«Io, viado malato di AidsIn un anno duemila clienti»

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Copincollo questo "articolaccio" del Corriere della Sera, da prendere con le molle come tutti gli scoop... ma...
PS: è il mio primo post, non prendetemi per un uccello del malaugurio...

IN ITALIA DAL '96: «SPESSO MI CHIEDONO DI NON USARE IL PRESERVATIVO»
«Io, viado malato di Aids
In un anno duemila clienti»
Transessuale di 32 anni, fino a 200 euro a prestazione. «A chiamarmi sono soprattutto gli uomini sposati»


Prostituzione in strada MILANO - Un monolocale a Milano e uno a Bergamo. Il sesso, il marciapiede, la paura di morire da un momento all'altro di Aids. Adrieli è un transessuale dai capelli biondi che le cadono sopra una vestaglietta che a malapena le copre il sedere. Magra, alta 1,82. È brasiliana di Curitiba, la capitale dello stato di Paraná. Ha 32 anni e da 13 è in Italia. Da quando, a soli 19 anni, è arrivata a Milano già malata. Con la sua amica Jessica, sieropositiva anche lei.

Infettate dallo stesso uomo, un ingegnere giapponese che le ha poi liquidate con soldi e biglietto aereo San Paolo-Malpensa. E' una delle tante passeggiatrici che si muovono tra via Novara, corso Sempione, Monumentale. Nei regni incontrastati dei viados e «travesta». L'approccio è in strada, la prestazione sessuale in casa. Una media di dieci clienti al giorno, per un tariffario che spazia dai 30 ai 200 euro, regalini esclusi. «Adesso non lavoro sempre, perché a volte crollo dai dolori. L'ultima grande ricaduta, un paio di anni fa. Ho dovuto rimanere al Sacco quattro mesi. Lì ho creduto proprio di non farcela, di morire come tanti miei amici transessuali».

Adrieli è una sorta di untore, perché a chi le chiede di fare l'amore senza profilattico, non dice di no. «E sono tanti, in prevalenza uomini sposati. Oppure, devo credere che siano malati come me e che non abbiano nulla da perdere. Nessuno mi chiede niente ma se dovessero domandarmi se sono malata, io rispondo di no. Mi sento cattiva dentro e non voglio perdere i clienti. L'Aids? Ci convivo. Non è la mia prima paura della giornata. Al lavoro uso il preservativo. Se però mi capita un'avventura non ci penso proprio». E riflette, per difetto, su quanti uomini potrebbero essere stati infettati da lei. Duemila rapporti all'anno per 13 anni di permanenza da noi. Ventiseimila. E, siccome il 50 per cento dei clienti disdegna il preservativo, possiamo azzardare che un 5 per cento si sia ammalato: 800 persone.

L'ultimo, in ordine di tempo, potrebbe essere un ragazzo di 20 anni, finito a casa di Adrieli, accompagnato da un'amica comune. «Era già strafatto di non so cosa. Un rampollo pieno di soldi che ha voluto stare con me tutta la notte. Mi ha dato mille euro per farmi subire un rapporto orale». Poi ricorda il primo lavoro al suo Paese, a soli 12 anni. Un impiego come posteggiatore dato dal Comune per togliere i ragazzi dalla strada. «A 14 anni sono scappata da casa e un'amica mi ha convinto a diventare una donna, per vendermi meglio. Non mi sono mai operato però. Adesso sono in perenne fuga da me stessa, se mi fermo a pensare inizio a piangere». E prende due delle quattro pillole di nuova generazione contro l'Aids. «Il cocktail di farmaci che assumevo prima, mi deprimeva e avevo sempre timore di dimenticarmi qualche pastiglia». Le squilla uno dei tre cellulari. «E' Giuseppe. Una brava persona di Catanzaro. Dice che io sono bellissima e inquietante. La riuscita costruzione artificiale a metà tra i sogni perversi e la femminilità prorompente ed eccitante». E torna ad offrirsi a ore, spesso per soddisfare curiosità insane.

Michele Focarete
14 gennaio 2009
 
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Non commento l'articolo...

Se la metà del racconto è vera, c'è da rabbrividire.
A te chiedo di presentarti nella sezione apposita, e dato che ci sei, leggi la policy, che fa sempre un gran bene.

Io, un post come questo, l'avrei inserito nella sezione Di tutto un po' . :big_boss:

Queste sezioni sono fatte per postare rece (basate su esperienze personali) o chiedere info (non generiche, mi raccomando), il tutto previa apposita ricerca condotta con il tasto CERCA ...

Tutto qui.

Ma i brividi me li sento ancora... :shok:
 
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lucignolo35f ha scritto:
Non commento l'articolo...

Se la metà del racconto è vera, c'è da rabbrividire.
Io, un post come questo, l'avrei inserito nella sezione Di tutto un po' . :big_boss:

chiedo scusa, credevo che fosse di "particolare" interesse per la sezione Milano
 
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Spero proprio che non sia vero! perchè questa persona è una criminale pazza e incosciente, se è vero quello che racconta... :fool:
 
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lucignolo35f ha scritto:
Spero proprio che non sia vero! perchè questa persona è una criminale pazza e incosciente, se è vero quello che racconta... :fool:

lo spero anch'io. Fra l'altro è un reato (GRAVE!), per quello ho messo la chiosa dell'"attento al giornalista"
 
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ilcontedicagliostro

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arietans2 ha scritto:
lucignolo35f ha scritto:
Non commento l'articolo...

Se la metà del racconto è vera, c'è da rabbrividire.
Io, un post come questo, l'avrei inserito nella sezione Di tutto un po' . :big_boss:

chiedo scusa, credevo che fosse di "particolare" interesse per la sezione Milano

Ma perchè dove è stato inserito?
 
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credo che il racconto sia attendibile. Ho visto tempo fa un'inchiesta alla televisione, in cui si raccontava una simile storia. Il trans al quale spesso e volentieri si chiedono rapporti non protetti, e la richiesta arriva da uomini sposati. E vero.
Ormai non si può più parlare di disinformazione, visto le campagne anti-aids condotte in tutti questi anni.
Non ci sono più alibi, oggi.
Chi chiede un rapporto occasionale non protetto oggi, è un pazzo scatenato, o un emerito incosciente. :fool:
Il guaio è che tanta gente oggi, non ha ancora la percezione giusta di quali possano essere i rischi reali di rimanere infetti.
 
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E' abbastanza affidabile: un mio amico avvocato di BS difende un altro trans, aids conclamato, il quale afferma che i suoi clienti sposati 60enni lo sanno e pagano anche il triplo per farlo senza preservativo.

Posso capire il trans, che tanto morirà a breve e intanto raccoglie più soldi per darli poi a chi gli pare.

Non riesco a capire il panzone che scende dal merca per andare a scommettere la sua vita in questa maniera.
 
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IlCarducci ha scritto:
Non riesco a capire il panzone che scende dal merca per andare a scommettere la sua vita in questa maniera.

come dicevo nel mio post precedente, credo sia una questione di mancanza di percezione del pericolo da contagio.
Un pò come per tutte le malattie, anche le più gravi, o i pericoli in genere, le persone come il panzone si ritengono immuni da qualsiasi malattia, impermeabili a tutto, niente e nessuno li scalfisce. Pensano: "massì per una volta, chissenefrega, non sarò proprio io quello più sfigato..."
Fino a quando la malattia li tocca, e allora sono lacrime amare, ma spesso è troppo tardi
 
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Gomez

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arietans2 ha scritto:
Copincollo questo "articolaccio" del Corriere della Sera, da prendere con le molle come tutti gli scoop... ma...
PS: è il mio primo post, non prendetemi per un uccello del malaugurio...

IN ITALIA DAL '96: «SPESSO MI CHIEDONO DI NON USARE IL PRESERVATIVO»
«Io, viado malato di Aids
In un anno duemila clienti»
Transessuale di 32 anni, fino a 200 euro a prestazione. «A chiamarmi sono soprattutto gli uomini sposati»


Prostituzione in strada MILANO - Un monolocale a Milano e uno a Bergamo. Il sesso, il marciapiede, la paura di morire da un momento all'altro di Aids. Adrieli è un transessuale dai capelli biondi che le cadono sopra una vestaglietta che a malapena le copre il sedere. Magra, alta 1,82. È brasiliana di Curitiba, la capitale dello stato di Paraná. Ha 32 anni e da 13 è in Italia. Da quando, a soli 19 anni, è arrivata a Milano già malata. Con la sua amica Jessica, sieropositiva anche lei.

Infettate dallo stesso uomo, un ingegnere giapponese che le ha poi liquidate con soldi e biglietto aereo San Paolo-Malpensa. E' una delle tante passeggiatrici che si muovono tra via Novara, corso Sempione, Monumentale. Nei regni incontrastati dei viados e «travesta». L'approccio è in strada, la prestazione sessuale in casa. Una media di dieci clienti al giorno, per un tariffario che spazia dai 30 ai 200 euro, regalini esclusi. «Adesso non lavoro sempre, perché a volte crollo dai dolori. L'ultima grande ricaduta, un paio di anni fa. Ho dovuto rimanere al Sacco quattro mesi. Lì ho creduto proprio di non farcela, di morire come tanti miei amici transessuali».

Adrieli è una sorta di untore, perché a chi le chiede di fare l'amore senza profilattico, non dice di no. «E sono tanti, in prevalenza uomini sposati. Oppure, devo credere che siano malati come me e che non abbiano nulla da perdere. Nessuno mi chiede niente ma se dovessero domandarmi se sono malata, io rispondo di no. Mi sento cattiva dentro e non voglio perdere i clienti. L'Aids? Ci convivo. Non è la mia prima paura della giornata. Al lavoro uso il preservativo. Se però mi capita un'avventura non ci penso proprio». E riflette, per difetto, su quanti uomini potrebbero essere stati infettati da lei. Duemila rapporti all'anno per 13 anni di permanenza da noi. Ventiseimila. E, siccome il 50 per cento dei clienti disdegna il preservativo, possiamo azzardare che un 5 per cento si sia ammalato: 800 persone.

L'ultimo, in ordine di tempo, potrebbe essere un ragazzo di 20 anni, finito a casa di Adrieli, accompagnato da un'amica comune. «Era già strafatto di non so cosa. Un rampollo pieno di soldi che ha voluto stare con me tutta la notte. Mi ha dato mille euro per farmi subire un rapporto orale». Poi ricorda il primo lavoro al suo Paese, a soli 12 anni. Un impiego come posteggiatore dato dal Comune per togliere i ragazzi dalla strada. «A 14 anni sono scappata da casa e un'amica mi ha convinto a diventare una donna, per vendermi meglio. Non mi sono mai operato però. Adesso sono in perenne fuga da me stessa, se mi fermo a pensare inizio a piangere». E prende due delle quattro pillole di nuova generazione contro l'Aids. «Il cocktail di farmaci che assumevo prima, mi deprimeva e avevo sempre timore di dimenticarmi qualche pastiglia». Le squilla uno dei tre cellulari. «E' Giuseppe. Una brava persona di Catanzaro. Dice che io sono bellissima e inquietante. La riuscita costruzione artificiale a metà tra i sogni perversi e la femminilità prorompente ed eccitante». E torna ad offrirsi a ore, spesso per soddisfare curiosità insane

Michele Focarete
14 gennaio 2009

Che c'era di mezzo insane l'ho sempre sospettato... :shok:


Domanda n.1

Se un giorno tu imbecilloide che hai fatto sesso scoperto
(non necessariamente con quel trans ma mettiamo che
tu l'abbia fatto proprio con quel trans, l'untore, che già
da quando analizzava ad Ipanema sapeva di non essere
in forma smagliante) per sfizio, dopo mesi o anni, ti recassi
all'ospedale per effettuare il test HIV e vi risultasti positivo,
dimmi, che faresti?

Lo diresti a tua moglie o alla tua tanto amata morosa,
da te infettata?
Lo diresti alla tua amante rego, da te infettata?
Lo diresti al marito o al moroso della tua amante rego, da te
indirettamente infettato?
Lo diresti all'amante rego del marito o moroso della tua amante rego,
da te indirettamente infettata?
Lo diresti alle 54 loft o trans con le quali hai voluto fare cim,
da te infettate?
Lo diresti ai 54 x 10 100 1000 clienti che hanno voluto fare
cim con la loft la trans da te infettata?

Cosa ti aspetteresti che ti dicesse tutta questa bella gente?
Cosa aspetteresti che ti facesse tutta questa bella gente?

Io lo so cosa ti direi, ed anche quello che ti farei, b@sta@rdo
di merd@....

Non so, quella trans dopo questo bell'articoletto, cioè dopo aver
consapevolmente infettato 800 persone ed indirettamente
altre migliaia, ancora se ne sta li e nessuno la lincia, nessuno fa niente?

Ma in che c@zzo di paese viviamo?

Domanda n.2

Ammesso e (non) concesso che nessuno di noi sapesse che
storie come questa sono solo la punta dell'iceberg Ignoraza
e Demenzialità propria del puttaniere medio di sta minchi@,
ditemi, con che coraggio d'ora in poi andrete ancora a puttane,
leccherete una passera o chiederete un cim dopo bbj cabrio
(passivo o attivo, perchè mi pare ci sia anche chi li pratica attivamente
se non erro)?
Insomma, leggendo tutte queste belle cosucce nero su bianco,
dalla voce di una vera untrice, è cambiato qualcosa nella vostra
spavalderia di impavidi puttanieri che "non me ne frega un cazzo
tanto a me non capita" oppure sempre meglio godersela e scopare
sgoldonati che tanto prima o poi morire dobbiam morire tutti?
 
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Avevo notato l'articolo sul corriere online nella classica lettura prima dall'uscita dell'ufficio.
Ogni tanto si sentono storie del genere:non è la prima e, purtroppo, credo non sarà nemmeno l'ultima...Devo ammettere che oggi, abituale frequentatore del mondo "pay per sex", seppur in modo responsabile, sono rimasto più impressionato che in passato. Ovviamente.

Veramente incomprensibile questa irresponsabilità.

Mi chiedo:perchè questa persona si sente "cattiva dentro"? Leggo e vedo un'altra storia inquietante: quella della sua vita. Fatta molto probabilmente di sofferenza. Nessuna giustificazione:solo un tentativo di comprendere da dove arriva tale cattiveria.
Ha sempre un'origine.
 
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Purtroppo è il solito articolo pieno di luoghi comuni che vogliono sempre legare trans e aids.
Le cifre sparate e prooposte sono totalmente assurde, e lo sa bene chiunque di voi va a puttane con una certa frequenza: 10 clienti al giorno poteva essere una cifra plausibile 10 anni fa, non certo oggi, quando sappiamo tutti che se si fanno 2/ 3 clienti al giorno già gli è andata di lusso...e via andare...maperfavore!

Non sto dicendo che non ci siano molte trans malate, ci mancherebbe...è che da come la mettono già paiono quasi esclusivamente loro, le trans ad essere malate, mentre le ragazze?

Penso che non ci sia nessuno in grado di dire - senza sparare cifre a caso - quante siano in percentuale le trans malate che battono e soprattutto se questa percentuale sia molto differente se ci si riferisce alle ragazze.

La mia esperienza personale, frequentando sia ragazze che trans, è che le più disinvolte sono le ragazze: una su due fa CIM senza problemi a cifre assolutamente abbordabili. Provate a trovare le stesse percentuali frequentando trans...e quando parlo di trans mi riferisco a quelle belle, non ai travoni di via novara ( categoria a cui appartiene questa adrieli citata nell'articolo )

Tant'è che da anni se si vanno a vedere le statistiche, l' AIDS è in aumento tra i cosidetti etero al 100 % ( si sa che noi che andiamo anche a trans siamo considerati mezzi froci...vabbè..) ed è soprattutto in aumento tra i pensionati che strafatti di viagra vanno nei paesi esotici a scopare ragazzine e i giovanissimi che hanno i primi rapporti free e non sanno un cazzo di AIDS ( e qui potete prendere come piccola statistica questo sondaggio per rendervi conto come molti di noi hanno ricevuto una prima pompa in età molto verde da ragazzina alquanto disinvolte: Collegamento alla pagina web non disponibile )

Questa è la realtà.
 
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Gomez

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sbarbato ha scritto:
Questa è la realtà.

La realtà è che in effetti gli organi di informazione
qui da noi sono più che altro organi di disinformazione.
Questo è certo.
Ma non deve essere un alibi per non prendere nella
giusta considerazione la problematica su citata.

Per ciò che mi riguarda avrei una gran voglia di dirvi
che queste cose le ho sempre sapute, che queste cose
sono un'esagerazione, che queste cose bisogna poi
vedere se è vero, che queste cose le scrivono solo
quando non c'è null'altro di più glam di cui sparlare....

E' così, le ho sempre sapute. Ma ho sempre fatto come
con le sigarette: ho smesso solo quando mi è stata
detta la fatidica frase, prima ho sempre fatto finta di non
sapere che il fumo da sigaretta fa male davvero
e davvero può uccidere (ed anche qui, scommetto, apriti cielo....).

Quell'articolo mi ha agghiacciato, si, non lo nego.
Ha smosso qualcosa di già smosso ma non ancora
sufficentemente importante per far si che io capissi, forse,
che mi rendessi davvero conto.
Io che sono sempre il solito pistolone che pensa sempre
che l'altro sia in buona fede, che se uno è sieropositivo
no, non mi capacito che possa essere così vile da
infettare consapevolmente un'altro essere umano,
la quale colpa quale sarebbe? quella di essere sano? e con
esso tutti gli esseri umani incolpevoli e inconsapevoli
che sessualmente ed abitudinalmente vengono in contatto
con lui, o con lei, la quale colpa qual'è? quella di amare
quella persona?

Io che sono sempre il solito pistolone che pensa sempre
che chi va a puttane non è pensabile sia così imbecille
da non pensare alla sua salute, quindi alla sua vita e quindi
alla vita di chi gli gravita intorno.

Io che sono sempre troppo ottimista nel pensar bene
del collega puttaniere.
Perchè è di quello che mi preme sottolineare l'ignoranza
e la non attitudine ad essere potuto chiamare essere umano,
mica dell'inesattezza del giornalista o la nefandezza dell'untrice.

Io, potenziale sieropositivo percè una volta a mia insaputa mi imbatto in
una con la quale uno dei coglioni suddetti, che come
giustamente sottolineato magari è uno di quegli allegri pensionati
che 6 mesi prima sono stati in Thailandia a scoparsi free le minorenni, cerca
e trova un rapporto orale senza il preservativo?

Oppure io, potenziale sieropositivo perchè a mia insaputa mi imbatto in una
con la quale uno dei coglioni suddetti, battitore libero rimbalzante tra girl e T-girl
ed amante del farsi inondare di sborra di trans o inculare o farsi inculare
a sangue, ha chiesto e ottenuto un bbj? o un daty? o un cim?

Io, potenziale sieropositivo per un'infinita girandola di variabili plausibilissime
entro le quali è sempre possibile lo scambio di fluidi infetti tra
un coglione che magari sa pure di esserlo sieropositivo e una fanciulla più o meno
ignara che poi completa la macabra opera?

So che parlare di cose del genere qui dentro è come andare sul forum
degli amanti della Fiorentina (bistecca) e dire che la carne fa male ma
spero comunuque di non essere stato il solo al quale questo fatto
(più o meno inesatto nelle cifre ma poco importa) ha fatto riflettere
e portare a importanti considerazioni.
 
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Quoto Gomez al 100%.

Occorre riflettere molto e non sottovalutare l'argomento.

Forse chiedere il responso di un test hiv recente alle girl assieme alle varie prestazioni non sarebbe poi una cattiva idea...

meditate gente meditate...

ciao
 
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Volevo anche io dire la mia... Innanzitutto penso che il viados in questione sia un vero criminale... infettare consapevolmente clienti secondo me è omicidio!!!! Non voglio essere drastico ma su queste cose non acherzo!!! Seconda cosa... chi ha rapporti con prostitute o trans senza profilattico... è una persona con dei grossi problemi... tendenze suicide forse? Non lo so... io il preservativo lo uso e lo userò sempre... e su questo non transigo!!! Ciao ciao ragazzi...
 
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Chibo ha scritto:
Volevo anche io dire la mia... Innanzitutto penso che il viados in questione sia un vero criminale... infettare consapevolmente clienti secondo me è omicidio!!!! Non voglio essere drastico ma su queste cose non acherzo!!! Seconda cosa... chi ha rapporti con prostitute o trans senza profilattico... è una persona con dei grossi problemi... tendenze suicide forse? Non lo so... io il preservativo lo uso e lo userò sempre... e su questo non transigo!!! Ciao ciao ragazzi...


hai perfettamente ragione pero' prova a metterti nei suoi panni ...il suo mestiere e' dare piacere ed il piacere il cliente lo raggiunge con i mezzi dettati dalla sua fantasia o pazzia.io credo che sia il cliente che deve darsi dei limiti .al posto del trans cosa preferirei :morire subito solo e in bolletta perche' non accontento i clienti o morire in compagnia di tanti che hanno sfidato la sorte giocando alla roulette russa ed hanno perso?BOB DYLAN diceva ...la risposta e' nel vento .Io da parte mia scelgo tutto coperto gli altri penseranno per loro.

un saluto triste da modena........certo che quando i regali che lasciavano le prostitute venivano bonificati con un po' di dolore ed un po' di pennicillina era meglio.
 
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papalla2008 ha scritto:
Chibo ha scritto:
Volevo anche io dire la mia... Innanzitutto penso che il viados in questione sia un vero criminale... infettare consapevolmente clienti secondo me è omicidio!!!! Non voglio essere drastico ma su queste cose non acherzo!!! Seconda cosa... chi ha rapporti con prostitute o trans senza profilattico... è una persona con dei grossi problemi... tendenze suicide forse? Non lo so... io il preservativo lo uso e lo userò sempre... e su questo non transigo!!! Ciao ciao ragazzi...


hai perfettamente ragione pero' prova a metterti nei suoi panni ...il suo mestiere e' dare piacere ed il piacere il cliente lo raggiunge con i mezzi dettati dalla sua fantasia o pazzia.io credo che sia il cliente che deve darsi dei limiti .al posto del trans cosa preferirei :morire subito solo e in bolletta perche' non accontento i clienti o morire in compagnia di tanti che hanno sfidato la sorte giocando alla roulette russa ed hanno perso?BOB DYLAN diceva ...la risposta e' nel vento .Io da parte mia scelgo tutto coperto gli altri penseranno per loro.

un saluto triste da modena........certo che quando i regali che lasciavano le prostitute venivano bonificati con un po' di dolore ed un po' di pennicillina era meglio.

E' criminale comportarsi come quel trans, sarebbe umanamente comprensibile ( ma non giustificabile, visto il rischio a carico di innocenti), che continuasse, ma solo e tassativamente con pratiche sicure cioè usando condom adeguati ai rapporti anali (che ci sono), nonchè astenendosi da pratiche violente che comportano lesioni o saguinamenti....Insomma come minimo dovrebbe adoperarsi per diminuire al massimo il rischio......Se però fossimo in un paese civile, chi esercita certe attività dovrebbe essere sottoposto a severi controlli sanitari.....Anche in Venezuela ( che di certo non è il modello globale ) sono più avanti di noi, e chi si prostituisce ha una tessera sanitaria che viene convalidata a seguito del'esito favorevole di opportune analisi periodiche.
 
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marche
Per quanto riguarda l articolo non confermo la veridicità ma sinceramente posso anche crederci.
Ok non metto in discussione che questa trans sia un criminale, ma rimango allibito sentendo che c è gente che chiede e paga addirittua di più per avere rapporti non protetti con trans o prostitute.
sinceramente rimango senza parole.
cmq ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma da una bravata fatta una volta poi ci si pente per la vita intera per quanto uno riesca a vivere.
cose da pazzi.
 
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tarado ha scritto:
Per quanto riguarda l articolo non confermo la veridicità ma sinceramente posso anche crederci.
Ok non metto in discussione che questa trans sia un criminale, ma rimango allibito sentendo che c è gente che chiede e paga addirittua di più per avere rapporti non protetti con trans o prostitute.
sinceramente rimango senza parole.
cmq ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma da una bravata fatta una volta poi ci si pente per la vita intera per quanto uno riesca a vivere.
cose da pazzi.
Sono anch'io propenso..all'ipotesi del sensazionalismo giornalistico..e nel giro di Milano...per le voci che rimbalzano..sembra che nessuno conosca la trans in questione..con quei riferimenti di nome e connotati fisici..sempre che non siano stati camuffati ed alterati..come forse...tutta la storia... :biggrin: :big_boss: :clapping:
 
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