- Creatore Discussione
- #21
Ma no ragazzi, non cerco l’autodistruzione, tranne alcuni casi ho sempre usato precauzioni, non ho malattie veneree, epatiti, non voglio farmi del male.
Non ho dipendenze di alcun tipo (per dire l’eroina l’ho fumata ed iniettata tre volte in due giorni dell’agosto 2017, ma non ho mai neanche più pensato di usarla, esperienza fatta, capitolo chiuso, idem il crack che avrò fumato in tre occasioni per capire ed imparare).
Sicuramente cerco situazioni degradanti inconsapevolmente.
Vi spiego come maturano le mie decisioni: in pratica da una notizia o di persona, vengo a conoscenza di determinate situazioni, Rogoredo, il triangolo a Torino, via Padova a Milano, certa prostituzione di basso livello ecc.
Mi si insinua il tarlo nel cervello e comincio a fantasticare.
Poi possono passare mesi ed all’improvviso un input mi fa schizzare come una molla.
Per esempio per Eogoredo fu una prostituta che si offriva allo svincolo della tangenziale lì vicino, fu quella che mi drogò e con cui passai la notte.
Quando ad esempio parlo di “umanità” mi riferisco al fatto che parlammo buona parte della notte e lei anziché usare tutta l’eroina che avevo pagato, come ci si aspetterebbe da un eroinomane, me la tenne da parte.
Una cosa simile è successa qualche settimana fa con la ragazza della prima volta con il crack.
Poi dopo queste prime esperienze ti volano come api attorno al miele e conosci tantissime vite, oltre che scopate.
Ma non ve le ho raccontate tutte, come quando frequentavo un postribolo tanti anni fa nel campo rom di lungo Stura a Torino, o quando ero entrato in un giro di prostituzione per solo neri in un locale d’incontro etnico.
Purtroppo ormai ho una fortissima fascinazione per queste situazioni.
Poi le abbandono una volta conosciute a fondo, ma poi ne cerco di nuove.
Ecco perché la mia ultima deriva omosessuale.
Contatterò uno psicologo.
Non ho dipendenze di alcun tipo (per dire l’eroina l’ho fumata ed iniettata tre volte in due giorni dell’agosto 2017, ma non ho mai neanche più pensato di usarla, esperienza fatta, capitolo chiuso, idem il crack che avrò fumato in tre occasioni per capire ed imparare).
Sicuramente cerco situazioni degradanti inconsapevolmente.
Vi spiego come maturano le mie decisioni: in pratica da una notizia o di persona, vengo a conoscenza di determinate situazioni, Rogoredo, il triangolo a Torino, via Padova a Milano, certa prostituzione di basso livello ecc.
Mi si insinua il tarlo nel cervello e comincio a fantasticare.
Poi possono passare mesi ed all’improvviso un input mi fa schizzare come una molla.
Per esempio per Eogoredo fu una prostituta che si offriva allo svincolo della tangenziale lì vicino, fu quella che mi drogò e con cui passai la notte.
Quando ad esempio parlo di “umanità” mi riferisco al fatto che parlammo buona parte della notte e lei anziché usare tutta l’eroina che avevo pagato, come ci si aspetterebbe da un eroinomane, me la tenne da parte.
Una cosa simile è successa qualche settimana fa con la ragazza della prima volta con il crack.
Poi dopo queste prime esperienze ti volano come api attorno al miele e conosci tantissime vite, oltre che scopate.
Ma non ve le ho raccontate tutte, come quando frequentavo un postribolo tanti anni fa nel campo rom di lungo Stura a Torino, o quando ero entrato in un giro di prostituzione per solo neri in un locale d’incontro etnico.
Purtroppo ormai ho una fortissima fascinazione per queste situazioni.
Poi le abbandono una volta conosciute a fondo, ma poi ne cerco di nuove.
Ecco perché la mia ultima deriva omosessuale.
Contatterò uno psicologo.