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Ciao a tutti, mi chiamo Luca e ho 32 anni.
da pochi mesi (circa 4), mi sono lasciato con la mia ragazza.
Premetto che la decisione l'ho presa io e vi dico il perché.
Il nostro rapporto è durato quasi 3 anni.
lei mi ha voluto fortemente fin da subito, ma io uscivo a pezzi da una storia lunga e molto sofferta, quindi ho "faticato" molto a lasciarmi andare.
Tuttavia, superati i primi mesi di tira e molla la storia ha preso una buona piega, anche se dopo circa un anno lei è rimasta incinta (avevamo 30 anni) e lei ha deciso di non tenere il bambino.
Non sto a dirvi quanto sia stato doloroso e quanto lo sia tuttora (almeno per me che sto realizzando solo adesso di aver perso la cosa più bella del mondo.
Per farla breve, i motivi che mi hanno portato a decidere questa rottura sono stati molti:
con lei non ridevo mai, mancava del tutto quella "simpatia reciproca" che aiuta la coppia a superare i momenti bui.
con lei era tutto difficile, si lamentava sempre di tutto dal lavoro alla sua vita (pur avendo tutto). classica figlia di papà che pur avendo tutto, si lamenta e si lamenta...
io non reggevo più questo suo lato caratteriale e ho cominciato a chiedermi "ma se questa si lamenta di tutto ORA, che non abbiamo grossi problemi, un domani che magari avremo un figlio o un mutuo, cosa succederà'?".
Premetto che io a differenza sua sono una persona "normale" dal punto di vista economico, non ho il ... parato e lotto tutti i giorni per cavarmela.
Nonostante le avessi fatto presente che questi atteggiamenti iniziavano ad infastidirmi molto, lei ha conitnuato per mesi e mesi, fino a che io non ce l'ìho più fatta e lho mollata.
Dopo esserci lasciati ci sono stati i classici mesi di "tira e molla", in cui ci siamo riavvicinati e in cui IO le ho prospettato la possibilità di smettere di fare i ragazzini ed iniziare un percorso più strutturato convivendo, magari anche per pochi giorni a settimana visto che ho casa.
lei non ha voluto, dice che non era pronta e che non voleva impegnarsi in questo modo, che si sente giovane per "rinchiudersi in casa".
che è vero che non aveva obiettivi, ma che sicuramente non voleva che i miei obiettivi diventassero i suoi...
premetto che non volevo certo rinchiuderla in casa a fare la mia "badante" o la seconda mamma,...io sono autonomo ed autosufficiente in casa e non ho bisogno di nessuno.
infine, mi ha detto che non le piacciono i bambini (altrimenti non avrei fatto quel che ho fatto) e che non è un suo obiettivo di vita (w la sincerità).
detto questo non lho più risentita da due settimane enon la vedo da quasi due mesi, se non per un rapido incrocio in macchina in cui ho sentito il cuore sobbalzare...mi dispiace che sia finita perché abbiamo vissuto tre anni intensi costellati da tante esperienze (molte anche drammatiche), ma come si fa ad impostare il proprio futuro con una persona che non condivide il tuo obiettivo?
da pochi mesi (circa 4), mi sono lasciato con la mia ragazza.
Premetto che la decisione l'ho presa io e vi dico il perché.
Il nostro rapporto è durato quasi 3 anni.
lei mi ha voluto fortemente fin da subito, ma io uscivo a pezzi da una storia lunga e molto sofferta, quindi ho "faticato" molto a lasciarmi andare.
Tuttavia, superati i primi mesi di tira e molla la storia ha preso una buona piega, anche se dopo circa un anno lei è rimasta incinta (avevamo 30 anni) e lei ha deciso di non tenere il bambino.
Non sto a dirvi quanto sia stato doloroso e quanto lo sia tuttora (almeno per me che sto realizzando solo adesso di aver perso la cosa più bella del mondo.
Per farla breve, i motivi che mi hanno portato a decidere questa rottura sono stati molti:
con lei non ridevo mai, mancava del tutto quella "simpatia reciproca" che aiuta la coppia a superare i momenti bui.
con lei era tutto difficile, si lamentava sempre di tutto dal lavoro alla sua vita (pur avendo tutto). classica figlia di papà che pur avendo tutto, si lamenta e si lamenta...
io non reggevo più questo suo lato caratteriale e ho cominciato a chiedermi "ma se questa si lamenta di tutto ORA, che non abbiamo grossi problemi, un domani che magari avremo un figlio o un mutuo, cosa succederà'?".
Premetto che io a differenza sua sono una persona "normale" dal punto di vista economico, non ho il ... parato e lotto tutti i giorni per cavarmela.
Nonostante le avessi fatto presente che questi atteggiamenti iniziavano ad infastidirmi molto, lei ha conitnuato per mesi e mesi, fino a che io non ce l'ìho più fatta e lho mollata.
Dopo esserci lasciati ci sono stati i classici mesi di "tira e molla", in cui ci siamo riavvicinati e in cui IO le ho prospettato la possibilità di smettere di fare i ragazzini ed iniziare un percorso più strutturato convivendo, magari anche per pochi giorni a settimana visto che ho casa.
lei non ha voluto, dice che non era pronta e che non voleva impegnarsi in questo modo, che si sente giovane per "rinchiudersi in casa".
che è vero che non aveva obiettivi, ma che sicuramente non voleva che i miei obiettivi diventassero i suoi...
premetto che non volevo certo rinchiuderla in casa a fare la mia "badante" o la seconda mamma,...io sono autonomo ed autosufficiente in casa e non ho bisogno di nessuno.
infine, mi ha detto che non le piacciono i bambini (altrimenti non avrei fatto quel che ho fatto) e che non è un suo obiettivo di vita (w la sincerità).
detto questo non lho più risentita da due settimane enon la vedo da quasi due mesi, se non per un rapido incrocio in macchina in cui ho sentito il cuore sobbalzare...mi dispiace che sia finita perché abbiamo vissuto tre anni intensi costellati da tante esperienze (molte anche drammatiche), ma come si fa ad impostare il proprio futuro con una persona che non condivide il tuo obiettivo?