Io non mi preoccupo tanto... se la mia banca fa capotto mi libero dai miei debiti... meglio così... poi ci sarà un'altra banca... ;-)
Quello che succede significa che un bel pò di gente che finora ha lucrato sulle varie speculazioni (e ci ha infinocchiato nelle TV e nelle strade con i loro stili di vita da vitelloni...) dovrà - ahiloro - tornare a fare un lavoro serio, produttivo, costruttivo, e non vendere debiti degli altri per guadagnarci sopra... mi spiace per loro, sarà dura, specie in Italia dove nemmeno loro hanno la disoccupazione come invece in Germania, Inghilterra, Olanda, Francia, Svezia, ecc. ecc. o dove le "buonuscite" dei manager non sono come quelle in America...
Ovvio, per i "piccoli" sarà ancor più dura se l'economia si ferma, ma nessun male viene solo per nuocere... e nessuno Stato può permettersi un 30-40% di poveri... dovranno agire ed agiranno... magari sarà il momento buono per pensare ad altri sistemi di produzione e redistribuzione, tipo niente tasse sul lavoro ma sul consumo (IVA al 30-40% e per i beni di lusso - ville, SUV, barche a vela, ecc. - all'80%, 0% IRPEF e 0% contributi) e reddito incondizionato da cittadino per controbilanciare il peso dell'IVA e soprattutto per liberare le energie delle imprese dinamiche e degli individui motivati, creativi e mobili... IVA al 40% e niente tasse e contributi sul lavoro agevolerebbe anche l'export, riequilibrerebbe l'import da paesi a basso costo di manodopera (se il lavoro in Italia costerebbe solo il netto di oggi, anzi meno perché il lavoratore riceverebbe anche il Reddito da Cittadino, e il bene importato viene rivenduto con un sovrapprezzo del 40% di IVA, il bene prodotto in Italia costerebbe nuovamente quasi uguale - forse a maggiore qualità - e all'estero costerebbe meno) e sarebbe più giusto nei confronti dei paesi del terzo mondo che ora con i prodotti fatti qui e i loro prezzi pagano anche le nostre pensioni che fanno parte del prezzo di vendita, cosa che non mi pare proprio giusto...
Tra l'altro chi teme l'IVA si ricordi che è la tassa più equa che esiste, più neutra per il ciclo economico ed ha una base imponibile MOLTO più grande delle tasse sul lavoro.
E il reddito incondizionato da cittadino (un'invenzione liberale e cattolica-sociale, non un'idea comunista! chi vuole può documentarsi) sarebbe solo una redistribuzione più equa di quello che oggi viene iniquamente distribuito come aiuti di Stato, come contributi all'agricoltura, come favori e privilegi a questa o quell'altra industria o categoria, come pensioni di anzianità ingiustificate, o come sostegno alle famiglie attraverso controlli vessatori e domande complicate che richiedono una laurea da presentare ad un apparato burocratico inefficiente e gonfiato appositamente per assorbire manodopera (e per redistribuire reddito)... anche quello potrebbe essere risparmiato se non c'è più niente da controllare... Infine, un reddito da cittadino renderebbe inutile leggi/articoli contro il licenziamento... si potrebbe licenziare liberamente senza nemmeno la preoccupazione di lasciare qualcuno per strada senza reddito. Si potrebbero negoziare gli stipendi a livello aziendale o addirittura individualmente come vuole la Confindustria, ma con il vantaggio che chi vende il suo tempo/lavoro all'impresa ha una vera forza negoziale, cioè può anche andare da un'altra azienda visto che non morirà di fame. Si potrebbero rinegoziare gli stipendi tenendo in considerazione il reddito da cittadino che i dipendenti già percepiscono comunque ed in base al costo della vita della regione o zona dove si abita, agevolando le zone depresse ed in ritardo di sviluppo... ecc. ecc.
Ma chi andrebbe ancora a lavorare, direte voi, ed il bello è che tutti direbbero "io sì perché potrei fare il lavoro che voglio io, ma quei lazzaroni che ci sono in giro no, starebbero solo davanti alla tele"... eppure non sarà così, a) perché vivere meglio che solo col minimo lo vogliono tutti e b) fare qualcosa di utile - e se fosse solo badare ai propri figli o vecchi o coltivare l'orto o disegnare o scrivere o condividere idee - lo faranno TUTTI... stare per più di due anni sull'isola deserta o davanti alla tele basta per motivare il 90% della popolazione ad impegnarsi in qualcosa di utile, poco ma sicuro...
Eppoi, altri modi di produrre e consumare, ci vuole un economia che valorizzi la conoscenza, la creatività , l'invenzione, la responsabilità , la collaborazione strategica tra imprese e professionisti, un economia tesa verso la razionalizzazione, tutte cose che sarebbero già nella logica imprenditoriale se non fosse che ci hanno lavato il cervello per anni spiegando che sprecare conviene e la competizione tra tutti fino all'osso "è la natura delle cose". BALLE! Non esiste nemmeno in natura la competizione che non bada alle sue risorse o che salta i cicli naturali, non esistono specie animali e nemmeno piante che non "collaborino" con i loro pari e con tutti gli elementi dei loro ecosistemi, tutte balle che ci hanno affibbiato i vari professoroni di economia per farsi belli con le multinazionali e i governi incapaci e servili al il miglior offerente...
Insomma ci sarebbero delle cose da fare ancora e le crisi sono sempre d'aiuto per sbloccare le situazioni di stallo!
Basta che non dormiamo troppo e teniamo occhi e orecchie aperte, che pensiamo a come cambiare e non solo a dimenticare tra le braccia di qualche bella donna... benché sono il miglior rifugio che ci possa essere, e che a volte ci vuole, sono d'accordo con questo, ma le loro braccia sono anche il miglior luogo per riposare, raccogliere le forze e i pensieri e riprendere la strada...
Allez enfants!
P.S.: Scusate la noia, l'off-3rd o la lunghezza, ma mi andava di scrivere questo...