questa sera, dopo aver girato senza esito mezza bologna, tornando verso casa ho fatto una piccola deviazione, preso dalla nostalgia.
sono passato in via shakespeare, a corticella, dopo il curvone del centro biavati, in direzione bologna. proprio davanti alla palestra.
speravo di trovare anna.
ma ho visto che il sacchetto di plastica che lasciava sempre attaccato alla siepe, quando lavorava, non c'era. era il segnale che potevi ripassare, perché o era con un cliente o era da qualche parte a riposarsi. era anche il suo bidone del rusco, perché non le piaceva sporcare. era pulita, educata e aveva senso civico. quando la caricavi, ti sembrava di portarti in giro una studentessa appena uscita da un cine. mai vista in abiti succinti.
qualcuno sa se lavora ancora? tempo fa mi aveva accennato che sarebbe venuta a bologna a tratti.
ma non la vedo da novembre.
l'ultima volta che l'ho incontrata, passeggiava in via stalingrado di pomeriggio alla fermata del bus prima della tangenziale. spesso lo faceva l'anno scorso, indossando una ridicola parrucca mimetica rossa.
io la trovavo estremamente divertente. una delle ragazze più versatili mai incontate. potevi consumare sul posto, raggiungere un parcheggio, portartela a casa o in albergo, andare a casa sua o fartela recapitare dove volevi. veniva con la sua scassatissima utilitaria o in taxi. una sagoma: tutto pur di garantire la customer satisfaction
e non era esosa. tutto coperto, da un minimo di 30 viole in macchina fino a un etto in casa per un'ora (delle volte anche 2, senza mai guardare l'orologio, se era a fine turno e ben disposta).
solo bj e rai1. ma si lasciava toccare e ti toccava volenterosamente e con discreto esito.
a mio parere, non aveva tanto talento, ma ci metteva tanta buona volontà . faceva coscienziosamente il suo lavoro. e, comunque, le chiacchiere post coitum erano fantastiche. intelligente e simpatica; disarmante nella sua ingenuità e terribilmente cocciuta. se faceva la scorbutica (e mi è capitato, qualche volta... ) o se era girata male, il litigio era assicurato. anche se finiva sempre in ridere.
oltretutto, la trovavo anche carina, con quegli occhioni scuri, la faccia sottile, il naso un poco pronunciato e i folti lunghi capelli neri.
nonostante la bassa statura e la gamba corta, era magistralmente accessoriata sul davanti e piacevolmente bombata dietro.
se ha appeso il perizoma al chiodo, sono contento. detestava questo lavoro.
e nel contempo, mi dispiacerebbe.
anche se negli ultimi tempi non la frequentavo, mi piaceva sapere che c'era.
era consolante sapere che dopo una serata inutile come questa, potevo passare dalle sue parti a controllare se c'era ancora il suo sacchetto di plastica attaccato alla siepe. e, nel caso, aspettare il suo ritorno per portarla da qualche parte.
a fare quello che faceva con tutti, lasciandoti credere che con te era speciale.
il desiderio è sempre ambivalente, dicono.
state attenti la fuori
sono passato in via shakespeare, a corticella, dopo il curvone del centro biavati, in direzione bologna. proprio davanti alla palestra.
speravo di trovare anna.
ma ho visto che il sacchetto di plastica che lasciava sempre attaccato alla siepe, quando lavorava, non c'era. era il segnale che potevi ripassare, perché o era con un cliente o era da qualche parte a riposarsi. era anche il suo bidone del rusco, perché non le piaceva sporcare. era pulita, educata e aveva senso civico. quando la caricavi, ti sembrava di portarti in giro una studentessa appena uscita da un cine. mai vista in abiti succinti.
qualcuno sa se lavora ancora? tempo fa mi aveva accennato che sarebbe venuta a bologna a tratti.
ma non la vedo da novembre.
l'ultima volta che l'ho incontrata, passeggiava in via stalingrado di pomeriggio alla fermata del bus prima della tangenziale. spesso lo faceva l'anno scorso, indossando una ridicola parrucca mimetica rossa.
io la trovavo estremamente divertente. una delle ragazze più versatili mai incontate. potevi consumare sul posto, raggiungere un parcheggio, portartela a casa o in albergo, andare a casa sua o fartela recapitare dove volevi. veniva con la sua scassatissima utilitaria o in taxi. una sagoma: tutto pur di garantire la customer satisfaction

e non era esosa. tutto coperto, da un minimo di 30 viole in macchina fino a un etto in casa per un'ora (delle volte anche 2, senza mai guardare l'orologio, se era a fine turno e ben disposta).
solo bj e rai1. ma si lasciava toccare e ti toccava volenterosamente e con discreto esito.
a mio parere, non aveva tanto talento, ma ci metteva tanta buona volontà . faceva coscienziosamente il suo lavoro. e, comunque, le chiacchiere post coitum erano fantastiche. intelligente e simpatica; disarmante nella sua ingenuità e terribilmente cocciuta. se faceva la scorbutica (e mi è capitato, qualche volta... ) o se era girata male, il litigio era assicurato. anche se finiva sempre in ridere.
oltretutto, la trovavo anche carina, con quegli occhioni scuri, la faccia sottile, il naso un poco pronunciato e i folti lunghi capelli neri.
nonostante la bassa statura e la gamba corta, era magistralmente accessoriata sul davanti e piacevolmente bombata dietro.
se ha appeso il perizoma al chiodo, sono contento. detestava questo lavoro.
e nel contempo, mi dispiacerebbe.
anche se negli ultimi tempi non la frequentavo, mi piaceva sapere che c'era.
era consolante sapere che dopo una serata inutile come questa, potevo passare dalle sue parti a controllare se c'era ancora il suo sacchetto di plastica attaccato alla siepe. e, nel caso, aspettare il suo ritorno per portarla da qualche parte.
a fare quello che faceva con tutti, lasciandoti credere che con te era speciale.
il desiderio è sempre ambivalente, dicono.
state attenti la fuori