Come e quando ho iniziato con le pay

1 marzo 2009, me lo ricordo perché era la sera di Inter Roma 3-3 e al mio ritorno dalla pay ancora turbato dall esperienza mi fiondai in un bar e ci fu un mega rissone post partita tra tifosi. Io ovviamente fui spettatore :-)
Tornando a lei era una milf e scelsi lei perché non troppo lontano da casa e non conoscevo siti come questo. Praticamente era l'unica opzione. Ci andai non per voglia ma dopo un annetto di tira e molla con una tipa dell Università avevo pensato di schiantarla con un chiodo schiaccia chiodo easy. Ma non fu così.
Ero teso e pensavo alla mia ex. Non mi sentivo a mio agio. Lei chiese 70 rose, ci mise impegno ma il fratellino tradí le attese. Quindi dopo un po' di coccole me ne andai.
La volta successiva non saprei. Probabilmente diversi anni dopo. Considerando che non ho mai avuto problemi con ragazze.
Dopo qualche giro di prova random mi sono specializzato nel cercare quello che non trovo solitamente nella vita e nelle relazioni. E quindi mature/granny e anale. Negli anni ho provato la top model, la sudamericana, l orientale, l africana, la russa giunonica. Diciamo che sarò andato con una 20ina di pay in una 15ina d anni.
 
Non ricordo bene l'anno ma credo fosse fine millennio o inizio del nuovo ... non ricordo se pagai in lire o euro ... sicuro non c'erano annunci Internet
Si guardavano gli annunci economici sui quotidiani o meglio su periodici specializzati. Dopo affitti e compravendita di case, ricerche e offerte di lavoro, alla fine c'erano le "relazioni sociali" (o simili). L'annuncio ieri come oggi non era necessariamente veritiero.
Io ero già sposato ma avevo voglia di evadere e dopo tante volte che avevo sfogliato quelle pagine alla fine chiamai una sedicente "filippina".
Con il favore delle tenebre mi infilo in un vicolo del centro che non avevo mai notato di giorno. Lì in un pianterreno malmesso e poco illuminato mi apre una bella ragazza, giovane, in un discreto intimo, autoreggenti a rete rammendate. Poteva benissimo essere filippina, asiatica con occhi grandi ma non a mandorla, pelle ambrata, labbra carnose, snella ma con due bellissime tette. Le consegno i soldi e lei mi fa sdraiare su una specie di branda. C'era un materasso ma sottile e sentivo le assi sotto. Lei si spoglia rimanendo solo in autoreggenti, si allunga su di me e comincia a "massaggiarmi" con il seno .... una cosa mai provata prima (poca esperienza) e che ancora oggi quando mi capita mi sorprende piacevolmente. Poi passa a succhiarmi il cazzo, lo copre e mi sale sopra, dopo un po' prendo finalmente l'iniziativa e la metto a pecorina e la penetro da dietro dove vengo rapidamente alla vista del suo bel culetto.

Successivamente, la mia frequentazione delle pay, nel tempo è stata piuttosto sporadica, sia perché avevo qualche free, sia perché spesso rimanevo insoddisfatto e mi passava la voglia di andare.
Negli ultimi anni ho trovato una mia dimensione in cui mi divido tra alcune no prof fidelizzate e un paio di centri cinesi.
La loft classica la provo ogni tanto per variare il menù ma almeno nel 50% dei casi resto cmq insoddisfatto (ormai sono abituato a rapporti fatti con calma, completi, senza paletti particolari, ... la fretta ed i paletti di una loft classica mi fanno passare qualsiasi fantasia ... in genere faccio eccezione per ragazze giovani veramente belle o milf che penso possano offrire qualche coccola e relax in più. Con preferenza per le sudamericane. Le ragazze dell'est sono mediamente più fredde e frettolose e non ne posso più)
 
Ero stato da poco lasciato dalla mia morosa dopo 3 anni.
Una relazione che all' epoca, prima metà dei mitici anni ottanta, si sarebbe potuta definire torrida sessualmente.
Lei era una futura infermiera, ed a partire dalla prima sera insieme, in cui ancora vergine si era prodotta in petting che definire pesante era un eufemismo.
Per capirci in tre anni di relazione, non ci fu un pompino da parte sua privo di ingoio.
Dopo tre mesi dalla separazione mi ritrovai con gli ormoni dei ventuno anni a palla, le gonadi ben abituate gonfie, ed un senso misto di frustrazione e rabbia per la separazione.
Andavo all'università a Milano approfittando del soggiorno a casa di mia nonna.
Noi non abitavamo già più in città.
Una sera vagando con la mia Mini in zona Monterosa mi ritrovai in quelle viette piene allora anche di alberghetti ad una stella comodi per la bisogna.
Verso le 11 mi ritrovai ad incocciare in una splendida ragazza, ovviamente all' epoca italiana, della mia età o poco oltre.
Bionda, snella ma con belle tette che nella notte estiva facevano risaltare i capezzoli sotto il tessuto del suo vestito quasi prendi sole con la schiena scoperta ed inoltre un viso fresco.
Ormai avevo un minimo di esperienza nel approcciare e quindi pur col cuore in gola mi fermai e le chiesi se era una!?
Ridendo lei disse "penso di sì!?".
Dalla trattativa, abbastanza veloce, io ero giovane ed anche discretamente piacente, mi chiese 100.000 lire con l' albergo.
Non lavoravo, ed un Caravaggio non era poco, ma la voglia e la sorpresa mi fecero ragionare col paparuolo e pur restando con duemila lire in tasca dissi si.
Era estate e allora le mise erano alquanto leggere.
Oltre un vestito leggero dei sandali col laccetto e le mutandine non aveva null'altro da togliere.
Io nonostante il fatto di pagare e della mia iniziazione con una, semi prof posso dire ora, professionista col vantaggio dell' età e dell' abitudine sfoggiai un erezione notevole, dimostrando peraltro ragguardevoli doti tecniche.
In dote dal rapporto precedente mi portavo una buona tecnica nel daty e una propensione a dare piacere e riceverlo in bocca.
Peraltro non era ancora invalsa la sana abitudine della depilazione totale, ma essendo lei castana bionda, i peli radi e morbidi non mi impedirono di lavorarle il clitoride e dare un ottima prova di me stesso.
Peraltro all' epoca non era ancora così onnipresente l'uso del preservativo e quindi nelle due ore in cui mi sembro di essere con una morosa, con un sesso super partecipato, venni due volte lasciando anche il semino dentro.
Le chiesi se era spesso lì e mi disse che era stato un caso.
Lei mi disse che non aveva bisogno di passaggi e col ticchettare dei suoi sandali mi lascio andando via rapida dopo però un limone di commiato.
Tornato a casa nei giorni e settimane seguenti pensai a lei e per un mese feci la ronda in tutta la zona fiera fino a de Angeli e circonvalla.
Ma non mi capitò più di incontrarla e dopo due mesi avendo i ghelli pronti in tasca per essere spesi incontrai una trentenne italica molto appetibile, anche se volgarotta e visibilmente prof, che però mi eccitò già nel mostrarmi i piedi in un paio di zoccoletti alti e determinò nell' andarci l'inizio per il sottoscritto della sua carriera di punter professionista.
 
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