Ho letto alcuni articoli dove viene evidenziata la possibilità di una eventuale modifica nel sistema tedesco proprio perché non sono riusciti ad evitare lo sfruttamento e l'ingresso di ragazze diciottenne sul questa professione è sempre più elevato. Ci sono diverse correnti di pensiero a riguardo certamente non esiste una formula giusta per tutti.
una direttiva europea sulla regolamentazione della prostituzione in una Unione europea guidata da Junker?
nisba....
Penso che su questa "antichissima arte", le diverse correnti di pensiero ci saranno sempre.
Nei millenni non siamo stati capaci di collocare la prostituzione in un luogo definito, paradiso o inferno che sia..
quindi se ti ammalavi in modo che non ti bastavano tre giorni per guarire dovevi cambiare?A me piacciono le case chiuse gestite a Rio. Il proprietario della casa guadagnava con il biglietto d'ingresso dei clienti, con il mangiare e il bere. Per le prestazioni delle ragazze loro tenevano il 20% per l'uso della camera ed il cliente pagava direttamente alla cassa, non dovevo versare nulla a loro a parte la visita ginecologica settimanale e esami di sangue mensili che avevano una tariffa forfetaria. Se non lavoravi per tre giorni di fila venivi sospesa per un giorno, se la cosa si ripeteva dovevi lasciare il posto ad un altra.
non ho capito.... se hai un certificato medico di 7 gg non succede nulla?Dovevi portare il certificato medico, i tre giorni si sono relativi anche a chi va a lavorare e non riesce a concludere con i clienti per tre giorni di fila. Non vedo nulla di male è una azienda che deve fare profitto e se sei li a lavorare deve guadagnare altrimenti cerchi altro da fare, anche altre aziende mandano a casa i commerciali che non arrivano a budget o non raggiungono certi obbiettivi, sono sfruttati anche loro?
non ho capito.... se hai un certificato medico di 7 gg non succede nulla?
no, hai giustificato l'assenza.
Ovviamente a modello svedese. Se n'è già parlato, inoltre questa direzione si può già vedere nella piega presa negli ultimi anni con le multe ai clienti sia in Italia (per le stradali) che ancora più in Francia. Insomma l'Europa sprona a colpire la domanda, per arginare la tratta di esseri umani, visto che punire l'offerta non ha funzionato.
Dovevi portare il certificato medico, i tre giorni si sono relativi anche a chi va a lavorare e non riesce a concludere con i clienti per tre giorni di fila. Non vedo nulla di male è una azienda che deve fare profitto e se sei li a lavorare deve guadagnare altrimenti cerchi altro da fare, anche altre aziende mandano a casa i commerciali che non arrivano a budget o non raggiungono certi obbiettivi, sono sfruttati anche loro?
OT. In Svizzera, nel canto Ticino, le ragazze pagano di solito la stanza giornaliera dove, peraltro, la maggior parte vi alloggia. Il costo è fisso e varia della tipologia di camera e non a percentuale in base al numero delle scopate. La percentuale sul numero di scopate mi sembra proprio sfruttarci sopra. Molte, mi raccontano, che spesso hanno dei blocchi di "lavoro" o per il periodi particolari (tipo gennaio) o, soprattutto, quando iniziano o ricominciano dopo un periodo di stop (anche breve). E questo accade anche alle navigate che a volte la prima settimana faticano persino a pagarsi la camera. Credo che lavorare in una bordello è molto più stancante e stressante che fare la loft in quanto vivi in costante competizione con le altre. Alle volte molte non reggono. Alla lunga questo le segna o rendendole dei mostri impermeabili o le fa' scappare vedono come "evoluzione lavorativa" quella di proseguire la propria attività in appartamento, dopo essersi fatte un "giro" di clientela affidabile. Almeno questo è quello che mi riferiscono.
Un caro saluto,
Hilts
L'hotel tedesco purtroppo NON garantisce che dietro le ragazze non ci sia un protettore. Anzi. Molte ragazze che lavorano nei bordelli/hotel tedeschi hanno alle spalle un "uomo", spesso il loro..."fidanzato".
Guarda che in Ticino devono pagare la stanza anche se non lavorano, .
OK.
Premetto che io non faccio testo, ho una testa troppo sensibile su questo argomento... per me anche un solo euro guadagnato da altri sulle tue prestazioni e' sfruttamento...
se almeno la malattia te la salvaguardiano e' decisamente meglio che altre situazioni che ho letto o che mi hanno descritto....
leox
Se tutto fosse regolarizzato come si deve, come qualsiasi altra attività (dunque con tassazione ma anche assistenza e contributi) non ci sarebbe nulla di strano che qualcuno guadagni "ufficialmente" una percentuale, tipo diritti di agenzia.
Attori, cantanti, calciatori, sportivi in genre e via dicendo, hanno un agente, al quale versano dal 15 al 25 % di diritti e nessuno urla allo sfruttamento per questo.
Io continuo a pensare che lo sfruttamento, quello reprimevole, esiste solo perchè tutto sta nel limbo del "si può fare, ma non regolamentiamolo, così stan bene tutti".
No, così esisteranno sempre gli sfruttatori e le tratte di ragazze. La prostituta deve avere un codice INPS, una partita IVA e tutto dev'essere in regola, come un qualsiasi artigiano. Fosse per me, si dovrebbero anche poter associare in srl, con relativi obblighii e diritti.
Insomma, o è un lavoro o non lo è. Non è che ci possiamo girare troppo attorno.
In un mondo idilliaco..... ma sappiamo non essere così....... purtroppo!Se tutto fosse regolarizzato come si deve, come qualsiasi altra attività (dunque con tassazione ma anche assistenza e contributi) non ci sarebbe nulla di strano che qualcuno guadagni "ufficialmente" una percentuale, tipo diritti di agenzia.
Attori, cantanti, calciatori, sportivi in genre e via dicendo, hanno un agente, al quale versano dal 15 al 25 % di diritti e nessuno urla allo sfruttamento per questo.
Io continuo a pensare che lo sfruttamento, quello reprimevole, esiste solo perchè tutto sta nel limbo del "si può fare, ma non regolamentiamolo, così stan bene tutti".
No, così esisteranno sempre gli sfruttatori e le tratte di ragazze. La prostituta deve avere un codice INPS, una partita IVA e tutto dev'essere in regola, come un qualsiasi artigiano. Fosse per me, si dovrebbero anche poter associare in srl, con relativi obblighii e diritti.
Insomma, o è un lavoro o non lo è. Non è che ci possiamo girare troppo attorno.