NOME: Katya
CITTA DELL'INCONTRO: Concorezzo
ZONA:45.579112,9.326252 (tengo buone quelle del Drago)
NAZIONALITA':sedicente ucraina
ETA': più di 25 e meno di 45, direi 27-28, anche se ne dimostra max. 25
SERVIZI OFFERTI: BJ+HJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 20' al retrobottega
DESCRIZIONE FISICA: alta 1.73 dichiarati, fisico snello e longilineo, gambe davvero belle e chilometriche, volto più ordinario ma carino, begli occhi azzurri dietro occhiali da pornosegretaria, seno non oltre la 2a taglia e ancora discretamente sodo
REPERIBILITA': armarsi di mooolta pazienza
ATTITUDINE: BJ piu che buono e non mi ha messo alcuna fretta (ma era domenica sera) ; se la cava più che discretamente con l'italiano, si atteggia un sacco ed è "diversamente simpatica"
LA MIA RECENSIONE:
Approfittando del match della Juve, che dovrebbe tenere le strade semivuote, passo dalle parti di Monza, con il chiaro obiettivo di iniziare a depennare qualche nome dalla lista che mi ero annotato sul taccuino.
Non vedo e non vedrò la ricciola Fiona, mentre becco al primo colpo
Katya. Peccato che sia partito con le tasche vuote e mi tocchi passare dal bancomat a rimpinguarle. Nel mentre, vedo
Iana al Tamoil, le solite 1+2 ragazze al ponte e
Nina all'IP. Nessuna traccia invece di Svety. Comunque il dado è già tratto: staserà sarà Katya,
whatever it takes, come cantano gli Imagine Dragons.
Tornato da Agrate, era ovviamente troppo sperare che la stangona dalle belle gambe fosse ancora lì e allora mi tocca bighellonare almeno 20-25 minuti, in cui sto per cedere alla tentazione di
Emanuela, che per la prima volta vedo passeggiare scosciatissima fuori dalla sua classe B. Non è più una giovincella, ma fa ancora la sua porca figura con quelle high heels vertiginose e ricordo bene le sue ottime credenziali nel BJ, ma perdo l'occasione per caricarla al volo mentre è a passeggio sulla banchina e allora rinuncio.
E' IL MIO TURNO
Finalmente Katya viene riconsegnata alla sua vetturetta, ultimo giro di boa al Tamoil per farla tornare alla bottiglia e posso intervistarla. Non si può dire che sprizzi simpatia, mentre ti osserva severa da dietro i suoi occhiali da pornosegretaria, ovviamente rimbalza il mio timido tentativo di ottenere un BJ per 20, ma la invito a bordo, pronunciando uno "Speriamo bene!", mentre fa il periplo della macchina.
Fisico davvero notevole, lineamenti più ordinari ma comunque carini, con begli occhi azzurri dietro le lenti. Lunghissimi capelli castani lisci molto curati, così come lo sono le acuminate unghie rosse. Le gambe sono davvero chilometriche, perchè le ginocchia arrivano praticamente alla linea di cintura dei finestrini, grazie anche alle high heels con tacco affilato. La minigonna è invece microscopica e quindi lo sguardo casca subito sull'elastico delle autoreggenti.
UNA RAGAZZA DIVERSAMENTE SIMPATICA
Caratterialmente, diciamo che è diversamente simpatica: tutto sommato risponde alle mie domande da Santa Inquisizione, ma sembra tirarsela da qui a Canicattì e pare molto impostata nel modo di parlare.
Comunque, prostrandomi in lodi sperticate della sua bellezza e di quella del suo nome, riesco a carpire qualche informazione utile per la scheda tecnica. L'età è superiore ai 25 ("Di più, di più ...") e inferiore ai 45 ("Sì, come no! Ne ho 50

"), probabilmente 27-28, anche se ne dimostra davvero meno di 25.
"Cavolo, se ne hai 50, avrai le tette flaccidissime!", le butto lì ridendo e, prima di arrivare al retrobottega, Katya fa in tempo a confermarmi che purtroppo non sono più belle come da ragazzina e a riferirmi nome, età e modalità di allattamento dell'erede.
LE TETTE NON SONO COSÌ FLACCIDE
Ci sono già due vetture in fondo alla stradina buia, mentre sono il primo a occupare il park illuminato. Quel posto è un vero e proprio porto di mare, perchè avrò visto entrare / uscire almeno 5-6 vetture, nel tempo in cui resteremo al retrobottega. Se non altro, GM alla mano, è al 100% in territorio di Concorezzo.
Consegno l"obolo a Katya, che nel frattempo estrae il blister del condom e i fazzoletti e si risolleva il morbido girocollo bianco di lana sopra i seni, abbassandosi al contempo il reggipetto. "Dai, non sono così brutti ...", le butto lì, osservando due seni senz'altro di piccola taglia (fra la 1a e la 2a), ma dalla forma ancora a calotta e con dei bei bottoncini a marcarne le sommità. "Non avevo detto che erano brutti, solo che non sono piu belli come prima!", ci tiene a puntualizzare Katya.
LA RECE VERA E PROPRIA
Dato che incappuccia il mollusco al crudo, glielo tengo ritto per facilitare l'infilamento del condom e poi può finalmente partire, calandosi in torsione sul mio basso ventre.
Katya sa come essere efficace, perchè concentra la sua azione sulla punta del glande e lì applica una forte pressione quando scende e il risucchio quando sale. Il ritmo è notevole, una mano masturba un po' la base, l'altra ogni tanto si prende cura dei gioielli di famiglia e quindi il fratellino si ingrossa e si inturgidisce a vista d'occhio.
Non vorrei esagerare, ma Katya è rimasta in immersione per almeno 6-7 minuti senza battere ciglio e senza mai riprendere fiato. Peccato soltanto che si sia sollevata il maglione solo sul davanti e che il retro sia invece incastrato nella minigonna, per cui per il momento posso accarezzarle solo l'addome piattissimo e i glutei tonici, che appaiono pallidi fra l'orlo della minigonna e gli elastici delle autoreggenti.
La pelle è davvero liscia e vorrei carezzarle anche la schiena, ma gli americani insegnano che "if ain't broke, don't fix", e quindi mi guardo bene dal mettere mano a una macchina che sta girando a pieno regime e con ottima soddisfazione del mio compare. Sia mai che, sollevandole il maglioncino, Katya si indisponga e si spezzi l'incantesimo!
SI SCOPRE UN PO' PER VOLTA
Quando finalmente Katya si risolleva, mi lancio in sperticate lodi della sua pelle di pesca e ottengo non solo che il maglioncino venga sollevato del tutto, diventando un vero e proprio girocollo, ma che pure i seni siano denudati completamente.
Katya smanaccia un po' il mio compare e allora mi fiondo subito sui seni, che non sono molto grossi ma ancora abbastanza sodi e dunque piacevoli da manipolare. I capezzoli sono parecchio reattivi, perchè dopo 30-40 secondi sono già turgidi.
L'unica nota negativa, un po' imbarazzante, di questa fase è lo sguardo severo con cui mi osserva la brunetta, da dietro i suoi occhiali da maestrina. A un certo punto, durante una delle successive fasi di suo smanacciamento e di mio accarezzamento delle sue gambe, si morderà le labbra e distorcerà un po' la bocca, assumendo una mimica ancora più austera, da nota sul registro
E' SOLO LA FINE DEL PRIMO TEMPO
Io immaginavo che mancasse poco al triplice fischio e invece si susseguiranno almeno altre 4-5 fasi di immersione, più brevi di quella iniziale (diciamo da 2-3 minuti cadauna), intervallate da altrettante pause di smanacciamento. Nelle prime, carezzerò in lungo e in largo la schiena e le chiappette; nelle seconde mi alternerò fra i suoi seni e le sue gambe davvero sode e affusolate, oltre che chilometriche.
L'unica eccezione alla sua dedizione da encomio saranno un paio di fasi di falegnameria, una nel mezzo e quella conclusiva, affidate alle sapienti cure di Federica, in cui lei trastulla un po' i gioielli. Ma, se fosse stato per Katya, non avrebbe richiesto il passaggio del testimone ("Se vuoi, fai tu ...per me è uguale, non sono stanca").
Solo dopo quasi 20 minuti al retrobottega (ho perso il conto di quante macchine siano entrate e uscite dalla stradina), Katya mi fa presente che il tempo è davvero scaduto, con un perentorio "Adesso però dobbiamo andare". Guadagno un altro minuto per Federica, mentre lei in inizia a recuperare il necessaire per le pulizie, e varco il traguardo carezzandole le gambe.
L'IMBARAZZO DI ESSERE TROPPO ALTE
Sulla via del ritorno, a patto di essere adeguatamente pungolata, la ragazza si sbottona un po' di piu. Ciò non significa che racconti necessariamente la verità, perchè si toglie un po' di anzianità di servizio ("Sono qui da meno di 1 anno"), mentre le prime rece su GF risalgono a oltre 2 anni fa
Per inciso, prima di lasciare l'Ucraina del sud (vicino alla Romania) faceva la maestra d'asilo. Gli occhiali (veri, non decorativi) non sarebbero però un'eredità dei suoi studi magistrali, ma dell'abbagliamento causato dalle luci delle auto ... prometto che la prossima volta entro a fendi spenti :D
Il tempo di scoprire che si segherebbe via qualche cm dalle sue gambe chilometriche ("Di giorno non posso girare coi tacchi, perchè sono alta 1.73 e già mi fissano in continuazione così!") e siamo di nuovo alla sua mattonella.
Cerco inutilmente di ottenere il suo numero di cellulare, ricevendone un sonoro 2 di picche ("Guarda se c'è la macchina: se c'e lei, ci sono anch'io"). Guardo il bicchiere mezzo pieno (non mi ha chiesto 50, nè per stavolta, nè per la prossima) e la consegno al successivo avvoltoio, che era già in attesa al parcheggino.
Insomma, non una cabarettista da Zelig (ci ho pensato io a fare il pagliaccio per tutti e due, per sciogliere un po' il suo carattere glaciale ...), ma nulla da dire riguardo alla sua arte orale e alla sua dedizione. Il fatto che di suo non parlerebbe tanto è anzi un vantaggio, perchè viene ritardato il classico "è ora di andare"
