Ciao a tutte/i. Provo a scrivere il mio primo post, dopo mesi di losca osservazione e lettura di tutte le molte interessanti discussioni. Con l’occasione, mi presento: sono un frequentatore di meretrici da decenni e, come molti, ho espresso svariati stili di puttanesimo, dal bucolico appecoramento delle otr black alle più rassicuranti e professionali professioniste da appartamento. Come molti, ho 4-5 ragazze che preferisco e che sono riuscite a fare di me un cliente abituale. Con una di queste, in particolare, ho approfondito ed intensificato la frequentazione e, complice una mia situazione personale difficile, mi ci sono affezionato.
La Signora in questione, grande professionista, ha saputo elargirmi il consueto equilibrato mix tra “sei unico, solo con te riesco a parlare” e “non mi rompere le palle, sto lavorando”, miscela sufficiente a non perdere il cliente senza illuderlo inutilmente di chissà quale amicizia, affetto o altro.
Bene, vengo al punto: devo ringraziare questo forum ed in particolare il sommo @Mariano Pomelli, che con il suo lirico cinismo mi ha saputo aprire gli occhi e far prendere coscienza del reale rapporto che può esserci tra prostituta e cliente, che in quasi nessun caso può evolvere in altre forme di rapporto, affetto, amicizia, amore. Solo grazie alla lettura delle vostre numerose avventure, mi sono reso che stavo cadendo come un fesso in una situazione che esisteva soltanto nella mia testa. Fortunatamente, il senso di ragno pizzica sempre forte, quindi non ho mai cercato di frequentarla al di fuori del suo contesto lavorativo, probabilmente non avrebbe accettato, forse sì, in ogni caso non potrei permettermi le sue sicuramente costose abitudini.
Così, dopo aver metabolizzato in solitaria ed evacuato le scorie, ora continuo a frequentare la Signora con il giusto approccio. Pago, le somministro la dovuta dose di sano su e giù (cit.), mi sciacquo l’apparato copulatorio, bacino e ciao ciao. Lei, from time to time, ha qualche slancio d’affetto e si produce in prolungati soliloqui di fronte ad un pubblico assente (io). Forse, in fondo, è ancora umana e talvolta non riesce a sopprimere la sua reale personalità, dopotutto ci conosciamo da tanto tempo. La domenica, in particolare, quando ancora deve finire di smaltire i litri di vodka del sabato notte, dopo la solita erezione triste seguita da coito modesto e molesto (aricit.) e dopo i tre minuti e sedici secondi di animalesco accoppiamento, passiamo una mezzoretta stesi nel letto, mano nella mano, a raccontarci i nostri reciproci superficiali cazzi, conversazione che viene abbandonata e dimenticata al primo squillo di cellulare. Entrambi sappiamo che ci sono altri scroti da svuotare in attesa. Ma è bello così, in fondo abbiamo un bel rapporto esercente/cliente, ci rispettiamo, lei mi tratta come se io fossi una persona a cui vuole quasi bene (in fondo rappresento una parte non trascurabile del suo fatturato e mi lavo), io non la tratto da troia (se non per i tre minuti e sedici secondi di animalesco accoppiamento) e quindi tutto scorre liscio e lubrificato. E’ così che deve essere, grazie ancora a Mariano e compagni per avermi salvato da una situazione potenzialmente molto pericolosa. Senza questo forum, sarei probabilmente diventato un anziano “innamorato da mignotta”; quando si è ottenebrati dall’affetto ed in carenza di sangue al cervello (perché è tutto travasato nel membro equino) è importante che qualcuno ti dia una putrellata sui denti per riportarti con i piedi per terra. Spero che queste mie povere parole possano essere di aiuto, conforto, allarme per altri punter. Ricordatevi sempre che l'unica cosa che conta davvero per le signorine è l'ottimizzazione del cash flow.
Buona serata a voi.
Ascanio
P.S. Prometto che in futuro proverò a recensire, ovvero a rendermi utile in qualche modo.
La Signora in questione, grande professionista, ha saputo elargirmi il consueto equilibrato mix tra “sei unico, solo con te riesco a parlare” e “non mi rompere le palle, sto lavorando”, miscela sufficiente a non perdere il cliente senza illuderlo inutilmente di chissà quale amicizia, affetto o altro.
Bene, vengo al punto: devo ringraziare questo forum ed in particolare il sommo @Mariano Pomelli, che con il suo lirico cinismo mi ha saputo aprire gli occhi e far prendere coscienza del reale rapporto che può esserci tra prostituta e cliente, che in quasi nessun caso può evolvere in altre forme di rapporto, affetto, amicizia, amore. Solo grazie alla lettura delle vostre numerose avventure, mi sono reso che stavo cadendo come un fesso in una situazione che esisteva soltanto nella mia testa. Fortunatamente, il senso di ragno pizzica sempre forte, quindi non ho mai cercato di frequentarla al di fuori del suo contesto lavorativo, probabilmente non avrebbe accettato, forse sì, in ogni caso non potrei permettermi le sue sicuramente costose abitudini.
Così, dopo aver metabolizzato in solitaria ed evacuato le scorie, ora continuo a frequentare la Signora con il giusto approccio. Pago, le somministro la dovuta dose di sano su e giù (cit.), mi sciacquo l’apparato copulatorio, bacino e ciao ciao. Lei, from time to time, ha qualche slancio d’affetto e si produce in prolungati soliloqui di fronte ad un pubblico assente (io). Forse, in fondo, è ancora umana e talvolta non riesce a sopprimere la sua reale personalità, dopotutto ci conosciamo da tanto tempo. La domenica, in particolare, quando ancora deve finire di smaltire i litri di vodka del sabato notte, dopo la solita erezione triste seguita da coito modesto e molesto (aricit.) e dopo i tre minuti e sedici secondi di animalesco accoppiamento, passiamo una mezzoretta stesi nel letto, mano nella mano, a raccontarci i nostri reciproci superficiali cazzi, conversazione che viene abbandonata e dimenticata al primo squillo di cellulare. Entrambi sappiamo che ci sono altri scroti da svuotare in attesa. Ma è bello così, in fondo abbiamo un bel rapporto esercente/cliente, ci rispettiamo, lei mi tratta come se io fossi una persona a cui vuole quasi bene (in fondo rappresento una parte non trascurabile del suo fatturato e mi lavo), io non la tratto da troia (se non per i tre minuti e sedici secondi di animalesco accoppiamento) e quindi tutto scorre liscio e lubrificato. E’ così che deve essere, grazie ancora a Mariano e compagni per avermi salvato da una situazione potenzialmente molto pericolosa. Senza questo forum, sarei probabilmente diventato un anziano “innamorato da mignotta”; quando si è ottenebrati dall’affetto ed in carenza di sangue al cervello (perché è tutto travasato nel membro equino) è importante che qualcuno ti dia una putrellata sui denti per riportarti con i piedi per terra. Spero che queste mie povere parole possano essere di aiuto, conforto, allarme per altri punter. Ricordatevi sempre che l'unica cosa che conta davvero per le signorine è l'ottimizzazione del cash flow.
Buona serata a voi.
Ascanio
P.S. Prometto che in futuro proverò a recensire, ovvero a rendermi utile in qualche modo.