Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo...

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...siamo (noi puttanieri, a prescindere se indefessi o occasionali) e sono (le addette ai lavori, siano esse otr, loft, escort, noprof), persone poco raccomandabili o poco serie o in alcuni casi addirittura gente di malaffar.
Quando poi all'atto pratico, la maggior parte di noi, trattasi sicuramente di persone perbene, con una vita socialmente e professionalmente onesta e corretta. Mi riferisco alle chiacchiere/conversazioni da bar o da salotto. Del sottoscritto ad esempio (così come non ho motivo di dubitare la stessa cosa di gran parte degli altri forumisti anche se non ci si conosce personalmente), tutti (familiari, amici,conoscenti, colleghi ecc.), hanno un'immagine del classico bravo ragazzo, pulito dentro e fuori,integgerimo ecc. (cosa che in effetti sono). Ma son sicuro che se appena appena dovessi confidare a qualcuno con cui ho un rapporto di affetto e fiducia reciproci, che di tanto in tanto mi prendo qualche diversivo andando a pay-girls, già m'immagino una reazione da parte di chi mi sta di fronte, imbarazzata, sgradita, sorpresa,delusa. Non che mi lasci condizionare più di tanto dalle reazioni e giudizi negativi altrui circa la mia vita, sebbene interagendo con gli altri, si vive in una sorta di dipendenza-indipendenza dagli altri, tuttavia dà sempre un pò fastidio che rivelando (o scoprendo), un semplice hobby di andare a p., si passa pressochè repentinamente ad esser visti/considerati, da "stinchi di santi o quasi" (cosa alla quale comunque non ci tengo), a "mostro da sbattere in prima pagina", pur non commettendo alcun reato tipo furti,omicidi o stupri. Sarebbe più gradevole che se e quando incrociamo qualcuno con cui abbiamo una certa confidenza ci chiedesse dove stiamo andando, qualora dovessimo rispondere: "a farmi una trombatina con una prost.", abbia la stessa espressione/reazione serena e rilassata di quando gli/le rispondiamo "sto andando al concerto, a giocare a pallone, a fare spese, ecc.".

Ovvio che se tali eventuali reazioni negative arrivano da gente di cui ce ne importa poco o niente, ci lasciano indifferenti, ma quando ciò accade anche da parte di coloro che ci voglion bene e a cui teniamo, la cosa dispiace e mortifica sempre un pò.
Stesso discorso può esser fatto per chi si prostituisce (liberamente e non sotto costrizioni di terzi). Non è detto che chi fa questa professione, sia una persona disonesta o che commette chissà quali altri crimini o misfatti. Può essere una normale donna (o uomo), che per ragioni sue (entrate economiche insufficienti, perchè non sanno/riescono a fare altri lavori, per comodità, ecc.), ha scelto quell'attività. Ma come accennato sopra, agli occhi dei perbenisti, chi fa la prostituta, viene generalmente considerata ancora come "una poco di buono o poco seria"; una persona da tenere possibilmente a debita distanza perchè se ne ha paura o si rischia d'esser compromessi se la si frequenta.
Personalmente, la mamma single, ad esempio, che si prostituisce per mantenere il figlio magari disabile, perchè percepisce una misera pensione, la considero tutt'altro che poco seria o disonesta.
La prima risposta che di primo acchito mi vien da dare al quesito di cui all'oggetto del topic, potrebbe rifarsi al fatto che l'ambiente della prostituzione è da sempre legato a situazioni/cronache malavitose e nel pensiero dei più, chiunque la pratichi (da semplice cliente o da esercitante), diventa una persona quantomeno scriteriata. Il tipico fare di tutta l'erba un fascio o partire prevenuti. Poi, boh, potrebbero esserci anche altre motivazioni.
 

Gomez

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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

diretto ha scritto:
... Non che mi lasci condizionare più di tanto dalle reazioni e giudizi negativi altrui circa la mia vita, sebbene interagendo con gli altri, si vive in una sorta di dipendenza-indipendenza dagli altri, tuttavia dà sempre un pò fastidio che rivelando (o scoprendo), un semplice hobby di andare a p., si passa pressochè repentinamente ad esser visti/considerati, da "stinchi di santi o quasi" (cosa alla quale comunque non ci tengo), a "mostro da sbattere in prima pagina", pur non commettendo alcun reato tipo furti,omicidi o stupri. Sarebbe più gradevole che se e quando incrociamo qualcuno con cui abbiamo una certa confidenza ci chiedesse dove stiamo andando, qualora dovessimo rispondere: "a farmi una trombatina con una prost.", abbia la stessa espressione/reazione serena e rilassata di quando gli/le rispondiamo "sto andando al concerto, a giocare a pallone, a fare spese, ecc.".
Ovvio che se tali eventuali reazioni negative arrivano da gente di cui ce ne importa poco o niente, ci lasciano indifferenti, ma quando ciò accade anche da parte di coloro che ci voglion bene e a cui teniamo, la cosa dispiace e mortifica sempre un pò.

Per ciò che riguarda la dipendenza dal giudizio degli altri il rimedio è
quanto mai semplice ed è sempre lo stesso, di qualsiasi giudizio si tratti:
bisogna fregarsene!

Ai fini pratici non serve a nulla andare a indagare il motivo storico, filosofico, sociologico
o antropologico per il quale nell'immaginario collettivo un puttaniere debba
essere considerato come una specie di delinquente o un qualcuno di abbietto.
Il puttaniere (quello che conosco io, almeno) sa di non essere ne un delinquente ne un individuo abbietto,
quindi non deve permettere a nulla ed a nessuno di interferire con l'immagine interiore positiva
che egli ha di se stesso.
Sempre che di se stesso egli abbia un immagine interiore positiva....
Se di se stesso egli non ha un immagine interiore positiva (scarsa autostima)
allora sarà sempre facile bersaglio del giudizio altrui, spesso fuori
luogo ed inesatto, perchè semplicemente un giudizio figlio di un meccanismo di filtraggio
della realtà costruito in base alle convinzioni di altri, spesso esse stesse sbagliate,
che ci hanno inculcato fin da piccolissimi al fine di conformizzarci e renderci
controllabili e quindi perfetti animaletti da consumo (educazione, conformismo).
Quindi, caro puttaniere, fregatene, fregatene ed ancora fregatene!
Sii libero, te stesso, ripettoso si, ma "maleducato" ed anticonformista e vedrai
che l'importanza che tu dai ai giudizi altrui, e quindi il fastidio che essi ti procurano,
si dileguerà come si dileguano le molecole di testosterone quando
compare Rosy Bindi....
 
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forseognitanto

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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

Gomez ha scritto:
Per ciò che riguarda la dipendenza dal giudizio degli altri il rimedio è
quanto mai semplice ed è sempre lo stesso, di qualsiasi giudizio si tratti:
bisogna fregarsene!

Ai fini pratici non serve a nulla andare a indagare il motivo storico, filosofico, sociologico
o antropologico per il quale nell'immaginario collettivo un puttaniere debba
essere considerato come una specie di delinquente o un qualcuno di abbietto.
Il puttaniere (quello che conosco io, almeno) sa di non essere ne un delinquente ne un individuo abbietto,
quindi non deve permettere a nulla ed a nessuno di interferire con l'immagine interiore positiva
che egli ha di se stesso.
Sempre che di se stesso egli abbia un immagine interiore positiva....
Se di se stesso egli non ha un immagine interiore positiva (scarsa autostima)
allora sarà sempre facile bersaglio del giudizio altrui, spesso fuori
luogo ed inesatto, perchè semplicemente un giudizio figlio di un meccanismo di filtraggio
della realtà costruito in base alle convinzioni di altri, spesso esse stesse sbagliate,
che ci hanno inculcato fin da piccolissimi al fine di conformizzarci e renderci
controllabili e quindi perfetti animaletti da consumo (educazione, conformismo).
Quindi, caro puttaniere, fregatene, fregatene ed ancora fregatene!
Sii libero, te stesso, ripettoso si, ma "maleducato" ed anticonformista e vedrai
che l'importanza che tu dai ai giudizi altrui, e quindi il fastidio che essi ti procurano,
si dileguerà come si dileguano le molecole di testosterone quando
compare Rosy....
:good:

diretto ha scritto:
Sarebbe più gradevole che se e quando incrociamo qualcuno con cui abbiamo una certa confidenza ci chiedesse dove stiamo andando, qualora dovessimo rispondere: "a farmi una trombatina con una prost.", abbia la stessa espressione/reazione serena e rilassata di quando gli/le rispondiamo "sto andando al concerto, a giocare a pallone, a fare spese, ecc.".

Be dipende anche da chi incontri. Se lo dici allo zio, all'amico, al collega di lavoro puttaniere, non solo può reagire quella confidenza con un sorriso e con simpatia, ma può darsi pure che ti chieda l'indirizzo della girl dalla quale stai andando, per testarla personalmente :biggrin: Purtroppo è vero che le ragazze che fanno questa professione, spesso vengono considerate donne di serie b e sovente vengono prese meno sul serio e rispettate di meno nella vita di tutti i gg da parte di tanta gente, inclusi alcuni loro clienti, specie se otr o loft low cost. Sulle escrot o chi si prostituisce x far carriera i discorsi variano.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

Un rapporto a pagamento con una donna consenziente e che ha "liberamente" scelto quell'attività; questo è quello che desideriamo che sia quello che avviene, quando andiamo con una prostituta. I motivi per cui ci andiamo, poi, sono tutt'altra cosa. Per quanto mi riguarda, fare sesso con prostitue è ciò che certifica la mia incapacità di suscitare attrazione sessuale nell'altro sesso, la mia incapacità di vivere un rapporto di coppia completo e soddisfacente. Badate: ho due figli da due diverse unioni, la seconda delle quali prosegue in modo relativamente sereno, non ostante sia giunta ad uno stadio di totale indifferenza reciproca, dal punto di vista sessuale. Lo stesso era successo nella unione precedente, solo che lo avevo vissuto con molta maggior angoscia. La mia esperienza di vita mi porta a pensare di essere un individuo un po' distorto, che intrattiene rapporti sessuali con donne anch'esse un po' distorte, seppur in modo diverso; donne che a differenza di quasi tutte le altre non mettono in primo piano il desiderio fisiologico di una famiglia, figli eccetera, o che per lo meno lo posticipano ad un tempo successivo. Non che io le consideri peggiori per questo: prendo solo atto del fatto che la maggioranza delle donne ha obiettivi prefissati dalla loro biologia, mentre le prostitute sembrano in qualche maniera prescinderne.
Alla fine di questo pistolotto, direi che la vergogna che proviamo o diciamo di non provare per quello che facciamo sia dettata dal fatto che stiamo scientemente disobbedendo alle regole sociali che ci suggeriscono di associare il sesso all'amore, alla procreazione, alla famiglia eccetera. E chi mostra, o mostrerebbe, aspra disapprovazione per quello che facciamo, sta semplicemente dando voce a quelle regole: dunque, si sta comportando da agente della conservazione, mentre "noi" stiamo esprimendo (anche) un bisogno di trasgressione.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

cianetto58 ha scritto:
Alla fine di questo pistolotto, direi che la vergogna che proviamo o diciamo di non provare per quello che facciamo sia dettata dal fatto che stiamo scientemente disobbedendo alle regole sociali che ci suggeriscono di associare il sesso all'amore, alla procreazione, alla famiglia eccetera. E chi mostra, o mostrerebbe, aspra disapprovazione per quello che facciamo, sta semplicemente dando voce a quelle regole: dunque, si sta comportando da agente della conservazione, mentre "noi" stiamo esprimendo (anche) un bisogno di trasgressione.
Quoto e aggiungo.
In realtà gli altri di noi se ne sbattono proprio, puttanieri e puttane.
Quelli che si permettono di giudicare siamo noi stessi e la nostra idea bacata di perbenismo. Che c'è, eccome se c'è. Qualcuno lo chiamava Super Ego, il grande censore.
 
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Glenda Cherubino

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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

è piu' nobile ciò che avete scritto voi....di tanta ipocrisia comune, ma trovo altrettanto incredibile leggere che, a volte, sono gli stessi puttanieri a vedere male le puttane e non mi riferisco alle situazioni singole..ma piuttosto ad un concetto generale e comune.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

Alycia ha scritto:
a volte, sono gli stessi puttanieri a vedere male le puttane e non mi riferisco alle situazioni singole..ma piuttosto ad un concetto generale e comune.
Be' sì, capita. Così come l'alcolizzato se la prende col vino.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

pero' i puttanieri ricercano le puttane...come il caffe vuole lo zucchero....
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

Puttane & Puttanieri......
Se chi fa la puttana (scusatemi se uso questo aggettivo, non vuol'essere offensivo), lo fa coscientemente e senza lo sfruttamento di nessuno.... evviva!!!
Stesso discorso vale per i puttanieri, se si ha rispetto della persona e della normale decenza (esempio un 75enne con una 18enne o poco più).....evviva!!!
Da che mondo e mondo il mercato è fatto di Domanda e Offerta.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

La potenza dell'imprinting culturale è enorme.

Ed è così grande che condiziona tutti, puttane e puttanieri compresi.

Più di una volta ho sentito esprimere da parte delle puttane dei giudizi tombali sui puttanieri, dei veri vermi e merde tali da non essere considerati neppure esseri umani.
E più di una volta ho visto esprimere da una puttana dei giudizi definitivi su un'altra donna vestita un po' sexy.

Il mondo è strano, l'uomo di più.
E senza un po' di buon senso, di autocritica, di umiltà e di giustizia (intesa come senso della correttezza nei comportamenti e nei pensieri), le distorsioni sono continue.

Personalmente non sento il bisogno di esprimere il mio essere puttaniere.
Non ne trovo l'utilità.
Ma state certi che se ci fosse un motivo valido per manifestarlo lo farei senza dubbi, così come tante altre cose che ho fatto nella mia vita.

Ha ragione Gomez (come sempre), bisogna fregarsene.
Ma anche Gomez sa quanto sia importante l'approvazione sociale, e spesso l'idea ipocrita della massa ci fa stare un po' male perché sappiamo che siamo delle brave persone e non sopportiamo che un nostro comportamento che riteniamo corretto venga inteso dagli altri come disdicevole.

Ma visto che è così e così sarà sempre, appunto freghiamocene.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

angusmacleod ha scritto:
Ha ragione Gomez (come sempre), bisogna fregarsene.
Ma anche Gomez sa quanto sia importante l'approvazione sociale, e spesso l'idea ipocrita della massa ci fa stare un po' male perché sappiamo che siamo delle brave persone e non sopportiamo che un nostro comportamento che riteniamo corretto venga inteso dagli altri come disdicevole.Ma visto che è così e così sarà sempre, appunto freghiamocene.

Per questo scrivevo che, volenti o nolenti, nel momento in cui interagiamo con altri in qualsiasi contesto collettivo ci si possa trovare, viviamo in una sorta di "dipendenza-indipendenza" dagli altri. Sicuramente non dobbiamo farcene un cruccio dei giudizi negativi altrui, non facendoci condizionare psicologicamente da essi, specie se sappiamo di agire in maniera corretta, tuttavia è sempre fastidioso esser visti/considerati per ciò che non si è. Ovvero come dei loschi figuri i puttanieri e donne poco rispettabili (o di serie b come ha scritto qualcuno), chi fa il mestiere.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

diretto ha scritto:
......Ma son sicuro che se appena appena dovessi confidare a qualcuno con cui ho un rapporto di affetto e fiducia reciproci, che di tanto in tanto mi prendo qualche diversivo andando a pay-girls, già m'immagino una reazione da parte di chi mi sta di fronte, imbarazzata, sgradita, sorpresa,delusa. Non che mi lasci condizionare più di tanto dalle reazioni e giudizi negativi altrui circa la mia vita, sebbene interagendo con gli altri, si vive in una sorta di dipendenza-indipendenza dagli altri, tuttavia dà sempre un pò fastidio che rivelando (o scoprendo), un semplice hobby di andare a p., si passa pressochè repentinamente ad esser visti/considerati, da "stinchi di santi o quasi" (cosa alla quale comunque non ci tengo), a "mostro da sbattere in prima pagina", pur non commettendo alcun reato tipo furti,omicidi o stupri.

Leggendo questo intervento, sembra di capire che trattasi comunque di ipotesi, quindi non sei sicuro che reagirebbero tutti in maniera contraria. C'è chi a certe rivelazioni resta stupito o scandalizzato (anche se talvolta ipocritamente), chi indifferente, chi complice. Personalmente, come credo gran parte delle persone di buon senso, vivo, lascio vivere e mi si lasci vivere. Nel senso che se e quando mi si raccontano o vengo occasionalmente a conoscenza di fatti privati altrui, magari un pò più delicati o cosiddetti scabrosi, mi faccio comunque i fatti miei. Al limite se mi accorgo che una determinata persona vuol sfogarsi/confidarsi con me poichè vede nel sottoscritto una persona in cui riporre fiducia, la ascolto ma senza necessariamente giudicarla o condannarla; nè vado a spettegolare qua e la. L'importante è che non mi si voglia a tutti i costi coinvolgere nella faccenda.
Riguardo le donne che fanno questa professione, oltre a quanto correttamente scritto da altri, volevo aggiungere che in più di un'occasione, alcune delle pay con cui son stato loro stesse hanno mostrato scarsa autostima, da come parlavano di se stesse e dal modo in cui si ponevano. Sarà una frase fatta, tuttavia resta vero per tutti il pensiero che se non siamo noi i primi a rispettarci/stimarci, a prescindere da come siamo e da cosa facciamo, diventa più difficile che altri possano avere una considerazione completamente positiva di noi.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

Il senso collettivo italiano non fa testo. E' viziato da uno strato di ipocrisia perbenista di derivazione psedo-clericale, e non è assolutamente corretto che puttane & puttanieri siano chiamati a giudizio per l'aspetto relazionale che li lega - i soldi. Di tale giudizio è giustissimo fregarsene, non c'è proprio niente che debba essere giudicato.

Troverei invece quantomeno impegnativo, anche come esponente del gruppo puttanieri, che puttane & puttanieri fossero chiamati a giudizio laddove i loro comportamenti siano sommersi, ipocriti e in generale, falsi come giuda, e quindi, in fondo, espressione della peggiore suddetta italietta. Da parte mia, puttaniere sì, falso quando serve sì, ma mai giudizi ipocriti su puttane & altri puttanieri vestendo una falsa veste pubblica. E' l'ipocrisia che io condanno, anche in puttane & puttanieri. Qui si aprirebbe un intero capitolo su certe ragazze italiane, ma lasciamo perdere.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

diretto ha scritto:
Sarebbe più gradevole che se e quando incrociamo qualcuno con cui abbiamo una certa confidenza ci chiedesse dove stiamo andando, qualora dovessimo rispondere: "a farmi una trombatina con una prost.", abbia la stessa espressione/reazione serena e rilassata di quando gli/le rispondiamo "sto andando al concerto, a giocare a pallone, a fare spese, ecc.".
:sarcastic_hand:

Immagino già la scena, la moglie che chiede al marito:"Caro, dove vai, al bar con gli amici?" "No, tesoro, vado a scoparmi una troia"... :biggrin:
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

bananasplit ha scritto:
diretto ha scritto:
Sarebbe più gradevole che se e quando incrociamo qualcuno con cui abbiamo una certa confidenza ci chiedesse dove stiamo andando, qualora dovessimo rispondere: "a farmi una trombatina con una prost.", abbia la stessa espressione/reazione serena e rilassata di quando gli/le rispondiamo "sto andando al concerto, a giocare a pallone, a fare spese, ecc.".
:sarcastic_hand:

Immagino già la scena, la moglie che chiede al marito:"Caro, dove vai, al bar con gli amici?" "No, tesoro, vado a scoparmi una troia"... :biggrin:
Ma certo! A condizione di reciprocità, ovviamente.
"Cara, dove vai...?"
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

oblomov ha scritto:
bananasplit ha scritto:
diretto ha scritto:
Sarebbe più gradevole che se e quando incrociamo qualcuno con cui abbiamo una certa confidenza ci chiedesse dove stiamo andando, qualora dovessimo rispondere: "a farmi una trombatina con una prost.", abbia la stessa espressione/reazione serena e rilassata di quando gli/le rispondiamo "sto andando al concerto, a giocare a pallone, a fare spese, ecc.".
:sarcastic_hand:

Immagino già la scena, la moglie che chiede al marito:"Caro, dove vai, al bar con gli amici?" "No, tesoro, vado a scoparmi una troia"... :biggrin:
Ma certo! A condizione di reciprocità, ovviamente.
"Cara, dove vai...?"

In quelle famiglie cosiddette allargate, è probabile pure che ciò avvenga, come in un film di villaggio di qlk anno fa... :smile:

[youtube:3iu1564r]http://www.youtube.com/watch?v=XGWZMbtIwcc[/youtube:3iu1564r]
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

O anche nelle coppie libere/aperte/scambiste. In quest'ultima ipotesi potrebbe accadere che sia lui che lei si rechino insieme da qualche loft per un menage a trois.
 
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Re: Puttanieri&puttane: perchè nell'immaginario collettivo..

Come tutte quelle attività (siano esse professionali od hobbistiche), che si discostano dal fare comune, chi le fa, generalmente viene visto (al di là di tutte le altre considerazioni), come fenomeno da baraccone: è così per chi è pieno di tatuaggi e/o piercing, per chi pratica nudismo, per chi si depila integralmente (specie se uomo), per chi crede agli ufo e/o ai fantasmi e stessa cosa può accadere per chi va a trote o chi fa il mestiere. Quindi a sto punto, se tanto mi da tanto, chi cacchio me la fa fare di confidare certe cose ad altri, ancor più se riguardanti la sfera intima; me le tengo e me le godo per me (vabbè, tranne al fatto di parlarne tra di noi qui virtualmente).
 
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Più di una volta ho sentito esprimere da parte delle puttane dei giudizi tombali sui puttanieri, dei veri vermi e merde tali da non essere considerati neppure esseri umani.
E più di una volta ho visto esprimere da una puttana dei giudizi definitivi su un'altra donna vestita un po' sexy.
Esempi (interviste) a pay in cui esprimono opinioni sulla propria clientela http://www.dilei.it/attualita/intervista-squillo-blogger.html
http://www.youtube.com/watch?v=yUffBePWhb0
http://youmedia.fanpage.it/video/aa/UudVN-SwfKKziDSD
http://www.youtube.com/watch?v=juIB3KupLrk
In altre interviste o dettomi direttamente da alcune pay o masseuses che concedevano il finalino (e a queste ultime gliene va dato merito, poichè sotto certi aspetti è una forma di dissuasione verso il cliente),ho sentito dire che tanti di noi punters siamo un pò ingenui o fessacchiotti (con espressione bonaria ed amichevole),in quanto potremmo ottenere lo stesso (se non maggiore) godimento con una semplice sega, spendendo nulla. Ad alcune le ho fatto intendere che comunque non è proprio la stessissima situazione sia dal lato fisico che relazionale, ma hanno ribattutto con un laconico "contenti voi...."

Rientrando in topic, superfluo dire che anche a me hanno sempre dato fastidio i soliti luoghi e pensieri comuni su puttane e puttanieri, ma non perchè io sia un punter; mi darebbe fastidio comunque, così come tante altre frasi fatte, senza cognizione di causa, riguardo altre abitudini e costumi sociali.
 
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