Esimi punter-colleghi, questa mattina sono riuscito ad avere un secondo incontro con la fanciulla di cui già si è discusso nel forum e pertanto, come è mia quasi consuetudine, vado a recensirla. Solo che, a differenza di tutte le altre volte, in questo caso la mia rece sarà una sorta di rece in differita visto che il primo incontro con la ragazza è avvenuto verso metà settembre mentre il secondo giust’appunto in data odierna.
Partiamo dall’inizio.
Dopo un agosto passato più a lavorare che non a cazzeggiare avevo voglia di riprendere la mia attività di vice-scopritore di talenti non professionisti (sappiamo bene chi è il capo

,vero Nik) e l’annuncio di una animatrice privata in quel di Ravenna mi sembrava rientrasse comodo comodo nel target prefissato. Pertanto decido di scriverle e la sua risposta non tarda ad arrivare. Il nick della sua mail racchiude in sé la sua età e questo gioca sicuramente a suo favore essendo una fanciulla nata nell’82. Il problema era il contenuto della mail: quella frase, “io parto da 100â€, che talmente tante volte le mie orecchie avevano sentito e che si erano ripromesse di non sentire mai più. In effetti in questo caso non erano le orecchie che venivano stordite dal messaggio, bensì i miei occhi che lo leggevano, ma non faceva molta differenza. Opto quindi per una risposta un po’ piccata e sentita: se lei fosse stata una prof che si spacciava per non prof mi avrebbe dato buca non rispondendomi, se fosse stata effettivamente una real non prof intelligente si sarebbe quantomeno degnata di prendermi in considerazione.
Ero comunque alquanto ottimista su questo annuncio, perché gli accertamenti fatti con il mitico supermotore di ricerca Google della mail di risposta utilizzato dalla ragazza mi avevano fornito indicazioni interessanti: lei era iscritta in un forum di fanatici del Liga e questo testimoniava la sue effettiva non professionalità .
Così è stato.
Ottenuto con non poca fatica il numero di cel, che ora paradossalmente è in bella vista nel suo annuncio, la contatto
- Ma perché sei così giovane e vuoi avere un incontro con me?- dice lei
- Ma ch’è, mi vuoi psicanalizzare?!
- Mi piace farlo, è una mia deformazione. E poi mi sono capitati dei soggetti che avevano davvero bisogno di una seduta di analisi.
- No, guarda, io ho bisogno di una seduta di sesso. Un paio d’ore di passione. Sono già infinitamente felice così!
- Ma cosa dobbiamo fare?
- Hai presente quando hai fatto l’amore con il tuo ragazzo la terza volta?? Ecco, più o meno quello. Pensi di esserne capace.
- Credo di si.
- Perfetto. Allora ci incontriamo, ci studiamo e annusiamo come fanno i cani e se per caso ci aggradiamo a vicenda ci spostiamo. Concordi?
In parole povere, ci accordiamo per un incontro verso il fine settimana, stazione in quel di Cervia. Rimango, come di consueto, un po’ sul vago sia per quanto riguarda i servizi (mi era parso di essere già stato chiaro con “fare l’amore con il tuo ragazzo, la terza volta però, che la prima e la seconda sono di scoperta, mentre invece già alla quarta scopri che lei soffre di cefalea episodica, alla quinta si è tramutata in cronica, alla sesta vai a puttane), così come per il rate (o meglio, avevo avanzato una proposta da 200 per un paio d’ore).
E allora ci presentiamo all’appuntamento carichi di vogliose speranze.
Lei da buona non prof tarda qualche minuto giusto per farsi desiderare maggiormente, poi compare in tutta la sua singolarità . Calzoni bianchi e camicia turchese, con gli occhiali e i capelli raccolti, il tutto condito da una borsona che faceva tanto Mary Poppins (scoprirò in un secondo momento che nella borsa c’era un cambio, visto che la sera prima aveva incontrato un altro cliente): sicuramente non l’atteggiamento di una escort! Ma noi si era li proprio per questo.
Il corpo però era un qualcosa di grandioso: alta quasi quanto me (con i tacchi, senza arriva al metro e 65) capelli corvini e sguardo vispo, uno splendito culo (non ho potuto non guardarlo mentre stava girando attorno alla mia macchina per entrare) e, sebbene nascosto dietro la camicetta, un discreto seno.
- Hai fatto molti incontri?
- No, tu sei il quinto, ma con due non ho fatto nulla perché non mi piacevano.
- Sei praticamente una neofita. Come sta andando, sei contenta?
- Si, dai. Del resto faccio abbastanza selezione. Mi faccio mandare la foto di chi devo incontrare e se non mi garba lo caccio via.
- Non mi sembrava di aver mandato delle foto!
- No, però prima di salire in macchina ti ho visto!
- Darò per buono anche il fatto dei baci.
- Si, direi di si.
Brava la fanciulla. Si concede già piano piano, con molto savoire fare. Molto birichina.
C’è l’ha nel sangue la seduzione.
Di buono c’è che questo è uno di quei pochi casi in cui io non mi ritengo più bello di lei.
Prendiamo le chiavi della stanza, giro turistico dell’albergo, con lei parzialmente scocciata dal fatto che mi muovo con molta naturalezza in quell’ambiente, sinonimo che non è la prima volta che vi porto una mia “preda†(per la verità era solamente la seconda volta, ma mi viene sempre molto naturale stare in questi habitat).
Ci stendiamo nel letto e parliamo, ci studiamo e pianin pianino ci concediamo vicendevolmente. È questo il momento della seduzione, un momento che per qualcuno potrà essere inutile, per qualcun altro semplicemente impossibile. Perchè già me li vedo gli stizziti e astiosi incapaci di passione. Del resto, cosa sarebbe il mondo senza l’invidia.
Si, perché anche nel metetricio, nell’atto del sesso a pagamento c’è seduzione, c’è bisogno di incantesimo, insidia, magia, adescamento. Perché l’incontro con una ragazza, come già scritto, lo si deve vedere come uno spostamento su un’altra dimensione: si traducono in un qualcosa di più di quel tanto che hai già , ma anche in un qualcosa d’altro, un tentativo di evasione, una uscita di sicurezza sempre pronta per l’evenienza. Sono due, tre, quattro ore che rubi al mondo. Momenti in cui mi piace, diciamo così, rimettermi in gioco.
E con Julia sembra che il gioco riesca.
Siamo inginocchiati uno di fronte all’altro e ci baciamo, con la mano nei suoi capelli a sciogliere l’acconciatura e poterla vedere nella sua interezza e spettinarla e tenerla attaccata a me. È una grande baciatrice, cosa per me fondamentale: bacia ad occhi aperti, ti guarda e ti fissa con soddisfazione.
Siamo ancora vestiti. È il momento di togliere qualcosa. Prima la sua maglia e a seguire la mia. Resta li di fronte a me con il suo reggiseno che si, ora lo vedo benone, nasconde uno splendido seno, una terza che, già proprio nel suo essere trino, raccoglie in sè la perfezione.
Riesco a slacciarlo e subito vengo colpito dai suoi capezzoli eretti, desiderosi di essere piluccati. Ed io non faccio nulla per resistere alla tentazione. Poi è il momento di affondare il colpo, vedere se effettivamente le cose vanno come devono andare. Mi porto dietro di lei. Con le mani porto la sua schiena a contatto del mio petto, sorreggendola attaccata a me. Continua a baciarmi, mi cerca incessantemente con la lingua. Decido di scendere con la mano sinistra. La porto sul seno, scendo sulla pancia, affondo nel linguine e giungo, senza troppa fatica in mezzo alle sue gambe, che lei allarga con piacere per agevolare il contatto. Appoggio l’indice e il medio tra le sue cosce e capisco che non mi sono sbagliato: lei è la ragazza che fa per me, lei desidera quel momento come me, lei a lasciato fuori dalla porta tutti i suoi pensieri. Le due dita si impregnano di umori, le muovo non per provocare o per suscitare chissà quale piacere in lei (per questo ci sarà tempo) ma perché voglio che raccolgano più elisir possibile. E quando penso che basti così me le porto alle labbra, distaccandomi momentaneamente, un paio di secondi appena da lei. Lei sorride a questo gesto e poi riaffonda nuovamente la sua lingua in me.
Ritengo che in quelle due ore mi abbia stregato, con il suo attaggiamento da una che sa che gli altri (uomini, ma a volte anche donne visto il suo passato da bisex) la guardano e dicono “io me la farei di brutto†(che del resto il mondo è pieno di ragazze che uno vorrebbe farsi, ma poi ti viene detto “ma dai, è andata con mezzo mondo†e tu sei li sempre nella metà sbagliata, per cui in questo caso mi sento di averci preso, anche se pagando), con i suoi occhi che hanno un piccolissimo strabismo di Venere, verso l’interno però, che rende il suo sguardo ancora più apprezzabile, il suo sesso, per qualcuno in formato magnum ma per me non è così, tantè che l’avrei definito uno “splendido cicciolotto†(non so se tutti conoscano i ciccioli, i “grasul†si dice da noi, pietanza buonissima ma che fa malissimo, e non lo dico per caso), il suo odore forte ma per me inebriante che mi verrebbe voglia di raschiare con la lingua le sue pieghe del corpo, le ascelle, le coscia, dietro le ginocchia, ma poi mi trattengo per evitare l’accusa di voyerismo e i suoi peletti neri che arrivano all’ombellico, disseminati sulla sua pancia come le bricioline di Pollicino, per far si che anche il più idiota riesca a trovare la giusta via che porta al desiderio.
Lei, cari colleghi, merita la massima stima, il massimo impegno, la massima passione. Non sembra voglia ritrarsi, anzi, ci mette la curiosità necessaria e quella malizia che sicuramente rendono felice il suo peccaminosissimo partner.
Lo so, qualcuno di voi, quelli più sgamati, già sono li a dirmi: ma, la boccca l’ha usata solo per baciarti le labbra!? Nel primo incontro si!!! Però oggi ha ampiamente compensato a quella manchevolezza. Per cui non posso che parlarne bene.
Sia chiaro. Questa recensione è non poco inficiata dal fatto che pur avendola incontrata solamente un paio di volte, sono comunque rimasto in contatto con la fanciulla per quasi tutto questo mese. Questo perché il primo approccio avvenne con kijiji tramite la mail, per cui sono state non poche le volte che ci siamo scritti.
Dopo il primo incontro, visto che mi ci ero trovato molto bene, ho deciso di inviarle una sorta di “decalogo della buona non professionista†nel quale le davo una serie di drotte su come operare nel settore (per quel poco che potevo aver compreso). La prima era che non andava bene che mettesse le sue foto del viso nell’annuncio e difatti dopo poco le tolse (dicendomi che gliele avrei fatte io delle foto da inserire in seguito, peccato che oggi ho dimenticato la macchina fotografica, vedrò di ricordarmela la prossima volta), la seconda che non era carino che parlasse dei suoi incontri con altri clienti, visto che ha me aveva detto che solamente 12 ore prima era stata con un altro e la qualcosa a qualcuno poteva non sconfinferare. Al sottoscritto l’idea di andare con lei sentendole ancora ipoteticamente l’odore dell’altro addosso non dispiceva più di tanto: l’ho considerato una sorte di preambolo verso il prossimo grande passo, lo scambio di coppia.
Ho solo bisogno di una compagna.
Av salud
PS Potete tranquillamente riferire della suddetta rece alla ragazza. Tanto già che c’ero gliel’ho inviata pure a lei. Vediamo come reagisce. Speriamo sappia stare al gioco.