CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Claudia
RIFERIMENTO INTERNET:
http://claudia10.escortbook.com/
CITTA DELL'INCONTRO: Santa Maria a Monte
NAZIONALITA': Italiana
ETA': 38
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: piena conformità
SERVIZI OFFERTI: praticamente tutto
SERVIZI USUFRUITI: praticamente tutto e forse qualcosa di più
COMPENSO RICHIESTO: 150
COMPENSO CONCORDATO:150
DURATA DELL'INCONTRO: 1h 40 ca.
DESCRIZIONE FISICA: Attraente
ATTITUDINE: Splendidamente empatica
REPERIBILITA': Abbastanza buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Le scale interne dell’appartamento istigano alla gambizzazione del progettista.
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34212001xx
Premessa: Non sono un punter, ma ho provato, per la seconda volta nella mia vita, a cercare di rilassarmi con un po’ di sesso a pagamento. Questa mia recensione valga anche come mia presentazione. Non so se e quando potrò e vorrò dare altri contributi.
Contatto Claudia nel primo pomeriggio di una giornata calda e uggiosa. Le propongo le ore 19, lei mi dice che non può prima delle 19,15. Piccolo e divertente malinteso, io avevo capito che fosse a Pisa; lei dava per acquisito che io sapessi che lei lavora a Santa Maria a Monte. Sono in viaggio tra Firenze e Livorno, per impegni un po’ stressanti. Spero in una tappa che mi possa rilassare.
Io non sto cercando un’oretta di svago, ma un modo di lenire il mio dolore in un periodo disgraziato, oltre che, forse, rimettere in piedi il mio ego riguardo al rapporto con una donna. Non so se andare con una prostituta mi può aiutare, ma sono da poco uscito da una relazione devastante, dove ho subito angherie e umiliazioni che la metà basterebbero.
Non è la prima volta ahimè. Guardo indietro la mia vita, negli ultimi 10 anni, e vedo una persona incapace di relazionarsi con l’altro sesso, perché privo della capacità di farsi rispettare dalla propria partner. Non do colpa alle donne, ma solo a me stesso ed alla mia inadeguatezza.
Al telefono mi dice che di solito non fissa appuntamenti con così poco anticipo e che non ci sarà molto tempo di parlare, perché lei vuole conoscere il proprio cliente prima di trovarsi nuda accanto a lui. Queste parole al telefono mi lasciano perplesso, ma oramai sono in ballo e decido di ballare. In fondo, sulle questioni di lavoro (a differenza di quelle sentimentali) il mio sesto senso non mi ha quasi mai tradito.
Poiché già i tempi sono stretti, non trovo di meglio che sbagliare strada due volte; tre se conto anche il fatto che sono infilato nel parcheggio sbagliato. Arrivo con 25 minuti di ritardo. Lei è cmq molto tranquilla. Io sono talmente stressato da mie questioni e contratto per la situazione, che neanche mi ricordo se mi sono scusato per il ritardo oppure no.
Lei mi saluta da lontano quando parcheggio. Entro in casa, un mini appartamento all’interno di un piccolo condominio. Pulito e arredato del necessario. Appena entrato mi fa sedere sulla mitica poltrona bianca. Mi scruta, mi parla, mi offre da bere ma io prendo solo un po’ d’acqua.
Mi parla molto, ma francamente ricordo poco di quello che mi ha detto. E’ una donna attraente. Fatico a capire dove finisca la bellezza fisica e dove cominci il suo sex appeal. Prova a mettermi a mio agio, vedendomi estremamente rigido e sulle mie.
Il motivo di tanta rigidità di fronte ad una donna che mi parla è che fin dall’adolescenza io sono stato per tantissime ragazze l’amico a cui dire “con te ci parlo bene”. Ma per farsi sifonare i prescelti erano sempre altri.
In me comincia a covare il dubbio (e mi scuso con Claudia, ma ancora non ne conoscevo la serietà professionale) : non è che questa ha mangiato la foglia e cerca di farmi passare un’ora in salotto a parlare, per poi dirmi: “tempo scaduto, finita la sessione di psicanalisi”?
Le spiego in due parole che esco da una storia che mi ha annientato, ma non le manifesto i miei dubbi (e tantomeno i motivi scatenanti). Lei mi continua a parlare ed io l’ascolto. Solo ad un certo punto interrompo il mio silenzio e le dico: “Non sono venuto qui per parlare”. Ma non prendo alcuna iniziativa, perché non è il mio ambiente, ne’ fisico, ne’ relazionale.
Dopo un altro paio di minuti lei mi fa: “Certo che sei strano. Mi dici che non sei qui per parlare, ma non ti alzi da quella poltrona”. Mi alzo. Lei mi spiega che devo farmi una doccia. Obbietto che me la sono fatta prima di partire, ma lei mi mette un asciugamano, fresco e pulito, in mano e mi dice che il tutto le serve solo per avere 5 minuti per potersi preparare a sua volta.
Mi dico: la professionista del settore è lei. Entro in bagno, mi faccio la doccia (mi dimentico di dirle che lo scarico ha qualche problema perché l’acqua esce piano piano!) e salgo per le famose scale assassine completamente nudo.
Da temerario amante dell’ice trekking, mi porto con me, tenendoli in mano, smartphone, custodia degli occhiali e portafoglio. Lo faccio non per sfiducia, ma perché è proprio lei che mi ha detto un minuto fa di lasciare i vestiti di sotto ma di portare con me i miei effetti personali. Una sua premura da me gradita, per sua stessa natura non necessaria.
Mi schernisco, chiedendole cosa ci faccio completamente nudo in casa di una sconosciuta. Lei mi risponde divertita che non è una sconosciuta! Entro in una bassa mansardina fiocamente illuminata e semi arredata. L’ambiente è forse un po’ scarno, ma pulito ed accogliente. C’è un po’ di sottofondo musicale ma me ne renderò conto solo dopo parecchi minuti. Lei è quasi nuda, con solo un po’ di intimo.
Mi fa stendere e comincia a cospargermi il corpo di olio, non ricordo da quale parte è partita. Senza quasi che me ne accorgessi, inizia a toccarmi, poi leccarmi e infine succhiarmi l’uccello. Claudia non è una che gioca al risparmio, anzi, ma io rimango impassibile, freddo e distaccato come un blocco di marmo.
Claudia percepisce le mie tensioni. Mi mette il suo gran bel culo davanti e mi dice: “sfilami le mutandine”. Io provvedo con lo slancio di un ragioniere intento a spulciare un bilancio. Dopo poco, vedendomi ancora teso, mi fa quasi seccata: “sei ancora troppo poco coinvolto, mi sa che qua ci vuole una bella pecorina”. Mi mette il guanto senza che quasi me ne accorga, prosegue a cospargermi di olio e mi invita a prenderla da dietro.
Si inizia con un rilassante rai1. Io inizio a stantuffare, senza tanta convinzione, ma poi comincio a prenderci gusto, ben invogliato dalla vista delle sue grazie. Claudia è una donna che dimostra i suoi anni: c’è un po’ di pancetta; il seno è rifatto, ma la forma mi sembra cmq naturale; le cicatrici dell’operazione molto ben visibili.
In compenso gambe, culo e parti intime sono sempre uno spettacolo, con l’inguine perfettamente rasato. Scherza, dicendomi che d’estate se la rade tutti i giorni; mentre d’inverno si fa crescere un po’ di pelo altrimenti gli prende freddo!
Claudia non è per chi vuole una barbie, ma per gli amanti delle donne vere. Quelle donne che si danno da fare, si agitano, si incazzano. Dopo un poco si accorge che andare su e giù è diventato qualcosa di meccanico per me. Il tempo scorre e lei inizia a spazientirsi. Mi fa: “Senti, devi dirmi cosa vuoi fare, non voglio che te ne vai di qua senza aver goduto”.
Si volta, mi fa mettere in ginocchio, mi scappuccia al volo e inizia a spompinarmi di buona lena. Io come al solito restìo a lasciarmi andare, ma non a causa sua, anzi! I movimenti sono a volte lenti, a volte veloci; prima fagocita in un sol boccone tutto il mio sesso, poi tiene solo la punta tra le labbra. Comincio a sciogliermi, e per me non è affatto facile, ve lo assicuro. Inizio a palparle il seno, con qualche remora, visto le cicatrici. Lei mi dice che posso essere energico, non ci sono problemi.
Non ricordo perché, ma iniziamo a parlare del suo culo, per me ancora da esplorare. Mi chiede perché non ne ho ancora approfittato, dato che era l’unica preferenza che avevo espresso durante la nostra chiacchierata iniziale. Le rispondo che non sapevo se andava bene in quel momento, ma lei ribatte divertita: “Quando mi stavi prendendo da dietro, potevi di volta in volta scegliere il buco che preferivi!”.
Nuovo cambio di posizione: ancora pecorina, ma stavolta, nuovamente incappucciato, direzione lato B. Entro bene e inizio a fare in su e giù con una certa libertà ed un po’ di energia. Lei non se ne lamenta. Le chiedo perché molte sue colleghe non accettano l’anal. Mi spiega che lei sa come rilassare i muscoli e che, prosegue, se uno sa come rilassare i muscoli, il gioco è fatto.
Rifletto sulla differenza tra un culo e l’altro. Ritorno alla memoria quando con alcune mie ex fidanzate ho provato il sesso anale. In tre mi dissero di essere vergini da quel lato. Quanta fatica e quanta cautela per penetrarle; ma che sensazioni mi diede il violare dei pertugi così stretti. Esperienze troppo diverse per cercare paragoni. Ma nella mia vita sentimentale ho avuto troppe cautele e troppi freni. Adesso anelo alla libertà.
Per concludere in bellezza, nuovamente scappucciato, assaporo nuovamente la sua fantastica bocca. Lei ce la mette tutta per farmi concludere ma, questo ci tengo a sottolinearlo, senza mettermi alcuna fretta, ma solo col proprio impegno. Come anche in precedenza, mi stimola l’ano, con i diti e con la lingua, penetrandomi con quest’ultima.
Inizio a masturbarmi, le prendo la testa per i capelli. La sua bocca aperta in attesa. La penetro in bocca, lei si offre e io tenendola per la testa inizio a solcarla. Lei mi lascia fare e si mette nella posizione che più gradisco. Continuo per un po’, andando avanti e indietro tra le sue labbra e la sua gola. Stavolta è passiva, quasi assente, forse concentrata per accettare i miei colpi sempre più frequenti e profondi. Una bocca da favola.
Alla fine, inizio a masturbarmi freneticamente. Per darmi sicurezza, Claudia mi dice: “Quando vieni, mettimelo e in bocca e tienimi ben ferma la testa”. Faccio come mi dice e ho finalmente il mio piacere nella sua bocca accogliente. Lei lo accetta tutto senza nessun problema. Finito il fiotto, inizia di nuovo a leccarmelo e ripulirmelo con perizia e attenzione. Alla fine me lo ritrovo bello asciutto, mentre lei ha mandato tutto giù.
Una domanda che pongo agli insigni frequentatori di questo forum, sperando che l’augusto moderatore non la consideri OT: ma perché a noi uomini da’ soddisfazione che una donna ingoi il nostro sperma? Ammetto anch’io che la cosa mi da’ piacere, ma mi son sempre chiesto il motivo.
Mi dice che il mio sperma è amaro, come se avessi mangiato… Mi ha citato alcuni cibi, ma ricordo solo il pomodoro. Rimaniamo un paio di minuti distesi sul materassino (vedo di lato le doghe di un letto, appoggiato di fianco in un anfratto della mansarda, ma secondo me un letto non la regge a lungo una come Claudia!). Un momento di relax, ma poi dobbiamo alzarci velocemente, siamo già entrambi in ritardo per i nostri appuntamenti.
Scendo le scale e tra la stanchezza e gli oggetti in mano, stavolta rischio veramente di farmi male. Mi faccio di nuovo la doccia, per togliermi di dosso tutto l’olio Johnson’s Baby Oil di cui sono stato spalmato. Ci beviamo qualcosa e chiacchieriamo un po’, anzi un altro bel po’.
Lei mi chiede di me e parla di lei. Stavolta decido di parlare, ma rimango necessariamente nel vago riguardo alla mia vita professionale, alternando elementi veri ad altri di fantasia. Credo sia troppo intelligente per non accorgersi che le ho detto alcune cose non vere, ma spero non se ne abbia a male. Dobbiamo andare via tutti e due, ma ce la prendiamo con calma. Le metto un regalo nella borsa, perché all’inizio mi aveva detto che di questo ne avremo parlato al momento di congedarci. Solo chi è sicuro delle proprie capacità può dirti così.
Ci salutiamo con grande cordialità e partiamo per le nostre destinazioni. Arriverò al mio appuntamento con un’ora e mezzo di ritardo (e la cosa mi procurerà danno), ma chissà perché della cosa non mi frega molto.
Che dire? Claudia è una persona che mette passione in quello che fa. Al di là dell’aria scanzonata, non posso che apprezzarne la serietà professionale e la correttezza. Dopo un periodo per me difficile, di disinteresse e insofferenza per quello che fo, forse Claudia mi ha ridato la consapevolezza di quanto sia importante impegnarsi a svolgere il proprio lavoro con attenzione e premura verso i propri clienti.
Mi ha ridato la voglia di impegnarmi, almeno un poco, in quello che faccio. E questo dopo molte delusioni che mi hanno demotivato alquanto. Lei mi ha detto che ha posto una regola, che i suoi clienti non possono andare da lei più di una volta ogni 15 giorni.
Porgo un saluto a tutti i frequentatori del punterforum. Non credo che scriverò altre recensioni a breve, non essendo un praticante di tale hobby, ma spero che gli amministratori della pagina non mi considerino un semplice “lurker”, dato che in questo forum questa parola viene usata in senso negativo.