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- 14 Ottobre 2014
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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Amalia
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.conosciescort.net/escort/539-amalia-3425085710.htm
CITTA DELL'INCONTRO:Roma - Metro Colli Albani - Piazza Cantu
NAZIONALITA': Ungerese di Budapest, dice
ETA': 40 circa
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Si, nelle foto è lei con qualche chilo in meno
SERVIZI OFFERTI: BJ coperto RAI1 DATY e basta
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 18 minuti
DESCRIZIONE : alta, burrosa, poco curata (vedi recensione), bel seno (tra la terza e la quarta) sodo con bei capezzoli.
ATTITUDINE: Sbrigativa ai limiti dell'isteria (vedi recensione), logorroica.
REPERIBILITA': ottima
FUMATRICE: sì e si sente
BARRIERE ARCHITETTONICHE: a me e' parso di no. C'è un ascensore stretto ma credo sufficiente per una carrozzina, tuttavia lei chiede di scendere a un piano diverso dal suo
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34250857xx
LA MIA RECENSIONE:
Volevo rilassarmi un po', indipendentemente dall'aspetto fisico della ragazza, e allettato dalle promesse dell'annuncio (tutto con calma, musica, caffè, molto pulita, ama l'orale, ecc.) decido di puntare sulla qualità (del resto è pieno di belle che non ballano).
Al telefono Amelia e’ molto gentile, ci mettiamo d'accordo e dopo 15 minuti sono da lei. Location molto carina e pulita in un condominio nella zona di Piazza Cantù, non ho registrato barriere architettoniche, ma lei chiede di prendere l'ascensore fino al suo piano di sopra e poi di scendere a piedi un piano (per evitare problemi coi condomini).
Mi apre ed effettivamente e’ quella delle foto. Forse qualche chilo in più, una discreta pancia che nasconde con un babydoll che non toglie mai. Età almeno 40 direi. Ma pazienza, come detto volevo rilassarmi e confidavo nella qualità dei servizi annunciati: massaggio, disponibilità, tutto con calma ecc. Proprio per questo scelgo il menù da 100, lei mi assicura che sarà una cosa tranquillissima e memorabile (non usa queste parole ma il senso e’ quello).
L'avessi mai fatto. L'incontro e’ durato poco meno di 20 minuti, di cui 10 passati in bagno per il mio lavaggio, cui lei ha voluto assistere personalmente. Lei si pulisce con una salvietta e si spruzza del deodorante sulla fica. Le chiedo se si e’ già lavata allora, e lei mi assicura di sì. Ahimé non era vero. Poi in cucina: insiste molto per offrirmi da bere, ma ha solo una coca cola e dell'acqua. Opto per l'acqua, mi porge la bottiglia e mi chiede se ce la faccio ad aprirla da solo o se ho bisogno di aiuto. Boh. Parla davvero moltissimo. Pazienza, mi dico, forse vuole essere simpatica. E poi mi dice di essere una maniaca dell'igiene, che ovviamente mi fa piacere.
Dopo 10 minuti buoni arriviamo nella tromboroom. Il tempo di accomodarmi sul letto e squilla il telefono (sia con la vibrazione sia con la suoneria, a volume altissimo). Lei risponde: "Adesso sono fuori, richiama tra 5 minuti".
"5 minuti???", le chiedo. "Sì, ma e’ per dire". Con un gesto felino si mette seduta sul letto e apre le gambe: "Dai amore, dai, voglio che ti scaldi, dai, dai! Rilassati, scaldati!". Vabbe', pazienza, anche se io volevo fare una cosa con calma. E poi mi devo rilassare o scaldare? Mi spinge la testa verso la fica e... no, non si era lavata per niente. Un odore misto di urina e gomma di preservativo. Fantastico. Provo a ripiegare sulle tette. A parte che non se le fa baciare con piacere, anzi all'inizio si scosta, devo dire che... e’ tutta sgradevolmente sudata e appiccicosa. Il mio amico a quel punto proclama lo sciopero, non so bene come uscirne e... squilla il telefono, sempre col volume al massimo. Del resto sono passati 5 minuti, come concordato. E’ il collega di prima che chiede se può salire. Lei risponde "Un attimo amore sono sotto la doccia, arrivo". Le dico "Ma come un attimo?", le chiedo di silenziarlo ma ormai e’ chiaro che sono stato centrato da un missile gigante.
Lei vuole evidentemente concludere per fare spazio al collega. Mi dice "Facciamo 69", sbuccia il preservativo e me lo infila malamente, anche se non ho l'erezione. Le dico (e mi dico): "Massì, leviamoci questo pensiero, dai". Così mi monta sopra e mi sbatte la fica in faccia. Io le lecco l'ano (che e’ una cosa che mi piace sempre molto: ognuno ha le sue perversioni! E poi, per quanto possa sembrare paradossale e’ molto più igienico del cunnilingus). Lei me lo prende in bocca con foga e mi fa: "Perché e’ moscio, ti voglio caldo, ti voglio caldo, ahhhh, ahhh!" (se non si capisse, sono gemiti). Continua a parlare tantissimo, e’ un monologo ininterrotto. "Dai amore, dai tesoro, dai fammi godere, uhhh, uhhh".
Penso che vabbe', devo chiuderla quanto prima. La metto giù pensando di scoparla e lei continua a straparlare "Dai, sì, scopami, ti voglio caldo, ti voglio caldo, rilassati, dai, perché non ti viene duro? Dai, dai!". Le chiedo gentilmente di parlare un po' meno, ché non mi piace, non mi fa rilassare affatto, non riesco a concentrarmi. Lei risponde "Ah, non ti piace? Va bene amore, tesoro, allora sto zitta". Intanto sono passati altri 5 minuti, il telefono vibra e dopo un nanosecondo lei ricomincia: "Ahhhh, ahhhh, amoreeee, sì, dai, dai!".
Appena mi diventa duro glielo metto dentro e vengo per porre fine a questo strazio. Appena lo tiro fuori e mi sto sfilando il preservativo squilla ancora il telefono e lei risponde: "Sì amore, sono uscita dalla doccia, sali!".
Come sali??? Sono nudo in camera da letto, col preservativo penzoloni e quell'odore orrendo sulla bocca! Fammi almeno lavare prima! Le chiedo "Devo andare in bagno, ce l'hai un colluttorio?" Lei: "Cos'e’? Colluttorio? Non capisco". Eppure l'italiano lo parlava benissimo (pure troppo).
Vado comunque in bagno, vorrei farmi almeno il bidet come faccio sempre ma... mi dice che non c'e’ tempo, il collega sta salendo. Mi dà un pezzo di scottex e mi spinge in camera da letto a vestirmi, dice di sbrigarmi che il collega e’ già lì. Un incubo. Mi vesto alla velocità della luce, non tanto per assecondarla quanto per uscire fuori di lì il prima possibile. Mi dice che devo scendere per le scale altrimenti incontro il collega. Esco di corsa. Scendo per le scale (aria fresca!). Sono passati 18 minuti da quando sono entrato. Igiene scarsa. Ansia a mille. Nervi no, incredulità più che altro. Esperienza disastrosa, con odore disgustoso che ancora aleggia sui baffi. Voglia del tutto insoddisfatta. 100 euro in meno. Sensazione di essere un perfetto idiota!
...
NOME INSERZIONISTA: Amalia
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.conosciescort.net/escort/539-amalia-3425085710.htm
CITTA DELL'INCONTRO:Roma - Metro Colli Albani - Piazza Cantu
NAZIONALITA': Ungerese di Budapest, dice
ETA': 40 circa
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Si, nelle foto è lei con qualche chilo in meno
SERVIZI OFFERTI: BJ coperto RAI1 DATY e basta
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 18 minuti
DESCRIZIONE : alta, burrosa, poco curata (vedi recensione), bel seno (tra la terza e la quarta) sodo con bei capezzoli.
ATTITUDINE: Sbrigativa ai limiti dell'isteria (vedi recensione), logorroica.
REPERIBILITA': ottima
FUMATRICE: sì e si sente
BARRIERE ARCHITETTONICHE: a me e' parso di no. C'è un ascensore stretto ma credo sufficiente per una carrozzina, tuttavia lei chiede di scendere a un piano diverso dal suo
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34250857xx
LA MIA RECENSIONE:
Volevo rilassarmi un po', indipendentemente dall'aspetto fisico della ragazza, e allettato dalle promesse dell'annuncio (tutto con calma, musica, caffè, molto pulita, ama l'orale, ecc.) decido di puntare sulla qualità (del resto è pieno di belle che non ballano).
Al telefono Amelia e’ molto gentile, ci mettiamo d'accordo e dopo 15 minuti sono da lei. Location molto carina e pulita in un condominio nella zona di Piazza Cantù, non ho registrato barriere architettoniche, ma lei chiede di prendere l'ascensore fino al suo piano di sopra e poi di scendere a piedi un piano (per evitare problemi coi condomini).
Mi apre ed effettivamente e’ quella delle foto. Forse qualche chilo in più, una discreta pancia che nasconde con un babydoll che non toglie mai. Età almeno 40 direi. Ma pazienza, come detto volevo rilassarmi e confidavo nella qualità dei servizi annunciati: massaggio, disponibilità, tutto con calma ecc. Proprio per questo scelgo il menù da 100, lei mi assicura che sarà una cosa tranquillissima e memorabile (non usa queste parole ma il senso e’ quello).
L'avessi mai fatto. L'incontro e’ durato poco meno di 20 minuti, di cui 10 passati in bagno per il mio lavaggio, cui lei ha voluto assistere personalmente. Lei si pulisce con una salvietta e si spruzza del deodorante sulla fica. Le chiedo se si e’ già lavata allora, e lei mi assicura di sì. Ahimé non era vero. Poi in cucina: insiste molto per offrirmi da bere, ma ha solo una coca cola e dell'acqua. Opto per l'acqua, mi porge la bottiglia e mi chiede se ce la faccio ad aprirla da solo o se ho bisogno di aiuto. Boh. Parla davvero moltissimo. Pazienza, mi dico, forse vuole essere simpatica. E poi mi dice di essere una maniaca dell'igiene, che ovviamente mi fa piacere.
Dopo 10 minuti buoni arriviamo nella tromboroom. Il tempo di accomodarmi sul letto e squilla il telefono (sia con la vibrazione sia con la suoneria, a volume altissimo). Lei risponde: "Adesso sono fuori, richiama tra 5 minuti".
"5 minuti???", le chiedo. "Sì, ma e’ per dire". Con un gesto felino si mette seduta sul letto e apre le gambe: "Dai amore, dai, voglio che ti scaldi, dai, dai! Rilassati, scaldati!". Vabbe', pazienza, anche se io volevo fare una cosa con calma. E poi mi devo rilassare o scaldare? Mi spinge la testa verso la fica e... no, non si era lavata per niente. Un odore misto di urina e gomma di preservativo. Fantastico. Provo a ripiegare sulle tette. A parte che non se le fa baciare con piacere, anzi all'inizio si scosta, devo dire che... e’ tutta sgradevolmente sudata e appiccicosa. Il mio amico a quel punto proclama lo sciopero, non so bene come uscirne e... squilla il telefono, sempre col volume al massimo. Del resto sono passati 5 minuti, come concordato. E’ il collega di prima che chiede se può salire. Lei risponde "Un attimo amore sono sotto la doccia, arrivo". Le dico "Ma come un attimo?", le chiedo di silenziarlo ma ormai e’ chiaro che sono stato centrato da un missile gigante.
Lei vuole evidentemente concludere per fare spazio al collega. Mi dice "Facciamo 69", sbuccia il preservativo e me lo infila malamente, anche se non ho l'erezione. Le dico (e mi dico): "Massì, leviamoci questo pensiero, dai". Così mi monta sopra e mi sbatte la fica in faccia. Io le lecco l'ano (che e’ una cosa che mi piace sempre molto: ognuno ha le sue perversioni! E poi, per quanto possa sembrare paradossale e’ molto più igienico del cunnilingus). Lei me lo prende in bocca con foga e mi fa: "Perché e’ moscio, ti voglio caldo, ti voglio caldo, ahhhh, ahhh!" (se non si capisse, sono gemiti). Continua a parlare tantissimo, e’ un monologo ininterrotto. "Dai amore, dai tesoro, dai fammi godere, uhhh, uhhh".
Penso che vabbe', devo chiuderla quanto prima. La metto giù pensando di scoparla e lei continua a straparlare "Dai, sì, scopami, ti voglio caldo, ti voglio caldo, rilassati, dai, perché non ti viene duro? Dai, dai!". Le chiedo gentilmente di parlare un po' meno, ché non mi piace, non mi fa rilassare affatto, non riesco a concentrarmi. Lei risponde "Ah, non ti piace? Va bene amore, tesoro, allora sto zitta". Intanto sono passati altri 5 minuti, il telefono vibra e dopo un nanosecondo lei ricomincia: "Ahhhh, ahhhh, amoreeee, sì, dai, dai!".
Appena mi diventa duro glielo metto dentro e vengo per porre fine a questo strazio. Appena lo tiro fuori e mi sto sfilando il preservativo squilla ancora il telefono e lei risponde: "Sì amore, sono uscita dalla doccia, sali!".
Come sali??? Sono nudo in camera da letto, col preservativo penzoloni e quell'odore orrendo sulla bocca! Fammi almeno lavare prima! Le chiedo "Devo andare in bagno, ce l'hai un colluttorio?" Lei: "Cos'e’? Colluttorio? Non capisco". Eppure l'italiano lo parlava benissimo (pure troppo).
Vado comunque in bagno, vorrei farmi almeno il bidet come faccio sempre ma... mi dice che non c'e’ tempo, il collega sta salendo. Mi dà un pezzo di scottex e mi spinge in camera da letto a vestirmi, dice di sbrigarmi che il collega e’ già lì. Un incubo. Mi vesto alla velocità della luce, non tanto per assecondarla quanto per uscire fuori di lì il prima possibile. Mi dice che devo scendere per le scale altrimenti incontro il collega. Esco di corsa. Scendo per le scale (aria fresca!). Sono passati 18 minuti da quando sono entrato. Igiene scarsa. Ansia a mille. Nervi no, incredulità più che altro. Esperienza disastrosa, con odore disgustoso che ancora aleggia sui baffi. Voglia del tutto insoddisfatta. 100 euro in meno. Sensazione di essere un perfetto idiota!
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