Escort Bellissima porcellina Taranto 3511217847

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21 Luglio 2012
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Numero di telefono: 3511217847
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L'incontro è avvenuto Nell'ultima settimana
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Taranto
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 50% - Molto approssimativa

Nome della girl/escort: Simona
Nazionalità: Sull'annuncio dice italiana, a voce mi ha detto argentina
Età: 30-35
Altezza: 160-165 cm
Descrizione fisica: BBW (molto formosa, decisamente sovrappeso)

Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 50
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: BJ covered (rapporto orale coperto)

Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Discreta con parchimetro o a pagamento
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulizia accettabile, disordine
Presenza di barriere architettoniche: Si

La mia recensione:
Da un mese vedevo gli annunci della signorina sui vari siti e data la mia fissa incurabile per il deepthroat ha sempre attirato la.mia attenzione. L'unica cosa che mi faceva desistere era la poca attrazione che provavo per le foto della signorina. Le foto sono vere ma risalgono a parecchio tempo fa. La chiamo verso l'ora di pranzo e chiedo esplicitamente se fosse davvero abile nella pratica con domande esplicite che mi sono permesso di porre perché al telefono è simpatica ed abbastanza espansiva. Lei conferma la sua abilità dell'arte bolognese e decido di andare a trovarla nel tardo pomeriggio. Chiude la telefonata dicendomi che non vedeva l'ora di conoscermi. La chiamo con un preavviso di 10 minuti, arrivo in zona, parcheggio e raggiungo la casa. Arrivato sull'uscio della casa a piano terra, mi apre celandosi dietro la porta, entro e davanti a me trovo la ragazza delle foto ma decisamente appesantita. La casa è molto buia ma la luce del di fuori mi permette di intravederla appena entrato. Vengo accolto da un caldo asfittico e esplicito immediatamente la mia sensazione. La ragazza sì scusa dicendo che poteva fare poco per il calore e mi fa accomodare nella stanza difronte all'ingresso. La stanza non è ordinatissima ma ormai ci siamo. Scambiamo due chiacchiere, è simpatica e alla mano come al telefono. Verso il pattuito e si inginocchia immediatamente davanti a me scoprendo il seno: una 3^, max 4^ un po' scesa ma non spiacevole. Tiene addosso un top nero senza mai scoprire la pancia che comunque è evidente. Mi infila il condom e inizia piano piano il pompino per farmi raggiungere la consistenza giusta. Appena raggiunta inizia a impegnarsi in qualche affondo mentre io le raccolgo la chioma bionda in un codino che terrò durante tutto il rapporto. Le tasto un po' le tette che hanno comunque una bella consistenza mentre mi lancio in qualche spinta più energica del capo per infilarle il fratellino in gola e lei non ha fatto una grinza anche se leggermente in difficoltà e tenendo il pisello alla base dell'asta. Mi chiede se si deve mettere a pecora ma le dico che voglio proseguire il pompino, le tolgo la mano dalla base dell'arnese accompagnandola sulla mia natica che lei strizza un po' e continua a stantuffare e a spingere gentilmente. Il tutto è accompagnato da un continuo social quando si stacca dal membro. Mi chiede di nuovo se si deve mettere a pecora ed esplicito la mia intenzione di continuare col pompino. Questa è stata una nota negativa: mi dice "sì, ma devi venire" anche se col sorriso e con garbo. Capisco che non mi sarà concesso il tempo che desidererei quindi l'accompagno in un ritmo più serrato spingendo e invitandola ad andare più giù possibile fino a quando non capitolo nel gommino, le tolgo il pisello dalla bocca accompagnato da un rivolo di saliva che mi sarebbe piaciuto vedere prima, mi tira uno schiaffetto sulla chiappa dicendomi simpaticamente che sono uno stronzo. Rido, le dico che in realtà non lo sono e lei risponde "lo so, lo so, me l'avevi detto al telefono come sei". Sfilo il preservativo e mi pulisco in autonomia mentre lei si ricompone. Mi chiede sorridendo "come sei quando scopi?". Le rispondo che questo è qualcosa che devono dire le donne, non io. Mi chiede se sono fidanzato e chiaramente le dico di no, non lo sono. Altre due chiacchiere dove cerco di indovinare la sua nazionalità dove ero totalmente fuori strada e mi dice se torni la prossima volta te lo dico. Poi confessa di essere argentina in realtà. Sorrisi, saluti e mi accompagna alla porta. In casa sento che c'è altra gente, tra cui una voce maschile. Forse cliente di una compagna di casa. Arrivato alla macchina mi chiama e mi dice che ho dimenticato gli occhiali da sole da lei, arrivo subito al portone che nel frattempo ha aperto e la trovo sull'uscio con gli occhiali in mano. Mentre prendo gli occhiali li trattiene, mi guarda come una miciona e poi li molla. Avevo avuto la sensazione giusta, secondo me le son piaciuto. Tirando le somme dico che di pompini ne ho ricevuti di migliori ma sono andato via col pensiero che da questa si può ottenere molto ma molto di più e che si sia un po' trattenuta. Tornato a casa solo soletto mi è rimasta la voglia di tornarci, non tanto per l'aspetto o altro ma per cercare di ottenere quel pompino infernale che rincorro praticamente da quando sono sessualmente attivo e consapevole.
 

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