Bastaaaa... fermate il mondo voglio scendere.

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Più Emilia che Romagna
Sapevo che il momento sarebbe arrivato.
Sapevo che un giorno sarei diventato vecchio, ma così vecchio da non capire più quello che accade attorno a me.

Prendo spunto da questo avvenimento, che, per chi non vuole leggere, sintetizzo così:
Un poliziotto, durante un incontro universitario sulla sicurezza, dice alle ragazze che se vogliono ridurre i rischi di essere violentate semplicemente devono smettere di vestirsi come delle puttane.

Da tutto il pianeta si alza un coro di indignazione.

E io non capisco più un cazzo.

Perché qualsiasi cosa si dice c'è qualcuno che ci tiene a farci sapere che si è offeso, perché non esiste più il buon senso, perché non si capisce più il senso delle parole, perché tutto deve essere correct.

Se chiamo un handicappato, handicappato tutti mi guardano male, se chiamo un nero, nero Dio mi salvi.

Anni fa se un medico non riusciva a salvare un paziente, la famiglia lo ringraziava per gli sforzi fatti.
Ora se non riesci a curare un adenocarcinoma al pancreas come minimo ti denunciano.

Se dicevi a qualcuno che suo figlio che era un delinquente, il padre gli dava un ceffone.
Ora lo da a te.

Se tuo figlio giocando con gli amichetti si feriva, tu lo pulivi con un po' di acqua e limone e lo rimandavi a giocare.
Ora si cita il Comune per la presenza inopportuna di residui lapidei sul suolo pubblico.

Se tua figlia si vestiva da zoccola, la tenevi in punizione per un mese.
Ora la iscrivi al concorso di Miss Zoccola 2011.

Se stupravano tua figlia perché si era vestita da zoccola prima spezzavi le gambe allo stupratore e poi a tua figlia perché le avevi detto che se va vestita da zoccola al bar dei marocchini che non trombano da due anni, come minimo la stuprano.
Ora fanno le manifestazioni perché non è giusto che se ti vesti da zoccola poi magari qualche idiota ti stupra.

E così via.

Sono diventato vecchio...
 
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angusmacleod ha scritto:
Se chiamo un handicappato, handicappato tutti mi guardano male, se chiamo un nero, nero Dio mi salvi.
Bell'intervento.
Al di là del discorso iniziale (quello del poliziotto), mi piace sottolineare la frase che ho quotato.
Normalmente, un handicappato, io lo chiamo handicappato. E' italiano. Questo qui ha un handicap. Non voglio offendere nessuno.
Mentre per la storia del "nero", mi ricorda un articoletto scritto da Montanelli. Diceva che, in italiano, se si vuole indicare una persona di colore, si dice "negro". Anche questo è italiano. Se ci sono i soliti razzisti che usano il termine in modo dispregiativo, non vedo perché io non possa usarlo nel modo corretto; senza insultare nessuno.
Seguendo le orme di un mio prof, per non dire "nero", che è una parola che odio (è come dire che non uso la parola "negro" perché non sono razzista), uso il termine "black". In culo ai razzisti, e a chi mi considera razzista se uso "negro" anziché "nero" o "afroamericano".
 
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satiro

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Anche a me non piace l' essere corretto a tutti i costi.
Il più delle volte risulta necessario perchè chi ascolta non è abbastanza intelligente e ragionevole da saper riflettere prima di rispondere.

angusmacleod ha scritto:
Sono diventato vecchio...
Non ancora, lo sarai quando ti aggirerai per le strade la mattina presto, mani dietro la schiena, a guardare e commentare gli operai che lavorano nei cantieri.
 
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dimmi quando trovi la fermata giusta.....scendo ank'io ne ho le O O piene...non ci capisco+niente...sono stanco demoralizzato senza+voglia di capire o di provarci per farlo.... :sorry:
 
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Prima di leggere l'articolo ho pensato che i cortei fossero di zoccole che difendevano l'onore della categoria indignate da quella frase :rofl: ma magari arriveremo anche a quello :biggrin:
Da una parte aumenta la partecipazione e la diffusione di manifestazioni spesso globali e favorite dall' "interconnessione" del pianeta, dall'altra sembra che aumentino gli episodi di indifferenza (passanti che non intervengono in caso di episodi di violenza). Voglio dire, quanti di quelli che partecipano a questi cortei poi agirebbero realmente in caso di bisogno? forse pochi, forse più della media, chi lo sa. Solo che non vorrei fosse solo qualcosa per sentirsi a posto con la coscienza, alla stregua di mettere un appello su fbook o cliccare su "Mi piace" :unknw:
 
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Glenda Cherubino

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lexar ha scritto:
Da una parte aumenta la partecipazione e la diffusione di manifestazioni spesso globali e favorite dall' "interconnessione" del pianeta, dall'altra sembra che aumentino gli episodi di indifferenza (passanti che non intervengono in caso di episodi di violenza).

:good:
 
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Amici io sono già sceso, si sta da Dio.
Mi diverto ad osservare il mondo che continua a girare, un vero spasso.
Certo, vengo considerato un tipo strano, un disadattato, un dissociato. Oh sì ragazzi, hanno ragione, niente di più vero. Ma chi si vuole adattare?
In passato ho avuto a che fare col mondo della scuola e là ho capito che non c’è speranza. O forse sì.
Quando ero ragazzo se avessi preso un brutto voto a scuola sarebbero stati cazzi acidi, eccome. Per non parlare di una eventuale bocciatura. Una tragedia!
Una volta al liceo mi hanno rimandato in latino. Ho passato un’estate infernale, una specie di clausura fatta di grammatica e versioni. Per non parlare dei voti brutti. Venivano accuratamente occultati a mio padre grazie ad un sofisticato lavoro di squadra che vedeva coinvolta l’intera famiglia. Altrimenti… La minaccia del collegio incombeva. Suore e preti tendevano minacciosi i loro artigli su di me.
Provate oggi a bocciare uno scarrafone. No dico, provateci!
Vi vedrete piombare addosso mammà, tacco 12 e borsetta Vuitton anche all’ora della ricreazione, per non parlare dei colloqui, vestita per uccidere. Patetica nel suo tentativo di fermare il tempo, dietro liceo davanti museo.
Misses Cafonal e il suo italiano incerto, eccola là pronta ad insultare, che non è possibile, che lo scarrafone qui, che lo scarrafone là, che i professori non sanno fare il loro lavoro, che la scuola va a rotoli, che hanno ragione a tagliare, che vi sistemerà quello là ecc… ecc…. Che mio figlio non è maleducato, non dice parolacce, almeno non più degli altri, non disturba durante la lezione, non chiede sempre di andare in cesso e non gioca col megacellularediultimagenerazione. E non è vero che non studia, se lo sentisse ripetere la lezione mentre guarda la TV, se solo lo vedesse fare di calcolo col nonno mentre mammà tuba su facebook.
E i padri? Belli quelli. Fonatissimi li vedi scendere dai loro suv parcheggiati in tripla fila, abbronzatura lucida tipo dattero, telefonino in mano e gomma in bocca. Seppure in giacca e cravatta da qualche parte, statene certi, vedrete sbucare un tatuaggio d’ordinanza, magari il solito tribale. Omologati pure in quello. Mister Cremina ha i megaocchialoni alla Costantino che nascondono tutto il lavorio di pinzetta: sopracciglia ad ala di gabbiano, genere puttanone ungherese. Parlano tanto, velocemente e con parecchie difficoltà sui congiuntivi, ma per Dio che bicipiti! Lo capisci da quello, subito, che la scelta è stata fatta tempo fa e che adesso non c’è più nulla da fare. Ore ed ore di sfiancanti sedute di kick boxing. Ed il figlio? A rincoglionirsi con la PSP ed il sacchetto di patatine in grembo, lo scarrafone, mentre papà tuba su facebook come Parolisi.
Sono amici dello scarrafone, tutti allo stesso livello dello scarrafone. Avete mai sentito vostro padre dire, io sono il migliore amico di mio figlio? Loro invece si vantano di essere i migliori amici dello scarrafone, c’è uno splendido rapporto tra di noi cantano innamorati.
Provate a mettere una nota di richiamo al loro cicciobomba. Provate a sgridarlo e punirlo con una razione di compiti da fare a casa, magari durante l’orario in cui mammà è in palestra o magari d’estate, che la vacanza allinclusive a Formentera è già prenotata.
Provate a bocciare lo scarrafone quando magari nella stessa classe una ragazzetta cinese è passata col massimo dei voti. Anzi no, otto in greco.
Ah lo scarrafone, il futuro.

p.s.
politically correct? A chi?!
 
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Glenda Cherubino

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io ricordo un episodio delle scuole elementari in cui un giorno....convinti che la maestra non ci fosse e non accorgendoci dell'arrivo della stessa, passammo l'intera mattinata a giocare a pallone sotto alla scuola.
L'insegnante che cmq non ci chiamò e ci lasciò terminare la mattinata così, all'arrivo in classe ci diede una punizione ed una bella nota. dovevamo scrivere per il giorno dopo 100 volte il nome di tutti i continenti.
Nessuno battè ciglio, pur avendo per certi versi sbagliato anche lei, il giorno dopo sul nostro quaderno avevamo quasi tutti,rispettato la punizione.
:unknw:
 
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è forse OT, ma si parla anche dell'assurdità della scuola e del nostro mondo..oltre il fatto che trovo quello che dice di una potenza straordinaria..
[youtube:2bw8egup]http://www.youtube.com/watch?v=1Usl0iaTr4Q&feature=player_embedded[/youtube:2bw8egup]
 
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Interessante questa tematica introdotta da angus; quoto l'amico oblomov per aver dipinto perfettamente il quadretto familiare di questa società. E' tutto vero.
Non voglio tediarvi con lunghe disquisizioni sul tema, ma vi riporto solo un episodio accadutomi personalmente: mi trovavo con interlocutori a discutere verosimilmente di questo argomento ed avendo detto (con il massimo savoir faire) che occorrerebbe un po' più di ordine, regola e disciplina sapete con quale parola sono stato apostrofato?
[spoiler:nxlprj7f]FASCISTA!![/spoiler:nxlprj7f]
Ditemi voi se ci sono i margini per ragionare...
 
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Caro angus, dal mio punto di vista è tutto giusto ciò che scrivi tu ma rimane sbagliato ciò che ha detto il poliziotto.
Una frase tanto banale e ovvia che può essere solo sottintesa ma per dirla devi ignorare un cartello di divieto grande come una casa, su questo non ci piove, vuol dire anche questo "andarsela a cercare".
Ignoranza allo stato puro o peggio, provocazione o peggio ancora (e qui il mio interesse finisce) pretesto mediatico organizzato.
Comunque rimane sbagliato l'atteggiamento incosciente delle ragazzine che si ritrovano ubriache e poco vestite a girare a piedi dopo la discoteca come rimane sbagliato il fatto che la giustizia non incuta il timore per frenare certi istinti: e la frase del poliziotto è anche la prova di questa impotenza.
 
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invernizzi ha scritto:
Interessante questa tematica introdotta da angus; quoto l'amico oblomov per aver dipinto perfettamente il quadretto familiare di questa società. E' tutto vero.
Non voglio tediarvi con lunghe disquisizioni sul tema, ma vi riporto solo un episodio accadutomi personalmente: mi trovavo con interlocutori a discutere verosimilmente di questo argomento ed avendo detto (con il massimo savoir faire) che occorrerebbe un po' più di ordine, regola e disciplina sapete con quale parola sono stato apostrofato?
[spoiler:3ua94k0k]FASCISTA!![/spoiler:3ua94k0k]
Ditemi voi se ci sono i margini per ragionare...

E ti sei offeso?
Io ne sarei stato lusingato, meglio così che "mangiatore di bambini" per chi vuol capire.
Il problema? è nella lingua che parliamo in questo paese, provate a far leggere una legge italiana a 100 individui, vi daranno ognuno una interpretazione diversa di essa
 
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Glenda Cherubino

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è straordinario Lexar il suo contenuto.
ci sono messaggi come questi davvero importanti....

imparare è una cosa fantastica...studiare è una sevizia.
l'invisibile didattura dell'obbligo....tutto è obbligo e niente è piu' spontaneo.
non esiste la cultura dell'amore.
il disastro socio-culturale dell'occidente.
la maggioranza è una feroce invisibile didattura.
il vedere con gl'occhi intatti di un bambino, affamati di semplicità e di realtà.
il denaro è utile, ma è la mistica del denaro che è mostruosa.
non è mai la realtà che è negativa, ma l'uso che se ne fà.
la cecità piu' tragica del cieco....


che l'umanità inciampi in un sentimento di libertà.

una parola dimenticata: Giocare! :bye:
 
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Crederei un po' di piu' alla buona fede dei poliziotti (e ai loro consigli), se non fosse che sono i primi ad opporsi all'autodifesa attiva del cittadino.
 
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Stebuonos ha scritto:
invernizzi ha scritto:
Interessante questa tematica introdotta da angus; quoto l'amico oblomov per aver dipinto perfettamente il quadretto familiare di questa società. E' tutto vero.
Non voglio tediarvi con lunghe disquisizioni sul tema, ma vi riporto solo un episodio accadutomi personalmente: mi trovavo con interlocutori a discutere verosimilmente di questo argomento ed avendo detto (con il massimo savoir faire) che occorrerebbe un po' più di ordine, regola e disciplina sapete con quale parola sono stato apostrofato?
[spoiler:2ezwa1w3]FASCISTA!![/spoiler:2ezwa1w3]
Ditemi voi se ci sono i margini per ragionare...

E ti sei offeso?
Io ne sarei stato lusingato, meglio così che "mangiatore di bambini" per chi vuol capire.

:shok: Ma che risposta è?? ( ho capito benissimo a cosa alludevi e il tuo post non merita alcun commento)
 
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Non andiamo OT. Il discorso politico è nato è morto lì, l'intervento di Stebuonos è solamente in antitesi con l'esempio che ho riportato.
Quello che intendevo è che se uno si pronuncia per un mondo che dovrebbe andare per il verso giusto, secondo l'ordine naturale delle cose, ecco che si solleva un coro di polemiche che sostiene il contrario. Vieni bollato nel nel senso più dispregiativo con termini sono esaeratamente inappropriati (razzista, maschilista, ecc.).
Tanto per dirne qualcun'altra in aggiunta ai colleghi qui sopra:
Se un gioielliere o un benzinaio sparano ai banditi ecco che questi ultimi passano per vittime, i primi per delinquenti.
Se la polizia carica i violenti ecco che questi ultimi sono dei poverini (dopo che hanno messo a ferro e fuoco un quartiere).
Se un tipo dice ciao ad un bambino ecco che questo è indicato come pedofilo.
Se la mia casa viene occupata da abusivi io non posso buttarli fuori, prima che si pronunci un tribunale.
Se chiudo nella mia casa i ladri, è sequestro di persona.
ecc, ecc.
Comunque al di la degli esempi sopra riportati ci stiamo accorgendo che viviamo in un mondo dove confondiamo cosa è giusto da cosa non è giusto.
Vorrei scendere anch'io da questa grande trottola popolata da pazzi e trovare il verso di riflettere, magari a partire dalle cose più semplici.
 
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eh be questo è segno che piu il tempo passa piu questo pianeta diventa una fogna

sono perfettamente in linea con i vostri discorsi
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
La mia opinione è che questa che viene ben descritta da voi è la nostra società, dove, vivadio, ci sono ancora molte persone che non vi si omologano e non intendono farlo. Quello che manca è il rispetto. Il rispetto per le cose, per le persone, per le idee. Viene tanto decantata la democrazia da parte dei nostri politici, ognuno con una sua personale ricetta e, purtroppo visione. E le persone "normali" fanno lo stesso. Non credo che il fatto sia quello che le ragazzine vanno in giro vestite provocanti, piuttosto che partecipare ad una manifestazione. Non ci dovrebbe essere nulla di male in una ragazzina vestita in un certo modo, se quello fosse realmente il suo modo di essere e non una piatta omolagazione. Non ci dovrebbe essere nulla di male a partecipare ad una manifestazione se non fosse che poi si inseriscono dei facinorosi che fomentano il disordine e le forze dell'ordine si sentono autorizzate a picchiare a destra e manca senza sapere se quello che riceve le manganellate è un padre di famiglia che si è fatto ottocento di chilometri di pulman per gridare il proprio disagio, la propria disperazione o un bastardo, se poi non viene ucciso un manifestante o un poliziotto, ovvero un essere umano. Si, a mio modo di vedere manca il rispetto, prima per se stessi, poi, come naturale conseguenza, per gli altri e, infine, per le idee degli altri. Sarebbe bello un mondo dove ci fosse qualcuno ad ascoltare le opinioni degli altri, ragionarci sopra e poi trovare realmente dei punti di incontro. Sarebbe bella una società simile. Invece no, è più importante prevaricare gli altri, imporre le proprie idee, opinioni, credo religiosi, credo politicie via dicendo. A volte da chi vive in modo più semplice di noi, dove le priorità sono quelle delle necessità primarie e non quelle dettate da una società senza più credo, potremmo trarre delle indicazioni positive. Ad esempio vanno vestiti seminudi perchè il caldo rende inutili gli abiti, eppure nessuno si sogna di violentare una donna perchè "discinta".... Se devo ragionare a freddo, posso solo dire che tutto il nostro sapere, la nostra cultura, la nostra tecnologia genera non solo benessere, ma anche dei mostri. Ed oggi il mondo è pieno di mostri e non sono solo quelli che, giornalmente, tutti i media fanno a gara nel darci il resoconto degli orrori commessi, con dovizia di particolari. Più di una volta mi sono chiesto, ma a chi interessa sapere tali nefandezze e la risposta sapete qual'è? A tanti, troppi. Gente che si è talmente assuefatta a questo orrore che non si rende neanche più conto che quella bimba di cui parlano a smesso di vivere, di ridere, di giocare e che la sua vita è stata interrotta con ancora tante cose da fare, da vedere, da imparare. Per sempre. Anche loro sono diventati dei mostri e non lo sanno... Questo è la società in cui viviamo. E l'abbiamo fatta noi. Ci stà veramente bene?
Cordialmente Na piotta.
 
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Comunque è vero, è sempre più difficile capire il mondo.

Metto di seguito quelli che penso siano i punti fondamentali, forse ovvi, ma tanto per cercare, appunto di capire:

1) se una donna si veste da zoccola eccita il maschio. Nota: vestirsi da zoccola non vuol dire semplicemente essere nude o seminude, ma impegnarsi esplicitamente per avere un look seducente ed eroticamente attraente (quindi non la semplicità con cui una tribù primitiva poteva vivere per via del caldo, ma la malizia tipicamente femminile)

2) se il maschio diventa violento, è un criminale preistorico. Su questo non ci piove, indipendentemente da tutto.

3) se il maschio non scopa da mesi, gli scoppia la testa. E' contronatura, contro tutto.

Allora perché cazzo questa società di merda deve continuare a permettere la 1) quando sa che può esserci la 3) ??'

A quelle che dicono reprimete i vostri istinti dico andate a fare in culo, stronze sadiche!. Sapete benissimo che per natura "viviamo di quello", o comunque il sesso (e ciò ad esso legato) è una componente fondamentale della nostra natura e del nostro modo di essere!

Figuriamoci se come soluzione c'è la soppressione dell'istinto sessuale! Ma vaffanculo!
La soluzione è evitare che sia arrivi alla 3, tanto per cominciare. I seduttori, i fortunati, insomma, per non farla lunga, chi si vede la figa arrivare senza muovere un dito o quasi, sono già a posto. I comuni mortali dovrebbero comunque in qualche modo non raggiungere quello stato di astinenza sessuale, dannoso da tutti i punti di vista..

Inutile fare tante teorie sull'uomo che deve essere forte, procurarsela in qualunque situazione, e cazzate varie. Nella società odierna l'uomo (normale) è sempre più schiacciato da impegni, doveri e preoccupazioni, che gli impediscono di fare il viveur trombafemmine in modo rilassato ed efficace.

Quindi, senza voler cercare a tutti i costi LA soluzione, direi che le soluzioni UMANE E RISPETTOSE possono solo essere due:
- o si evitano astinenze sessuali prolungate (risolvendo, quando non possibile, con la prostituzione, che dovrebbe essere ben regolamentata, e soprattutto a prezzi accessibili, almeno per quelle di qualità discreta)
- e/o le ragazze e le donne la smettano di vestirsi da zoccole per gonfiare la loro autostima e le palle degli altri lì intorno.

Non è possibile presentare al maschio un'alternativa tra soffocare i propri istinti sessuali o sopportare provocazioni tutto il giorno in 1000 modi possibili rimanendone frustrati.
Le più furbe lo usano coscientemente come strumento di controllo del maschio. E vogliono (e hanno) anche la benedizione sociale. E non contente ci sbandierano anche in faccia giornalmente il come loro ci controllino grazie a questo, ecc.. ecc..

Scusate lo sfogo, ma questo è quello che penso.

E allora sì, anche io sono "sceso dal treno", e non risalirò finché non la si smetterà di calpestare nel profondo l'animo umano maschile con queste scorrettissime trappole morali e sociali.

Io non ho problemi a vedere orde di ragazzette vestite da puttane, perché un po' mi fanno pena nella loro obiettivamente scarsa capacità seduttiva (a meno che, appunto, non si rivolgano alla maggioranza maschile italiana assatanata), un po' mi aiutano a costruire un immaginario erotico che poi metterò a frutto con la categoria di ragazze che giudico le più oneste: le vere prostitute.

Quindi io sto bene nella stazione in cui sono sceso.

Però ogni tanto vedo ripassare questo treno del cazzo, e come dopo la lettura di questo interessante post, ricordo quanto male si stava lì dentro, quanto inutile era quel viaggio, e quanto benedico me stesso per aver scelto di scendere alla fermata giusta! :biggrin:

Scusate ancora lo sfogo

:bye:
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
napiotta ha scritto:
La mia opinione è che questa che viene ben descritta da voi è la nostra società, dove, vivadio, ci sono ancora molte persone che non vi si omologano e non intendono farlo. Quello che manca è il rispetto. Il rispetto per le cose, per le persone, per le idee. Viene tanto decantata la democrazia da parte dei nostri politici, ognuno con una sua personale ricetta e, purtroppo visione. E le persone "normali" fanno lo stesso. Non credo che il fatto sia quello che le ragazzine vanno in giro vestite provocanti, piuttosto che partecipare ad una manifestazione. Non ci dovrebbe essere nulla di male in una ragazzina vestita in un certo modo, se quello fosse realmente il suo modo di essere e non una piatta omolagazione. Non ci dovrebbe essere nulla di male a partecipare ad una manifestazione se non fosse che poi si inseriscono dei facinorosi che fomentano il disordine e le forze dell'ordine si sentono autorizzate a picchiare a destra e manca senza sapere se quello che riceve le manganellate è un padre di famiglia che si è fatto ottocento di chilometri di pulman per gridare il proprio disagio, la propria disperazione o un bastardo, se poi non viene ucciso un manifestante o un poliziotto, ovvero un essere umano. Si, a mio modo di vedere manca il rispetto, prima per se stessi, poi, come naturale conseguenza, per gli altri e, infine, per le idee degli altri. Sarebbe bello un mondo dove ci fosse qualcuno ad ascoltare le opinioni degli altri, ragionarci sopra e poi trovare realmente dei punti di incontro. Sarebbe bella una società simile. Invece no, è più importante prevaricare gli altri, imporre le proprie idee, opinioni, credo religiosi, credo politicie via dicendo. A volte da chi vive in modo più semplice di noi, dove le priorità sono quelle delle necessità primarie e non quelle dettate da una società senza più credo, potremmo trarre delle indicazioni positive. Ad esempio vanno vestiti seminudi perchè il caldo rende inutili gli abiti, eppure nessuno si sogna di violentare una donna perchè "discinta".... Se devo ragionare a freddo, posso solo dire che tutto il nostro sapere, la nostra cultura, la nostra tecnologia genera non solo benessere, ma anche dei mostri. Ed oggi il mondo è pieno di mostri e non sono solo quelli che, giornalmente, tutti i media fanno a gara nel darci il resoconto degli orrori commessi, con dovizia di particolari. Più di una volta mi sono chiesto, ma a chi interessa sapere tali nefandezze e la risposta sapete qual'è? A tanti, troppi. Gente che si è talmente assuefatta a questo orrore che non si rende neanche più conto che quella bimba di cui parlano a smesso di vivere, di ridere, di giocare e che la sua vita è stata interrotta con ancora tante cose da fare, da vedere, da imparare. Per sempre. Anche loro sono diventati dei mostri e non lo sanno... Questo è la società in cui viviamo. E l'abbiamo fatta noi. Ci stà veramente bene?
Cordialmente Na piotta.

Buongiorno.
Mi quoto perchè questa mattina leggendo quello che ho scritto mi sono accorto che manca una cosa fondamentale. La passione. La passione per la vita e per tutto quello che offre, per le immensa possibilità che questa ha. Nel corso della nostra vita sono molteplici le passioni che si possono avere, da quelle più semplici per gli hobbies ad esempio, a quelle per le nostre idee, per il lavoro, per il sociale. E molteplici sono quelle quelle che possiamo esprimere, per i sentimenti, per la nostra partner, per i nostri familiari, per gli amici, per i nostri sogni. E per il sesso e per l'amore, che nella passione trovano il vero senso, perchè da essa sono alimentati. Tutte ci spingono ad impegnarci, a metterci alla prova, tutte ci riempono la vita e ci danno la forza per affrontarla con dignità, tutte ci fanno diventare persone migliori, tutte ci aiutano a superare le prove della vita, tutte ci rendono felici. La passione è amore. Amore per noi stessi, per la vita, per gli altri.
Triste è vedere che la passione viene barattata con qualcos'altro, il desiderio di avere. Si dimentica quello che ci rende felici veramente per dedicarsi al raggiungimento di falsi obiettivi, che o ci impegnano tutta la vita senza renderci conto di quello che abbiamo perso o, se li raggiungiamo, ci rendiamo amaramente conto che non era quello che volevamo e che quello che abbiamo lasciato per strada era immensamente più importante. La mia è anche una autocritica.
Buona domenica.
Napiotta
 
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