Parlando con un amico di lunga data, ripercorrendo insieme le scorribande giovanili che si facevano, mi è tornata in mente la prima volta che ho usufruito dei servizi di una signorina a pagamento.
Non che lo avessi dimenticato, era soltanto riposto in un cassettino della mia memoria che ormai non aprivo più da parecchio tempo.
Erano i tempi in cui a Perugia andava di moda fare il mitico e famoso PUTTAN-TOUR: automobili piene di gente, ragazzi e signori di tutte le età che si ritrovavano a girare per il parcheggio dello stadio e per le due strade che costeggiano il percorso verde, di fronte al palazzetto dello sport, solo per contrattare una prestazione che poi sapevi che non avresti consumato, o solo per avere la fortuna di toccare una tetta di queste signorine mezze nude.
Era pieno di black girl, pochissime carine, il resto ( come si dice dalle mie parti ) tutti incroci tra “n’colpo e na paralisi”.
Quando si girava, soprattutto al parcheggio, ti capitava di incontrare qualche amico e allora tiravi giù il finestrino e iniziavi a chiacchierare di tutto: dallo sport alla fica, dalla scuola al lavoro.
Ormai per me e la mia comitiva era quasi diventata una tappa fissa. Passavi un paio d’ore, magari capitava di rompere le palle a qualche omino che aveva intenzioni ben più precise rispetto alle nostre, ed in quel modo svoltavi la serata… Non ci piaceva di passare le serate al bar, o di giocare con il Nintendo ( quello con le cassette grosse)
Penso che nessuno di noi in quel periodo abbia usufruito dei servigi di queste signorine.
Io poi, all’epoca, ero anche fidanzato, innamoratissimo di questa ragazza visto che era la prima, e mai mi sarei permesso di “tradirla” con una “ragazza normale” , figuriamoci con una prostituta.
Sapete come sono le prime cotte giovanili…
Beh, devo dire che proprio la mia prima cotta giovanile è stata la causa della mia prima volta con una pay.
Si andava d’amore e d’accordo, cercando di passare insieme e bene il poco tempo che i suoi genitori le lasciavano per uscire ( e si.. una volta le ragazze uscivano di meno), poi un giorno mi ha lasciato dicendo che delle sue amiche mi avevano visto insieme ad un’altra ragazza. Ho provato a dirle che non era vero, che amavo solo lei, che era tutta la mia vita, ma non c’è stato niente da fare. La storia era finita.
I primi giorni diciamo che non l’avevo presa molto bene, giravo con il motorino senza una meta precisa, non parlavo quasi con nessuno, poi una sera esco ai soliti giardinetti, ed incontro questo mio amico che mi dice:”Dai, monta in macchina che ti porto a fare un giro”.
Direzione Perugia, solito puttan-tour, ma era come se io non ci fossi, quando ad un certo punto mi fa:” i va di andare a trombare con una bella fica??” ed io rispondo:”Sèèè ciao, non c’ho una lira..”
E mi dice te le presto io cinquantamila lire, basta che domani me le ridai…
Ci penso un po’ e tra me e me dicevo:” la ragazza t’ha lasciato, che cazzo te frega, vai e scopa”
Ok, andiamo. Arriviamo alla Casina Gialla, casettina gialla appunto con tre porte appartamenti a piano terra occupati da girl. Mi dice il campanello che devo suonare e si accomoda in macchina.
Ero abbastanza emozionato, quasi mi vergognavo, sono stato per suonare quasi dieci volte e poi non lo facevo, quando alla fine mi sono detto “Dai, suona sto cazzo di campanello” e cosi feci. Mi apri la porta tale Laura, spagnola, mora con i capelli ricci, in autoreggenti, reggiseno e mutandine.. Mamma mia, mi sembrava la ragazza più bella del mondo. Mi fece entrare e le chiesi quanto voleva. Caso strano proprio la cifra che mi aveva dato il mio amico (da li capii che lui c’era stato già) pago il dovuto e mi fa accomodare in camera. Le dico che per me era la prima volta con una prostituta e mi dice non ti preoccupare, ce l’ho come tutte le altre…
Mi fa stendere a letto, ed inizia a baciarmi sul petto, fino a scendere quasi al pirillo, ma guardandosi bene dal prenderlo in bocca cabrio (cosa che allora non so nemmeno se lo facessero).
Mi mette il preservativo e inizia a giocare con il fratellino, prima piano poi lo fa scomparire nella sua bocca, fino a quando non si stacca dopo poco e mi sale sopra infilandoselo nel suo buchetto. Non ricordo quanto tempo ho durato prima di venire, ma sicuramente sono stato abbastanza veloce.
Mi rivesto, saluto ed esco dalla porta, ringraziandola per il servizio. La cosa bella è stata che sul pianerottolo c’erano tre persone che conversavano amabilmente aspettando il proprio turno.. Sono diventato tutto rosso, ho corso per arrivare in macchina ed il mio amico, appena chiuso lo sportello mi fa:” Scommetto che ti ho fatto passare una bella serata”. Accende la macchina, radio a tutto volume e via a cantare a squarciagola We will rock you dei Queen.
Da quella sera sono iniziate le danze...
Mi ha fatto bene ripensare e scrivere questo spaccato della mia vita.. si si proprio bene!!!!!
Non che lo avessi dimenticato, era soltanto riposto in un cassettino della mia memoria che ormai non aprivo più da parecchio tempo.
Erano i tempi in cui a Perugia andava di moda fare il mitico e famoso PUTTAN-TOUR: automobili piene di gente, ragazzi e signori di tutte le età che si ritrovavano a girare per il parcheggio dello stadio e per le due strade che costeggiano il percorso verde, di fronte al palazzetto dello sport, solo per contrattare una prestazione che poi sapevi che non avresti consumato, o solo per avere la fortuna di toccare una tetta di queste signorine mezze nude.
Era pieno di black girl, pochissime carine, il resto ( come si dice dalle mie parti ) tutti incroci tra “n’colpo e na paralisi”.
Quando si girava, soprattutto al parcheggio, ti capitava di incontrare qualche amico e allora tiravi giù il finestrino e iniziavi a chiacchierare di tutto: dallo sport alla fica, dalla scuola al lavoro.
Ormai per me e la mia comitiva era quasi diventata una tappa fissa. Passavi un paio d’ore, magari capitava di rompere le palle a qualche omino che aveva intenzioni ben più precise rispetto alle nostre, ed in quel modo svoltavi la serata… Non ci piaceva di passare le serate al bar, o di giocare con il Nintendo ( quello con le cassette grosse)
Penso che nessuno di noi in quel periodo abbia usufruito dei servigi di queste signorine.
Io poi, all’epoca, ero anche fidanzato, innamoratissimo di questa ragazza visto che era la prima, e mai mi sarei permesso di “tradirla” con una “ragazza normale” , figuriamoci con una prostituta.
Sapete come sono le prime cotte giovanili…
Beh, devo dire che proprio la mia prima cotta giovanile è stata la causa della mia prima volta con una pay.
Si andava d’amore e d’accordo, cercando di passare insieme e bene il poco tempo che i suoi genitori le lasciavano per uscire ( e si.. una volta le ragazze uscivano di meno), poi un giorno mi ha lasciato dicendo che delle sue amiche mi avevano visto insieme ad un’altra ragazza. Ho provato a dirle che non era vero, che amavo solo lei, che era tutta la mia vita, ma non c’è stato niente da fare. La storia era finita.
I primi giorni diciamo che non l’avevo presa molto bene, giravo con il motorino senza una meta precisa, non parlavo quasi con nessuno, poi una sera esco ai soliti giardinetti, ed incontro questo mio amico che mi dice:”Dai, monta in macchina che ti porto a fare un giro”.
Direzione Perugia, solito puttan-tour, ma era come se io non ci fossi, quando ad un certo punto mi fa:” i va di andare a trombare con una bella fica??” ed io rispondo:”Sèèè ciao, non c’ho una lira..”
E mi dice te le presto io cinquantamila lire, basta che domani me le ridai…
Ci penso un po’ e tra me e me dicevo:” la ragazza t’ha lasciato, che cazzo te frega, vai e scopa”
Ok, andiamo. Arriviamo alla Casina Gialla, casettina gialla appunto con tre porte appartamenti a piano terra occupati da girl. Mi dice il campanello che devo suonare e si accomoda in macchina.
Ero abbastanza emozionato, quasi mi vergognavo, sono stato per suonare quasi dieci volte e poi non lo facevo, quando alla fine mi sono detto “Dai, suona sto cazzo di campanello” e cosi feci. Mi apri la porta tale Laura, spagnola, mora con i capelli ricci, in autoreggenti, reggiseno e mutandine.. Mamma mia, mi sembrava la ragazza più bella del mondo. Mi fece entrare e le chiesi quanto voleva. Caso strano proprio la cifra che mi aveva dato il mio amico (da li capii che lui c’era stato già) pago il dovuto e mi fa accomodare in camera. Le dico che per me era la prima volta con una prostituta e mi dice non ti preoccupare, ce l’ho come tutte le altre…
Mi fa stendere a letto, ed inizia a baciarmi sul petto, fino a scendere quasi al pirillo, ma guardandosi bene dal prenderlo in bocca cabrio (cosa che allora non so nemmeno se lo facessero).
Mi mette il preservativo e inizia a giocare con il fratellino, prima piano poi lo fa scomparire nella sua bocca, fino a quando non si stacca dopo poco e mi sale sopra infilandoselo nel suo buchetto. Non ricordo quanto tempo ho durato prima di venire, ma sicuramente sono stato abbastanza veloce.
Mi rivesto, saluto ed esco dalla porta, ringraziandola per il servizio. La cosa bella è stata che sul pianerottolo c’erano tre persone che conversavano amabilmente aspettando il proprio turno.. Sono diventato tutto rosso, ho corso per arrivare in macchina ed il mio amico, appena chiuso lo sportello mi fa:” Scommetto che ti ho fatto passare una bella serata”. Accende la macchina, radio a tutto volume e via a cantare a squarciagola We will rock you dei Queen.
Da quella sera sono iniziate le danze...
Mi ha fatto bene ripensare e scrivere questo spaccato della mia vita.. si si proprio bene!!!!!