Dal mondo free: il vostro gancio più bello

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Montevideo - barrio "la passarina"
Eccola, per chi vuole sbizzarrirsi con racconti, fantasie, ricordi. Srotolate il racconto del vostro acchiappo più estroso. Esclusioni: esuliamo dal meretricio, palese o mascherato o "semiprof". Limitazioni: concentriamoci sulle vicende del suolo patrio (tenendo sospesi gli approcci in trasferta euro-planetaria), e direi persino di considerare principalmente le perfette sconosciute (con l'amico o l'amica che fa da trait d'union la strada è troppo in discesa...).
Via che son curioso!
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Non riguarda me ma è carina: .....anni fa - primi '80, (non c'erano praticamente extracomunitari), all'Università di Bologna c'era un studente Sudanese, di etnia Dinka, alto 1,95, bellissimo ragazzo, che parlava perfettamente il dialetto Petroniano.........Era noto perchè avvicinava le ragazze e sussurrava loro la seguente frase: " Vut ciaver con me?...At fagh murir!!!......" Inutile dire che ne agganciava parecchie....... :lol: :rofl: :lol:
 
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Big Five ha scritto:
Non riguarda me ma è carina: .....anni fa - primi '80, (non c'erano praticamente extracomunitari), all'Università di Bologna c'era un studente Sudanese, di etnia Dinka, alto 1,95, bellissimo ragazzo, che parlava perfettamente il dialetto Petroniano.........Era noto perchè avvicinava le ragazze e sussurrava loro la seguente frase: " Vut ciaver con me?...At fagh murir!!!......" Inutile dire che ne agganciava parecchie....... :lol: :rofl: :lol:
...il calippo alla liquirizia!!!! :sarcastic_hand:
 
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In tenda al campeggio, Viserbella. Avevo 17 anni, studiavo tedesco a scuola, c'era una tenda di tedesche davanti alla mia (due belle gnocche tra l'altro). Avevo alzato il gomito, ubriaco ma non troppo.... Mi viene da chiedere in dialetto bergamasco, per divertimento idiota da ubriaco: :crazy:
"Che ure ele adess ? (che ore sono adesso ?)" abbastanza simile al "Wie viel Uhr ist es? (che ore sono ? in tedesco) ma loro non capiscono una mazza, o fingono di non capire nulla :unknw: , tranne che "hure", che in tedesco significa "puttana" e si mettono a ridere, mi vedono allegro, si avvicinano iniziamo a parlottare un misto fra tedesco, italiano, inglese e bergamasco .... insomma è finita che abbiamo mischiato le ns lingue (in senso anatomico proprio!! :w00tmesalia: ) ed abbiamo stretto una bella amicizia :woottrizomeno: .
Poi da vero idiota ho scoperto che loro parlavano benissimo l'italiano......ed erano delle autentiche "hure".
Praticamente si sono fatte metà campeggio!!!! :good: :good: Che non era piccolo.... :shok: :shok:
Uno spasso :rofl: quei bei tempi :cray:
Ciao
 
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A vent'anni facevo la spola tra Italia e Londra.

Conobbi in chat una simpatica e intelligente polacca di Katowice, dopo mesi di discussioni era forte da entrambe le parti il desiderio di incontrarsi, ma la Polonia era ancora fuori UE e i collegamenti alquanto difficoltosi.

Venne il giorno per lei di emigrare in cerca di fortuna e scelse proprio Londra come meta: per me un gioco da ragazzi arrivare li appena si fosse sistemata.

Detto fatto, fisso l'aereo e arrivo a Londra un 15 dicembre con un freddo cane, ore 1:30 di notte, dietro Victoria Station. Avevo una stanza prenotata in un albergo li' vicino, per precauzione una doppia, e nella ventiquattro ore una bottiglia di vino rosso italiano con due bicchieri di vetro e un cavatappi. Allora si poteva fare, oggi e' praticamente impossibile: liquidi e cavatappi nel bagaglio a mano non passano piu' al check in.

Mi faccio accompagnare in albergo per quattro chiacchere e lungo la strada capisco che lei voleva rimanere la notte, ma non lo voleva chiedere.

Saliamo in camera, lei si mette ad un capo del letto e io dall'altro, inizia una lunga discussione in inglese, piacevole e articolata, mentre entrambi ci studiavamo con il bicchiere di vino in mano.

Arrivate le 5 di mattina comincio a sentire la stanchezza e prendo una posizione: o la trombo o la mando a casa: in maniera molto diretta la faccio partecipe di questa mia determinazione. L'avviso che avevo bisogno di una doccia, se al mio rientro l'avessi trovata in stanza, la volevo vedere nuda nel letto, altrimenti avrebbe potuto lasciare la stanza senza dare imbarazzanti spiegazioni.
Lei mi chiede di poter finire il bicchiere di vino e fumarsi una sigaretta sul davanzale della finestra. Acconsento.

Mi infilo nel bagno e resto quanto basta per mettere a freno il flipper di pensieri di quei momenti, esco con solo un ascigamano addosso in vita: lei ancora seduta con il cappottino sulla finestra. Interdetto vado verso di lei: ancora ricordo i suoi occhi maliziosi e persi mentre, alle mie richieste di spiegazioni rispondeva leccandosi il dorso della mano per poi finire sul mignolo: "really good wine... i love it, cannot live without it"

Forse la mia troppa insistenza.... si alza prende il telefono e chiama un taxi.

L'operatore risponde che in quel momento non ci sono taxi disponibili.

Sbalordito e incredulo le dico di riprovare.

Mi si accende un pensiero: sono diventato cretino ?

Le prendo il cellulare dalle mani mentre l'operatore ancora sta rispondendo, mi scuso e riattacco, lei mi guarda indispettita, i suoi occhi chiedono spiegazioni, villano che non sono altro, come mi sono permesso di.... stenderla sul letto baciarla mentre le tolgo il cappotto e il resto vien da se....

Qualche ora dopo mi sono accorto della distrazione piu' grande.... quella finestra aperta... quel termosifone spento.... quel freddo cane del 15 dicembre !



La saluto verso mezzogiorno della mattina seguente nella stazione della metropolitana di Victoria Station, con un malinconico distacco.

Mai piu' rivista. Mai piu' sentita. Mi manca un sacco ancora dopo anni.
 
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Forse non è il “gancio più bello”, ma lo ricordo con grande piacere e, se avete un po’ di pazienza, oggi che mi va di scrivere ve lo racconto.

Giunti alle piste da sci ci si affanna per infilare gli scarponi, maledicendo la propria sbadataggine per averli lasciati in macchina al freddo della notte.
Il bagagliaio della station aperto è un costante pericolo per l’incolumità della propria testa e solo le battute degli amici riescono a mitigare la difficoltà del momento …
sono pericolosamente piegato, intento ad uno sforzo che, soprattutto dopo l’abbondante colazione risulta improbo, quando il mio sguardo viene catturato da una cosa.
A dire il vero sono due cose: un paio di chiappe veramente ben fatte fasciate da una tuta da sci giallo-canarino (color evidenziatore, guarda caso), di proprietà di una bella ragazza che, a qualche metro di distanza è intenta a svolgere le mie stesse manovre.
Mentre l’occhio impertinente si sofferma sul panorama, ho la netta sensazione di essere osservato.
Alzo lo sguardo e mi rendo conto che l’amica della titolare delle chiappe ha già calzato gli scarponi, è in piedi e mi fissa con aria divertita.
Rosso ? Paonazzo ? Violaceo ? Non so dire quale tonalità abbia raggiunto il mio viso ma di sicuro ha vistosamente cambiato colore.
Breve scambio di battute fra le ragazze, poi la “titolare” si gira verso di me …
il gioco di sguardi è veloce, intenso, divertentissimo: credo di avere recuperato il normale colorito della pelle abbronzata.
Quante cose ci siamo detti senza aprire bocca.
Un attimo di distrazione, avverto i miei amici che oggi avremo compagnia e che, se anche di tanto in tanto le dovremo aspettare … sono proprio belle.
Infilati gli scarponi, ritrovata la sicurezza, sono pronto all’attacco ma quando mi giro loro non ci sono più.
Intravedo la tuta gialla allontanarsi con dentro tutto quel ben di Dio.
Ho perso un’altra occasione buona … NO, non mi arrendo, quella tuta sulle piste si vedrà bene, la ritroverò.
Per maggiore sicurezza metto sotto il tergicristallo della loro auto (una R5 TS bianca targata VR) un biglietto da visita con il telefono di casa (non c’erano ancora i cellulari).
Adoro sciare e ormai non penso più all’accaduto, ma il destino …
E’ lei, scia molto bene ed è bella.
Mi accorgo che è in compagnia, sono un bel gruppo, non mi sembra il caso di essere sfacciato … anche se i miei amici punzecchiano.
Anche lei si è accorta di me (sono uno dei pochi che usa i jeans) e dopo poco mi supera mettendo in mostra le sue doti sportive (e non).
Ringraziando i miei genitori per avermi imposto anni di scuola sci (almeno potevano stare in pace per un po’) ed i maestri delle Dolomiti che a suon di bacchettate qualcosa mi hanno costretto ad imparare; mi pavoneggio anche io e, tenendomi su un lato della pista lascio andare i vecchi “Renn Tiger”.
Mi fermo sul lato al sole, un’occhiata, lei si ferma poco più giù, un’altra occhiata … un po’ di imbarazzo, accendo una sigaretta, vedo i suoi amici spuntare all’inizio del muro finale, ancora uno scambio di sguardi … intensi, pieni di sottintesi …
Ormai sono troppo vicini, non amo la folla, approccio rimandato.
La seconda occasione capita al rifugio, in fila alla cassa: è la sua amica che mi indica ammiccando e quando lei si gira ho la certezza di non esserle indifferente.
Forse l’ho anche colpita, e lei me.
E’ seduta dall’altra parte della sala quando con una perentoria gomitata chi mi siede accanto richiama la mia attenzione: lei è sulle ginocchia di un bel tipo con il quale stà limonando.
Troia … dopo tutta questa manfrina.
Transeat, capitolo chiuso.
Mi è anche passata la fame, torno a sciare.
Alle otto di sera sono immerso nella vasca da bagno, un bel libro e proprio non ci penso più.
Ma è quando meno te lo aspetti che succede e allora … “al telefono, di corsa, è Valeria da Verona”
“non conosco Valerie di Verona”, “la tuta gialla di questa mattina, DEFICIENTE”.
Questo in sintesi il dialogo con il padrone di casa, a seguito del quale mi sono catapultato fuori dalla vasca inondando tutto il tragitto bagno – telefono.
La telefonata è durata parecchio, quando ho attaccato le fettuccine con i funghi erano state spolverate dagli amici invidiosi.
Per la prima volta quell’anno andai al Vinitaly, manifestazione ancora sconosciuta ai più …
fu un’esperienza fantastica (non il Vinitaly).
Valeria a Giugno si sarebbe sposata ed io non l’ho mai più rivista.
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

anni fa ero capitato a londra un pò per lavoro e un pò per girare la città; un giorno all'ora di pranzo andai con un amico italiano in un locale vicino a st. paul, dove c'era tanta gente; di fianco a noi sedevano due ragazze che parlavano tra di loro in inglese, una molto bella, alta bionda capelli corti, l'altra tuttaltro tipo..io e l'amico parlavamo, mangiavamo, e facevamo apprezzamenti anche pesi sulla gnocca bella, che intanto ci guardava..e che a un certo punto rispose "si grazie" alla nostra domanda fatta un pò a parole e un pò a segni se voleva del caffè..
questa aveva ascoltato tranquillamente i discorsi e gli apprezzamenti fatti da me e dal mio amico, e come se nulla fosse cominciò a parlare in italiano..era slovacca, ex giocatrice di pallavolo in varie squadre italiane, che stava girando per l'europa per divertimento, e che si trovava a londra ospite di un'amica..
beh ci siamo rivisti, e poi l'abbiamo invitata da noi in italia, tra l'altro lei era già stata dalle nostre parti;
l'abbiamo fatta ospitare da un nostro amico che poteva permetterselo, vedete com'è utile avere amici così..e l'abbiamo portata in giro di qua e di là..era una gran bella gnocca, e ricordo che era molto sveglia, perchè capiva al volo le situazioni..
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

Il mio è di una semplicità imbarazzante che mi ha fatto riflettere non poco sulle paranoie che ci facciamo.
Premetto che non sono bello e se le donne cadono ai miei piedi è perché mi puzzano le ascelle oppure ho l'alito pesante. :biggrin:
Scherzi a parte, ero a Jesolo e quell'estate frequentavo praticamente tutte le sere un piccolo bar. C'era un bel giro di ragazze, tutte hostess di terra che lavoravano per un'agenzia a 30 metri dal bar. Da poco era stata assunta una ragazza nuova. Tranquilla, semplice, normalissima. Tant'è che più dei saluti di cortesia, non siamo mai andati.
Una sera arriva il classico temporalone d'agosto. Quelli che rinfrescano per bene l'aria. Io arrivo a Jesolo, come tutte le sere, verso le 21.30-22.00, dopo aver percorso la strada sotto un acquazzone pauroso. Quando sono arrivato non pioveva più, ma c'era pochissima gente per strada e faceva davvero freddo.
Lei si siede un attimo con me a fumarsi una sigaretta e comincia a parlarmi: "stasera mi sa che non verrà più nessuno"
Ed io (credetemi che ancora non capisco dove ho trovato la sfrontatezza di quelle parole), con tono palesemente scherzoso, le rispondo: "bene, allora chiedi al boss se ti lascia la serata libera, andiamo a mangiarci una pizza, poi andiamo in disco, poi ci fermiamo a dormire in un albergo e domani alle 10 ti riporto qui".
Lei sparisce e dopo 2 minuti torna e mi dice che il boss la lascia venire. E poi aggiunge: "mettiti tu d'accordo col boss per l'ora, io vado a cambiarmi".
Ho capito bene? Questa mi sta dicendo che vuole fare la nottata con me. Poi penso: probabilmente vuole fare un dritto. Quante volte lo abbiamo fatto anche noi?
Esce il capo e gli chiedo a che ora devo riportarla al bar.
Poco dopo scende e mi dice: "andiamo, che ho una fame...."
Ci incamminiamo verso la pizzeria e, mentre passavamo davanti ad un albergo, mi dice: "forse è meglio che entri a prenotare, così abbiamo le chiavi e rientriamo quando vogliamo".
Hai capito la piccola. E' giovane, ma ci sa fare.
Entro, prenoto e andiamo in pizzeria. Finita la pizza (tra una cosa e l'altra si era fatta mezzanotte), le chiedo che discoteca preferisce. E lei, per l'ennesima volta, mi sorprende: "Perché dobbiamo andare in disco a perder tempo e soldi?"
Giusto, idiota che sono. Andiamo in albergo no?
E così fu. Siamo entrati, lei è andata in bagno, poi sono andato io e quando rientro in camera trovo la luce spenta, ma illuminata abbastanza dal lampione in strada. Lei era sdraiata nuda sul letto.
Abbiamo fatto molte "capriole", e io che non battevo chiodo da almeno 2 anni, non sono riuscito a trattenermi. Stavo per uscire, ma lei mi ha detto di venirle dentro che le piace. (per la cronaca, era il 1988 e l'aids era ancora agli albori). Vado in bagno a ripulirmi e quando torno la sento parlare dal terrazzino. Era seduta fuori nel terrazzino, nuda, che si fumava una sigaretta e provocava i ragazzi che passavano in strada. Hai capito la porcellina?
Finita la sigaretta è rientrata e abbiamo fatto il secondo round. Al termine ci siamo abbandonati in chiacchiere e lì ho fatto ben 3 scoperte:
1. Ha un ragazzo (che la zoccola mi ha fatto conoscere il mattino dopo e che mi ha pure offerto una birra :drinks: ), ma questo non era tanto sconvoilgente.
2. Non prendeva sistemi anticoncezionali :umnik2: (ma bene, così ho pure rischiato di lasciarla incinta :woottrizomeno: )
3. Aveva 17 anni !!!!!! :suicide2:
 
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Gomez

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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

danton ha scritto:
Eccola, per chi vuole sbizzarrirsi con racconti, fantasie, ricordi. Srotolate il racconto del vostro acchiappo piu' estroso. Esclusioni: esuliamo dal meretricio, palese o mascherato o "semiprof". Limitazioni: concentriamoci sulle vicende del suolo patrio (tenendo sospesi gli approcci in trasferta euro-planetaria), e direi persino di considerare principalmente le perfette sconosciute (con l'amico o l'amica che fa da trait d'union la strada e' troppo in discesa...).
Via che son curioso!
:preved:

Mi ero perso questo meraviglioso thread....
Bravo danton.
Rispondete numerosi, anchio sono curiosissimo e da sempre
appassionato studioso (nel tempo libero che mi concede il guzzo pay)
del mondo del broccolaggio gratis....
Dai dai, scrivete.....
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

moorish ha scritto:
1. Ha un ragazzo (che la zoccola mi ha fatto conoscere il mattino dopo e che mi ha pure offerto una birra :drinks: ), ma questo non era tanto sconvoilgente.
2. Non prendeva sistemi anticoncezionali :umnik2: (ma bene, così ho pure rischiato di lasciarla incinta :woottrizomeno: )
3. Aveva 17 anni !!!!!! :suicide2:

Il pericolo è il tuo mestiere, eh!?

:biggrin:
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

Gomez ha scritto:
Rispondete numerosi, anchio sono curiosissimo e da sempre
appassionato studioso (nel tempo libero che mi concede il guzzo pay)
del mondo del broccolaggio gratis....
Dai dai, scrivete.....[/b]
A sfaticato ...
che fai, lanci il sasso e nascondi la mano ?
Avrai anche tu qualche "nanetto" da raccontarci ...
Dai, dai il buon esempio :biggrin:
 
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Gomez

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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

Astore ha scritto:
Gomez ha scritto:
Rispondete numerosi, anchio sono curiosissimo e da sempre
appassionato studioso (nel tempo libero che mi concede il guzzo pay)
del mondo del broccolaggio gratis....
Dai dai, scrivete.....[/b]
A sfaticato ...
che fai, lanci il sasso e nascondi la mano ?
Avrai anche tu qualche "nanetto" da raccontarci ...
Dai, dai il buon esempio :biggrin:

Doveri sostenere una seduta di ipnosi regressiva in quanto sono sicuro
che una volta capitava ma se capitava capitava davvero tanti ma tanti anni fa,
almeno 13, data nella quale credo sia l'ultima volta ho strombacchiato free.
Che successe quella volta?
Mah...
Ero in un periodo up ed emanavo feromoni.
Ad un corso conobbi una fanciulla davvero carina.
Ho cominciato a guardarla e sorridere.
Lei ricambiava lo sguardo e il sorriso, spesso, più spesso del normale.
Poi una sera uscimmo con quelli del corso.
Lei mi stava sempre attaccata, e non faceva altro che guardarmi e sorridermi.
Ed io ricambiavo il suo sguardo ed il suo sorriso.
E ad un certo punto le ho cinto la vita con un braccio mentre con la mano le palpeggiavo
una chiappa.
Lei non diceva nulla, anzi, mi guardava e mi sorrideva più spesso.
Ad un certo punto, non so perchè, ma mi è venuto come il sospetto che
la fanciulla carina carina ci stesse.
Ed infatti ci stette.
Ci stettimo per una volta, a casa sua.
Lei cercava un moroso.
Io cercavo una ciulata perchè una morosa l'avevo già.
Questa incongruenza nella reciproche aspettative fece si che non ci si incotrò più
e che anzi, i soliti ricatti psicoloigici tipo "spero che tu non sei uguale a tutti gli altri",
che mi fecero sprofondare nella paranoia.
Lei era dell'Aquila.
Recentemente l'ho pensata molto e le auguro davvero tutta la felicità di questo mondo.
Ma la ciulata fu tanto pessima qualnto lei era davvero carina...
Poi, da li a poco, avrei incontrato la prima zoccola a pagamento e di trovar
da ciulare in modo degno non ebbi mai più a preoccuparmene (con le dovute eccezioni).
Però...
E' vero, l'onnipotenza che ti dona pensarti o saperti un broccolatore esperto ed infallibile
è senza dubbio una sensazione elettrizzante ed un vero toccasana per uno che come me
ha un'autostima un pò traballante.
Si, per me il broccolamento gratis sarebbe una grandissima cura.
Ma però per scopare bene dovrei avere la garanzia di broccolare gratis una professionista del sesso,
cioè una zoccola a pago.
Ed è questo il grande paradosso.
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

oh raca, active dante !!

duncue, il mio gancio più bello, per la precisione un gancio destro dritto sulla masciella, lo ciappàto
in quel stesso medesimo istante ke ho kiamato troia una mia ex raca.

o minkia finammente sono tonnato, più spretato di un vitello tonnato, perla punto.
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

o raca, minkia minkia aspetto e spero che biggà no mi spammi ancòra. Eddài fammi controbuire alla convensciòn.
Faccio anke quakke accensione su quakke raca che ho conosciuto dal punto di svista carnale, he.
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

17 anni, tornato dalle vacanze estive alzatomi di 18 centimetri, abbronzato e capelli lunghi.
Arrivo al solito bar e vedo lei, la bella del gruppone, già fidanzata con il losco barista 25enne.

Allegria e cazzate tutta sera poi mi chiede se la accompagno a casa in bici.
A casa lei, nonna addormentata e mastodontico alano, poi basta.

Parliamo ancora un poco poi le telefona il fidanzato: da qui non ho mai capito perchè ma mentre parlava con lui e gli diceva che lo amava ha iniziato a spogliarsi (cazzo, ve le ricordate le mutandine bianche??) e nuda ha preso a massaggiarmi la patta.

Poi mette giù il telefono e mi dice: " Mi scopi o mi scopi?"

Son tornato a casa alle 6 di mattina e alle 10 eravamo a far colazione dal becco, che ha pure offerto!
:whistle3:
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

Non sò se è il più bello..., sicuramente uno che ricordo ancora molto bene...

Il viaggio per Parigi,
dove dovevo concludere una difficile trattativa con i cugini Francesi insieme al mio AD,
iniziò sotto i peggiori auspici...

Eravamo già in fase di rullaggio a Linate, quando ci comunicarono che il volo era annullato causa nebbia..., annunciando un trasferimento in autobus all'aereoporto di Torino Caselle...
L'Amministratore Delegato a quel punto nello scendere dalla scaletta, mi mise in mano un rotolo di banconote (Franchi Francesi), una busta portadocumenti con le bozze del contratto, le prenotazioni dell'albergo e della macchina a noleggio, dicendomi..., caro ..., io me ne torno a casa..., ci pensi Lei..., si arrangi...

Rimasi come un pirla..., a guardarlo mentre si allontanava, pensando che non sapevo una parola di Francese mentre le persone che avrei dovuto incontrare non parlavano una parola di Inglese...

Il trasferimento in autobus ed il resto del viaggio fu allucinante..., mi ritrovai in aereo seduto a fianco a Helenio Herrera, che spaccò i coglioni alle hostess e al sottoscritto per tutto il volo con le richieste più allucinanti e maniacali...
A Parigi in aereoporto un'altra sorpresa..., lo "stronzo" aveva prenotato a noleggio un Porsche Carrera con il cambio automatico (che non avevo mai usato...)

Dopo diversi tentativi di suicidarmi (in cerca della frizione più volte inchiodai la macchina in autostrada rischiando di farmi tamponare), arrivai visibilmente provato e con "sole" 8 ore di ritardo in serata a Parigi in albergo...

Mentre mi infilavo nella vasca da bagno piena di acqua bollente, la rabbia per essere stato abbandonato prese ben presto il sopravvento sulla stanchezza, insieme ad un feroce desiderio di vendetta

Prima di uscire dall'albergo infighettato e profumato come un damerino, mi feci prenotare un tavolo in uno dei più lussuosi e cari ristoranti di Parigi, dove arrivai in taxi alle 22,30 circa

Allingresso una fila di persone erano in attesa di poter entrare, notai subito in fondo alla coda due belle ragazze, avvicinandomi le sentii parlare in Italiano lamentarsi per la lunga attesa.
Mi avvicinai, mi presentai e dissi loro che avevo un tavolo prenotato e che mi avrebbe fatto molto piacere averle mie ospiti a cena per avere qualcuno con cui parlare
Accettarono, si trovavano a Parigi per la settimana della moda, entrambe lavoravano per un noto stilista italiano, non come modelle fortunatamente, infatti erano entrambe carrozzate meravigliosamente e dotate di un sano appetito...

La serata si svolse nel migliore dei modi, mangiammo divinamente, mentre scherzando gli argomenti di conversazione diventavano via via più intimi e audaci
Quando ci alzammo decisamente allegri, lasciando sul tavolo tre cadaveri di Cristal, le vidi confabulare tra loro, mentre mi recavo a firmare laddebito sulla carta di credito aziendale (pregustando la faccia che lo "stronzo"... avrebbe fatto nel vistarmi la pesante nota spese di quella sera)

Mi offrii di accompagnarle in taxi al loro albergo, durante la sera si era creato un maggiore feeling con una delle due ragazze, fu proprio Lei a dirmi che non aveva voglia di andare a dormire, Lei a farmi capire che le sarebbe piaciuto fare una passeggiata nella notte di Parigi insieme a me...

Accompagnammo la sua amica in albergo, ritornammo al mio per prendere la Porsche e con quella scorrazzammo con i finestrini abbassati e cantando felici come bambini, per buona parte della notte in una Parigi illuminata e semideserta, da Montmartre, ai lungo Senna, il Trocadero, la Tour Eiffel, il Bois de Boulogne, i Champs-Élysées, Place de la Concorde, Place Vendome...

Quella notte non tornai in albergo da solo, ci ritrovammo nella mia camera quasi intimiditi all'inizio, poi in modo naturale spogliandoci a vicenda ed esplorando con le nostre mani e le nostre bocche i nostri corpi, facemmo l'amore, quello che si fa lentamente, senza parlare, guardandosi negli occhi..., ci addormentammo e ci risvegliammo ancora abbracciati

La mattina, dopo una abbondante colazione, Lei mi propose di accompagnarmi per farmi da interprete durante l'incontro che avrei avuto poco più tardi...
La ringraziai e accettai, dopo essere passata in albergo per cambiarsi e per accordarsi con la sua amica per farsi "coprire" si presentò puntuale fasciata in un elegante tailleur all'ingresso dell'elegante palazzo sede dell'incontro, dove la stavo aspettando...

La trattativa si risolse in un successo al di là di ogni aspettativa, il merito ora me ne rendo conto..., fu ovviamente in gran parte suo, sono sicuro che anche i miei interlocutori francesi rimasero affascinati da quella meravigliosa creatura

Quella sera stessa ritornai a Milano

Ci telefonammo per un po', sapendo benissimo che le nostre vite non si sarebbero potute più incrociare, che la magia di quell'incontro sarebbe rimasta viva solo nei nostri ricordi...

E così è stato...

xxxchaos :bye:
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

xxxchaos ha scritto:
Non sò se e' il più bello..., sicuramente uno che ricordo ancora molto bene...

Il viaggio per Parigi,
dove dovevo concludere una difficile trattativa con i cugini Francesi insieme al mio AD,
iniziò sotto i peggiori auspici...

Eravamo già in fase di rullaggio a Linate, quando ci comunicarono che il volo era annullato causa nebbia..., annunciando un trasferimento in autobus all'aereoporto di Torino Caselle...
L'Amministratore Delegato a quel punto nello scendere dalla scaletta, mi mise in mano un rotolo di banconote (Franchi Francesi), una busta portadocumenti con le bozze del contratto, le prenotazioni dell'albergo e della macchina a noleggio, dicendomi..., caro ..., io me ne torno a casa..., ci pensi Lei..., si arrangi...

Rimasi come un pirla..., a guardarlo mentre si allontanava, pensando che non sapevo una parola di Francese mentre le persone che avrei dovuto incontrare non parlavano una parola di Inglese...

Il trasferimento in autobus ed il resto del viaggio fu allucinante..., mi ritrovai in aereo seduto a fianco a Helenio Herrera, che spaccò i coglioni alle hostess e al sottoscritto per tutto il volo con le richieste più allucinanti e maniacali...
A Parigi in aereoporto un'altra sorpresa..., lo "stronzo" aveva prenotato a noleggio un Porsche Carrera con il cambio automatico (che non avevo mai usato...)

Dopo diversi tentativi di suicidarmi (in cerca della frizione più volte inchiodai la macchina in autostrada rischiando di farmi tamponare), arrivai visibilmente provato e con "sole" 8 ore di ritardo in serata a Parigi in albergo...

Mentre mi infilavo nella vasca da bagno piena di acqua bollente, la rabbia per essere stato abbandonato prese ben presto il sopravvento sulla stanchezza, insieme ad un feroce desiderio di vendetta

Prima di uscire dall'albergo infighettato e profumato come un damerino, mi feci prenotare un tavolo in uno dei più lussuosi e cari ristoranti di Parigi, dove arrivai in taxi alle 22,30 circa

Allingresso una fila di persone erano in attesa di poter entrare, notai subito in fondo alla coda due belle ragazze, avvicinandomi le sentii parlare in Italiano lamentarsi per la lunga attesa.
Mi avvicinai, mi presentai e dissi loro che avevo un tavolo prenotato e che mi avrebbe fatto molto piacere averle mie ospiti a cena per avere qualcuno con cui parlare
Accettarono, si trovavano a Parigi per la settimana della moda, entrambe lavoravano per un noto stilista italiano, non come modelle fortunatamente, infatti erano entrambe carrozzate meravigliosamente e dotate di un sano appetito...

La serata si svolse nel migliore dei modi, mangiammo divinamente, mentre scherzando gli argomenti di conversazione diventavano via via più intimi e audaci
Quando ci alzammo decisamente allegri, lasciando sul tavolo tre cadaveri di Cristal, le vidi confabulare tra loro, mentre mi recavo a firmare laddebito sulla carta di credito aziendale (pregustando la faccia che lo "stronzo"... avrebbe fatto nel vistarmi la pesante nota spese di quella sera)

Mi offrii di accompagnarle in taxi al loro albergo, durante la sera si era creato un maggiore feeling con una delle due ragazze, fu proprio Lei a dirmi che non aveva voglia di andare a dormire, Lei a farmi capire che le sarebbe piaciuto fare una passeggiata nella notte di Parigi insieme a me...

Accompagnammo la sua amica in albergo, ritornammo al mio per prendere la Porsche e con quella scorrazzammo con i finestrini abbassati e cantando felici come bambini, per buona parte della notte in una Parigi illuminata e semideserta, da Montmartre, ai lungo Senna, il Trocadero, la Tour Eiffel, il Bois de Boulogne, i Champs-Élysées, Place de la Concorde, Place Vendome...

Quella notte non tornai in albergo da solo, ci ritrovammo nella mia camera quasi intimiditi all'inizio, poi in modo naturale spogliandoci a vicenda ed esplorando con le nostre mani e le nostre bocche i nostri corpi, facemmo l'amore, quello che si fa lentamente, senza parlare, guardandosi negli occhi..., ci addormentammo e ci risvegliammo ancora abbracciati

La mattina, dopo una abbondante colazione, Lei mi propose di accompagnarmi per farmi da interprete durante l'incontro che avrei avuto poco più tardi...
La ringraziai e accettai, dopo essere passata in albergo per cambiarsi e per accordarsi con la sua amica per farsi "coprire" si presentò puntuale fasciata in un elegante tailleur all'ingresso dell'elegante palazzo sede dell'incontro, dove la stavo aspettando...

La trattativa si risolse in un successo al di là di ogni aspettativa, il merito ora me ne rendo conto..., fu ovviamente in gran parte suo, sono sicuro che anche i miei interlocutori francesi rimasero affascinati da quella meravigliosa creatura

Quella sera stessa ritornai a Milano

Ci telefonammo per un po', sapendo benissimo che le nostre vite non si sarebbero potute più incrociare, che la magia di quell'incontro sarebbe rimasta viva solo nei nostri ricordi...

E così e' stato...

xxxchaos :bye:

Ma, è vera o è uno dei miei racconti di fantasia?......Nel caso sia vera, complimenti!!!!
 
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Re: Dal mondo free: il vostro gancio piu' bello

Big Five ha scritto:
xxxchaos ha scritto:
Non sò se e' il più bello..., sicuramente uno che ricordo ancora molto bene...

Il viaggio per Parigi,
dove dovevo............

..........sera stessa ritornai a Milano

Ci telefonammo per un po', sapendo benissimo che le nostre vite non si sarebbero potute più incrociare, che la magia di quell'incontro sarebbe rimasta viva solo nei nostri ricordi...

E così e' stato...

xxxchaos :bye:

Ma, e' vera o e' uno dei miei racconti di fantasia?......Nel caso sia vera, complimenti!!!!


se è vera sei un mito....
ma anche se non è vera è davvero stupenda.... :good:
 
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