SCHEDA TECNICA
NOME: Elena
CITTA DELL'INCONTRO: Pantigliate (MI)
ZONA: 45.429936, 9.348349 (rotonda sopra una galleria della SP415 Paullese)
NAZIONALITA': sedicente italo-albanese
ETA': 22 (o 23?) dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ+HJ, poi BJ+RAI1 (smorzacandela)+HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20+20
COMPENSO CONCORDATO: 20+20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20 minuti complessivi
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,60, fisichino da velina, capelli castani riccioli sino alle spalle, viso più che carino, occhi castani, seno che potrebbe essere di una 2a taglia e che è anche sostanzialmente sodo
ATTITUDINE: BJ svolto ad alta frequenza e con dedizione, buono smorzacandela ; ragazza molto gentile e professionale
LA MIA RECENSIONE:
Credo di avere incontrato una delle due signorine indicate in questo thread di richiesta d'informazioni ...
Qualche sera fa, sono stato ospite da amici, dalle parti di San Donato. Terminate le abbondanti libagioni, la mia scarsa conoscenza dei paraggi mi fa reimmettere sulla Paullese in direzione di Cremona e quindi devo cercare la prima rotonda utile per fare inversione a U e tornare verso la tangenziale est.
L'uscita che fa al caso mio viene trovata poco prima di una galleria in cui si inabissa la superstrada. Il tempo di percorrere la corsia di decelerazione e arrivo al "dare la precedenza" di un'ampia rotonda. Do un'occhiata a sinistra, per vedere se arrivi qualche macchina, e il mio sguardo viene subito catturato da una ragazza che passeggia fra le prime brume autunnali. "Ohibò", rimango alquanto sorpreso di trovare una OTR dove meno me lo sarei aspettato. Butto l'occhio un po' più avanti e noto che anche l'uscita successiva della rotonda sembra presidiata, perché c'è una bottiglietta a fare da segnaposto. In realtà, è proprio una bottigliona d'acqua da 1 litro e mezzo, che probabilmente si vede meglio quando cala la nebbia della bassa val Padana
L'altra ragazza era poco più che discreta (una castano scura/mora dai capelli ondulati e dalla corporatura normale), per cui decido di temporeggiare un attimo e vedere come sia la signorina che è momentaneamente assente. Non saprei proprio dove andare, per cui mi affido all'istinto e percorro un po' di strada in avanti e un po' all'indietro. Allontanandomi da Milano, arrivo a un'altra rotonda, da cui si può riprendere la superstrada; riavvicinandomi al capoluogo, raggiungo un distributore del Cane a Sei Zampe, dove mi sarei aspettato di trovare qualche addetta alla corsia del servito. Ma non c'è proprio anima viva e l'unica notizia positiva è che, quando torno alla rotonda dove era iniziata la mia avventura, è ricomparsa anche l'altra ragazza. Che, per i miei gusti, è decisamente più interessante della sua collega: è forse di qualche cm più bassa, ma ha una corporatura più velinica e ha anche lineamenti più carini. Pure lei porta un crine riccio/ondulato, più o meno sino alle spalle e di una tonalità più chiara del castano.
Mi avventuro nella sua stretta vietta, faccio inversione dove posso e le dedico un passaggio radente, che mi vale un bel sorrisone da parte sua. La ragazza è proprio carina e quindi, dopo un altro giro dell'oca, mi fermo finalmente accanto a lei. Con fare spigliato e simpatico, mi dà le solite risposte alle solite domande e dunque la invito a bordo. In realtà, mi fa fare un ulteriore giro della rotonda e mi aspetta all'uscita, probabilmente per non compiere il faticoso periplo del muso della mia vettura
Credo che il tragitto sino al retrobottega ("tranquillo", ca va sans dire) sia il più corto della storia di Punterforum, per cui c'è giusto il tempo di stringerci la mano ("Piacere, Elena", "Piacere, XXX") e di scoprire che sarebbe italo/albanese. "Nel senso che hai anche il passaporto italiano?", le domando incuriosito. "No, nel senso che mia madre è italiana e mio padre è albanese", mi risponde la signorina. E potrebbe anche starci, perché mastica davvero bene la nostra lingua, quasi senza inflessioni straniere. Per inciso, eserciterebbe il mestiere più antico del mondo da un paio d'anni, sempre a quella rotonda.
LA RECE VERA E PROPRIA
Raggiunto il nostro angolino nel trombodromo, si regolano le formalità burocratiche e resto positivamente impressionato dal fatto che Elena si tolga la giacca a vento e si abbassi l'abitino scuro e il reggiseno, per mostrarmi due seni che sembrano discretamente grandi (una 2a toglia), per il suo fisico minuto. La fanciulla è anche molto cortese, perché chiede il permesso per fare qualunque cosa ("posso appoggiare qui?", "posso infilarti il condom?", ...).
Dopo avere incappucciato il fratellino con un gommino trasparente, si sistema gattoni sul sedile del passeggero e inizia a mostrarmi la sua arte orale, che definirei nella media. Almeno inizialmente, non ci sono particolari finezze tecniche e l'azione consta di un su e giù abbastanza frenetico, ma comunque efficace. Da parte mia, approfitto del fatto che l'abitino sia elasticizzato e ne sollevo anche l'orlo inferiore, trasformandolo così in una specie di salvagente, attorno alla cintola della fanciulla. Le chiappette di Elena sono davvero compatte e sode, per cui è un piacere serrarle fra i miei tentacoli. Poi mi insinuo da sotto e provo a saggiare la consistenza delle sue gambette, che pure sembrano belle toniche. L'unica cosa che manca è il contatto epidermico, dato che la ragazza indossa non uno ma addirittura due paia di collant, come poi scoprirò al momento dell'upgrade ... Quando mi sono saziato di carezzare glutei e cosce, risalgo verso i suoi seni e inizio a manipolarli, titillandone anche i capezzoli. La consistenza non è perfetta, ma comunque più che buona, per cui immagino che la signorina non abbia prole o non abbia mai dovuto allattarla in modo naturale.
Dopo diversi minuti di pendolamento sopra l'asta, Elena inizia a domandarmi se manchi molto alla conclusione delle operazioni. Le dico che siamo abbastanza vicini al traguardo e allora si rituffa sul mio basso ventre, per dedicarmi un altro paio di minuti d'immersione. In questa seconda fase, la sua mano malandrina inizia a esplorare le mie zone intime, massaggiando i gioielli di famiglia e poi solleticando il perineo e persino il buchetto dell'ano. "Ma sei proprio lungo!", esclama quando si rialza per la seconda volta. "Posso finire con la mano?", chiede anche in questo caso il permesso a cambiare il modus operandi. Autorizzazione che ovviamente le concedo, visto che era rimasta china sui Paesi Bassi per quasi 10 minuti di percussioni ad alta frequenza.
Lo smanacciamento mi dà il pretesto per manipolarle con ancora più facilità i suoi seni, che ora sono proprio esposti alla mia vista. Mentre io ci do dentro, lei da brava albanese alza i giri del dirty talking e mi incita ripetutamente a sborrarle addosso, anche se l'operazione sarebbe risultata alquanto difficoltosa, visto che il fratellino è tuttora incappucciato dal gommino trasparente Elena deve leggermi nel pensiero, perché mi propone di scappucciare il compare del piano di sotto. Non credo proprio che la sua intenzione sia davvero quella di far concretizzare i suoi incitamenti verbali, ma solo quella di condurmi oltre la linea del traguardo il più velocemente possibile, perché ormai le operazioni devono essere iniziate da una dozzina di minuti. E, anche se la ricciolina non palesa insofferenza, per una OTR time is money ...
LA SOLITA EXTENSION
"E se scopassimo, invece? Quanto vorresti in più?", le domando. Per Elena non c'è ovviamente problema a vendermi un pacchetto premium (con lo smorzacandela, oltretutto) e l'affare è presto fatto, per un ventello extra. La ragazza si conferma di nuovo molto professionale, perché estrae subito dei fazzolettini e mi chiede di togliermi il profilattico e di depositarlo lì, in modo da poter procedere al cambio del condom. Nel frattempo, lei si toglie gli stivali, si abbassa una gamba dei collant (è quindi che mi sono accorto che ne indossava addirittura due paia, per proteggersi dal freddo) e le mutandine. Quando è pronta, scarta una altro profilattico, lo divarica completamente fra le dita e lo infila a schiocco sull'asta.
"Riparto un po' con la bocca?", mi domanda. "Perché no?", le do l'OK a riavviare le danze dall'inizio, mentre mi domando perché avesse voluto sostituire il condom. Forse, avendo armeggiato attorno all'asta per una dozzina di minuti buoni, anche con la mano, temeva che quello precedente potesse essersi danneggiato e rompersi durante la copulazione. Dopo altri 2 minuti di BJ, si risolleva e passa dalla mia parte, per dare inizio alla parte più interessante delle danze. Si infila con cautela, cerca l'appoggio migliore per i piedi (sul tunnel centrale e sul battitacco della portiera) e per le mani (le appoggia sulla spalla dell'altro sedile e sulla linea di cintura della porta) e poi inizia le sue percussioni. Essendo piccola di statura e leggera, si muove con buona agilità e dunque le operazioni sono più che piacevoli, per il mio compare. Ma anche per il sottoscritto, perché ne approfitto subito per riprendere a manipolare le sue coppe, che altrimenti sarebbero condannate a ballonzolare davanti ai miei occhi, in preda alla gravità!
Quando ho l'impressione che Elena inizi a perdere un po' di mordente, impugno le sue chiappette con le mani e inizio ad aiutare le sue percussioni, sollevandola con gli avambracci, ogni volta che la sento fare "sciac!" contro le mie cosce. Procediamo così per circa 3-4 minuti in tutto, poi la ricciola si ferma e rimane un attimo seduta sul mio pube. Un po' per la sua stanchezza, un po' perché il mio compare inizia a perdere di turgore (a sua scusante, stavo digerendo una cena alquanto pesante e quindi il sangue stava disperatamente cercando di tornare verso lo stomaco ), mi propone di concludere le operazioni con un po' di sano smanacciamento.
Ripassa dunque dall'altra parte e riprende a piallare il compare, rimanendo stavolta un po' china verso di lui. Il dirty talking viene quindi riadattato al nuovo contesto, perché ora mi incita a riempirle tutta la bocca del mio prezioso seme. Come prima, il fratellino è però perfettamente incappucciato e quindi fra il dire e il fare ci sarebbe di mezzo non il mare, ma un intero oceano da attraversare Infatti, quando il suo avambraccio inizia a essere indolenzito, non mi propone di rimuovere il gommino ma di passare il testimone alla fida Federica, "perché tu sai sicuramente meglio di me come fare ". In effetti, non mancava molto al traguardo e Federica sa effettivamente come fare: nonostante il mio tentativo di resistere il più a lungo possibile (di solito penso ai pinguini al polo Nord e funziona ...), per continuare a carezzare il suo bel corpicino con l'altra mano, dopo un altro paio di minuti la punta del condom si riempie del mio seme e le danze sono finite.
ALMENO LEI NON SI ARRABBIA ...
Elena è prodiga di fazzolettini ("ne vuoi anche uno asciutto?", "ne vuoi un altro bagnato?" ...) e si conferma davvero molto customer-oriented, perché mi chiede almeno 3 volte se sia rimasto soddisfatto dall'incontro, nonostante la conclusione con visita alla falegnameria. "Tranquilla, tranquilla ... è andato tutto bene!", la rassicuro, visto che probabilmente non si aspettava che l'incontro potesse assumere una durata biblica.
Visto che sembra così interessata ad accalappiare un nuovo cliente (che però difficilmente potrà tornare, data la distanza considerevole, che però mi sono ben guardato dal rivelarle ...), indago sull'eventuale disponibilità di uno scannatoio e di un suo recapito. L'appartamento non c'è e quindi l'unica opzione sarebbe quella del motel, al consueto rate di 100/1 h. Per quanto Elena si professi in ottimi rapporti con la gestione dell'albergo a ore, ci sarebbe poi da pagare un cinquantello per la camera, per cui dubito che mi rivedranno apposta dalle parti di Paullo A meno che la grande confidenza della ricciola con il receptionist del motel si traduca nella possibilità di tenere la stessa camera in caldo per tutta la notte, facendo entrare i clienti successivi con tariffa agevolata ... Però Elena non ha voluto darmi il suo recapito (dicendomi che la avrei trovata sempre alla sua mattonella) e quindi non ci sarà neppure modo di scoprire come funzionino le agevolazioni di booking.com nella bassa val Padana ...
Quando siamo pronti, si può ripartire per il suo showroom. Il tragitto è davvero brevissimo e quindi c'è solo il tempo per provare a indovinare la sua età, che non mi aveva ancora rivelato e che riesco a toppare in pieno: sparo un 25, che lei ridimensionerà a 22 (o 23, ora non ricordo con esattezza). Fortunatamente, lei non se la prende malissimo come la Natalie di Mariano Comense, perché mi invita a ripassare a trovarla
Dopo i baci e gli abbracci di rito, Elena chiede di scendere qualche metro prima della sua mattonella, dove ha appeso il sacchetto della raccolta differenziata. Le cedo il passo, lasciando che sgambetti davanti alla mia vettura per raggiungere il suo angolino di rotonda, poi accendo i fendi e non mi resta che affrontare la nebbia, ultima sfida da vincere per rientrare in branda.
NOME: Elena
CITTA DELL'INCONTRO: Pantigliate (MI)
ZONA: 45.429936, 9.348349 (rotonda sopra una galleria della SP415 Paullese)
NAZIONALITA': sedicente italo-albanese
ETA': 22 (o 23?) dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ+HJ, poi BJ+RAI1 (smorzacandela)+HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20+20
COMPENSO CONCORDATO: 20+20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20 minuti complessivi
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,60, fisichino da velina, capelli castani riccioli sino alle spalle, viso più che carino, occhi castani, seno che potrebbe essere di una 2a taglia e che è anche sostanzialmente sodo
ATTITUDINE: BJ svolto ad alta frequenza e con dedizione, buono smorzacandela ; ragazza molto gentile e professionale
LA MIA RECENSIONE:
Credo di avere incontrato una delle due signorine indicate in questo thread di richiesta d'informazioni ...
Qualche sera fa, sono stato ospite da amici, dalle parti di San Donato. Terminate le abbondanti libagioni, la mia scarsa conoscenza dei paraggi mi fa reimmettere sulla Paullese in direzione di Cremona e quindi devo cercare la prima rotonda utile per fare inversione a U e tornare verso la tangenziale est.
L'uscita che fa al caso mio viene trovata poco prima di una galleria in cui si inabissa la superstrada. Il tempo di percorrere la corsia di decelerazione e arrivo al "dare la precedenza" di un'ampia rotonda. Do un'occhiata a sinistra, per vedere se arrivi qualche macchina, e il mio sguardo viene subito catturato da una ragazza che passeggia fra le prime brume autunnali. "Ohibò", rimango alquanto sorpreso di trovare una OTR dove meno me lo sarei aspettato. Butto l'occhio un po' più avanti e noto che anche l'uscita successiva della rotonda sembra presidiata, perché c'è una bottiglietta a fare da segnaposto. In realtà, è proprio una bottigliona d'acqua da 1 litro e mezzo, che probabilmente si vede meglio quando cala la nebbia della bassa val Padana
L'altra ragazza era poco più che discreta (una castano scura/mora dai capelli ondulati e dalla corporatura normale), per cui decido di temporeggiare un attimo e vedere come sia la signorina che è momentaneamente assente. Non saprei proprio dove andare, per cui mi affido all'istinto e percorro un po' di strada in avanti e un po' all'indietro. Allontanandomi da Milano, arrivo a un'altra rotonda, da cui si può riprendere la superstrada; riavvicinandomi al capoluogo, raggiungo un distributore del Cane a Sei Zampe, dove mi sarei aspettato di trovare qualche addetta alla corsia del servito. Ma non c'è proprio anima viva e l'unica notizia positiva è che, quando torno alla rotonda dove era iniziata la mia avventura, è ricomparsa anche l'altra ragazza. Che, per i miei gusti, è decisamente più interessante della sua collega: è forse di qualche cm più bassa, ma ha una corporatura più velinica e ha anche lineamenti più carini. Pure lei porta un crine riccio/ondulato, più o meno sino alle spalle e di una tonalità più chiara del castano.
Mi avventuro nella sua stretta vietta, faccio inversione dove posso e le dedico un passaggio radente, che mi vale un bel sorrisone da parte sua. La ragazza è proprio carina e quindi, dopo un altro giro dell'oca, mi fermo finalmente accanto a lei. Con fare spigliato e simpatico, mi dà le solite risposte alle solite domande e dunque la invito a bordo. In realtà, mi fa fare un ulteriore giro della rotonda e mi aspetta all'uscita, probabilmente per non compiere il faticoso periplo del muso della mia vettura
Credo che il tragitto sino al retrobottega ("tranquillo", ca va sans dire) sia il più corto della storia di Punterforum, per cui c'è giusto il tempo di stringerci la mano ("Piacere, Elena", "Piacere, XXX") e di scoprire che sarebbe italo/albanese. "Nel senso che hai anche il passaporto italiano?", le domando incuriosito. "No, nel senso che mia madre è italiana e mio padre è albanese", mi risponde la signorina. E potrebbe anche starci, perché mastica davvero bene la nostra lingua, quasi senza inflessioni straniere. Per inciso, eserciterebbe il mestiere più antico del mondo da un paio d'anni, sempre a quella rotonda.
LA RECE VERA E PROPRIA
Raggiunto il nostro angolino nel trombodromo, si regolano le formalità burocratiche e resto positivamente impressionato dal fatto che Elena si tolga la giacca a vento e si abbassi l'abitino scuro e il reggiseno, per mostrarmi due seni che sembrano discretamente grandi (una 2a toglia), per il suo fisico minuto. La fanciulla è anche molto cortese, perché chiede il permesso per fare qualunque cosa ("posso appoggiare qui?", "posso infilarti il condom?", ...).
Dopo avere incappucciato il fratellino con un gommino trasparente, si sistema gattoni sul sedile del passeggero e inizia a mostrarmi la sua arte orale, che definirei nella media. Almeno inizialmente, non ci sono particolari finezze tecniche e l'azione consta di un su e giù abbastanza frenetico, ma comunque efficace. Da parte mia, approfitto del fatto che l'abitino sia elasticizzato e ne sollevo anche l'orlo inferiore, trasformandolo così in una specie di salvagente, attorno alla cintola della fanciulla. Le chiappette di Elena sono davvero compatte e sode, per cui è un piacere serrarle fra i miei tentacoli. Poi mi insinuo da sotto e provo a saggiare la consistenza delle sue gambette, che pure sembrano belle toniche. L'unica cosa che manca è il contatto epidermico, dato che la ragazza indossa non uno ma addirittura due paia di collant, come poi scoprirò al momento dell'upgrade ... Quando mi sono saziato di carezzare glutei e cosce, risalgo verso i suoi seni e inizio a manipolarli, titillandone anche i capezzoli. La consistenza non è perfetta, ma comunque più che buona, per cui immagino che la signorina non abbia prole o non abbia mai dovuto allattarla in modo naturale.
Dopo diversi minuti di pendolamento sopra l'asta, Elena inizia a domandarmi se manchi molto alla conclusione delle operazioni. Le dico che siamo abbastanza vicini al traguardo e allora si rituffa sul mio basso ventre, per dedicarmi un altro paio di minuti d'immersione. In questa seconda fase, la sua mano malandrina inizia a esplorare le mie zone intime, massaggiando i gioielli di famiglia e poi solleticando il perineo e persino il buchetto dell'ano. "Ma sei proprio lungo!", esclama quando si rialza per la seconda volta. "Posso finire con la mano?", chiede anche in questo caso il permesso a cambiare il modus operandi. Autorizzazione che ovviamente le concedo, visto che era rimasta china sui Paesi Bassi per quasi 10 minuti di percussioni ad alta frequenza.
Lo smanacciamento mi dà il pretesto per manipolarle con ancora più facilità i suoi seni, che ora sono proprio esposti alla mia vista. Mentre io ci do dentro, lei da brava albanese alza i giri del dirty talking e mi incita ripetutamente a sborrarle addosso, anche se l'operazione sarebbe risultata alquanto difficoltosa, visto che il fratellino è tuttora incappucciato dal gommino trasparente Elena deve leggermi nel pensiero, perché mi propone di scappucciare il compare del piano di sotto. Non credo proprio che la sua intenzione sia davvero quella di far concretizzare i suoi incitamenti verbali, ma solo quella di condurmi oltre la linea del traguardo il più velocemente possibile, perché ormai le operazioni devono essere iniziate da una dozzina di minuti. E, anche se la ricciolina non palesa insofferenza, per una OTR time is money ...
LA SOLITA EXTENSION
"E se scopassimo, invece? Quanto vorresti in più?", le domando. Per Elena non c'è ovviamente problema a vendermi un pacchetto premium (con lo smorzacandela, oltretutto) e l'affare è presto fatto, per un ventello extra. La ragazza si conferma di nuovo molto professionale, perché estrae subito dei fazzolettini e mi chiede di togliermi il profilattico e di depositarlo lì, in modo da poter procedere al cambio del condom. Nel frattempo, lei si toglie gli stivali, si abbassa una gamba dei collant (è quindi che mi sono accorto che ne indossava addirittura due paia, per proteggersi dal freddo) e le mutandine. Quando è pronta, scarta una altro profilattico, lo divarica completamente fra le dita e lo infila a schiocco sull'asta.
"Riparto un po' con la bocca?", mi domanda. "Perché no?", le do l'OK a riavviare le danze dall'inizio, mentre mi domando perché avesse voluto sostituire il condom. Forse, avendo armeggiato attorno all'asta per una dozzina di minuti buoni, anche con la mano, temeva che quello precedente potesse essersi danneggiato e rompersi durante la copulazione. Dopo altri 2 minuti di BJ, si risolleva e passa dalla mia parte, per dare inizio alla parte più interessante delle danze. Si infila con cautela, cerca l'appoggio migliore per i piedi (sul tunnel centrale e sul battitacco della portiera) e per le mani (le appoggia sulla spalla dell'altro sedile e sulla linea di cintura della porta) e poi inizia le sue percussioni. Essendo piccola di statura e leggera, si muove con buona agilità e dunque le operazioni sono più che piacevoli, per il mio compare. Ma anche per il sottoscritto, perché ne approfitto subito per riprendere a manipolare le sue coppe, che altrimenti sarebbero condannate a ballonzolare davanti ai miei occhi, in preda alla gravità!
Quando ho l'impressione che Elena inizi a perdere un po' di mordente, impugno le sue chiappette con le mani e inizio ad aiutare le sue percussioni, sollevandola con gli avambracci, ogni volta che la sento fare "sciac!" contro le mie cosce. Procediamo così per circa 3-4 minuti in tutto, poi la ricciola si ferma e rimane un attimo seduta sul mio pube. Un po' per la sua stanchezza, un po' perché il mio compare inizia a perdere di turgore (a sua scusante, stavo digerendo una cena alquanto pesante e quindi il sangue stava disperatamente cercando di tornare verso lo stomaco ), mi propone di concludere le operazioni con un po' di sano smanacciamento.
Ripassa dunque dall'altra parte e riprende a piallare il compare, rimanendo stavolta un po' china verso di lui. Il dirty talking viene quindi riadattato al nuovo contesto, perché ora mi incita a riempirle tutta la bocca del mio prezioso seme. Come prima, il fratellino è però perfettamente incappucciato e quindi fra il dire e il fare ci sarebbe di mezzo non il mare, ma un intero oceano da attraversare Infatti, quando il suo avambraccio inizia a essere indolenzito, non mi propone di rimuovere il gommino ma di passare il testimone alla fida Federica, "perché tu sai sicuramente meglio di me come fare ". In effetti, non mancava molto al traguardo e Federica sa effettivamente come fare: nonostante il mio tentativo di resistere il più a lungo possibile (di solito penso ai pinguini al polo Nord e funziona ...), per continuare a carezzare il suo bel corpicino con l'altra mano, dopo un altro paio di minuti la punta del condom si riempie del mio seme e le danze sono finite.
ALMENO LEI NON SI ARRABBIA ...
Elena è prodiga di fazzolettini ("ne vuoi anche uno asciutto?", "ne vuoi un altro bagnato?" ...) e si conferma davvero molto customer-oriented, perché mi chiede almeno 3 volte se sia rimasto soddisfatto dall'incontro, nonostante la conclusione con visita alla falegnameria. "Tranquilla, tranquilla ... è andato tutto bene!", la rassicuro, visto che probabilmente non si aspettava che l'incontro potesse assumere una durata biblica.
Visto che sembra così interessata ad accalappiare un nuovo cliente (che però difficilmente potrà tornare, data la distanza considerevole, che però mi sono ben guardato dal rivelarle ...), indago sull'eventuale disponibilità di uno scannatoio e di un suo recapito. L'appartamento non c'è e quindi l'unica opzione sarebbe quella del motel, al consueto rate di 100/1 h. Per quanto Elena si professi in ottimi rapporti con la gestione dell'albergo a ore, ci sarebbe poi da pagare un cinquantello per la camera, per cui dubito che mi rivedranno apposta dalle parti di Paullo A meno che la grande confidenza della ricciola con il receptionist del motel si traduca nella possibilità di tenere la stessa camera in caldo per tutta la notte, facendo entrare i clienti successivi con tariffa agevolata ... Però Elena non ha voluto darmi il suo recapito (dicendomi che la avrei trovata sempre alla sua mattonella) e quindi non ci sarà neppure modo di scoprire come funzionino le agevolazioni di booking.com nella bassa val Padana ...
Quando siamo pronti, si può ripartire per il suo showroom. Il tragitto è davvero brevissimo e quindi c'è solo il tempo per provare a indovinare la sua età, che non mi aveva ancora rivelato e che riesco a toppare in pieno: sparo un 25, che lei ridimensionerà a 22 (o 23, ora non ricordo con esattezza). Fortunatamente, lei non se la prende malissimo come la Natalie di Mariano Comense, perché mi invita a ripassare a trovarla
Dopo i baci e gli abbracci di rito, Elena chiede di scendere qualche metro prima della sua mattonella, dove ha appeso il sacchetto della raccolta differenziata. Le cedo il passo, lasciando che sgambetti davanti alla mia vettura per raggiungere il suo angolino di rotonda, poi accendo i fendi e non mi resta che affrontare la nebbia, ultima sfida da vincere per rientrare in branda.