Oh, finalmente l'ho beccata. Lo so, è un'immagine da web, ma mi ha immediatamente ricordato una ragazza rumena, incontrata a Roma.
Abbastanza simile fisicamente, forse un qualche chiletto in più, ma davvero tanta, tanta porcaggine. L'incontro avvenne al mio hotel, ci bevemmo una cosa al bar, poi su in camera. Il breve tempo di una doccia e la ritrovai così sul letto, ad aspettarmi.
Due giorni dopo ripartiva per casa, ma quando rientra in Italia e ribecco il link valido, la rece è ancora tutta nella mia testa e non mancherò di raccontare i dettagli.
Per ora posso solo associare l'immagine di questa modella molto simile, che in questo 3d ci sta a pennello. Penso. Con una certa dose di nostalgia per l'originale più genuina e meno patinata, ma... ma... meglio non pensarci.
Appena l'ho letta ho subito pensato a Oblo...
Il culo, che meraviglia.
E' tutto un sorriso, non é mai tragico.
Non gli importa cosa c'é
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare.
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.
Eccolo che sorride il culo. E' felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.
Il culo é il culo,
fuori misura.
Carlos Drummond De Andrade (che non avevo mai sentito nominare fino a cinque minuti fa, ma a quanto pare è uno dei più importanti poeti brasiliani)