo alla parte strettamente erotica dell'incontro:

1) BJ: effettuato come la scorsa volta, posizionandosi accovacciata in mezzo alle mie gambe divaricate. E' sempre un'esperienza istruttiva vedere il proprio fratellino diventare grande, mentre la fanciulla finge di divorarti con gli occhi, ma il mio personale gusto predilige un maggiore contatto fisico con la ragazza, anche durante il BJ. In ogni caso, questa fase è durata davvero un paio di minuti d'orologio e presto si è passati oltre.

2) Mission: l'operazione di infilamento è stata effettuata senza lubrificazione artificiale del suo orifizio ed è avvenuta utilizzando la medesima tecnica dell'altra volta (cioè facendo affondare l'asta 3-4 cm alla volta), le cui ragioni mi sono sono state chiare solo durante l'HJ. E' sempre molto piacevole accoppiarsi con lei in questa posizione, perché si ha il privilegio di stringere a sè un fisico davvero bello. Stavolta, però, non sono passati molti minuti prima che Monica si annoiasse e mi proponesse: "Cambiamo posizione?"

3) Pecos: ho tentato inutilmente di convincere Monica a concedermi uno smorzacandela, ma non c'è stato proprio verso. All'inizio è sembrato un veto ad personam ("Con te non vengo sopra!"), poi invece la sua resistenza si è fatta più generica ("Non mi piace farlo") e, alla fine, credo di averne compreso il motivo (si veda sempre alla sezione HJ). Se non altro, stavolta la pecos è stata effettuata in modo più comodo e convenzionale, con me inginocchiato dietro di lei sul materassone (e non più in piedi sul pavimento). Devo decisamente migliorare le mie capacità di multi-tasking, perché o la stantuffo cingendola saldamente in vita oppure divago un po' a esplorare il suo fisico. Il problema, con Monica, è che il minimo calo di ritmo è percepito come un segnale di appagamento e quindi come un valido pretesto per effettuare lo sfilamento e passare alla fase successiva.

4) HJ: Monica si è lestamente contorta come un serpente sotto di me e ha iniziato a manipolarmi il fratellino con una mano e a prendersi cura prima dei gioielli di famiglia e poi del petto con l'altra, il tutto senza mai staccare lo sguardo dal mio. All'inizio, a dire il vero, mentre le stavo carezzando il seno e poi l'addome, una delle sue manine si è messa davanti alla sua vagina, come per schermarla. "Non ti va che te la tocchi?", le domando. "No, sto facendo uscire l'aria dalla f..a", è la sua spiegazione, mentre noto che divarica un po' le labbra, per fare svuotare la sua cavità dall'aria accumulatasi durante la fase di penetrazione (credo che la descrizione più simpatica di quello che si definisce flato vaginalis sia riportata qui :-)). A parte il fatto che dovrò chiamare il mio fratellino "kompressor", diverse cose che sono accadute nelle fasi precedenti dell'incontro mi diventano più chiare: (a) evidentemente, il calibro della mia asta è tale da sigillare le pareti della sua vagina e ciò è il motivo per cui l'ha fatta entrare un po' per volta, cercando di sfiatare l'aria; (b) non ha voluto concedermi lo smorzacandela perché avrebbe rischiato di trasformarsi in un concerto per trombe e cornamuse :); (c) la fase di penetrazione relativamente lunga deve essere stata abbastanza piacevole anche per lei, perché la sua vagina si è dilatata e si è riempita ancora più d'aria, che ora deve evacuare.

Ma a parte queste considerazioni di ginecologia spiccia, è più interessante riportare che, dopo 2-3 minuti di HJ, Monica ha gettato la spugna, agitando le braccia all'aria (come per dire: "Non ce la faccio proprio più!") e confermando finalmente l'avvenuto riconoscimento antropometrico del cliente: "Adesso mi ricordo di te: sei quello che non viene mai! Continua un po' tu di mano ...". Inizio a questo punto a masturbarmi l'asta con la mano sinistra (con ritmo calmo ma intenso), mentre con la destra mi divido tra i suoi seni, il suo addome e la sua vulva. Da parte sua, Monica fa più o meno lo stesso con me (ma col vantaggio di avere due mani a disposizione :-)), prendendosi cura dei gioielli di famiglia e del mio petto villoso. Credo che per quasi tutta la durata dell'HJ non abbiamo smesso di fissarci negli occhi (be', ogni tanto io mi distraevo a guardare la sua boccuccia protesa in posizione da BJ e lei a scrutare il mio fratellino, ma solo per controllare se avessi finalmente eiaculato :-))

Quando sono trascorsi altri 4-5 minuti e sento di essere vicino al traguardo, le faccio la proposta indecente (non per la pratica in sé, ma perché è trascorso davvero tanto tempo): "Ti va di finire di bocca?". "Ma sei matto? Devi finire, perché è già più di mezz'ora che siamo partiti!", è categorica Monica. A questo punto, rassegnato, mi metto d'impegno e mi auto-trascino oltre la linea del traguardo, mentre sono intento a manipolare, come solo un pasticciere saprebbe fare, i suoi bei seni. Solo allora, Monica riprende in mano la mia asta e le dedica una ventina di secondi di "defaticamento", che costituisce il sigillo finale all'incontro.

IL LAVAGGIO DEL CERVELLO

Da qui in avanti, Monica mi pratica una sorta di lavaggio del cervello, per convincermi che la prossima volta sarà assolutamente indispensabile che il rate venga alzato a 100, per fare le cose con maggiore calma. Appena saliti in macchina, per essere più convincente, mi mostra perfino l'SMS ricevuto dalla sua compagna di appartamento, ove sono riportati due orari (23:37 e 00:15) che testimoniano chiaramente che sono trascorsi ben(!) 38 minuti da quando il loft le è stato messo a disposizione in esclusiva (speriamo che non scoprano anche loro che è possibile appendere delle tendine da doccia al soffitto ;-)). "Fammi poi vedere chi è questa tua amica, perché mi sembra un po' troppo frettolosa ed è meglio che le stia alla larga :)", cerco di schivare il suo fendente. Tento quindi una timida sortita nel campo avversario: "Ma guarda che 80, o addirittura 70, è il rate che praticano tutte le altre ragazze lungo la via!". Le certezze granitiche di Monica sembrano inizialmente vacillare, ma poi si rimette subito in carreggiata. Seppure in modo molto tranquillo, mi spiega la sua semplice regola di vita: "Ogni sera lavoro solo quattro ore e quindi il tempo per me è importante. Se devo stare via tre quarti d'ora solo per 80, mi conviene stare là e fare tre clienti in macchina ...". Quindi prosegue: "Se vuoi, per 80 possiamo fare mezz'ora all'hotel lì davanti, risparmiamo il tempo del viaggio in macchina, ma secondo me ti costa di più, perché devi pagare la stanza".

Dato che il messaggio è giunto forte e chiaro, divago un po': "Ma toglimi una curiosità, come sono invece in rate in Belgio, se volessi venire a trovarti nelle vetrine?". "Sono 50 per 10 minuti", mi spiega Monica. "Azz! Quanto sono veloci in Belgio! Mi sa che non vengo a trovarti :)", resto scioccato. "Oppure 200 per un'ora", aggiunge poco dopo (il che mi toglie ogni velleità di unire l'utile al dilettevole, in un'ipotetica trasferta a Bruxelles). Mi racconta quindi che il turno di lavoro nelle vetrine è di 12 ore consecutive, poiché tale è la durata dell'affitto giornaliero (ben 260 Euro!), che conviene far rendere al massimo. "Quindi, qui in Italia sei praticamente in vacanza :)", è la mia logica conclusione. "Sì, alla fine, a parte lo stare in strada, è molto più leggero", mi conferma Monica.

Poco prima che scocchino i fatidici 45 minuti, riesco a riconsegnarla sana e salva al suo caro marciapiede. Ci congediamo e, con la massima celerità, mi indirizzo verso la mia branda, che rivedrò con affetto, dopo essermi separato da lei per quasi ventiquattr'ore.
 
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QUANDO LA "MOGLIE" E' IN VACANZA

Esterno notte - Reduce da una lunga trasferta che mi ha tenuto lontano dal suolo patrio, una delle mie prime preoccupazioni è di andare a porgere il bacio della buonanotte (e non solo quello) alla mia cara "consorte" (in senso punteristico, s'intende :-)). Quando però mi presento alle coordinate ben note al mio navigatore e vedo la postazione deserta, mi rendo conto di avere commesso un gravissimo errore di distrazione, perché, due settimane prima, Anna mi aveva anticipato che quel paio di sere non si sarebbe presentata al lavoro (per la pausa ciclica, immagino). Raccolgo un attimo le idee (tradotto: rivolgo un paio di porconi al mio stesso indirizzo) e decido a questo punto che potrei prestare visita a una delle fanciulle che avevo inserito nel mio taccuino virtuale: l'amica di Corine oppure, più avanti, la rediviva Anna di Lallio. Poiché nessuna delle due sembra essere in postazione, dopo un paio di vasche in zona Bergamo-Lallio, mi indirizzo all'estremo sud del parco di divertimenti, per andare a trovare la mia attuale "amante" prediletta. Quando arrivo al Benaglia, c'è però solamente Michela con un'altra bionda più bassa, che forse è la medesima che mi aveva rifiutato come cliente lo scorso inverno, quando mi ero recato in zona-Eden nel disperato tentativo di rivedere Katia un'ultima volta prima delle vacanze natalizie. Di Monica nessuna traccia, per cui vago un po' tra Osio Sotto e Osio Sopra, senza una meta precisa. Nulla di particolarmente nuovo da riferire, se non che Alina la c.d. "Perlettina dei poveri" sembra essersi trasferita davanti all'Eden (non ne ricordo bene i lineamenti, ma il suo giubbotto argentato è decisamente inconfondibile).

Dopo un'attesa che si protrae per almeno una ventina di minuti, attorno alle 3 vedo finalmente ricomparire l'oggetto del mio desiderio. La temperatura non è esattamente torrida (il termometro della mia macchina segna solo 14°C) e quindi non mi stupisco di vederla in una tenuta che al massimo potrebbe definirsi primaverile, con giubbottino e fuseaux neri. Data la presenza della altre bionde, stasera Monica sta sul lato sinistro del vialetto d'accesso e quindi l'intervista è anche più agevole. Di primo acchito, fa un po' la preziosa e mi scruta con uno sguardo che sembra palesare una certa supponenza. "Ciao Monica, ti ricordi di me?", le domando. Esita un paio di secondi, mi sorride e poi, senza troppi convenevoli, viene subito al dunque: "Sì, mi ricordo :) Andiamo in appartamento?". Mai intervista fu più rapida e mai ragazza salì più celermente sulla mia vettura. Scambiamo i soliti quattro convenevoli e, stranamente, mi indirizza verso l'uscita che conduce a Bergamo, nonostante noi si debba procedere esattamente nella direzione opposta. La presenza della doppia linea continua non sembra preoccuparla granché, perché mi indica comunque di scendere verso Zingonia.

Mentre sto per farmi beffe del codice della strada, verso nord si intravedono luci blu baluginare nell'oscurità della notte. Come si può facilmente immaginare, non si tratta né di un'improbabile aurora boreale né del primo chiarore dell'alba, ma di una vettura dei CC in arrivo. Conscia del pericolo, Monica mi indica di procedere pure sino alla rotonda successiva, per fare inversione di marcia. Non occorre arrivare così lontano, perché alla postazione di Jasmine e Maria (in realtà c'è solo quest'ultima), mi fa cenno di sfruttare lo svincolo, per compiere il giro di boa. Anche se non avevo molti dubbi al riguardo, dati i medesimi trascorsi invernali nelle vetrine, ho la conferma che Monica appartiene alla scuderia "Bruxelles": la mia passeggera manda platealmente un bacio alla piccola Maria, che ricambia la cortesia, salutando allo stesso modo la sua "amica" bionda. Durante il tragitto, finalmente Monica comincia a sciogliersi un po' (e credo, a questo punto, che la riservatezza che aveva palesato durante gli incontri precedenti non fosse solo caratteriale ma anche dovuta alla sua non perfetta padronanza della nostra lingua).

Arrivati al suo appartamento, mi rendo conto che stavolta Monica è stata colta un po' impreparata dalla mia richiesta: non ha infatti con sè un paio di scarpe basse da potere indossare e quindi, appena varcato il cancelletto, si toglie i suoi sandali con piattaforma e compie l'intero tragitto completamente scalza, per non fare rumore. Mentre la seguo, rifletto sul fatto che non devono essere molti i clienti che vengono condotti nel suo loft. Un paio di minuti più tardi, mentre la osservo spogliarsi, non posso fare a meno di sorridere, perché noto che la fanciulla si sfila, come se fossero un tutt'uno, i fuseaux neri brillantinati e i famigerati collant trasparenti che indossava sotto (e che avevano fatto venire l'orticaria al caro collega cippolappo :-)).

Completata la svestizione, mi rendo purtroppo conto che Monica ha memoria assai migliore di quanto io sperassi:

- Ti ricordi quant'è? - mi domanda
- Credo di essermelo dimenticato ... Sai, sto diventando vecchio :) - cerco di svicolare
- No, no, te lo ricordi bene ;-) - mi richiama all'ordine
- Erano ottanta, giusto? - tento un ultimo bluff
- Cosa ti avevo detto l'altra volta? Se torniamo in appartamento, sono 100 per 40 minuti - mi sgrida la maestrina
- Se proprio non si può fare diversamente ... - cerco di appellarmi al suo cuore di ghiaccio
- E poi è anche week-end - cancella ogni mia speranza
- Proprio non si può fare diversamente ... - mi arrendo e le porgo due pezzi arancioni

Regolate le formalità burocratiche, Monica si siede nuda sul ciglio del materassone gonfiabile, protende la sua boccuccia con fare da porcellina e mi fa cenno con l'indice di raggiungerla. Di fronte ad argomentazioni così convincenti, non posso certo rimanere lì imbambolato davanti al tavolo e mi siedo accanto a lei. Dopo che ci siamo carezzati un po' vicendevolmente, è il momento di dare inizio alle danze. Evito di ripetermi nel descrivere quanto accade, perché credo di essere stato anche sin troppo prolisso nei post precedenti. Confermo però che: (1) almeno con me, lo smorza-candela è una posizione assolutamente off-limits (mi ha ribadito, genericamente, che non le piace); (2) a mission non paiono esserci particolari limiti di tempo (sono stato io a chiederle di cambiare posizione, non appena i nostri corpi hanno iniziato a perlarsi di sudore); (3) non sembra invece gradire una pecorina troppo prolungata (dopo un paio di sessioni di stantuffamento, mi ha colto di sorpresa durante una fase di riposo, ha sfilato il pene con la mano e ha cominciato a masturbarlo, ancora china a 90°). La sua recitazione, un po' per i continui incitamenti e un po' per le mille smorfie della sua mimica facciale, è davvero plateale, ma trovo che le calzi a pennello, visto il ruolo di "amante" (decisamente costosa, peraltro ...) che ho deciso di ritagliarle.

Quando abbandoniamo il loft, noto che c'è un nostro collega che stava attendendo in macchina che lo scannatoio si liberasse, per salirvi con la coinquilina di Monica (che non sono però riuscito a individuare, tra le varie colleghe di scuderia). Durante il viaggio di ritorno, Monica si lagna della situazione sin troppo tranquilla, ben lungi da quella che era stata la primavera/estate 2012. Pare però che abbia già bene assimilato la regola della quarta settimana del mese, perché è fiduciosa che, appena strappato il foglietto di giugno dal calendario, gli affari riprenderanno a gonfie vele ...
 
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La pianura Padana è la mia casa.
...mentre la osservo spogliarsi, non posso fare a meno di sorridere, perché noto che la fanciulla si sfila, come se fossero un tutt'uno, i fuseaux neri brillantinati e i famigerati collant trasparenti che indossava sotto (e che avevano fatto venire l'orticaria al caro collega cippolappo :-)).
Me ne sono fatto una ragione in fretta visto che spesso le indossa pure il quasi amore mio. Nella versione autoreggente che fa meno vecchia zia, molto meno ma pur sempre un po' vecchia zia....

Bella, proprio bella la Monni. E poi noto che quest'avventura sta diventando una storia vera: spero tanto lei sia sincera....

Anche se ultimamente il tuo pare più un caso di bigamia, se non poli......
 
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