Discussione [Thread unico] Test per MST

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@smith nessuno ha parlato di “indiscriminatamente”. Ho fatto riferimento alla solo gratuità del farmaco.
È giusto (in parte) che le modalità di accesso rimangano invariate: colloqui con medici per valutare congiuntamente la necessità, le modalità di assunzione, rischi, effetti collaterali, etc.
Ricordo che quando andai io a chiedere la prep, oltre ad un colloquio con un’infettivologa alla quale dovetti quasi dichiarare di fare la puttana per farmela prescrivere, dovetti compilare anche una serie di questionari per valutare il mio comportamento sessuale e quindi la necessità o meno di fare la prep.
…però questi protocolli così rigidi hanno un rovescio della medaglia: se una persona volesse concedersi occasionalmente del sesso non protetto, perchè dovrebbe sottostare a tutti questi rigidi protocolli e formalità? Non sarebbe preferibile un accesso semplificiato e meno burocratizzato?
Fare la prep non vuol dire fare sesso non protetto. Il messaggio che deve passare è che ognuno deve proteggersi, nel modo però che ritiene più funzionale alle proprie esigenze e al proprio stile di vita, che sia prep o preservativo
 
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a me l'infettivologo me l'ha offerta senza nemmeno che lontanamente ritenessi di averne bisogno.
Ho rifiutato.
Sono d' accordo con @deronny, un po' meno sul gratis.
 
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Io li faccio in privato. Costa un centone il check-up completo. IV generazione HIV poi sifilide epatite a herpes etc. Fosse per me vivrei nel domopak
 
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smith

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Come prevedevo, anche se avevo messo il "disclaimer" devo fare la precisione...

@smith nessuno ha parlato di “indiscriminatamente”. Ho fatto riferimento alla solo gratuità del farmaco.
È giusto (in parte) che le modalità di accesso rimangano invariate: colloqui con medici per valutare congiuntamente la necessità, le modalità di assunzione, rischi, effetti collaterali, etc.
Ricordo che quando andai io a chiedere la prep, oltre ad un colloquio con un’infettivologa alla quale dovetti quasi dichiarare di fare la puttana per farmela prescrivere, dovetti compilare anche una serie di questionari per valutare il mio comportamento sessuale e quindi la necessità o meno di fare la prep.
…però questi protocolli così rigidi hanno un rovescio della medaglia: se una persona volesse concedersi occasionalmente del sesso non protetto, perchè dovrebbe sottostare a tutti questi rigidi protocolli e formalità? Non sarebbe preferibile un accesso semplificiato e meno burocratizzato?
Fare la prep non vuol dire fare sesso non protetto. Il messaggio che deve passare è che ognuno deve proteggersi, nel modo però che ritiene più funzionale alle proprie esigenze e al proprio stile di vita, che sia prep o preservativo

Per una terapia del genere è giusto che facciano un colloquio approfondito, tanto più che comunque si basa sulla tua parola e di conseguenza, a seguire, sul rapporto di fiducia medico paziente. Tra le altre cose, da sempre, i medici sono tenuti al segreto professionale (come altri professionisti) ma, per poterti curare adeguatamente o effettuare la dovuta prevenzione hanno bisogno intanto di aver il maggior numero di informazioni possibili riguardo al tuo stato di salute e, ahimè, agli aspetti della tua vita privata che possono pregiudicare la tua salute stessa. Ripeto, sono tenuti al segreto professionale. Se uno non è disposto ad essere franco fino in fondo con il dottore, forse è meglio che allora non si presente neanche al colloquio oppure si assuma poi personalmente le conseguenze e responsabilità del proprio comportamento in parte reticente.
Poi sono d'accordo anche io che ci sia modo e modo, tatto o non tatto, di condurre il colloquio da parte del professionista (a seguire la replica che do all'altro utente parla anche di questo).
Sulla gratuità del farmaco, di ogni farmaco, anche a me piacerebbe fosse tutto gratuito ma purtroppo non è così. Dal nulla non si crea il nulla e poi, non di rado, quando un bene e un servizio è gratuito, se poi non si vigila, anche severamente, si crea "stranamente" abuso e anche quest'ultima cosa non sarebbe diserabile.
Si può discutere dei prezzi di mercato e di eventuali ticket ed esenzioni ma questo è tutto un altro topic.

a me l'infettivologo me l'ha offerta senza nemmeno che lontanamente ritenessi di averne bisogno.
Ho rifiutato.
Sono d' accordo con @deronny, un po' meno sul gratis.

Avuto la tua stessa esperienza: se vado a fare il test HIV presso il SERT della mia città, c'è sempre una gentilissima dottoressa, che senza entrare troppo nel dettaglio della domande scomode sulla tua vita privata, ti propone di valutare eventualmente anche la PrEP ed è pronta a prescriverti la ricetta. Forse, visto la "normale" platea che ha di quelli che si presentano presso la propria struttura, ha sviluppato un atteggiamento pragmatico: sa che con la sensibilizzazione alla prevenzione non può comunque sempre arrivare al risultato minimo sperato, quindi mette un atto la limitazione del danno, per quanto possibile.
Non così se vado al reparto infettivi della città invece: lì sono più "moralisti" e leggermente giudicanti in modo latente e strisciante (ma io poi me ne frego e mi faccio fare il prelievo senza pensarci troppo). Inoltre loro non propongono la PrEP di default e devi richiedere. Non ho mai richiesto ma potrei avere il sospetto che potrebbero essere pure reticenti a concedere la ricetta.
 
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Come prevedevo, anche se avevo messo il "disclaimer" devo fare la precisione...



Per una terapia del genere è giusto che facciano un colloquio approfondito, tanto più che comunque si basa sulla tua parola e di conseguenza, a seguire, sul rapporto di fiducia medico paziente. Tra le altre cose, da sempre, i medici sono tenuti al segreto professionale (come altri professionisti) ma, per poterti curare adeguatamente o effettuare la dovuta prevenzione hanno bisogno intanto di aver il maggior numero di informazioni possibili riguardo al tuo stato di salute e, ahimè, agli aspetti della tua vita privata che possono pregiudicare la tua salute stessa. Ripeto, sono tenuti al segreto professionale. Se uno non è disposto ad essere franco fino in fondo con il dottore, forse è meglio che allora non si presente neanche al colloquio oppure si assuma poi personalmente le conseguenze e responsabilità del proprio comportamento in parte reticente.
Poi sono d'accordo anche io che ci sia modo e modo, tatto o non tatto, di condurre il colloquio da parte del professionista (a seguire la replica che do all'altro utente parla anche di questo).
Sulla gratuità del farmaco, di ogni farmaco, anche a me piacerebbe fosse tutto gratuito ma purtroppo non è così. Dal nulla non si crea il nulla e poi, non di rado, quando un bene e un servizio è gratuito, se poi non si vigila, anche severamente, si crea "stranamente" abuso e anche quest'ultima cosa non sarebbe diserabile.
Si può discutere dei prezzi di mercato e di eventuali ticket ed esenzioni ma questo è tutto un altro topic.



Avuto la tua stessa esperienza: se vado a fare il test HIV presso il SERT della mia città, c'è sempre una gentilissima dottoressa, che senza entrare troppo nel dettaglio della domande scomode sulla tua vita privata, ti propone di valutare eventualmente anche la PrEP ed è pronta a prescriverti la ricetta. Forse, visto la "normale" platea che ha di quelli che si presentano presso la propria struttura, ha sviluppato un atteggiamento pragmatico: sa che con la sensibilizzazione alla prevenzione non può comunque sempre arrivare al risultato minimo sperato, quindi mette un atto la limitazione del danno, per quanto possibile.
Non così se vado al reparto infettivi della città invece: lì sono più "moralisti" e leggermente giudicanti in modo latente e strisciante (ma io poi me ne frego e mi faccio fare il prelievo senza pensarci troppo). Inoltre loro non propongono la PrEP di default e devi richiedere. Non ho mai richiesto ma potrei avere il sospetto che potrebbero essere pure reticenti a concedere la ricetta.
Qualche doverosa precisazione perchè i termini in questi casi sono importanti:
1) La prep non è una terapia ma una profilassi
2) La prep non è una cura ma una prevenzione.

Detto ciò, come ho già scritto, nessuno in questo 3d ha messo in discussione l’indiscriminazione con cui la prep debba essere erogata
 
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smith

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Visto che ne fai una questione semantica io ne faccio una questione di merito: sarà anche una profilassi come giustamente puntualizzi tu ma di fatto viene ottenuta somministrando un farmaco. Semanticamente quando un farmaco viene somministrato a scopo preventivo prima di una possibile patologia viene definito profilassi mentre se viene somministrato a patologia già in corso viene definito terapia. Ma magari, come in questo caso, è il medesimo farmaco magari con lo stesso dosaggio. Quindi mi verrebbe da chiedere? E' così sostanziale la differenza?
Stessa cosa per un vaccino: formalmente stai facendo una profilassi, di fatto ti stanno somministrando a tutti gli effetti un farmaco infatti sottoposto a tutti i protocolli che esistono anche per un farmaco terapico. Infatti ne è comunque responsabile l'AIFA e si parla comunque di farmacovigilanza per eventuali effetti collaterali o patologie ad esso connesse o scatenate.

Discorso discrezionalità: dalle tue parole io ho percepito un certo fastidio perchè hai dovuto "subire" un colloquio abbastanza dettagliato per ottenere una prescrizione.
Questa a casa mia si chiama discrezionalità.
Ma se tu non avessi subito un colloquio dettagliato allora chiunque avrebbe potuto presentarsi al tuo posto e dire "Voglio la prescrizione della PrEP perchè ho rapporti occasionali". Punto. E quelli dovrebbero scrivere ricette con altrettanta solerzia. Se non sarebbe farlo indiscriminatamente così facendo non saprei come altro definirlo.

Comunque per me il mio discorso era chiaro dall'inizio. Non è per sottrarmi al contradditorio per mancanza d'argomenti (mi pare di averne già portati a sufficienza) ma perchè per me il discorso finisce proprio qui.
 
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@smith
Avuto la tua stessa esperienza: se vado a fare il test HIV presso il SERT della mia città, c'è sempre una gentilissima dottoressa, che senza entrare troppo nel dettaglio della domande scomode sulla tua vita privata, ti propone di valutare eventualmente anche la PrEP ed è pronta a prescriverti la ricetta. Forse, visto la "normale" platea che ha di quelli che si presentano presso la propria struttura, ha sviluppato un atteggiamento pragmatico: sa che con la sensibilizzazione alla prevenzione non può comunque sempre arrivare al risultato minimo sperato, quindi mette un atto la limitazione del danno, per quanto possibile.
Non così se vado al reparto infettivi della città invece: lì sono più "moralisti" e leggermente giudicanti in modo latente e strisciante (ma io poi me ne frego e mi faccio fare il prelievo senza pensarci troppo). Inoltre loro non propongono la PrEP di default e devi richiedere. Non ho mai richiesto ma potrei avere il sospetto che potrebbero essere pure reticenti a concedere la ricetta.


Idem la stessa esperienza a Milano in viale Jenner sempre disponibili nei chiarimenti ,soprattutto gentili


In Friuli ?be' lasciamo perdere dai ...neanche i test volevano farmi, mi ricordo ancora la chiamata telefonica preliminare, risposte con scazzo ,modo di porsi vergognoso ,se questi sono i medici .. proprio malmostosi ,che schifo

Per quanto riguarda la privacy /segreto professionale,bha avrei qualche dubbio
esempio,immagina di essere un infermiere/fisioterapista,oss,etc, magari lavori nello stesso nosocomio , qundi ti rivolgi al pronto soccorso per una rottura del condom,una situazione tipo, quindi magari richiedi la pep ,appena fai il triage, già lo sa' tutto l'ospedale
credimi è cosi

@Curvy
e tripiclata anche la strafottenza ed ignoranza ha quanto pare
magari ti hanno detto, io sono un donatore di sangue , sono pulito
è si come no ...
 
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@Curvy ti stai, magari giustamente focalizzando su quello che fai tu, ovvero proponi rapporti e giustamente sei sconvolta da chi ti propone di farlo senza protezione, ma bisogna capire anche le esperienze degli altri. Io non sto dicendo che con la PreP si va tutti alla libertina, ma magari ci sono situazioni con uno o più partner diciamo fissi al di fuori del mondo pay, con i quali vuoi un rapporto più profondo. Per cui trovo assurdo che sia pubblicizzata poco questa cosa e che nonostante sia piuttosto attivo nell'informarmi sono venuto a sapere di questa pratica solo a 40 anni e più, oltrechè dopo 6, 7 anni che pratico questo hobby.
Per il resto trovo giusto fare controlli e analisi anche periodicamente visto il nostro peregrinare, anche una volta all'anno e poi agire di conseguenza.
 
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Già così è triplicata l utenza che chiede scoperto...
Prep gratis e senza un colloquio per capirne la motivazione...

Addio

Molti non si fanno neanche le analisi...
Bisognerebbe fare campagne per l'utilizzo del preservativo altro che...
Ciao, personalmente non credo che serva a molto fare campagne per l'uso del preservativo. Ormai con le tecnologie di oggi (internet e non solo) è impossibile non essere informati sui rischi. Chi lo fa è perché decide di accettare il rischio, esattamente come il fumatore che legge sullo scatolo il pericolo di morte, continua a fumare senza problemi. E non pensare che a livello statistico il tabacco porti meno morti e/o ricoveri annui rispetto a tutte le MST messe assieme, tutt'altro, basta studiarsi i dati istat.
Questo non per sminuire le MST ma per dire che purtroppo non è facile per alcuni controllare certe sensazioni e farne a meno, non è questione di intelligenza o meno. Sarebbe come dire che chi fuma è un ritardato mentale ma sappiamo tutti che non è così. Per alcuni è davvero una grossa frustrazione non riuscire a raggiungere l'orgasmo per colpa del preservativo, o di non provare certe sensazioni. Chi non ha questo problema non può capire. Sarebbe come per un non fumatore comprendere le sensazioni di un fumatore. Non capirebbe mai.

Io in 3 anni di punter ho sempre fatto sesso protetto e non me la sentirei di rischiare. Però ad esempio non riesco a fare a meno del BBJ, forse per alcuni sono scemo, beh punti di vista. La verità è che uno valuta i rischi, e decidere di vivere la vita provando alcuni piaceri e accettando i rischi. Come del resto avviene anche in molti altri campi, il tabacco è solo uno dei tanti esempi che potrei fare.
 
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smith

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È sempre più che altro un problema di comunicazione e contesto che di merito.
In un forum come questo della PrEP penso sarebbe meglio parlarne più come di un paracadute d’emergenza (non è obbligatorio e non è detto che lo si debba aprire ad ogni lancio o che ci si butti solo con quello) associato ai ben più noti dispositivi di protezione e pratiche sessuali più sicure, piuttosto che come linea di difesa principale da mettere come capsaldo in ogni occasione da associare alla bisogna o a discrezione ad altri più collaudati metodi e dispositivi.
 
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Ciao, personalmente non credo che serva a molto fare campagne per l'uso del preservativo. Ormai con le tecnologie di oggi (internet e non solo) è impossibile non essere informati sui rischi. Chi lo fa è perché decide di accettare il rischio, esattamente come il fumatore che legge sullo scatolo il pericolo di morte, continua a fumare senza problemi. E non pensare che a livello statistico il tabacco porti meno morti e/o ricoveri annui rispetto a tutte le MST messe assieme, tutt'altro, basta studiarsi i dati istat.
Questo non per sminuire le MST ma per dire che purtroppo non è facile per alcuni controllare certe sensazioni e farne a meno, non è questione di intelligenza o meno. Sarebbe come dire che chi fuma è un ritardato mentale ma sappiamo tutti che non è così. Per alcuni è davvero una grossa frustrazione non riuscire a raggiungere l'orgasmo per colpa del preservativo, o di non provare certe sensazioni. Chi non ha questo problema non può capire. Sarebbe come per un non fumatore comprendere le sensazioni di un fumatore. Non capirebbe mai.

Io in 3 anni di punter ho sempre fatto sesso protetto e non me la sentirei di rischiare. Però ad esempio non riesco a fare a meno del BBJ, forse per alcuni sono scemo, beh punti di vista. La verità è che uno valuta i rischi, e decidere di vivere la vita provando alcuni piaceri e accettando i rischi. Come del resto avviene anche in molti altri campi, il tabacco è solo uno dei tanti esempi che potrei fare.
Per il tabacco..al massimo ci muore il fumatore...
Se fai sesso nn protetto con una escort e poi ti prendi qualcosa ed impesti tua moglie o la tua ragazza è diverso...
E ricordati che purtroppo nn c'è solo chi te lo chiede e bona ... c'è chi ci prova per tutto l' incontro...
Chi non lo chiede chi non lo vive non sa che vuol dire...
C'è chi chiede rapporti sessuali non protetti durante il ciclo per poter venire dentro senza problemi..
Chi ti dice dai te lo metto in culo e ti sborro dentro tanto nn rimani incinta..
Gente che pensa solo al rimanere incinta...

Per alcuni è davvero una grossa frustrazione non riuscire a raggiungere l'orgasmo per colpa del preservativo, o di non provare certe sensazioni...


Si fa fare il pompino per venire...
Il bbj ha un basso rischio rispetto che il sesso vaginale scoperto e ancora di più il sesso anale..

Quando mi dicono la questione del preservativo che nn sentono che gli diventa moscio ...gli dico di fare pratica...

Non reagisci bene al preservativo...
Perfetto
FATTI LE SEGHE CON IL PRESERVATIVO ABITUA IL CAZZO ALLA COPERTINA...

Se poi uno è allergico esistono quelli senza lattice...

Onestamente il "non puoi capire" associato al nn utilizzare il preservativo mi irrita...
Perché cmq vuol dire che nella vita nn si è mai adoperato ed è assurdo... perché a parte mogli e compagne o fidanzate decennali...come cazzo si fa a fare sesso scoperto cn uno/a che hai appena conosciuto..free o pay che sia...
 
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@Curvy ti stai, magari giustamente focalizzando su quello che fai tu, ovvero proponi rapporti e giustamente sei sconvolta da chi ti propone di farlo senza protezione, ma bisogna capire anche le esperienze degli altri. Io non sto dicendo che con la PreP si va tutti alla libertina, ma magari ci sono situazioni con uno o più partner diciamo fissi al di fuori del mondo pay, con i quali vuoi un rapporto più profondo. Per cui trovo assurdo che sia pubblicizzata poco questa cosa e che nonostante sia piuttosto attivo nell'informarmi sono venuto a sapere di questa pratica solo a 40 anni e più, oltrechè dopo 6, 7 anni che pratico questo hobby.
Per il resto trovo giusto fare controlli e analisi anche periodicamente visto il nostro peregrinare, anche una volta all'anno e poi agire di conseguenza.
Io onestamente quando mi scopavo i trombamici ho sempre usato il preservativo..
Dai 18 ai 24 mai nessuno si è permesso di dire bah al preservativo...
Ho iniziato a vedere richieste di scoperto da quando faccio la escort...
Ho avuto un trombamico per un anno...mai sognato di scopare non protetto lui aveva la fidanzata e io quando volevo me ne facevo altri....
con uno o più partner diciamo fissi al di fuori del mondo pay...


le malattie le prendete pure e soprattutto dalle free... proprio perché se nn usa il preservativo con te lo usa con gli altri??
 
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È sempre più che altro un problema di comunicazione e contesto che di merito.
In un forum come questo della PrEP penso sarebbe meglio parlarne più come di un paracadute d’emergenza (non è obbligatorio e non è detto che lo si debba aprire ad ogni lancio o che ci si butti solo con quello) associato ai ben più noti dispositivi di protezione e pratiche sessuali più sicure, piuttosto che come linea di difesa principale da mettere come capsaldo in ogni occasione da associare alla bisogna o a discrezione ad altri più collaudati metodi e dispositivi.
Amen! Post da fissare in alto in homepage del forum imho.
 
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Io onestamente quando mi scopavo i trombamici ho sempre usato il preservativo..
Dai 18 ai 24 mai nessuno si è permesso di dire bah al preservativo...
Ho iniziato a vedere richieste di scoperto da quando faccio la escort...
Ho avuto un trombamico per un anno...mai sognato di scopare non protetto lui aveva la fidanzata e io quando volevo me ne facevo altri....
con uno o più partner diciamo fissi al di fuori del mondo pay...


le malattie le prendete pure e soprattutto dalle free... proprio perché se nn usa il preservativo con te lo usa con gli altri??
Beh anche la pay di turno se non usa il preservativo con te può darsi e dico può darsi che può farlo anche con altri è un discorso molto ampio che non vale solo per noi punter ma anche dalle pay, secondo il mio punto di vista personale e aggiungo tutto ruota intorno al Baiocco
 
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Io penso che prep o non prep, se una esercente offre il sesso scoperto (per guadagnare di più), o viceversa il cliente lo chiede, entrambi devono avere anche analisi alla mano aggiornate da mostrasi a vicenda. Ovvio i rischi non saranno mai nulli, ma sicuramente molto ma molto più bassi. In italia c'è troppa disorganizzazione per quanto riguarda questo mondo, purtroppo.
 
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C'è il penale per una cosa del genere. Esattamente come per chi toglie il preservativo a tradimento prima di infilarlo. E comunque oggi è tutto digitale sul telefonino, app varie certificare non facili da taroccoare come si fa con un foglio. Inoltre il periodo finestra ha una probabilità di trasmissione estremamente bassa, se le analisi non rilevano il virus la carica è bassa, e la probabilità di trasmissione in questi casi è prossima allo zero.
 
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smith

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Sesso scoperto con una pay andrebbe evitato a prescindere, il foglio delle analisi può essere facilmente "taroccato" ed inoltre c'è il problema del periodo finestra

Il periodo finestra è l’unica cosa che conta all’atto pratico, anche in presenza di un certificato buono. Inoltre dovrebbe esistere un altro certificato, che non esisterà mai, che assicuri che tra la data del test e il tempo presente sia stata praticata astinenza assoluta oppure pratiche sessuali assolutamente sicure e a rischio zero.
 
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