Numero di telefono: 3498508059
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Diana * Donna Con Locale
L'incontro è avvenuto Recentemente
Città dove è avvenuto l'incontro: Roma
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 75% - Non aggiornate, photoshop
Nome della girl/escort: Diana
Nazionalità: Ucraina
Età: 23-25
Altezza: 160
Descrizione fisica: Normotipo
Reperibilità: Facile con messaggeria
Compenso concordato: 100
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Girl Friend Experience (GFE, come una fidanzata)
Fumatrice No
Servizi usufruiti: FK (french kiss, bacio alla francese con lingua), DATY (dinner at the Y ovvero rapporto orale a lei), BBJ (rapporto orale scoperto), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Difficile, zona molto trafficata
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulizia accettabile, disordine
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
Cercarne una a Roma è come andare a uno di quei ristoranti cinesi dove ti viene presentato un menu di 12 pagine con 20 pietanze per ogni foglio. Tu sai che quella giusta sta in quel meraviglioso album dei sogni, ma devi leggertelo, se non tutto, almeno in parte e gli imbarazzi sono enormi. La cosa più stupida è farsi guidare dalle foto. Molte sono fake, la maggior parte ritoccate così bene che la fanciulla pare una starlette del cinema, e forse lo era pure, ma i segni del tempo e dell’usura li vedi solo al momento dell’incontro, quando magari hai dovuto cambiare 3 bus e 2 metro per arrivarci. Per non dire, poi, dei missili che sono sempre dietro l’angolo. Ci vorrebbe un sistema di riconoscimento di qualità e, quando qualcuna si prende 3 recensioni negative in breve tempo, la certificazione di qualità andrebbe subito ritirata. Così lo studio delle opinioni di chi ti ha preceduto è l’unico modo di salvare le banconote di grosso taglio dal tritacarta della casualità e della dabbenaggine dei punter che, come è noto, ragionano sempre con il mononeurone del fratellino calvo, piuttosto che con la materia grigia, messa sempre in momentanea pausa nel momento in cui più servirebbe.
Per facilitare la scelta, circoscrivo dapprima la zona. Percorrere 2 ore di strada per poi farsi derubare non è per niente accettabile. Considero solo ciò che è raggiungibile, con qualsiasi mezzo, entro 20 minuti. Ma anche così la scelta è ancora troppo ampia. Stilo quindi un elenco di quello che mi attira. Vengono fuori una dozzina di nomi. Poi leggo le storie e a ciascun nome assegno un punteggio: 3 per l’aspetto fisico; 5 per l’attitudine e la disponibilità; 4 per la possibilità di comunicazione; 3 per l’appartenenza etnica. Non che ci siano etnie simpatiche ed altre antipatiche. Piuttosto ve ne sono alcune note per la loro capacità di adattarsi ai gusti del cliente. Altri 5 li assegno sulla base dell’età, delle pratiche di cui ho voglia quel giorno, giudizio dei colleghi. È il voto più irrazionale. Ma anche quello più utile perché devo chiudere gli occhi e immaginarmi l’effetto. Il gioco è più veloce di quel che si immagini. Dapprima la scelta cade su Netty a S.Giovanni, ma devo subito scartarla perché più di un collega dice che la ragazza “se la tira”, e io voglio un’atmosfera di gioco e una qualche sensazione di parità nel rapporto, non l’altezzosità di chi pensa di fornirti un servizio a 5 stelle che, invece, ti lascia insoddisfatto, voglio gratificazione in quella mezz’ora, essere a mio agio, e l’ospite indesiderato a suo agio non lo è mai. Alla fine mi resta Diana. Giovane, con uno sguardo spontaneo e innocente. Molte recensioni intensamente positive; solo il fatto che sia Ucraina non mi esalta ma nemmeno mi trattiene. E sia, il dado è tratto. Chiamo ma non risponde. Mi invia subito dopo un WA, con un tariffario dove c’è di tutto. Noto con piacere che cita 2 volte il fk, per me un potente stimolo all’eccitazione e alla creazione di una dimensione “umana” nel meretricio. Le fornisco appuntamento per le 10 del giorno successivo dalle parti di sant’Agnese. Arrivo mezz’ora prima. Chiedo di un fioraio e di un supermercato. Fiori e cioccolatini non devono mai mancare. La porta non ha numero, così che sono costretto a chiedere conferma del civico a una signora che esce dal cancello. Lo faccio nel modo più naturale e innocente. Intanto chiamo la ragazza che stavolta risponde al telefono. Mi dice di entrare nel portone e di scendere al piano ammezzato. Imbocco l’entrata facendomi strada tra gli operai di una ditta di traslochi e sono subito davanti alla porta che si apre cigolando. Sono gonfio di ansia. È vero che le recensioni erano tutte positive, ma lo erano sul sito sbagliato. Niente c’era su PF. Ma qui ho un rimorso. Penso che, se per ognuna delle ragazze voglio non solo una narrazione ma devo scegliermi anche il sito e l’autore, commetto l’ingiustizia di mandare sempre avanti solo gli altri e io unicamente di godere i frutti delle disavventure altrui. Cosa per nulla sbagliata, ma che il rischio, più che contenerlo, lo azzera, ponendolo tutto a carico dei colleghi. No, sarò io stavolta ad essere il punter esploratore.
La porta si apre e io subito mi ci infilo (sono lì per questo). Vedo solo la sagoma di una ragazzina piccola di statura in vestaglia trasparente con forme deliziose. Quando la porta si chiude tutto piomba in una oscurità assoluta. Lei mi prende per mano e mi invita a seguirla. Attraversiamo una specie di salotto in penombra con un divano su cui una bella ragazza dalla pelle non chiarissima e dal fisico skinny sta facendosi il manicure. Quando entriamo nell’alcova, accende la luce e di colpo si illumina mostrandosi nella su bellezza. La sua pelle è chiara ma di colore non uniforme, in alcuni pochi punti appaiono i segni di antiche lesioni come piccoli screzi cromatici, inavvertibili al tatto. Lei è una bambolina di un biondo artificiale, con sue belle labbra e un gradevole sorriso. Gli occhi sono chiari e sul viso rotondo spiccano rosse le sue labbra, tutte da baciare. Devo abbassarmi per gustare le sue labbra. Lei è davvero piccola. Mi sembra una bambolina. Subito un cagnolino mi viene vicino e cerca di attirare la mia attenzione. Mi trattengo un poco a giocare con lui. Quindi a lei porgo i fiori ed i cioccolatini; ne è felice e mi abbraccia. Gli occhi le brillano, ha l’espressione di una bimba felice. Evidentemente non è abituata a questo gesto. Ci baciamo sulle labbra e ci teniamo stretti un istante. Quindi chiedo il bagno. Diana mi accompagna alla porta della Toilette. Ne esce un’altra ragazza nuda e a me viene spontaneo esclamare “ma questo è il paradiso!”. Ride solo Diana. Le altre rimangono impassibili. Finite le mie abluzioni, torno dalla mia bambolina ucraina. È completamente nuda. Mi seggo sul letto e chiedo a lei di sedersi sulle mie gambe. La accarezzo e le mormoro “sei la mia tenera bambolina”. Lei mi sorride e mi prende la faccia tra le due mani, poi mi bacia con passione. Io accarezzo la sua schiena e la gratto delicatamente con i miei polpastrelli. Quindi passo a baciarle il volto, il collo e i bellissimi seni. I movimenti della mia lingua sulle sue areole incontrano il suo favore. Credo si stia eccitando perché si sdraia sul letto e apre le gambe. Non ho mai visto una figa così bella! È rosea e ha sue piccole labbra larghe e aperte come un fiore, trasuda esuberanza e gioia, pare invitarmi. Mi distendo sul letto, nudo pure io e mi getto sul suo fiore, inumidendolo e leccandolo dapprima lentamente. Poi sposto la lingua alla congiunzione delle piccole labbra fino a sentire la pallina dura del suo clitoride e comincio a leccarglielo slinguazzandomelo in ogni direzione. Freme e sospira. Non recita. Vado avanti per molto, almeno finché lei non dice “ora voglio farti io una cosa”. Rimango in ginocchio sul letto mentre lei si gira sul fianco sinistro, afferra il mio cazzo già reattivo, lo scappella e se lo infila in bocca. Ha una buona tecnica. Lo sento stretto nella su bocca, avverto la lingua. Dapprima me la godo, poi comincio un mouthfucking celestiale. È divino entrare e uscire dalla sua bocca. Accelero, rallento, si affoga un poco, riprendo. Quando ne ho abbastanza voglio una missionaria. Entro dentro di lei che mi abbraccia, mi accarezza la schiena e mi fa provare brividi intensi mentre io affondo il mio naso tra i suoi seni e le ciuccio i capezzoli. Vado avanti a lungo, non mi va di cambiare posizione, quella è troppo dolce e l’espressione del suo volto mi piace. Geme e gode, ma senza esagerazioni. Ad un certo punto penso che, prima che sia troppo tardi, voglio sentire i suoi glutei contro i miei inguini. Così le chiedo di mettersi di lato e lascio scivolare il pene (precedentemente da lei gommato) tra le sue cosce, poi tra le sue pacche. Lei si inarca, afferra il mio pene davanti e in un attimo se lo ficca dentro. Le afferro fianchi e un languore dolcissimo afferra me. Sono in una fase intensissima del godimento. Penso dapprima di resistere per terminare alla pecora, ma la dolcezza e l’intensità del piacere è alle stelle, per cui ci do dentro fino alla conclusione che è di quelle che si ricordano e quando la mollo lei non si allontana ma mi lascia godere 3 tranquilli minuti di eternità.
Molto gentile nell’aiutarmi a pulire. Ho macchiato le lenzuola e le chiedo scusa. “Non preoccuparti”, mi dice sorridendo e cercando ri ripulire una macchiolina sulla coperta. Restiamo un poco a parlare mentre mi vesto. Poi lei mi fa strada verso la porta. Passaggio dal salotto tra le ragazze nude che saluto senza ottenerne risposta. Ma chi se ne frega! Ho vissuto una stupenda mezz’ora con questa bella ragazza che dice di avere 23 anni. Dovesse capitarmi ancora la possibilità, ci ritornerei volando.
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Diana * Donna Con Locale
L'incontro è avvenuto Recentemente
Città dove è avvenuto l'incontro: Roma
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 75% - Non aggiornate, photoshop
Nome della girl/escort: Diana
Nazionalità: Ucraina
Età: 23-25
Altezza: 160
Descrizione fisica: Normotipo
Reperibilità: Facile con messaggeria
Compenso concordato: 100
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Girl Friend Experience (GFE, come una fidanzata)
Fumatrice No
Servizi usufruiti: FK (french kiss, bacio alla francese con lingua), DATY (dinner at the Y ovvero rapporto orale a lei), BBJ (rapporto orale scoperto), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Difficile, zona molto trafficata
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulizia accettabile, disordine
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
Cercarne una a Roma è come andare a uno di quei ristoranti cinesi dove ti viene presentato un menu di 12 pagine con 20 pietanze per ogni foglio. Tu sai che quella giusta sta in quel meraviglioso album dei sogni, ma devi leggertelo, se non tutto, almeno in parte e gli imbarazzi sono enormi. La cosa più stupida è farsi guidare dalle foto. Molte sono fake, la maggior parte ritoccate così bene che la fanciulla pare una starlette del cinema, e forse lo era pure, ma i segni del tempo e dell’usura li vedi solo al momento dell’incontro, quando magari hai dovuto cambiare 3 bus e 2 metro per arrivarci. Per non dire, poi, dei missili che sono sempre dietro l’angolo. Ci vorrebbe un sistema di riconoscimento di qualità e, quando qualcuna si prende 3 recensioni negative in breve tempo, la certificazione di qualità andrebbe subito ritirata. Così lo studio delle opinioni di chi ti ha preceduto è l’unico modo di salvare le banconote di grosso taglio dal tritacarta della casualità e della dabbenaggine dei punter che, come è noto, ragionano sempre con il mononeurone del fratellino calvo, piuttosto che con la materia grigia, messa sempre in momentanea pausa nel momento in cui più servirebbe.
Per facilitare la scelta, circoscrivo dapprima la zona. Percorrere 2 ore di strada per poi farsi derubare non è per niente accettabile. Considero solo ciò che è raggiungibile, con qualsiasi mezzo, entro 20 minuti. Ma anche così la scelta è ancora troppo ampia. Stilo quindi un elenco di quello che mi attira. Vengono fuori una dozzina di nomi. Poi leggo le storie e a ciascun nome assegno un punteggio: 3 per l’aspetto fisico; 5 per l’attitudine e la disponibilità; 4 per la possibilità di comunicazione; 3 per l’appartenenza etnica. Non che ci siano etnie simpatiche ed altre antipatiche. Piuttosto ve ne sono alcune note per la loro capacità di adattarsi ai gusti del cliente. Altri 5 li assegno sulla base dell’età, delle pratiche di cui ho voglia quel giorno, giudizio dei colleghi. È il voto più irrazionale. Ma anche quello più utile perché devo chiudere gli occhi e immaginarmi l’effetto. Il gioco è più veloce di quel che si immagini. Dapprima la scelta cade su Netty a S.Giovanni, ma devo subito scartarla perché più di un collega dice che la ragazza “se la tira”, e io voglio un’atmosfera di gioco e una qualche sensazione di parità nel rapporto, non l’altezzosità di chi pensa di fornirti un servizio a 5 stelle che, invece, ti lascia insoddisfatto, voglio gratificazione in quella mezz’ora, essere a mio agio, e l’ospite indesiderato a suo agio non lo è mai. Alla fine mi resta Diana. Giovane, con uno sguardo spontaneo e innocente. Molte recensioni intensamente positive; solo il fatto che sia Ucraina non mi esalta ma nemmeno mi trattiene. E sia, il dado è tratto. Chiamo ma non risponde. Mi invia subito dopo un WA, con un tariffario dove c’è di tutto. Noto con piacere che cita 2 volte il fk, per me un potente stimolo all’eccitazione e alla creazione di una dimensione “umana” nel meretricio. Le fornisco appuntamento per le 10 del giorno successivo dalle parti di sant’Agnese. Arrivo mezz’ora prima. Chiedo di un fioraio e di un supermercato. Fiori e cioccolatini non devono mai mancare. La porta non ha numero, così che sono costretto a chiedere conferma del civico a una signora che esce dal cancello. Lo faccio nel modo più naturale e innocente. Intanto chiamo la ragazza che stavolta risponde al telefono. Mi dice di entrare nel portone e di scendere al piano ammezzato. Imbocco l’entrata facendomi strada tra gli operai di una ditta di traslochi e sono subito davanti alla porta che si apre cigolando. Sono gonfio di ansia. È vero che le recensioni erano tutte positive, ma lo erano sul sito sbagliato. Niente c’era su PF. Ma qui ho un rimorso. Penso che, se per ognuna delle ragazze voglio non solo una narrazione ma devo scegliermi anche il sito e l’autore, commetto l’ingiustizia di mandare sempre avanti solo gli altri e io unicamente di godere i frutti delle disavventure altrui. Cosa per nulla sbagliata, ma che il rischio, più che contenerlo, lo azzera, ponendolo tutto a carico dei colleghi. No, sarò io stavolta ad essere il punter esploratore.
La porta si apre e io subito mi ci infilo (sono lì per questo). Vedo solo la sagoma di una ragazzina piccola di statura in vestaglia trasparente con forme deliziose. Quando la porta si chiude tutto piomba in una oscurità assoluta. Lei mi prende per mano e mi invita a seguirla. Attraversiamo una specie di salotto in penombra con un divano su cui una bella ragazza dalla pelle non chiarissima e dal fisico skinny sta facendosi il manicure. Quando entriamo nell’alcova, accende la luce e di colpo si illumina mostrandosi nella su bellezza. La sua pelle è chiara ma di colore non uniforme, in alcuni pochi punti appaiono i segni di antiche lesioni come piccoli screzi cromatici, inavvertibili al tatto. Lei è una bambolina di un biondo artificiale, con sue belle labbra e un gradevole sorriso. Gli occhi sono chiari e sul viso rotondo spiccano rosse le sue labbra, tutte da baciare. Devo abbassarmi per gustare le sue labbra. Lei è davvero piccola. Mi sembra una bambolina. Subito un cagnolino mi viene vicino e cerca di attirare la mia attenzione. Mi trattengo un poco a giocare con lui. Quindi a lei porgo i fiori ed i cioccolatini; ne è felice e mi abbraccia. Gli occhi le brillano, ha l’espressione di una bimba felice. Evidentemente non è abituata a questo gesto. Ci baciamo sulle labbra e ci teniamo stretti un istante. Quindi chiedo il bagno. Diana mi accompagna alla porta della Toilette. Ne esce un’altra ragazza nuda e a me viene spontaneo esclamare “ma questo è il paradiso!”. Ride solo Diana. Le altre rimangono impassibili. Finite le mie abluzioni, torno dalla mia bambolina ucraina. È completamente nuda. Mi seggo sul letto e chiedo a lei di sedersi sulle mie gambe. La accarezzo e le mormoro “sei la mia tenera bambolina”. Lei mi sorride e mi prende la faccia tra le due mani, poi mi bacia con passione. Io accarezzo la sua schiena e la gratto delicatamente con i miei polpastrelli. Quindi passo a baciarle il volto, il collo e i bellissimi seni. I movimenti della mia lingua sulle sue areole incontrano il suo favore. Credo si stia eccitando perché si sdraia sul letto e apre le gambe. Non ho mai visto una figa così bella! È rosea e ha sue piccole labbra larghe e aperte come un fiore, trasuda esuberanza e gioia, pare invitarmi. Mi distendo sul letto, nudo pure io e mi getto sul suo fiore, inumidendolo e leccandolo dapprima lentamente. Poi sposto la lingua alla congiunzione delle piccole labbra fino a sentire la pallina dura del suo clitoride e comincio a leccarglielo slinguazzandomelo in ogni direzione. Freme e sospira. Non recita. Vado avanti per molto, almeno finché lei non dice “ora voglio farti io una cosa”. Rimango in ginocchio sul letto mentre lei si gira sul fianco sinistro, afferra il mio cazzo già reattivo, lo scappella e se lo infila in bocca. Ha una buona tecnica. Lo sento stretto nella su bocca, avverto la lingua. Dapprima me la godo, poi comincio un mouthfucking celestiale. È divino entrare e uscire dalla sua bocca. Accelero, rallento, si affoga un poco, riprendo. Quando ne ho abbastanza voglio una missionaria. Entro dentro di lei che mi abbraccia, mi accarezza la schiena e mi fa provare brividi intensi mentre io affondo il mio naso tra i suoi seni e le ciuccio i capezzoli. Vado avanti a lungo, non mi va di cambiare posizione, quella è troppo dolce e l’espressione del suo volto mi piace. Geme e gode, ma senza esagerazioni. Ad un certo punto penso che, prima che sia troppo tardi, voglio sentire i suoi glutei contro i miei inguini. Così le chiedo di mettersi di lato e lascio scivolare il pene (precedentemente da lei gommato) tra le sue cosce, poi tra le sue pacche. Lei si inarca, afferra il mio pene davanti e in un attimo se lo ficca dentro. Le afferro fianchi e un languore dolcissimo afferra me. Sono in una fase intensissima del godimento. Penso dapprima di resistere per terminare alla pecora, ma la dolcezza e l’intensità del piacere è alle stelle, per cui ci do dentro fino alla conclusione che è di quelle che si ricordano e quando la mollo lei non si allontana ma mi lascia godere 3 tranquilli minuti di eternità.
Molto gentile nell’aiutarmi a pulire. Ho macchiato le lenzuola e le chiedo scusa. “Non preoccuparti”, mi dice sorridendo e cercando ri ripulire una macchiolina sulla coperta. Restiamo un poco a parlare mentre mi vesto. Poi lei mi fa strada verso la porta. Passaggio dal salotto tra le ragazze nude che saluto senza ottenerne risposta. Ma chi se ne frega! Ho vissuto una stupenda mezz’ora con questa bella ragazza che dice di avere 23 anni. Dovesse capitarmi ancora la possibilità, ci ritornerei volando.