Salve a tutti,
mi sono iscritto a questo forum circa un mese fa (giorno più, giorno meno).
Cerco di presentarmi brevemente.
Ho più di 40 anni, sono sposato da più di 20 e non ho mai tradito mia moglie. In realtà in tutta la mia vita non sono nemmeno mai stato con una pay.
Che ci faccio qui?
Per problemi di salute, da più di 4 anni, mia moglie non può più avere rapporti. Per un periodo abbiamo provato anche solo con il petting ma mi sono accorto che lei provava comunque disagio nel non poter andare oltre e col tempo ho smesso di approcciare per non stressarla emotivamente.
Credevo che, non essendo più un ragazzino in tempesta ormonale e considerata l'abbondante attività sessuale vissuta negli anni precedenti, avrei potuto optare per un futuro senza sesso, traendo soddisfazione e piacere da altri campi della vita.
Per il primo anno è stato così e mi sono sentito quasi liberato, riuscivo a svolgere tante attività e mi sentivo anche più concentrato e riposato. Dopo 4 anni, però, posso dire di avere dei dubbi sulla sostenibilità di tale scelta, almeno per me.
Ci sono momenti in cui mi sento particolarmente nervoso e/o frustrato e delle volte è capitato di riversare la mia rabbia anche su mia moglie stessa, ottenendo dunque un risultato opposto rispetto a quello desiderato. Ho buone ragioni di credere che ad alimentare questa rabbia un ruolo decisivo lo giochi proprio l'astinenza sessuale prolungata.
Quali soluzioni?
1. Amante
Tra le varie possibilità ho valutato brevemente quella di intrattenere una relazione extraconiugale, ma l'ho scartata subito per diversi motivi: amo mia moglie, non voglio creare un altro legame affettivo con un'altra donna che finirebbe per vivere ai margini di una relazione di coppia (ho diverse amiche che sono state o sono tuttora le amanti di uomini sposati e, credetemi, nessuna di loro è felice), senza contare tutte le altre implicazioni e le difficoltà di gestire comunicazioni e appuntamenti. Dovrei farmi una seconda vita e non è quello che voglio. Io voglio una vita con mia moglie, unica vera mia compagna e vorrei invecchiare insieme a lei.
2. Autoerotismo
Questa opzione la riporto solo perché per un paio di miei amici sembra aver funzionato, anche se loro avevano situazioni diverse dalla mia (semplice calo del desiderio sessuale delle mogli per motivi di età, dunque una diminuzione della frequenza dei rapporti, che comunque c'erano ancora).
Inoltre per me la masturbazione non ha mai funzionato, anzi. da quando a 14 anni scoprii per la prima volta il vero piacere sessuale derivante dal contatto con una ragazza, non volli più farne a meno e non tornai mai indietro. Per me il bello del sesso è proprio l'unione profonda e carnale di due entità distinte che arrivano quasi a fondersi. Farlo da soli non ha senso.
3. Sesso a pagamento
Apparentemente la soluzione più semplice: rapido, efficace, discreto, senza conseguenze.
Non ho fatto i conti con la mia ingenuità.
Credevo che sarebbe stato facile come fare un acquisto su Amazon, scegliere online la foto di una bella donna, tipo catalogo, contattarla e soddisfare immediatamente il mio bisogno.
La realtà è un po' diversa.
Appena ho iniziato le prime ricerche mi sono ritrovato in una giungla da cui è impossibile (parlo sempre per me) orientarsi: banner pubblicitari, annunci fake, amatoriali, professioniste, agenzie, siti di incontri, annunci per feticisti, gente che compra/vende mutandine e calzini usati, per non parlare di sigle, acronimi e frasi in codice.
Non solo. Presto mi sono reso conto di avere una giungla anche dentro di me, fatta di desideri, paure, conflitti ed emozioni contrastanti.
Esperienza diretta.
Prendo un numero più o meno a caso.
Che faccio, chiamo o scrivo un messaggio?
Opto per il messaggio su Whatsapp.
Oddio, ma ho usato il mio numero vero (dovevo prima farmi una seconda SIM?), con la foto profilo della mia bella faccia in primo piano! Non so nemmeno chi ci sia dall'altro lato! Mi ricatteranno? Mi minacceranno? Mi troverò qualcuno sotto casa? E se invece la donna si incuriosisce e mi scrive/chiama di sua iniziativa? C'è un codice di condotta in questo tipo di attività? Vabbè, ormai è fatta... Cosa devo chiederle? Tariffe? Servizi? Devo usare le sigle che ho letto sui vari siti/forum per fingere disinvoltura? Le do del tu o del Lei?
Faccio qualche domanda sui servizi. Mi risponde in modo vago.
Dovrei essere più specifico? Che significa "completa"? Vuol dire che ha anche il pisello? Oddio, speriamo di no, a me piacciono le femmine! Glielo chiedo? E se poi si offende?
Mi armo di coraggio e faccia tosta e faccio qualche domanda in più. Mentre attendo risposta mi lancio in altre domande, chiedendo prestazioni e dettagli che nemmeno mi interessano veramente. Poi rileggo quello che ho scritto.
Mamma mia, ma davvero ho scritto certe cose? Ma allora sono un pervertito? Ma che si scrive così a una donna che nemmeno conosci? Ma che si trattano così le donne? Dov'è il rispetto? Mamma che vergogna, sono proprio un uomo di merda. Magari dall'altro lato c'è una persona in difficoltà, forse sfruttata, o schiava di un lavoro che non le piace, logorante. E io sto lì a fare domande inopportune e irrispettose... altro che catcalling! E se mi denuncia? In fondo me lo meriterei. Forse, superati i 40, sto semplicemente diventando un vecchio porco squallido e sessualmente frustrato che incarna perfettamente lo stereotipo dell'uomo medio con la crisi di mezza età? Oppure sono i condizionamenti della società che mi fanno sentire così fuori luogo e disgustato di me stesso? E' davvero così orribile quello che sto facendo?
Il turbinio di pensieri diventa insostenibile. Ho la sensazione di essermi spinto troppo oltre i miei limiti. Ringrazio e saluto.
A questo punto una precisazione è d'obbligo: io non ho alcun giudizio o pregiudizio per chi fa delle scelte diverse dalle mie, anzi provo molto interesse, soprattutto in questa fase della mia vita, per le esperienze altrui.
Forse è per questo che sono qui e, se mi è concesso, vorrei continuare a leggervi. Magari, attraverso il confronto, imparo qualcosa di più di me stesso e/o di una realtà per me ancora sconosciuta e inaccessibile.
Visto che ho usufruito da spettatore dei vostri contenuti intimi e personali, mi sembrava corretto condividere i miei, anche se, ribadisco, si tratta solo di riflessioni introspettive riguardanti esclusivamente la mia persona.
Purtroppo non ho altro materiale da condividere, essendo la mia esperienza nel settore prossima allo zero, né posso garantire che in futuro ci sarà mai una mia esperienza in tal senso. Tuttavia, qualora dovesse accadere, voi sarete i primi a saperlo.
Grazie per la comprensione.
mi sono iscritto a questo forum circa un mese fa (giorno più, giorno meno).
Cerco di presentarmi brevemente.
Ho più di 40 anni, sono sposato da più di 20 e non ho mai tradito mia moglie. In realtà in tutta la mia vita non sono nemmeno mai stato con una pay.
Che ci faccio qui?
Per problemi di salute, da più di 4 anni, mia moglie non può più avere rapporti. Per un periodo abbiamo provato anche solo con il petting ma mi sono accorto che lei provava comunque disagio nel non poter andare oltre e col tempo ho smesso di approcciare per non stressarla emotivamente.
Credevo che, non essendo più un ragazzino in tempesta ormonale e considerata l'abbondante attività sessuale vissuta negli anni precedenti, avrei potuto optare per un futuro senza sesso, traendo soddisfazione e piacere da altri campi della vita.
Per il primo anno è stato così e mi sono sentito quasi liberato, riuscivo a svolgere tante attività e mi sentivo anche più concentrato e riposato. Dopo 4 anni, però, posso dire di avere dei dubbi sulla sostenibilità di tale scelta, almeno per me.
Ci sono momenti in cui mi sento particolarmente nervoso e/o frustrato e delle volte è capitato di riversare la mia rabbia anche su mia moglie stessa, ottenendo dunque un risultato opposto rispetto a quello desiderato. Ho buone ragioni di credere che ad alimentare questa rabbia un ruolo decisivo lo giochi proprio l'astinenza sessuale prolungata.
Quali soluzioni?
1. Amante
Tra le varie possibilità ho valutato brevemente quella di intrattenere una relazione extraconiugale, ma l'ho scartata subito per diversi motivi: amo mia moglie, non voglio creare un altro legame affettivo con un'altra donna che finirebbe per vivere ai margini di una relazione di coppia (ho diverse amiche che sono state o sono tuttora le amanti di uomini sposati e, credetemi, nessuna di loro è felice), senza contare tutte le altre implicazioni e le difficoltà di gestire comunicazioni e appuntamenti. Dovrei farmi una seconda vita e non è quello che voglio. Io voglio una vita con mia moglie, unica vera mia compagna e vorrei invecchiare insieme a lei.
2. Autoerotismo
Questa opzione la riporto solo perché per un paio di miei amici sembra aver funzionato, anche se loro avevano situazioni diverse dalla mia (semplice calo del desiderio sessuale delle mogli per motivi di età, dunque una diminuzione della frequenza dei rapporti, che comunque c'erano ancora).
Inoltre per me la masturbazione non ha mai funzionato, anzi. da quando a 14 anni scoprii per la prima volta il vero piacere sessuale derivante dal contatto con una ragazza, non volli più farne a meno e non tornai mai indietro. Per me il bello del sesso è proprio l'unione profonda e carnale di due entità distinte che arrivano quasi a fondersi. Farlo da soli non ha senso.
3. Sesso a pagamento
Apparentemente la soluzione più semplice: rapido, efficace, discreto, senza conseguenze.
Non ho fatto i conti con la mia ingenuità.
Credevo che sarebbe stato facile come fare un acquisto su Amazon, scegliere online la foto di una bella donna, tipo catalogo, contattarla e soddisfare immediatamente il mio bisogno.
La realtà è un po' diversa.
Appena ho iniziato le prime ricerche mi sono ritrovato in una giungla da cui è impossibile (parlo sempre per me) orientarsi: banner pubblicitari, annunci fake, amatoriali, professioniste, agenzie, siti di incontri, annunci per feticisti, gente che compra/vende mutandine e calzini usati, per non parlare di sigle, acronimi e frasi in codice.
Non solo. Presto mi sono reso conto di avere una giungla anche dentro di me, fatta di desideri, paure, conflitti ed emozioni contrastanti.
Esperienza diretta.
Prendo un numero più o meno a caso.
Che faccio, chiamo o scrivo un messaggio?
Opto per il messaggio su Whatsapp.
Oddio, ma ho usato il mio numero vero (dovevo prima farmi una seconda SIM?), con la foto profilo della mia bella faccia in primo piano! Non so nemmeno chi ci sia dall'altro lato! Mi ricatteranno? Mi minacceranno? Mi troverò qualcuno sotto casa? E se invece la donna si incuriosisce e mi scrive/chiama di sua iniziativa? C'è un codice di condotta in questo tipo di attività? Vabbè, ormai è fatta... Cosa devo chiederle? Tariffe? Servizi? Devo usare le sigle che ho letto sui vari siti/forum per fingere disinvoltura? Le do del tu o del Lei?
Faccio qualche domanda sui servizi. Mi risponde in modo vago.
Dovrei essere più specifico? Che significa "completa"? Vuol dire che ha anche il pisello? Oddio, speriamo di no, a me piacciono le femmine! Glielo chiedo? E se poi si offende?
Mi armo di coraggio e faccia tosta e faccio qualche domanda in più. Mentre attendo risposta mi lancio in altre domande, chiedendo prestazioni e dettagli che nemmeno mi interessano veramente. Poi rileggo quello che ho scritto.
Mamma mia, ma davvero ho scritto certe cose? Ma allora sono un pervertito? Ma che si scrive così a una donna che nemmeno conosci? Ma che si trattano così le donne? Dov'è il rispetto? Mamma che vergogna, sono proprio un uomo di merda. Magari dall'altro lato c'è una persona in difficoltà, forse sfruttata, o schiava di un lavoro che non le piace, logorante. E io sto lì a fare domande inopportune e irrispettose... altro che catcalling! E se mi denuncia? In fondo me lo meriterei. Forse, superati i 40, sto semplicemente diventando un vecchio porco squallido e sessualmente frustrato che incarna perfettamente lo stereotipo dell'uomo medio con la crisi di mezza età? Oppure sono i condizionamenti della società che mi fanno sentire così fuori luogo e disgustato di me stesso? E' davvero così orribile quello che sto facendo?
Il turbinio di pensieri diventa insostenibile. Ho la sensazione di essermi spinto troppo oltre i miei limiti. Ringrazio e saluto.
A questo punto una precisazione è d'obbligo: io non ho alcun giudizio o pregiudizio per chi fa delle scelte diverse dalle mie, anzi provo molto interesse, soprattutto in questa fase della mia vita, per le esperienze altrui.
Forse è per questo che sono qui e, se mi è concesso, vorrei continuare a leggervi. Magari, attraverso il confronto, imparo qualcosa di più di me stesso e/o di una realtà per me ancora sconosciuta e inaccessibile.
Visto che ho usufruito da spettatore dei vostri contenuti intimi e personali, mi sembrava corretto condividere i miei, anche se, ribadisco, si tratta solo di riflessioni introspettive riguardanti esclusivamente la mia persona.
Purtroppo non ho altro materiale da condividere, essendo la mia esperienza nel settore prossima allo zero, né posso garantire che in futuro ci sarà mai una mia esperienza in tal senso. Tuttavia, qualora dovesse accadere, voi sarete i primi a saperlo.
Grazie per la comprensione.