Altro che sfigati!

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Più Emilia che Romagna
la natura si accanisce contro di noi in ogni modo possibile

:rofl: :rofl: :rofl:

Si, è vero.
A volte sembra proprio così.

Però visto che la natura non è cattiva (in verità non è neanche buona), ci ha dato anche tutti gli strumenti per sopravvivere alla giungla della vita.
Si imparano ad utilizzare anche altre strategie.
Ecco perché, spesso ma non sempre, i bruttarelli e le bruttarelle sono mediamente un po' più intelligenti o interessanti di quelli/quelle che ottengono tutto limitandosi all'apparire.

Il premio?
Dovrebbe essere proporzionato alle nostre aspettative.
Chi è superficiale avrà e si accontenterà di un compagno superficiale, chi è più esigente (nell'accezione positiva) avrà e si accontenterà di un compagno esigente.

Naturalmente innalzando il livello dell'asticella, il traguardo sarà sempre più complesso.
Anche nei numeri.
I topolini sono tantissimi, trovano subito un compagno, vivono una vita breve e, anche se molto dinamica, poco interessante.
Le aquile sono pochissime, trovano un compagno non in così breve tempo, ma vivono a lungo una vita strepitosa.

E sono in via di estinzione :biggrin:

Come al solito generalizzo e non è sempre così facile e scontato.
Io sono ancora solo infatti (e non parlo di compagnia fisica).
Perché probabilmente cerco un'aquila, quando dovrei cercare un criceto.

Cazzo ma anche da voi oggi fa tutto questo caldo???


P.S. Ansiolitico, solo due parole sull'aspetto fisico.
Per motivi che non ti sto a spiegare, le donne riescono a farsi condizionare dall'aspetto fisico molto meno di noi.
Il problema è che è in base a quello che si crea il "primo contatto".
Ecco perché, riferendomi ad un mio precedente intervento, le persone non particolarmente appariscenti hanno più possibilità in ambiti nei quali c'è un rapporto obbligato che prescinda dall'aspetto.
Naturalmente spero mi perdonerai per sti discorsi filosofici :biggrin:
:bye:
 
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OTR again
ansiolitico ha scritto:
sono certo che molti non se ne rendono conto, ma per una buona percentuale di persone vige l'equazione sfigato/bruttarello uguale a stupido, superficiale ed insensibile.

giuro che è vero. una specie di razzismo che ho provato sulla mia pelle.

non sarei in grado di dirvi quante volte ho visto le facce stupite (molto spesso di donne...) dopo qualche mia battuta o intervento: come se volessero dire "incredibile. a 'sto tizio non avrei dato due lire...".

Ocio però che esiste anche il razzismo al contrario..quante volte ho (abbiamo) pensato la bella figa stupida come una capra.. :biggrin: e quando lo pensano i bruttarelli e stupidi (e ce ne sono pure di quelli) è ancora più triste.. :biggrin: :biggrin:
 
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Fra la via Emilia e l'abisso
lexar ha scritto:
Ocio però che esiste anche il razzismo al contrario..quante volte ho (abbiamo) pensato la bella figa stupida come una capra.. :biggrin:

ma naturalmente :biggrin:

non mi ergo certo al di sopra degli altri. qualche volta è capitato anche a me con alcune donne :biggrin: :biggrin: :biggrin:

mi ricordo che all'università c'era una professoressa giovanissima, di una intelligenza davvero fuori dal comune e bella come poche. la prima volta che è entrata in aula ho reagito proprio come hai descritto... poi mi sono ricreduto alla grande :biggrin: :biggrin:

lexar ha scritto:
quando lo pensano i bruttarelli e stupidi (e ce ne sono pure di quelli) è ancora più triste.. :biggrin: :biggrin:

certo, ce ne sono in quantità anche di questi. non ci facciamo mancare niente :biggrin: :biggrin: :biggrin:
 
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ALTA VALDELSA
Il rapporto tra bellezza fisica e quoziente intellettivo non esiste,per ovvie ragioni.Un amico però mi fece riflettere qualche anno fa.Bassino e traccagnotto,di certo non è un ideale di bellezza maschile,ma ha sempre trombato donne discrete,come la sua ex moglie,una bella ragazza mora dagli occhi verdi(a parte il fatto che lei lo faceva becco e tutto finì malamente)Mi spiegò il suo "successo" con le donne con queste parole:"Vedi,mi sono ritrovato mezza sega in un mondo dove la maggior parte della gente è più alta e più bella di me.Per questo sono stato costretto ad arrangiarmi,e ho cercato di affinare le mie qualità.Quando si vede una bella fica che magari se la tira anche,automaticamente viene da pensare che non capisce un cazzo.Sbagliato,o meglio,può anche darsi che non capisca un cazzo,ma non è detto.Sia donne che uomini di bell'aspetto,a volte tendono ad usare poco il cervello perché hanno avuto una vita più facile,meglio accettati,spesso con dei genitori che ti crescono come fossi un bambolotto invece che una persona"E penso proprio che avesse ragione...Comunque molto più facile vedere una gran fica con un uomo brutto che un bell'uomo con un cesso di donna,anche se poi probabilmente si tratta di soldi... :biggrin: :bye:
 
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Io sono fisicamente normalissimo ma nella vita molto banale,impiegato fisso,teledipendente e con un sacco di problemi mentali.Una sera in una discoteca che frequentavo mi sono trovato al tavolo con una escort e tutta la sua compagnia di amiche e amici non del "settore" per un compleanno.Io visto che non parlo mai ho ascoltato e lei diceva alla sua più cara amica che i suoi clienti sono uno più carino dell'altro e che sessualmente alcuni sono eccezionali tanto è vero che l'amica (sposata) le ha risposto che ci sta pensando seriamente anche lei così oltre a soddisfarsi fisicamente si sollevava economicamente.
 
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toscano40 ha scritto:
Il rapporto tra bellezza fisica e quoziente intellettivo non esiste

Beh... si e no.
Nel senso che non esiste quando nasciamo, ma si va delineando sempre di più durante la crescita.

Noi abbiamo in dote un certo quoziente intellettivo potenziale (semplificando molto), diciamo 100.
Starà a noi nel corso della nostra vita, attraverso lo studio, l'osservazione, l'attenzione, l'apprendimento, raggiungere o avvicinarci a quel limite naturale.
In pratica se A sfrutta a pieno il suo "bonus" di 100, sarà più intelligente di B che, pur avendo in potenza 150, ne sfrutta 80.

In genere i belli hanno la vita un po' più facile in tante occasioni, gli si perdona parecchio e, anche senza nessun dolo, tenderanno a non avvicinarsi a quel limite che dicevo.
I bruttarelli devono lottare per tutto e questo li porterà tendenzialmente a sviluppare strategie di sopravvivenza che necessariamente faranno sfruttare loro a pieno il loro limite.
Ed è quello che ha fatto il tuo amico ed è anche quello che vado ripetendo alla nausea.

Come ogni generalizzazione ci sono le eccezioni e ciascuno di noi conosce tanti brutti tonti e tanti belli capaci.

Io adoro giocare a scacchi e più di una volta nei tornei ho incontrato delle fighe spaziali che mi hanno fatto un culo così.

Certo questo solleva un altro quesito.
Cosa è la vera intelligenza?
Sapere giocare a scacchi, essere un genio in fisica quantistica oppure sapere affrontare i vari problemi che la vita ci pone davanti con soluzioni alternative e approcci sorprendenti, diciamo alla MacGyver?
Boh?
 
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angusmacleod ha scritto:
Cosa è la vera intelligenza?
Sapere giocare a scacchi, essere un genio in fisica quantistica oppure sapere affrontare i vari problemi che la vita ci pone davanti con soluzioni alternative e approcci sorprendenti, diciamo alla MacGyver?
Boh?

all'università c'era un assistente che ci aiutava nelle esercitazioni, era un vero genio.
faccio presente che la facoltà scientifica di cui parlo era tosta, non me ne vogliano gli accademici in quel campo, ma non era "scienza del turismo" :biggrin:
diciamo che era la facoltà regina delle scienze, come mi diceva un prof :biggrin:

ebbene, dovendo descrivere il povero assistente a qualche amico, l'unica approssimazione che usavo era "rain man".

un genio assoluto ma un totale disastro per tutto il resto. non ti guardava mai in faccia, non era in grado di parlare d'altro che della sua materia.... che spreco...

questa la definirei intelligenza "specialistica" o "settoriale", e nella vita, a parte procurarti lo stipendio e qualche soddisfazione, non ti serve ad altro.

l'intelligenza che invidio è quella dei venditori.

categoria che non sopporto (mi scusino tutti i colleghi punter venditori :biggrin: ) ma che ammiro anche di più.
mi riferisco a certi rappresentanti, venditori d'auto di lusso, insomma credo che ci siamo capiti.
di solito, anche se non sono attraenti fisicamente, hanno quel savoir faire, lo charme, l'eloquio fluente che nella vita e nei rapporti di tutti i giorni rappresentano molto (e tanto).

per tornare a bomba alla tua domanda. visto che di scacchi ne sai, e sicuramente molto più di me, ti ricordi che fine ha fatto bobby fischer ? :biggrin: :biggrin:

volente o nolente devo essere dalla parte di macgyver :biggrin:
 
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ansiolitico ha scritto:
ti ricordi che fine ha fatto bobby fischer?

Si, questa qua:
[spoiler:3i64i89q]
fischer44.jpg
[/spoiler:3i64i89q]

Hai colto pienamente il senso del mio intervento.
Le tue osservazioni sui venditori sono esemplari.

Cavolo, sei un matematico?
Figo :biggrin:

In proposito ricordo alcune mie visite al Centro Ettore Majorana di Erice (non so se lo conosci).
In occasione di simposi dai titoli improponibili, si vedevano circolare tra le migliori menti del pianeta.
Avete presente le caricature dei nerds, occhiali con nastro adesivo, briciole sulla barba, camicie allucinogene, etc...
:biggrin:
 
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angusmacleod ha scritto:
Cavolo, sei un matematico?
Figo :biggrin:
visto l'anonimato, per semplice vanità, potrei dirti di si.
ma nel post precedente ho, colpevolmente, omesso il fatto che non l'ho finita l'università... l'ho già detto che era tosta ? :biggrin: :biggrin:
per fare un paragone musicale: in un posto nel quale dovevi essere mozart per arrivare alla fine, io ero salieri.
tanta passione per "la musica", ma poco talento :biggrin:

angusmacleod ha scritto:
Avete presente le caricature dei nerds, occhiali con nastro adesivo, briciole sulla barba, camicie allucinogene, etc...
:biggrin:
posso confermarlo. in quegli anni ho fatto conoscenza con persone eccezionali, ma, almeno in parte, la versione stereotipata del nerd esiste, e vale parzialmente anche per il sottoscritto :biggrin:

devo dire che, tranne qualche eccezione, la stragrande maggioranza degli studenti maschi era proprio così :biggrin:
c'è da dire che i maschi erano il 10% di tutti gli studenti, e le mie colleghe studentesse, invece, non corrispondevano affatto allo stereotipo del nerd cinematografico. a ripensarci chissà perché... sarà sempre colpa delle code di pavone.
poi me lo spiegherai... :biggrin:

voglio sottolineare che c'erano delle eccezioni. ho conosciuto ragazzi straordinari, senza problemi di relazioni, come il povero assistente :biggrin:
vedere ragazzi e ragazze così intelligenti, capaci, pieni di interessi, dallo sport all'arte è stato un vero piacere.
sapere che esistono persone talmente brillanti in tutto, che neanche in un film, anche se da una parte fa un po' invidia, dall'altra ti fa sentire in pace col mondo :biggrin: :biggrin: :biggrin:
 
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Nulla da aggiungere...

Non tutti sono in effetti come "A beautiful mind" o "Shine", esisto anche i "Will Hunting".

P.S.
Il solo fatto che tu ti autodefinisci parzialmente nerd, automaticamente non te lo fa essere :biggrin:
E in ogni caso: che importa???

Volendo descrivere quei tipi strani non ne davo un giudizio negativo ma soltanto una nota di colore.
Ci ho pensato dopo, poteva sembrare che io li deridessi.
Non è così.

Beh non so se hai talento o no, ma so che sopravvivere all'università italiana è un vero evento.
Infatti in campo internazionale siamo delle barzellette.
Perché il concetto italiano di educazione e formazione è quello che non si nega niente a nessuno e somari e geni sono uguali.
Tutti devono diventare cardiochirurgi o principi del foro e non sono ammesse le differenti abilità o capacità.
Cosa vuoi che il figlio di un operaio magari diventi professore universitario???
Ma come ti permetti a pensare questo :biggrin:

Si, lo so: non sono mai contento di niente...
 
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non potrei essere più d'accordo sull'argomento. per esempio qui.

devo ammettere che nella mia facoltà, i docenti erano tutti eccellenti, forse anche perché la peculiarità stessa della disciplina impedisce di "bluffare" ad eventuali professori raccomandati.

amici avvocati, invece, mi hanno raccontato cose truci dalle loro parti... :biggrin: :biggrin:

non voglio immaginare cosa succede nel resto d'italia.

e ci credo che i giovani brillanti scappano da questo paese...
 
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angusmacleod ha scritto:
toscano40 ha scritto:
Il rapporto tra bellezza fisica e quoziente intellettivo non esiste

Beh... si e no.
Nel senso che non esiste quando nasciamo, ma si va delineando sempre di più durante la crescita.

Noi abbiamo in dote un certo quoziente intellettivo potenziale (semplificando molto), diciamo 100.
Starà a noi nel corso della nostra vita, attraverso lo studio, l'osservazione, l'attenzione, l'apprendimento, raggiungere o avvicinarci a quel limite naturale.
In pratica se A sfrutta a pieno il suo "bonus" di 100, sarà più intelligente di B che, pur avendo in potenza 150, ne sfrutta 80.

In genere i belli hanno la vita un po' più facile in tante occasioni, gli si perdona parecchio e, anche senza nessun dolo, tenderanno a non avvicinarsi a quel limite che dicevo.
I bruttarelli devono lottare per tutto e questo li porterà tendenzialmente a sviluppare strategie di sopravvivenza che necessariamente faranno sfruttare loro a pieno il loro limite.
Ed è quello che ha fatto il tuo amico ed è anche quello che vado ripetendo alla nausea.

Come ogni generalizzazione ci sono le eccezioni e ciascuno di noi conosce tanti brutti tonti e tanti belli capaci.

Io adoro giocare a scacchi e più di una volta nei tornei ho incontrato delle fighe spaziali che mi hanno fatto un culo così.

Certo questo solleva un altro quesito.
Cosa è la vera intelligenza?
Sapere giocare a scacchi, essere un genio in fisica quantistica oppure sapere affrontare i vari problemi che la vita ci pone davanti con soluzioni alternative e approcci sorprendenti, diciamo alla MacGyver?
Boh?

E' un mix di queste cose....e di altre, come ad esempio la creatività:le persone più intelligenti, pronte di spirito ed interessanti , ma anche problematiche, che io abbia conosciuto nel corso degli anni sono proprio i creativi in generale.
E mi ci mettgo in mezzo anche io, creativo sicuramente, intelligente non lo so.
 
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