Ciao a tutti

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Ciao a tutti,
dopo qualche mese di attesa e di studio di questa interessante community, delle sue regole e le sue prassi, decido di uscire dall'ombra per spirito di servizio, per mettere in guardia da un super missile che attira molti allocchi come me grazie a foto e recensioni fasulle su EA.
Sono toscano, opero prevalentemente nella zona costiera, ma spesso mi sposto per lavoro in regioni limitrofe.
Non sono molto social, per cui non credo che interagirò molto in questa community.
Di mestiere sono un sociologo. Ho un'idea nel cassetto da anni: mi piacerebbe avviare una ricerca sul mondo della prostituzione. Ho provato a fare qualche ricerca preliminare e sono rimasto sorpreso dalla quasi totale assenza di letteratura e ricerche empiriche su questo tema che pure, secondo le statistiche ISTAT della contabilità nazionale, è stimato valere 4,8 miliardi di euro. C'è un evidente tabù anche tra i ricercatori. Realizzare una ricerca per capire la reale estensione del fenomeno, la domanda e l'offerta, le motivazioni individuali e i fattori socio-economici che lo determinano, il valore aggiunto generato, etc. sarebbe a mio avviso molto utile anche per capire meglio un fenomeno ancora circondato da assurdi pregiudizi, legati probabilmente alla morale cattolica. In fondo, nella misura in cui le persone offrono liberamente questo servizio, danno un grande contributo non solo all'economia, ma anche alla felicità di migliaia di persone. Dovrebbe essere un'attività socialmente rispettabile.
Scusate la digressione e tanto piacere.
 
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Ma a chi interessa sapere di più del fenomeno?
I clienti, loro comunque vanno a pay, se hanno famiglia si guardano bene di sbandierare la cosa e se altruisticamente “social” condividono le esperienze in PF.
Le pay, attratte dal denaro relativamente tanto e facile e dalla speranza di sistemarsi per la vita, son costrette ad accettare compromessi (sfruttamento?) del circo correlato alla prostituzione: affittuari, gestori di tour, agenzie, papponi, autisti, siti di annunci…

A nessuno interessa interromperebbe il giochino.
Troppi soldi esentasse che sistemano una non trascurabile fetta d’Italia (e non solo) ed il solito utilitarismo dei politici che raccattano voti o - meglio - non vogliono perdere.
 
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Deborah Italiana

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Davvero saresti interessata?
Certamente, a volte un tentativo per "cambiare il mondo" bisogna farlo.
Le tue son motivazioni buone e intelligenti, che potrebbero pian piano dare una svolta all'attuale morale pubblica, vedi cosa pensa per esempio @Monopattino?! Il meretricio rimane una trasgressione da dover tenere nascosta.
Io che sono molto convinta di ciò che faccio, lo vivo con molta naturalezza, nonostante abbia una vita principale da dover proteggere, mi piacerebbe se la mia esperienza potesse aprire qualche porta di accettazione sociale.
Ho un profilo molto basso, e non sono incline a far rumore, ma ho le mie idee, e perché no?! Mi piacerebbe dar voce ad alcuni aspetti del meretricio che non tolgono assolutamente la dignità né a chi offre né a chi cerca. 🌹
 
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il problema cara Deborah con H è che la trasgressione è la componente principale per tanti per andare a pay, il medioman italiano e non solo (mi ci metto anche io in mezzo) ha una vita molto monotona, mattina in bagno a prepararsi, andare al lavoro, sopportare un lavoro che di solito non piace con colleghi o clienti rompimaroni, pranzo al bar sotto l'ufficio, pomeriggio ancora nell'odiato ufficio, serata con mogliettina che non si ama più ma per vigliaccheria o anche per comodità si continua a tenere in casa (attenzione è per modo di dire "tenere in casa" non voglio offendere la donna), serata davanti alla tv tranne il venerdì quando si esce con gli amici oppure finalmente con donna pay per dare quel tocco di trasgressione e di diversità alla propria esistenza noiosa e banale da medioman, se legalizziamo il meretricio automaticamente perde di fascino, se fosse normale frequentare una pay o anche solo averla come fidanzata che gusto ci sarebbe?? diventerebbe un'esperienza come tutte le altre e forse sarebbe il momento che molti preti aspettano per vedere la fine della prostituzione
 
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  • #7
Grazie a tutti per lo scambio di idee, tutte interessanti, anche quelle che non vedono di buon occhio un'eventuale ricerca. @Deborah Italiana le tue parole confermano l'impressione che ho maturato nelle mie (limitate) esperienze in questo campo, ovvero che la grande maggioranza delle professioniste siano donne consapevoli, libere, che fanno con piacere questo mestiere. Avevo il timore di trovarmi di fronte donne sfruttate, tristi, che fanno il mestiere costrette dal bisogno o da qualcuno. Donne di questo tipo, per ora, fortunatamente, non ne ho mai incontrate. Ma l'opinione diffusa è che siano la maggioranza.
I pregiudizi e i taboo che circondano la prostituzione, oltre a conferire all'esperienza quel tocco di mistero e di trasgressione che la rende (per alcuni) più eccitante, come sostiene @lucaperletto, a mio avviso, possono essere un fattore che favorisce le discriminazioni, i compromessi al ribasso e lo sfruttamento di cui parla @Monopattino.
Per deformazione professionale e inclinazione personale (sono molto curioso), penso che la conoscenza sia la base per qualsiasi miglioramento e che la consapevolezza che ne deriva consenta anche di vivere più pienamente qualsiasi esperienza. Una conoscenza oggettiva (per quanto possibile con gli strumenti della ricerca sociale), inoltre, permette di capire la reale estensione di fenomeni di sfruttamento, i fattori che li favoriscono e le strategie per contrastarli.
Se la cosa non viene considerata disdicevole da troppe persone di questa community o dai moderatori, proverò (nei prossimi mesi) a proporvi due questionari (anomini) online per esplorare i diversi aspetti di questo fenomeno dal punto di vista delle esercenti (offerta) e dei clienti (domanda).
 
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Grazie a tutti per lo scambio di idee, tutte interessanti, anche quelle che non vedono di buon occhio un'eventuale ricerca. @Deborah Italiana le tue parole confermano l'impressione che ho maturato nelle mie (limitate) esperienze in questo campo, ovvero che la grande maggioranza delle professioniste siano donne consapevoli, libere, che fanno con piacere questo mestiere. Avevo il timore di trovarmi di fronte donne sfruttate, tristi, che fanno il mestiere costrette dal bisogno o da qualcuno. Donne di questo tipo, per ora, fortunatamente, non ne ho mai incontrate. Ma l'opinione diffusa è che siano la maggioranza.
I pregiudizi e i taboo che circondano la prostituzione, oltre a conferire all'esperienza quel tocco di mistero e di trasgressione che la rende (per alcuni) più eccitante, come sostiene @lucaperletto, a mio avviso, possono essere un fattore che favorisce le discriminazioni, i compromessi al ribasso e lo sfruttamento di cui parla @Monopattino.
Per deformazione professionale e inclinazione personale (sono molto curioso), penso che la conoscenza sia la base per qualsiasi miglioramento e che la consapevolezza che ne deriva consenta anche di vivere più pienamente qualsiasi esperienza. Una conoscenza oggettiva (per quanto possibile con gli strumenti della ricerca sociale), inoltre, permette di capire la reale estensione di fenomeni di sfruttamento, i fattori che li favoriscono e le strategie per contrastarli.
Se la cosa non viene considerata disdicevole da troppe persone di questa community o dai moderatori, proverò (nei prossimi mesi) a proporvi due questionari (anomini) online per esplorare i diversi aspetti di questo fenomeno dal punto di vista delle esercenti (offerta) e dei clienti (domanda).

purtroppo vorrei che tu avessi ragione sul discorso "donne consapevoli, libere, che fanno con piacere questo mestiere" in realtà poche sono così e la mia esperienza quarantennale quasi cinquantennale lo dimostra. La maggioranza si prostituisce per mantenere figli nella nazione di origine, molte anche madri e fratelli e altrettante molte vedono sottratti i documenti (passaporti) da persone senza scrupoli, spesso pure i fratelli o i genitori e le vengono sottratti tutti i danari che guadagnano in una giornata di strada lasciando solo gli spiccioli per sigarette e bottiglietta di acqua... credimi, vero è che alcune sono come dici tu ma su 100 ce ne saranno 7 o 8 libere di fare il mestiere senza avere problemi ... comunque chiudo perchè non è questo il posto per una discussione del genere
 
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Deborah Italiana

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il problema cara Deborah con H è che la trasgressione è la componente principale per tanti per andare a pay, il medioman italiano e non solo (mi ci metto anche io in mezzo) ha una vita molto monotona, mattina in bagno a prepararsi, andare al lavoro, sopportare un lavoro che di solito non piace con colleghi o clienti rompimaroni, pranzo al bar sotto l'ufficio, pomeriggio ancora nell'odiato ufficio, serata con mogliettina che non si ama più ma per vigliaccheria o anche per comodità si continua a tenere in casa (attenzione è per modo di dire "tenere in casa" non voglio offendere la donna), serata davanti alla tv tranne il venerdì quando si esce con gli amici oppure finalmente con donna pay per dare quel tocco di trasgressione e di diversità alla propria esistenza noiosa e banale da medioman, se legalizziamo il meretricio automaticamente perde di fascino, se fosse normale frequentare una pay o anche solo averla come fidanzata che gusto ci sarebbe?? diventerebbe un'esperienza come tutte le altre e forse sarebbe il momento che molti preti aspettano per vedere la fine della prostituzione
Grazie @lucaperletto con doppia T per la tua opinione, ma mai ho pensato alla legalizzazione nelle mie parole, son due concetti molto differenti. Parlo di pregiudizi e di non trovarci nulla di sbagliato nel soddisfare i piaceri che per ognuno passano attraverso canali differenti. Una cosa non esclude l'altra, ma son due linee totalmente differenti.
 
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ciao medaglione
Di mestiere sono un sociologo. Ho un'idea nel cassetto da anni: mi piacerebbe avviare una ricerca sul mondo della prostituzione. Ho provato a fare qualche ricerca preliminare e sono rimasto sorpreso dalla quasi totale assenza di letteratura e ricerche empiriche su questo tema che pure,
Sicuramente conoscerai il lavoro sociologico/storico di Daniela Danna "Donne di mondo" L'ho sempre trovato un testo appassionante e molto coerente con le idee di un mondo libero e giusto ... tra l'altro il libro è anche consultabile in PDF presso l'editore Eleuthera.
copio qui l'intro del libro
"
Donne di mondo è un'espressione antica che indica le prostitute: mondane perché appartengono a tutti e a nessuno in epoche in cui le mogli erano di proprietà dei mariti; mondane perché la loro vita era antitetica ai comandamenti religiosi. E "donne di mondo" anche perché si spostano, praticano il meretricio lontano dal luogo natale. È questo significato a prevalere oggi: le prostitute sono in gran parte migranti, provenienti dalle aree economicamente sconfitte del pianeta, sono in viaggio verso un mondo più grande cui vogliono appartenere. Questo libro parla di loro e di tutti gli altri attori del commercio del sesso, con uno sguardo che sottolinea la funzione di spartiacque della rivoluzione sessuale sessantottina nel dare nuovi significati allo scambio tra sesso e denaro ed elaborare nuove proposte di politiche. Mostra infine, entrando nel suo vivo, l'accanito dibattito che costruisce e modella le nuove realtà sociali del commercio del sesso, nel perenne tentativo da parte degli Stati di controllarlo.
"
Detto questo attendiamo altre tue rece un sociologo non può che alzare il livello.
 
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Mariano Pomelli

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Avevo trent'anni quando decisi di iniziare ad intervistare peripatetiche per farne un phamplet.
Dopo mezz'ora di banali domande facilmente reperibili sui siti di studi sociologici, finivo sempre col tirare fuori l'uccello e farmelo ciucciare.
Mai scritto una riga, in compenso pompini a raffica e a volte pure offerti.

@Medaglione22 benvenuto in un forum di punter e RECENSORI.
 
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@Mariano Pomelli un ti ci porto piu (come teresina)
tu sei sempre il solito bischeraccio avevamo l'occasione di un toscano che poteva farci recensioni sociologiche e rispondere con rigore scientifico alle solite domande generalistiche - del tipo perchè ci garba scopare, meglio fidelizzata o una botta e via , ma è tradire scopare una pay oltre tutto mi aveva dato modo di dare sfogo alla mia cultura citando un libro di rara scientificita
e te me lo terrorizzi !!!! :dance:
Scherzo eh sei fortissimo magari puoi presentarti come rappresentante punter al suo studio in coppia con la deborah
 
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Benvenuto @Medaglione22
E soprattutto ben emerso alla luce.
Se vuoi conoscere a fondo il mondo della prostituzione sei nel posto giusto.
Ognuno di noi ha molto da raccontare.
Anche tu hai appena pubblicato una RECE molto significativa.
Il nostro mondo è fatto di chiaro-scuri, di persone splendide e di altre infami.
Sta a noi riconoscerle e sapere muoverci in modo corretto per evitare spiacevoli sorprese.
Siamo qui tutti per divertirci.
 
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purtroppo vorrei che tu avessi ragione sul discorso "donne consapevoli, libere, che fanno con piacere questo mestiere" in realtà poche sono così e la mia esperienza quarantennale quasi cinquantennale lo dimostra. La maggioranza si prostituisce per mantenere figli nella nazione di origine, molte anche madri e fratelli e altrettante molte vedono sottratti i documenti (passaporti) da persone senza scrupoli, spesso pure i fratelli o i genitori e le vengono sottratti tutti i danari che guadagnano in una giornata di strada lasciando solo gli spiccioli per sigarette e bottiglietta di acqua... credimi, vero è che alcune sono come dici tu ma su 100 ce ne saranno 7 o 8 libere di fare il mestiere senza avere problemi ... comunque chiudo perchè non è questo il posto per una discussione del genere
Ciao,
la mia esperienza, peraltro assai limitata e recente, si riferisce solo alle escort che lavorano a casa. Sulla strada presumo che sia diverso. Sarebbe interessante avere delle statistiche in merito, ovvero informazioni derivanti dai racconti dei singoli, che qui abbondano e costituiscono indubbiamente un materiale documentale preziosissimo per un ricercatore.

PS: continuo la discussione qui giusto per rispondere, ma se ritenete che non sia il posto giusto, interrompo. Magari potrei valutare di aprire un thread specifico nella sezione "Di tutto un po'?"
 
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ciao medaglione

Sicuramente conoscerai il lavoro sociologico/storico di Daniela Danna "Donne di mondo" L'ho sempre trovato un testo appassionante e molto coerente con le idee di un mondo libero e giusto ... tra l'altro il libro è anche consultabile in PDF presso l'editore Eleuthera.
copio qui l'intro del libro
"
Donne di mondo è un'espressione antica che indica le prostitute: mondane perché appartengono a tutti e a nessuno in epoche in cui le mogli erano di proprietà dei mariti; mondane perché la loro vita era antitetica ai comandamenti religiosi. E "donne di mondo" anche perché si spostano, praticano il meretricio lontano dal luogo natale. È questo significato a prevalere oggi: le prostitute sono in gran parte migranti, provenienti dalle aree economicamente sconfitte del pianeta, sono in viaggio verso un mondo più grande cui vogliono appartenere. Questo libro parla di loro e di tutti gli altri attori del commercio del sesso, con uno sguardo che sottolinea la funzione di spartiacque della rivoluzione sessuale sessantottina nel dare nuovi significati allo scambio tra sesso e denaro ed elaborare nuove proposte di politiche. Mostra infine, entrando nel suo vivo, l'accanito dibattito che costruisce e modella le nuove realtà sociali del commercio del sesso, nel perenne tentativo da parte degli Stati di controllarlo.
"
Detto questo attendiamo altre tue rece un sociologo non può che alzare il livello.
Ciao,
no, non l'avevo visto, grazie per la segnalazione. E' un testo davvero molto interessante e completo, anche se, forse, un po' datato, che non analizza l'evoluzione recente legata allo sviluppo di internet. Inoltre, contiene pochi numeri relativamente alla situazione attuale. Quello che mi stupisce è la totale mancanza di statistiche sul fenomeno: quante sono le escort, quanti sono i clienti, qual è il giro d'affari. Ho provato a fare qualche stima grossolana attraverso gli annunci dei principali siti online, che coprono ovviamente solo la prostituzione casalinga, e si arriverebbe a circa 60 mila persone. Infine, grazie per la fiducia, ma non sono in generale molto loquace online, quindi spero che nessuno si offenda se non rispondo o se rispondo come ora con molto ritardo.
 
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Concordo sul datato credo sia di inizio 2mila e analizzi oltre "la storia" fino agli anni 90 però tieni conto che il PDF è senza note e senza tavole (che puoi comunque scaricare) e in realtà c'è un gran numero di lavori (datati) a cui attingere.
L'argomento mi interessa anche da un punto di vista culturale quindi se ti serve una collaborazione possiamo tenerci in contatto su altri canali.
 
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