RIFERIMENTO INTERNET Anny
CITTA DELL'INCONTRO: Pesaro
NOME INSERZIONISTA: Anny
NAZIONALITA': Portoghese?
ETA': 35/40
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: NO!
SERVIZI OFFERTI: posizioni classiche + bj
RATE DI PARTENZA: 80
RATE CONCORDATO: 80
DESCRIZIONE FISICA: mora, pelle ambrata, seni rifatti, magra
ATTITUDINE: gentile
REPERIBILITA': buona
Martedì della settimana scorsa, sfogliando Rimini trasgressiva, l'occhio mi cade sulle sode rotondità di questa fanciulla: Anny. Dopo un po' di zapping sul sito decido di far visita alla venere callipigia. Chiamo per avere conferma. OK la ragazza c'è, l'italiano è un po' legnoso, ma capisco chiaramente il suo recapito. Viale Trieste a Pesaro, lato Fano. Nel pomeriggio arrivo in zona, parcheggio agevolmente e mi avvio. Sembra di essere in un film di Bergman, il vento, i nuvoloni bassi, la strada deserta. Mentre cammino mi accorgo di essere arrivato una decina di numeri oltre quello indicato. Non l'ho visto, forse l'ingresso è su una facciata laterale. Torno indietro e intanto noto, ferma sul lato della strada, una macchina della polizia municipale. Due ragazzi mi vengono incontro senza parlare e mi osservano con insistenza. Continuo a camminare facendo attenzione agli ingressi. Arrivo al 96, accidenti ho superato ancora il numero senza vederlo! Cerco il telefono nelle tasche e, sempre camminando, chiamo la ragazza per chiedere chiarimenti. Lei mi indica un locale cinese e mi ripete il numero. Mi giro, vedo il ristorante, c'è una traversa subito dopo. “Ok ho capito†e chiudo. Mi infilo nella traversa sicuro di trovare il numero desiderato ma dopo una trentina di metri mi trovo difronte la spiaggia e una folata di vento e acqua mi investe. Decido di chiamare ancora; forse questo era il momento di andarsene ma quel culetto sodo continuava a fare il suo effetto. Mi risponde e le dico che sono finito in un vicolo cieco. “Aspetta che ti passo mia amica†- sento un vocio poi una ragazza dall'italiano senza inflessioni mi da indicazioni circa una palazzina rosa - “L'ingresso è sul lato“ - mi dice. Con le balle che mi girano torno indietro facendo finta di interessarmi all'architettura locale. Finalmente vedo la casa e la rampa di scale che scende fino all'ingresso che si trova nel seminterrato. Sulle pareti nessun numero civico, “comunque ci sono†- penso e provo ad aprire il portone. E' chiuso! Richiamo per l'ennesima volta e dentro di me inizia a farsi strada l'idea che sto per prendere una fregatura ma che comunque andrò fino infondo. È diventata una sfida, una caccia al tesoro, una gara sportiva. “Sono sempre io, mi apri?!†- “Ora scende amica per aprireâ€. Come?! Mi immagino una ragazza che in accappatoio e tacchi a spillo scende le scale mentre i condomini si affacciano alle porte per curiosare. Nel frattempo un ragazzo esce dal portone, gli faccio cenno di lasciare aperto, mi infilo dentro. Due ragazze sono sulle scale, stanno uscendo, mi salutano e mi dicono di salire al terzo piano. Ridono, dall'aspetto sembrano sudamericane. La scazzatura è al massimo, penso che mezza Pesaro sappia quel che sto facendo. Ma a questo punto mi sento vicino alla meta. Quindi non mollo. L'ascensore non funziona, vista la giornata, è normale. Salgo le scale sperando che non scenda più nessuno. Arrivo al terzo piano, nella penombra del corridoio vedo una porta socchiusa e mi avvicino. La porta si apre e io mi infilo dentro. “Ciao†- quella che ho davanti è una donna sui 35/40, probabilmente brasiliana, né bella né brutta ma sicuramente non giovane come la ragazza dell'annuncio ne tanto meno bella come quella. La conferma mi arriva quando si gira per farmi strada alla camera da letto, lei è in tanga, ma al posto di un bel culetto sodo e alto mi ritrovo davanti una cosa floscia e ordinaria. Lei dice di essere portoghese - “sono qui da pocoâ€, chiede 80 rose e 150 per una cosa completa. Io, che non vedo l'ora di andarmene, la guardo negli occhi e sto per dirle che non se ne fa nulla quando, accidenti a me, incrocio il suo sguardo triste e un po' incerto. La fisso un attimo e lei - “ti faccio massaggio rilassante...â€. Avete già capito com'è andata a finire. Sono rimasto, lei mi ha fatto il massaggio abbiamo chiacchierato un po', poi ho provato a farmi venire un po' di libido con qualche giochino. Lei molto disponibile e gentile ma il mio anatroccolo non mostrava di interessarsi molto, si era deconcentrato. Stavo lavorando per riportarlo sull'obiettivo quando sento dei rumori, la porta d'ingresso che si apre. La guardo e lei - “non ti preoccupare è il mio amico trans, molto bello†- “Per fortuna, pensa se era la tua mamma e ci scopriva qui†- le rispondo. La battuta non fa effetto in portoghese, lei mi stringe e mi invita a continuare. A questo punto, però, neanche Hulk ce l'avrebbe fatta a risollevare la situazione. Lei lo riprende in bocca ... e lavorando un po' di mano arriviamo all'epilogo. Chiacchieriamo ancora un po' poi mi rivesto. Il cellulare non suona. Non deve avere un gran giro. Ci salutiamo, e lei mi invita a tornare. Scendo le scale velocemente e svicolo fuori: 80 rose in beneficenza.
:sarcastic_hand:
CITTA DELL'INCONTRO: Pesaro
NOME INSERZIONISTA: Anny
NAZIONALITA': Portoghese?
ETA': 35/40
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: NO!
SERVIZI OFFERTI: posizioni classiche + bj
RATE DI PARTENZA: 80
RATE CONCORDATO: 80
DESCRIZIONE FISICA: mora, pelle ambrata, seni rifatti, magra
ATTITUDINE: gentile
REPERIBILITA': buona
Martedì della settimana scorsa, sfogliando Rimini trasgressiva, l'occhio mi cade sulle sode rotondità di questa fanciulla: Anny. Dopo un po' di zapping sul sito decido di far visita alla venere callipigia. Chiamo per avere conferma. OK la ragazza c'è, l'italiano è un po' legnoso, ma capisco chiaramente il suo recapito. Viale Trieste a Pesaro, lato Fano. Nel pomeriggio arrivo in zona, parcheggio agevolmente e mi avvio. Sembra di essere in un film di Bergman, il vento, i nuvoloni bassi, la strada deserta. Mentre cammino mi accorgo di essere arrivato una decina di numeri oltre quello indicato. Non l'ho visto, forse l'ingresso è su una facciata laterale. Torno indietro e intanto noto, ferma sul lato della strada, una macchina della polizia municipale. Due ragazzi mi vengono incontro senza parlare e mi osservano con insistenza. Continuo a camminare facendo attenzione agli ingressi. Arrivo al 96, accidenti ho superato ancora il numero senza vederlo! Cerco il telefono nelle tasche e, sempre camminando, chiamo la ragazza per chiedere chiarimenti. Lei mi indica un locale cinese e mi ripete il numero. Mi giro, vedo il ristorante, c'è una traversa subito dopo. “Ok ho capito†e chiudo. Mi infilo nella traversa sicuro di trovare il numero desiderato ma dopo una trentina di metri mi trovo difronte la spiaggia e una folata di vento e acqua mi investe. Decido di chiamare ancora; forse questo era il momento di andarsene ma quel culetto sodo continuava a fare il suo effetto. Mi risponde e le dico che sono finito in un vicolo cieco. “Aspetta che ti passo mia amica†- sento un vocio poi una ragazza dall'italiano senza inflessioni mi da indicazioni circa una palazzina rosa - “L'ingresso è sul lato“ - mi dice. Con le balle che mi girano torno indietro facendo finta di interessarmi all'architettura locale. Finalmente vedo la casa e la rampa di scale che scende fino all'ingresso che si trova nel seminterrato. Sulle pareti nessun numero civico, “comunque ci sono†- penso e provo ad aprire il portone. E' chiuso! Richiamo per l'ennesima volta e dentro di me inizia a farsi strada l'idea che sto per prendere una fregatura ma che comunque andrò fino infondo. È diventata una sfida, una caccia al tesoro, una gara sportiva. “Sono sempre io, mi apri?!†- “Ora scende amica per aprireâ€. Come?! Mi immagino una ragazza che in accappatoio e tacchi a spillo scende le scale mentre i condomini si affacciano alle porte per curiosare. Nel frattempo un ragazzo esce dal portone, gli faccio cenno di lasciare aperto, mi infilo dentro. Due ragazze sono sulle scale, stanno uscendo, mi salutano e mi dicono di salire al terzo piano. Ridono, dall'aspetto sembrano sudamericane. La scazzatura è al massimo, penso che mezza Pesaro sappia quel che sto facendo. Ma a questo punto mi sento vicino alla meta. Quindi non mollo. L'ascensore non funziona, vista la giornata, è normale. Salgo le scale sperando che non scenda più nessuno. Arrivo al terzo piano, nella penombra del corridoio vedo una porta socchiusa e mi avvicino. La porta si apre e io mi infilo dentro. “Ciao†- quella che ho davanti è una donna sui 35/40, probabilmente brasiliana, né bella né brutta ma sicuramente non giovane come la ragazza dell'annuncio ne tanto meno bella come quella. La conferma mi arriva quando si gira per farmi strada alla camera da letto, lei è in tanga, ma al posto di un bel culetto sodo e alto mi ritrovo davanti una cosa floscia e ordinaria. Lei dice di essere portoghese - “sono qui da pocoâ€, chiede 80 rose e 150 per una cosa completa. Io, che non vedo l'ora di andarmene, la guardo negli occhi e sto per dirle che non se ne fa nulla quando, accidenti a me, incrocio il suo sguardo triste e un po' incerto. La fisso un attimo e lei - “ti faccio massaggio rilassante...â€. Avete già capito com'è andata a finire. Sono rimasto, lei mi ha fatto il massaggio abbiamo chiacchierato un po', poi ho provato a farmi venire un po' di libido con qualche giochino. Lei molto disponibile e gentile ma il mio anatroccolo non mostrava di interessarsi molto, si era deconcentrato. Stavo lavorando per riportarlo sull'obiettivo quando sento dei rumori, la porta d'ingresso che si apre. La guardo e lei - “non ti preoccupare è il mio amico trans, molto bello†- “Per fortuna, pensa se era la tua mamma e ci scopriva qui†- le rispondo. La battuta non fa effetto in portoghese, lei mi stringe e mi invita a continuare. A questo punto, però, neanche Hulk ce l'avrebbe fatta a risollevare la situazione. Lei lo riprende in bocca ... e lavorando un po' di mano arriviamo all'epilogo. Chiacchieriamo ancora un po' poi mi rivesto. Il cellulare non suona. Non deve avere un gran giro. Ci salutiamo, e lei mi invita a tornare. Scendo le scale velocemente e svicolo fuori: 80 rose in beneficenza.
:sarcastic_hand: