Avete mai chiesto ad una donna cosa prova quando viene penetrata? Una donna prova piacere fisico quando uomo entra dentro di lei oppure è solo mentale?
Provo a rispondere seriamente almeno per quanto mi riguarda.
Iniziai a chiedermelo da adolescente, le prime seghe, ed anche dopo i primi rapporti. Premetto che tendenzialmente sono o meglio ero sempre stato etero fino ad una certa età oltre i 20 anni. Non c'è una data precisa ma tendenzialmente attorno a quel periodo ho inizato a chiedermi dapprima che sapore avesse un uomo, o meglio cosa avrebbe provato una donna con un uomo. Fu così che piano piano mi sono capitate occasioni o meglio, cercavo delle occasioni per poter rispondere a questa domanda.
La prima volta non è stata proprio semplice, un conso pensarlo e meglio provare a fantasticarlo, un conto trovarselo di fronte, ancora moscio ed aprire la bocca. Ma la sensazione fu strana, dapprima meccanica. Il fatto di sentirlo ingrandire nella bocca devo dire già dalla prima volta era una sensazione quantomeno strana, non so neanche dire se arrapante o meno, ma sicuramente una sensazione nuova. Non arrivai al suo coito, mi spaventava, ma comunque il sapore non era male, al punto da voler ripetere la cosa. Non diminuì la mia attrazione verso le donne, ma comunque mi portava a nuove esperienze totalmente differenti. Dal punto di vista psicologico invece fu una tempesta incredibile. Accogliere nella mia bocca un uomo era una cosa traumatizzante dapprima, ma ogni volta sentirlo indurirsi era allo stesso tempo una cosa incredibile. Riesco a piacere, e riesco a far vibrare di piacere un uomo con la mia bocca. Da quel momento a livello di testa cambia tutto e permane in me una sensazione diversa: con un uomo non mi importa di godere. La cosa fantastica è quella di sentire il suo piacere. QUasi come fossi un giocattolo per il suo piacere. E la cosa mi appaga incredibilmente dal punto di vista mentale.
Da quel momento non mi importa più del mio piacere, non mi interessa il partner se sia bello, se abbia un bel fisico tonico, non mi importa più nulla della persona, mi interessa solo il suo piacere o meglio sentire il momento del culmine del suo piacere, la sua vibrazione più grande, il suo affanno, le sue contrazioni, il suo vibrare del corpo intero. Questo con gli uomini, con le donne ricerco invece il piacere di entrambi, il suo ed il mio, è sempre stato così e nulla cambia.
Questo va avanti per qualche anno, fino al giorno in cui inizia una nuova fase, quella di sentire un uomo dentro di me, usare quindi di fatto tutto il mio corpo per dare piacere. Nella mia testa sono ormai un giocattolo sessuale e questa cosa mi piace da morire, al di la del rapporto con la mia Lei di turno.
Prima volta una tragedia, voglio strafare, ottengo solo un dolore allucinante, poca preparazione, se non quella di un piccolo clistere e conseguente lavaggio per non fare 'figure di merda', poca o quasi nulla lubrificazione. Niente non scorre, entra un dito a stento, per farne entrare due neanche la saliva basta. Mi contraggo, non entrerebbe ora neanche uno spillo.
Esperienza rimandata, a qualche tempo dopo quando invece trovo una persona un po' più preparata all'argomento. Sa accarezzare, da lubrificare gradualmente, i muscoli cedono, mi suggerisce al momento dell'ingresso di spingere, come per defecare. Questo mi blocca assai, paura che esca qualcosa nonostante la precedente pulizia, quantomeno aria, ed invece lo sento entrare piano piano. Sembra enormissimo, ed invece è di una grandezza normalissima. Mi accarezza mentre entra ed inizia ad affondare, provo fastidio per la 'frizione' nonostante il condom sia lubrificato di suo. In fin dei conti non mi bagno in modo naturale come una donna per cui aumenta l'uso del lubrificante per riportare ad una sensazione quantomeno sopportabile. Cuore che fibrilla, l'ho fatto, di fatto ho perso la verginità per la prima volta, credo di sapere cosa prova una donna nel momento in cui lo fa la prima volta, anche se non ho un imene da aprire.
La prima volta finisce che mi lascia indifferente, il dolore iniziale si è poi attenuato, devo concentrarmi sui miei muscoli, capisco che non devo stringere e contrarre i muscoli per non fargli male, ma capisco anche che la mia concentrazione in quel momento va solo sul controllo dei muscoli. Non riesco a sentire di fatto nulla del suo piacere, non ho quegli 'automatismi', del farlo senza pensare di controllare, non sono affatto rilassato ed anzi un po' teso al punto da essere una cosa meccanica. Mi soddisfa solo il fatto che lui è venuto nel condom ma dentro di me, ma non ho sentito nulla. Sono paonazzo un po' dal tempo passato, un po' contento perché poi alla fine se preparato opportunamente è una cosa fattibile, contentissimo per avergli dato piacere, deluso dal fatto che non ho sentito nulla. D'altronde, mi dico' anche la prima volta con una donna sono rimasto deluso di me stesso, chiedendomi per un paio d'ore: 'ah, tutto qui l'amore'?
Il riprovarci più volte mi ha fatto capire invece altro, a cui non avevo stupidamente dato peso: come per le donne, anche per gli uomini vale la regola che con ognuno è una cosa diversa. Diverso gli odori, diverso il modo di muoversi, diverso l'approccio, diverse le aspettative che hanno di te. Dopo tutto con tutti sono sempre stato chiaro: a me non mi importa godere, ma la cosa principale è il sentir godere. Non mi interessa nulla di te uomo, mi mi interessa solo il tuo cazzo e delle dimensioni frega nulla.
Frega nulla un cazzo ... avoglia se frega e me ne sono reso conto dopo... quando trovai delle dimensioni più grandi rispetto a quanto ero abituato. Un dolore assurdo, un uomo che non gli fregava nulla di me ma voleva solo trombarmi e con forza. Situazione incredibile al punto di piangere in silenzio e chiedere pietà, ma finché non ha finito non si attenua in un crescendo di movimenti. Dolore fisico ma tanto, dovuto sopratto dal lungo tempo consecutivo di 'uso'. Ma al livello mentale tutto cambia: sono una zoccola con uomini anche se nopay, e quanto mi piace questa cosa.
Essere passivo, il cambio di ruolo, una serie di emozioni, ora che riesco a sentirlo vibrare anche dentro di me, sentire le sue contrazioni di piacere, fino a sentire il peso del suo corpo giacere pesante su di me subito dopo, sentire la sua virilità che cresce ad ogni colpo, insomma un tutt'uno tutto assieme.
Queste sono solo le sensazioni fisiche, ripeto ancora una volta, non legate a nessun lato affettivo. Non amo gli uomini, amo sentirli, per cui riesco a rispondere solo in parte alla fine alla domanda, e forse neanche quello perché le sensazioni anali sono ben diverse da quella vaginali, ma a livello fisico e psicologico, quantomeno so cosa voglia dire sentir entrare un uomo dentro di me.
Solo esperienza personale, scusa per il poema